BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

il camaleontismo omofobico dei catto-comunisti (come volevasi dimostrare)

21 Ottobre 2011 Criticarium blozzando, mestra-menistra, nazional-politik

Qualche post fa, fra i commenti a il Parlamerdaio che conosciamo, sollevavo il dubbio, atroce, che a questo governo, inetto, non vi fosse che un’alternativa peggiore e addirittura demenziale:

Per il resto non posso che concordare con il tuo pensiero, espresso anche su altri tuoi commenti a questo articolo, ritenendo questo governo inetto e divoratore del nostro futuro. Sulla necessità di mandarlo a casa nessun dubbio: i dubbi (atroci) nascono sull’alternativa a disposizione; diversamente da te trovo demenziale il tentativo di mettere assieme (vedi riunione interlocutoria di Vasto) acquasantissime, giustizialisti come i dipietristi (ghigliottinisti), moderati con tendenze liberiste e “bolscevichi” come i vendoliani, con l’intenzione di governare l’Italia. Immagina se a questa accozzaglia “di governo” metti di fronte un problema come il testamento biologico (che potrà anche non essere il primo dei problemi di questo Paese ma è un importantissimo argomento di confronto). Se poi ci mettiamo anche D’Alema che vorrebbe allargarsi al 60% … coinvolgendo il Terzo Polo, allora stiamo freschi.

A Bologna, che non è l’Italia, ma che pur pallida è ancora “rossa” nel cuore, ecco che cosa succede. Uno specchietto di quello che l’attuale centro sinistra è già stato, e che continuerebbe ad essere anche a livello nazionale. Non ce n’è. Al momento, per quanto me ne dispiaccia, e non tanto per motivi di carattere morale ed ideologico ma semplicemente di carattere economico, a questo Governo sembra non ci sia seria alternativa fra le forze in campo. E senza neanche  far riferimento all’inciucio istituzional-parlamentare già denunciato fra CDx e CSx che copre di vergogna proprio lui, il titolare delle bersanate. E senza neanche scomodare la triade di Vasto.

Bologna: mezzo Pd si allea col centrodestra “Niente gay nella commissione famiglia”.

tirava più un pelo di Gheddafi che un carro di buoi

21 Ottobre 2011 Criticarium bastardos, il-parlamiasma, nazional-politik, politicanti, tra-le-righe

Uomini di mondo. Ma la galleria si può allargare alla serie international ed eventualmente revival.

Il Frattini caleidoscopico: basta scuoterlo appena …

21 Ottobre 2011 Criticarium Itaglia basta-casta, bastardos, il-parlamiasma, itaglia


Frattini, ancora lui. Ebbene sì.

Quella impalpabile cipria di ministro degli esteri che universalmente ci invidiano e che, quando tutti ci sveglieremo da questo incubo, può sempre contare sulla professione di maestro di sci (sulle piste di Dubai), a gennaio di quest’anno ci raccontava che Gheddafi era un modello esemplare di dialogo con le popolazioni locali.

Lo si rileva dal sito ufficiale del ministero, nel quale è riportata l’intervista rilasciata a Caprara del Corriere della Sera dal nostro statista:

Non teme un’estensione delle rivolte? Trova superficiale domandarsi se i governi di quegli Stati arabi, in primavera, saranno gli stessi?

«Credo si debbano sostenere con forza i governi di quei Paesi, dal Marocco all’Egitto, nei quali ci sono re o capi di Stato che hanno costruito regimi laici tenendo alla larga il fon-damentalismo. La priorità numero uno è la prevenzione del fondamentalismo e degli embrioni di terrorismo. L’uscita di Ben Ali ha rallentato le tensioni, è stata una decisione saggia. Adesso il processo deve continuare».

Come, secondo lei?

«Faccio l’esempio di Gheddafi. Ha realizzato una riforma che chiama “dei Congressi provinciali del popolo”: distretto per distretto si riuniscono assemblee di tribù e potentati locali, discutono e avanzano richieste al governo e al leader. Cercando una via tra un sistema parlamentare, che non è quello che abbiamo in testa noi, e uno in cui lo sfogatoio della base popolare non esisteva, come in Tunisia. Ogni settimana Gheddafi va lì e ascolta. Per me sono segnali positivi».

Poi (agosto 2011) la “dolce euchessina” ci ha informato dello strappo tra Berlusconi e Gheddafi:

Lo “strappo” tra Berlusconi e Gheddafi è stato “terribile”: il premier considerava Gheddafi un amico e poi l’ha visto uccidere donne e bambini“.

All’”amarezza” è subentrato lo “sdegno”, spiega Frattini. “Lo strappo è stato terribile: l’amicizia si è trasformata in rabbia”, ha aggiunto.

Per giungere alla morte del rais ed alla conseguente limpida constatazione:

Libia: Frattini, morte Gheddafi grande vittoria popolo libico. Bolzano, 20 ott. – (Adnkronos) – (dall’inviata Maria Elena Molteni) – “La conferma del Cnt sulla morta di Gheddafi e’ un dato estremamente importante. Ascolteremo le parole del presidente Abdul Jalil. Credo che se questa fosse davvero la soluzione sarebbe una grande vittoria del popolo libico” […].

