Category: interrogazioni

interrogazione su abbassamento delle ‘bollette’ dei rifiuti

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLE MOTIVAZIONI CHE NON AVREBBERO PERMESSO FINORA L’ABBASSAMENTO DELLE “BOLLETTE” DEI RIFIUTI
Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco;

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che i comuni centro cadorini nella loro generalità, diversamente da quelli dei comprensori del Comelico ed in particolare della Val Boite, si sono trovati per anni e anni a confrontarsi con percentuali di raccolta differenziata infime, ossia sostanzialmente inferiori al 35%;

che il nostro comune, in particolare, è risultato per ben tre anni fra i peggiori nella raccolta differenziata su una classifica comprendente tutti e 581 comuni veneti;

che tuttavia, e finalmente, con l’introduzione della raccolta dell’umido e quella del secco con il “porta a porta stradale” le percentuali di raccolta differenziata si sono gradualmente innalzate fino a valori mai immaginati (si sono dichiarate pubblicamente percentuali del 92%), tanto in ambito comunale che in quello comunitario;

che il comune di Calalzo di Cadore ha seguito un iter simile al nostro (partendo anch’esso da una grave situazione deficitaria – appena meno accentuata della nostra se si pensa che la maglia nera per la raccolta differenziata le è stata attribuita per un solo anno) e che, stando a quanto dichiarato dal sindaco De Carlo, la situazione in termini di percentuali di raccolta differenziata pone i nostri due comuni su un piano di assoluta comparabilità;

che lo stesso sindaco De Carlo sul suo blog ha confermato ufficialmente, il 15 marzo scorso, la riduzione media del 20% delle bollette dei rifiuti, dando risalto al seguente slogan “Differenziando di più, i cittadini pagano di meno”;

ritenuto che in via del tutto generale, per quanto ci è dato supporre, nel nostro comune possano sussistere analoghe condizioni a quelle verificatesi a Calalzo, tali da poter ipoteticamente giustificare una riduzione delle tariffe (come peraltro dichiarato alla stampa nei mesi scorsi da vari altri enti comunali della provincia);

CHIEDONO

di conoscere le motivazioni alla base delle quali codesta amministrazione non ha ritenuto, perlomeno finora, di essere nella condizione di poter abbassare anche per la cittadinanza del nostro comune le “bollette” per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, riduzione tariffaria che, visto l’impegno che deve essere stato profuso dalla nostra cittadinanza per raggiungere così elevate prestazioni, costituirebbe serio e qualificato stimolo per continuare sulla strada intrapresa (mi impegno ma alla fine vedo e misuro concretamente il beneficio che ne deriva);

In attesa di sollecito opportuno ed esaustivo riscontro, i sottoscritti ringraziano e porgono distinti ossequi.

Venerdì 03-05-2013


aggiornamento: 9 giugno 2013

risposta-tassa-rifiuti-giugno-2013

interrogazione sullo stato indecoroso dei pannelli informativi presso Loreto

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLO STATO INDECOROSO IN CUI VERSANO I PANNELLI “GEOGRAFICI” PRESSO LORETO
Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco;

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che con determina n° 113 del 31 agosto 2011 veniva liquidata al fotografo Diego Gaspari Bandion di Cortina d’Ampezzo la fattura n° 46 25.08.2011 dell’importo complessivo di € 1.662,00 relativa alla predisposizione della documentazione fotografica e relativi pannelli espositivi da installare nelle bacheche posizionate all’interno dell’area adiacente la chiesa di Loreto;

che i pannelli risultano esposti perlomeno dal mese di agosto del 2011;

che nella successiva primavera del 2012 i tre pannelli panoramici con le indicazioni geografiche risultavano già, a distanza di soli pochi mesi, assolutamente compromessi e quindi per buona parte illeggibili;

che tale loro penoso stato, certamente poco – se non per nulla – consono ad un paese che vuole puntare anche alla promozione delle attività turistiche per alimentare una sperabile e generalizzata ripresa economica, è perdurato per tutta la stagione turistica 2012, conferendo una immagine per nulla decorosa anche ai soli occhi della popolazione locale;

che al momento attuale le pannellature risultano ancora fare orrenda mostra di sé;

ritenuto peraltro che codesta amministrazione, viste le tempistiche intercorse, non possa non essere a conoscenza di quanto da noi qui evidenziato, il ché comporta per noi un ulteriore motivo di perplessità;

CHIEDONO

di essere relazionati su quanto finora descritto e sui provvedimenti che, anche dal lato dei costi affrontati per un prodotto che – all’atto pratico – si è rivelato assolutamente non idoneo allo scopo (non è durato il tempo di una “stagione turistica”), codesta amministrazione pensa di porre in atto per sanare questa imbarazzante situazione.

