BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

arriva l’autunno, cadono le foglie, e a Lozzo di Cadore si rattoppa la Strada del Genio

6 Ottobre 2011 Botanico Palazzo, Viabilità

Ci fu un periodo durante il quale i nostri distratti amministratori facevano fare il taglio dei cigli stradali dall’erba invadente in una stagione a dir poco inappropriata. Capitava di vedere i cigli belli rasati dopo il 20 di agosto. Data strategica, converrete.

Ma imparano in fretta, i cucciolotti, basta avere santa pazienza. Ma c’arrivano, c’arrivano. Qualche volta anche da soli. Ed ecco che giunge la rivoluzione: i cigli delle passeggiate di Costa e Ligonte, d’incanto, vengono tagliati, badate bene, prima che arrivino i turisti e non, ditemi se non è questa una conquista dell’intelletto, dopo che se ne sono andati (cioè dopo il 20 agosto).

Ciò premesso, veniamo al rattoppo della Strada del Genio. Durante la primavera le opere sulla medesima si concentrano su primari aspetti di pulizia, normalmente asporto di frane di scarpa. E la cosa finisce lì.

Uno potrebbe dire: be’, visto che in primavera la puliamo per benino, preparandola per il sopraggiungere dei turisti che attraverso essa giungeranno a Pian dei Buoi per tutta l’estate, perché non possiamo provvedere anche al suo contemporaneo rattoppo? No, segrete esigenze fanno slittare la cosa fino al sopraggiungere dell’autunno.

Sono anni ed anni che il rattoppo si fa d’autunno, all’apertura della stagione di caccia. Una innocente coincidenza? Che ne dite? Rattoppare i buchi per la stagione turistica “No eh“, non sia mai. Facciamolo fare d’autunno. In fondo si tratta di turismo venatorio. Che diamine!

Quest’anno però, il rattoppo, è di tipo high tech. Si vede che qualcuno si è finalmente rotto i coglioni di ritrovarsi le buche, riempite di ghiaia d’autunno, svuotate d’estate. Ecco il perché della betoniera alle scuole elementari. Serviva per impastare la ghiaia con il cemento. Era questo il nobile scopo cui mi riferivo nell’articolo il ponte di Calatrava e la betoniera delle scuole elementari.

Almeno qualcuno ci ha messo un po’ di sale, cercando di risolvere questo problema ciclico (ogni anno lo stesso lavoro, nello stesso modo, sulle stesse buche …). Il balzo high tech è però avvenuto con qualche approssimazione. Ho notato che i rattoppi hanno due colori diversi, uno più grigio dell’altro. Ho notato che l’impasto meno grigio si sgretola molto più facilmente. Ed è naturale che quest’ultimo, a seguito delle prime piogge, si sia già disperso lungo la sede stradale. Un aiuto nelle brusche frenate.

Una valutazione complessiva di quest’ultimo aspetto, quello del “sei polvere e polvere tornerai”, tuttavia, si potrà dare solo con il sopraggiungere della prossima primavera. Ci sono toppe che si candidano per superare i rigori invernali con spavaldo coraggio, ce ne sono altre che, come detto, si sono già sfarinate. Non tutte le ciambelle riescono col buco. L’importante è averci provato.

Dolomiti-Unesco: la natura delle Dolomiti ha ormai stregato Worboys …

5 Ottobre 2011 Cadore - Dolomiti sviluppo-montagna, tra-le-righe, turismo-alpino, turismo-cadorino, tutela-ambiente, unesco

Ve l’avevo detto che il metodo “trevisano” a base di prosecco e grana è in grado di ammorbidire i più granitici inquisitori. Soprattutto il prosecco. Che devono aver bevuto in generosa quantità anche quelli di Antenna Tre che hanno confezionato il servizio postato in seguito, della serie “volemose tuti ben“.

Greame Worboys, l’ispettore valutatore scrutatore dell’IUCN, spedito a prendersi una boccata d’aria fra le Dolomiti, sembra o non sembra un pastore protestante intervistato sulle attività di Scientology? Ecco la melassa:

La Fondazione Dolomiti mi ha accolto meravigliosamente ed ha dimostrato grande abilità per mantenere insieme nove siti diversi in una unica location, patrimonio mondiale dell’umanità. Il suo ruolo è molto importante facendo i primi passi ed un ottimo lavoro.

Appena due giorni fra le Dolomiti ma Greame Worboys ha già le idee chiare. Fondazione promossa a pieni voti e lontane dai suoi interessi le polemiche. […]

Tutto quello che mi hanno presentato è magico, questi uomini sono qualcosa di importante per tutto il mondo, per questo sono patrimonio dell’umanità. […]

Ma l’ispettore … è qui soprattutto per vedere le Dolomiti. Questa è la prima volta per me tra le Dolomiti e sono meravigliose. Le sto ammirando solo da due giorni ed ho visti tanti posti ma tanti altri ne devo scoprire. […]

Una settimana in viaggio tra auto elicottero e sopratutto escursioni a piedi, la natura delle Dolomiti ha ormai stregato Worboys innamorato delle montagne rosa.