Ci consola il fatto che tra un po’ il nostro Kissinger formato tascabile potrà di nuovo guizzare sulle piste innevate per riprendersi dalla spossante faticaccia e gravida tensione che la situazione libica, in questi mesi, gli ha procurato. Tanto, un contributo a Tremonti in campo economico, che non è la sua forza, si è già dichiarato pronto a darlo.

Foto: la Stampa.it

Frattini: i soldi si trovano, a Tremonti lo spiego io

19 Ottobre 2011 Criticarium Itaglia basta-casta, bastardos, della-crisi

Frattini è come un francobollo. Se vuoi che stia fermo lo devi leccare. Altrimenti si muove, gira, si spazientisce e dichiara.

(ASCA) – Roma, 19 ott – Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ribadisce che il decreto sviluppo va fatto subito e non puo’ essere a costo zero. In un’intervista al Foglio dice che ‘‘i soldi si trovano, a Tremonti lo spiego io se necessario”.

Mandarlo in Africa a drizzare banane, come più volte ipotizzato non è più sufficiente. Consola il fatto che se Tremonti dovesse avere qualche defaillance, la “dolce euchessina” è in grado di sostituirlo quasi senza colpo ferire.

Autonomia vo’ cercando ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta

18 Ottobre 2011 Autonomia, Cadore - Dolomiti belluno-autonoma, dolomiti, la-parola-ai-lozzesi, sviluppo-montagna, trentino-alto-adige

di Frank

Apparso ieri in coda all’articolo Sarà provincia di Belluno Dolomiti, il sonetto mi è sembrato subito fresco gustoso e gaio da meritarsi la “promozione” ad articolo.

Or che il tempo s’avvicina
e la provincia va in rovina
salta fuori il buon Vaccari
e le proposte industriali.
Dolomiti è il nome nuovo
che il villano s’aspettava;
la gallina ha fatto l’uovo
per Treviso o Prato Drava?
Questa grande messainscena
val un “in culo alla balena”
ma l’italica fermezza
rende vana ogni certezza:
su mettiamoci il cappello
con la piuma e un grande uccello.

 

Bond, già narco-sceriffo, ci difende ora dalle rapine a mano armata

13 Ottobre 2011 Autonomia, Criticarium bond, politicanti, regional-politik, sviluppo-montagna, tra-le-righe, trentino-alto-adige

All’inizio fu “Fatti e non ciacole. Per un futuro più sicuro”. Poi andò in caritatevole aiuto del “faro” Galan in panne con l’auto. Venne poi la perla dei “Mercanti dei voti“. Imparammo inoltre l’acuta visione bondiana del turismo. L’erborista a tempo perso ci deliziò quindi con la trovata della tisana Bunga-Bunga.

Poi il fervore della battaglia politica diventò accanito quando ci dette prova di temerario coraggio nella vicenda dei pendolari dei treni, promettendo che si sarebbe battuto “per la restituzione di parte dell’abbonamento”. Abbiamo scoperto di avere un perfetto narco-sceriffo quando propose di analizzare le acque di scarico delle scuole e dei luoghi di aggregazione giovanile.

Ma il maghetto tira fuori dal cilindro un altro cavallo di battaglia, la riduzione del 50% dello stipendio dei consiglieri della Casta regionale (10-12.000 €/mese), ma dalla prossima legislatura. Sempre a Cortina, lui, il dimezzatore, pretenderebbe che ci si schieri contro la specialità del Trentino e dell’Alto Adige, soffocando la loro Autonomia, chiarendo che non ha proprio capito che in montagna sopravvivi solo se sei “speciale”.

Ed ora, di fronte allo stanziamento di 74 milioni di euro all’Alto Adige, raffrontati agli 8 che servirebbero alla nostra provincia per chiudere il bilancio (e che non arrivano), il Nostro cavaliere senza macchia e senza paura dichiara “Farò di tutto per sventare questa ennesima rapina a mano armata”.

Che tenero. Probabilmente non sa neanche cosa sono i fondi FAS. Glielo avranno detto ora. Probabilmente Durni gli porterà a casa i moduli sui quali “fare le domande” e gli dirà “metti una crocetta qui”. Che altro dire: ci auguriamo che “sventi“. Fatti, non ciacole.

«Farò di tutto per sventare questa ennesima rapina a mano armata. La mano è quella di Durnwalder e l’arma impropria è costituita da uno statuto speciale che non ha più alcuna giustificazione storica e che viene agitato con sempre maggiore arroganza».  Questo il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond di fronte alla notizia che il Governo starebbe per stanziare ulteriori 74 milioni di euro a favore dell’Alto Adige. «La beffa è che quei soldi dovrebbero arrivare dal Fas, il fondo per le aree svantaggiate. Con i chiari di luna che stiamo attraversando una decisione del genere non può lasciarci indifferenti» […].

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