In attesa di sollecito opportuno ed esaustivo riscontro, i sottoscritti ringraziano e porgono distinti ossequi.


aggiornamento: 9 giugno 2013

risposta-loreto-giugno-2013

interrogazione su ex caserma Soracrepa di Pian dei Buoi

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SU SITUAZIONE EX CASERMA DI SORACREPA
Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco;

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che tramite il bollettino comunale distribuito nel mese di novembre del 2010 codesta amministrazione dava con enfasi la comunicazione a tutta la popolazione che la ex caserma di Soracrepa tornava a pieno titolo nelle disponibilità del Comune (“Il casermone appartiene a Lozzo e nessuno glielo toccherà mai più”

che in data 11.02.2011 veniva notificato al ns. Comune l’atto di citazione d’appello con il quale la Cooperativa caserma Soracrepa impugnava la sentenza n. 732/09 del Tribunale di Belluno nei riguardi di alcuni aspetti del contenzioso giudiziario;

che con delibera di giunta n. 11 del 02.03.2011 si autorizzava il sindaco a resistere in giudizio di appello affidando mandato di tutela in giudizio al precedente patrocinatore;

che da allora ad oggi l’edificio è sostanzialmente rimasto chiuso senza che si ponesse alcuna cura alle indecorose adiacenze del medesimo;

visto che per quanto ci è dato sapere da allora ad oggi la giunta non ha mai relazionato il consiglio sullo stato dell’arte della ennesima vertenza e neanche ha dato una qualsiasi informazione sull’argomento magari attraverso il richiamato bollettino comunale;

ritenendo che la nostra comunità, anche in ragione di tutto il tempo trascorso dalla citata dichiarazione, debba essere doverosamente informata;

CHIEDONO

di essere relazionati puntualmente sulla situazione riguardante l’annosa vicenda, in particolare di ottenere ogni e qualsiasi ragguaglio sull’iter della causa e sulle prospettive di uscita definitiva dall’impasse che dura da molti anni. Questo anche in considerazione del fatto che gli istanti reputano superato dagli eventi l’annuncio ampolloso fatto sul sopracitato annuncio della chiusura definitiva della sentenza rivelatasi poi non corrispondente invero alla realtà. Tutto ciò anche nella consapevolezza che l’immobile per la cui nuova ristruturazione si era fatto cenno nel medesimo bollettino informativo, appare attualmente in uno stato di avanzato degrado e per nulla utilizzato.

In attesa di sollecito opportuno ed esaustivo riscontro, i sottoscritti ringraziano e porgono distinti ossequi.

Venerdì 03-05-2013


aggiornamento: 9 giugno 2013

risposta-caserma-giugno2013

Interrogazione su aumento tariffario acqua mediante delibera ATO

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SU AUMENTO TARIFFARIO ACQUA MEDIANTE DELIBERA ATO
Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco;

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che la situazione socio-economica in generale Italiana nostro malgrado non è delle migliori;

visto che tale situazione di crisi generalizzata sta colpendo anche il nostro territorio già provato da lunghi anni di impoverimento nel tessuto economico-produttivo, con progressiva perdita di posti di lavoro e massiccio accesso ad ammortizzatori sociali con relativa diminuzione dei redditi;

che la crisi in questi anni ha portato con sé anche un lento ma progressivo spopolamento dei nostri territori;

visto come ben si sa, che il costo della vita in montagna è molto più alto che altrove;

visto che a fronte di tale situazione vi dovrebbe essere una risposta corale delle amministrazioni affinchè la gente che è rimasta possa continuare a permanervi, con politiche dunque il più possibili incentivanti;

visto che l’Ato ha già deliberato un aumento annuale del 5% a valere per ogni singolo anno da qui al 2020;

visto che nell’ultima delibera dell’Ato si è deliberato un ulteriore aumento tariffario del 30% per l’acqua, che sembra all’opposto non incentivare ma penalizzare le persone, le famiglie che vivono nel nostro territorio con ulteriori costi;

visto che 16 comuni (tra cui i vicini Calalzo e Domegge) non hanno partecipato alla votazione in quanto assenti, che 2 si sono astenuti e che 4 hanno votato contro (tra i quali Cortina, Auronzo e Pieve) ;

 fatto salvo ci sia la piena legittimità di questo aumento tariffario;

 CHIEDONO

  • di spiegare quali sono i motivi che hanno spinto questa amministrazione, nella persona del sindaco, a votare a favore di questo aumento tarifarrio.

 

Lozzo di Cadore, 23 aprile 2012

Cordiali saluti.