Grandiose. Abbiamo camminato anche oggi e cammineremo per tutta la settimana, faremo escursioni, per me questo è il modo migliore di vedere le Dolomiti, dal vivo, come sono veramente. Ascoltare gli uccelli, l’acqua che scorre, respirare l’aria fresca e pura, un posto veramente meraviglioso.

E non gli hanno ancora fatto vedere le deliziose marmottine (fischiano, wonderfull) ed il chiaro culetto degli stambecchi quando sono chini a brucare la rada ma squisita erba dolomitica.

Mi torna in mente nono Tino quando, curvo vicino all’altoparlante del televisore in ragione della sua sordità (non sopportava il “custico“), lo vedevo scuotere la testa e dire “se se podesse vive de bale no ocorarae che me faze gnanche da magnà, bastarae sentì la television e te avarae dute i dì la panza piena”.

Poca importanza hanno i dolomitici “paesi fantasma” che vivono due mesi d’estate ed uno d’inverno per poi rattrappirsi in coma fino al successivo ciclico risveglio. Nulla importa se alcune comunità dolomitiche sono già svanite e se nei paesi lo sforzo è teso più a sopravvivere che a vivere, con l’unica prospettiva che gli abitanti intanto scendano a valle, per poi migrare definitivamente in pianura, spopolando la montagna … dolomitica.

A nessuno importa, sembra, che tra le rosee pareti dolomitiche bellunesi vi sia il più basso indice di nuzialità, di fecondità e natalità e il più elevato indice di divorziabilità del Veneto. Una condizione che ha come unico esito l’estinzione dei “dolomitici”.

Certo, Worboys non è venuto qui per valutare queste cose. Lui deve certificare che le Dolomiti ci sono, che non sono state spostate, che sono ancora carbonato doppio di calcio e magnesio. E deve essere uno in gamba se questa settimana la passa in “auto, elicottero e soprattutto escursioni a piedi“. Molto in gamba: “faremo escursioni, per me questo è il modo migliore di vedere le Dolomiti, dal vivo, come sono veramente”. Urgh, uauuu!

P.S.: “questi uomini sono qualcosa di importante per tutto il mondo, per questo sono patrimonio dell’umanità“. What? In vino veritas …

Raccolta differenziata 2010: classifica provinciale completa

4 Ottobre 2011 Cadore - Dolomiti comunità-montana, local-politik, raccolta-differenziata

Mi è stato chiesto se posso pubblicare l’elenco completo dei comuni della provincia di Belluno con le rispettive percentuali di raccolta differenziata: lo faccio ben volentieri. Quello relativo a tutti i comuni era il primo grafico prodotto, che poi avevo deciso di compattarle mettendo in evidenza solo i comuni del Cadore (Vedi articolo Raccolta differenziata 2010: classifica provinciale per Centro Cadore, Comelico e Val Boite). Ecco quindi le permormances provinciali al completo.

Fonte dati: Arpav

eccomi, sono uscito dal bunker …

3 Ottobre 2011 Botanico Palazzo blozzando, local-politik

Siccome sono stato evocato (almeno così credo), eccomi. Durante il consiglio comunale di venerdì scorso (30/09/2011), senza mai fare il mio nome, il sindaco Mario Manfreda, in più contesti, ha proferito una frase che più o meno suona così: “quella persona dovrebbe uscire da quel bunker …”. I toni, da quanto ne so, non erano proprio colloquiali.

L’impeto retorico di tal Manfreda era, insomma, severo se non marziale, modulato con la voce tonante e sovrastante del grande condottiero. Qualcuno però ha appena appena percepito, nascosta dalla maschia voce, un timido tremito, forse una esile palpitazione, che potrebbero svelare una simulata ed ostentata sicurezza, pronta a manifestare tutte le sue crepe.

Eminentissimo sig. sindaco, tutti noi abbiamo i nostri “bunker”. Ed io esco dal mio, da quello che mi sono scelto, tutti i giorni, anche attraverso questo blog.

Pur trovando ciò che è successo venerdì quanto meno non elegante, trascurando qui ogni valutazione di carattere istituzionale, essendo il consiglio comunale un superiore consesso nel quale esprimere la più alta rappresentazione delle proprie visioni politiche, mi sono ripromesso di dare al nostro sindaco, sperando che ciò lo possa tranquillizzare, la dimostrazione di una mia vera, onesta, autentica “uscita dal bunker”.

La cosa mi è risultata facilitata dal fatto che proprio in questi giorni abbiamo finito di sistemare un cono visuale verso l’altopiano di Pian dei Buoi e la sua corona di monti, godibile da una piazzola esattamente sopra il bunker delle mitragliatrici (adiacenze di Pian de Formai). Per un minimo di didascalie passare il cursore sulla foto.

Per chi volesse dare un’occhiata alle Tre Cime di Lavaredo dalla medesima postazione…

i numeri gonfiati del piano Tremonti e la caserma di Soracrepa

2 Ottobre 2011 Botanico Palazzo, Pian dei Buoi caserma soracrepa, promesse-mancate, ricettività-turistica, tremonti

Dopo Visco, inarrivabile, Tremonti è il peggior ministro delle Finanze che ci sia capitato. Era immerso in una ricchezza di spropositate dimensioni e neanche se n’era accorto. Il bambinetto viziato si è svegliato ed ha detto al mondo che i problemi dell’Italia sono finiti, non ci sono più. Basta (col tempo) vendere l’argenteria di famiglia. Che lui stima essere pari a 1.800 miliardi di euri, poco meno del debito che lo Stato italiano ha sul gobbone.

Il patrimonio dello Stato vale 1.800 miliardi di euro, di cui 675 immediatamente fruttiferi, composto da crediti, concessioni, infrastrutture, immobili, partecipazioni e risorse naturali. Di quei 675 miliardi, gli immobili rappresentano la voce più consistente: 500 miliardi, dei quali potrebbe essere disponibile «da qui ai prossimi anni il 5-10%, pari a circa 40-50 miliardi di euro», ha sottolineato Reviglio.[…] (Linkiesta)

Peccato che Fornovo, sulla Stampa, denunci “I numeri gonfiati del piano Tremonti“, illustrazione tragicomica degli errori macroscopici compiuti dai “guru” della finanza de noantri.

E Tremonti ha iniziato a ripetere “Che fare? Che fare?“.

E’ un po’ quello che si sta ripetendo il sindaco di Lozzo di Cadore che, al pari di Tremonti, ha recentemente fatto la scoperta di disporre dell’immobile detto (ex) Caserma di Soracrepa. Ad un anno di distanza, l’enfasi così ben descritta da Cagliostro, era o non era fuori luogo?

Che fare, dunque?

Per ora è presidiato. E di loro ci fidiamo.

da Tele Padania un video didattico per Giggino De Magistris

2 Ottobre 2011 Cadore - Dolomiti, Criticarium porta-a-porta, raccolta-differenziata

In un passato non proprio lontanissimo avevo scritto due righe ispirate da un discorso del governatore del Veneto Zaia, che si dichiarava disposto ad offrire know-how e tecnici per impostare la raccolta differenziata partenopea (allora prefiguravo un aiutino anche alla disastrata Puglia, 20% di differenziata):

Mandiamo Ecolord e sindakos centro cadorini a sistemare le cose. Loro sono i migliori, l’hanno ampiamente dimostrato.

Ma a chi potrà mai essere conferito il coordinamento dell’audace drappello di sindakos? Nessun suggerimento? Ma a chi, se non al “Guru della differenziata”, al “Maitre del port-a-port”, all’ “Apostolo della s-monnezza”, al “Corsaro dalla Maglia Nera”, al “Calimero degli RSU“?

Partite, avete le nostre benedizioni. Ah, mi raccomando, non dimenticatevi il bidone dell’umido, insomma, il know-how.

Ora anche Tele Padania ha preparato un breve video per Giggino De Magistris, per aiutarlo nello sforzo intrapreso e dargli qualche dritta. In Centro Cadore, e soprattutto a Lozzo, queste cose (da poco, da pochissimo) si sanno già. E funzionano. Forse un tantino troppo, 92%, ma il sindaco è di bocca buona, non si pone il fastidioso quesito (quello che si fanno in molti), non si interroga. Il sindaco lozzese, infatti, nel prossimo bolcom (da indiscrezioni degne di fede) dichiarerà infatti la differenziata al 110%.

«Ogni giorno un padano sa che deve lavorare, pagare le tasse e fare la raccolta differenziata». Inizia così la videolettera di Telepadania indirizzata a «Giggino» de Magistris. Una provocazione dal titolo Polentoni per Giggino dell’emittente della Lega Nord. Due giovani spiegano al sindaco partenopeo e ai suoi cittadini come fare la raccolta differenziata dei rifiuti, scherzando anche su San Gennaro. Cosa che ha fatto infuriare i napoletani. (da Linkiesta)

La “promessa dei 5 giorni” di De Magistris da Cadoinpiedi: Monnezza, a Napoli ci vorrebbero i panzer.

 

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