 


aggiornamento:  11 giugno 2012
risposta-interrogazione su aumento tariffa acqua bim-gsp

interpellanza sulle percentuali di raccolta differenziata a Lozzo di Cadore

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERPELLANZA SU PERCENTUALI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che abbiamo recentemente presentato una interrogazione per richiedere la consegna dei dati relativi alla raccolta differenziata svolta presso il nostro comune e che tali dati sono stati prodotti e ci sono stati consegnati;

che il Sindaco ha reso note tramite stampa percentuali di raccolta per il mese di maggio 2011 che ha definito essere pari al 92% (Gazzettino, 15 giugno 2011);

che nel bollettino della maggioranza distribuito ad agosto, che è ovvio presumere che se non è direttamente scritto dal Sindaco sia da questi quantomeno visionato ed avallato, si afferma che “il traguardo del 90% di differenziata è stato superato alla grande nel mese di maggio”;

che dopo il certamente non lodevole passato, costellato di percentuali di raccolta della differenziata a dir poco vergognose, siamo lieti di vedere ben avviato, come sembra, il servizio di raccolta porta a porta, e che ciò ci rallegra più della definizione delle pur importanti percentuali di raccolta;

che, tuttavia, riteniamo che la informazione istituzionale, a maggior ragione quando è veicolata direttamente dal Sindaco, debba essere aderente alla realtà;

che per quanto ci si siamo sforzati non siamo riusciti a trovare e leggere, fra i dati messici a disposizione, le percentuali dichiarate dal Sindaco;

CHIEDONO

  • di indicare in quale posizione del rapporto sui dati di raccolta sia espressa la percentuale indicata dal Sindaco;
  • di chiarire, se tale percentuale non esiste espressa, ed ai nostri occhi non esiste, con quali modalità sia stata eventualmente calcolata;
  • di rettificare – se dagli accertamenti che seguiranno alla presente fosse confermata la non corrispondenza delle informazioni fornite alla popolazione con quelle reali – sul prossimo bollettino della maggioranza le informazioni fornite riportando quelle corrette.

Cordiali saluti

Lozzo di Cadore, 28/09/2011

(presentata il 30 settembre 2011)

Interrogazione sulle modalità di gestione della sorgente di Fraina (ripresentazione)

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SORGENTE DI FRAINA

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che le problematiche legate all’acquedotto di Fraina vanno ben al di là di una mera questione tecnica coinvolgendo, anche le modalità con cui questa amministrazione interpreta la gestione di un servizio pubblico pur di “nicchia”, divenendo quindi una questione politica di primaria importanza;

premesso che nella risposta ottenuta in data 14 marzo 2011 alla nostra interrogazione sulla sorgente di Fraina il Sindaco si avventura in una considerazione che ci appare platealmente risibile là dove dichiara che “Per le considerazioni sopra riportate rendono poco rilevanti le risposte ad alcuni quesiti posti nell’interrogazione”.

stabilito che non è certamente il sindaco – come invece è successo in questo maldestro tentativo di non dare risposta compiuta alla nostra interrogazione – a dover stabilire ciò che ha rilevanza o meno fra i contenuti, le richieste e domande da noi poste;

considerato che, come già espresso nella nostra mozione presentata il 13 aprile 2011 riguardante la sorgente Fraina, avevamo anticipato che le risposte non ci avevano soddisfatto;

rilevato che ci sembra quanto meno ridicolo il fatto che questa amministrazione non fosse a conoscenza, preventivamente, a capo di quale soggetto fosse posta la gestione dell’acquedotto di Fraina, rivelatosi essere l’amministrazione medesima;

rilevato anche che per addivenire a conoscenza di cotanta informazione ci sono voluti la bellezza di 70 giorni, cosa che non può certo rappresentare per codesta amministrazione motivo di vanto avendo essa messo in luce lacune di proporzioni preoccupanti;

sottolineato che la “vicina” recinzione di Confin cui il Sindaco fa cenno nella delibera consiliare n.14 del 29/06/2011 è posta fra i 2000 e i 2040 m slm, diversamente da quella di Fraina posta a circa 1850 m slm con tutto ciò che ne consegue come quantità di innevamento (cosa che si può verificare anche in primavera quando Fraina è accessibile mentre Confin è ancora sommersa), che la prima è posta su un pendio di notevole ripidità mentre la seconda è posta sostanzialmente sul piano, che le due tipologie di recinzione sono estremamente diverse, che in ogni caso non si hanno ricordi che la recinzione di Fraina sia mai stata rasa al suolo come nella circostanza cui noi facciamo riferimento, condizione questa che dovrebbe essere letta come aggravante rendendo l’interessamente dell’amministrazione ancor più sollecito;

chiedono

se l’amministrazione, in quanto gestore dell’acquedotto fosse già a conoscenza dello stato in cui versava e versa l’area di presa della sorgente;

se sia mai stato disposto un sopralluogo per la verifica di quanto a suo tempo denunciato;

se si sapere chi e con che titolo ha eseguito il sopralluogo;

se sia stata redatta una relazione;

se la Guardia Comunale è stata mandata (ad oggi) in ricognizione alla sorgente per verificarne lo stato;

se non è stata mandata vorremmo sapere quale sia la motivazione adottata da codesta amministrazione per non avvalersi della collaborazione e dei servizi facenti capo a codesta professionalità posta direttamente alle proprie dipendenze (che per inciso ci pare la prima a dover intervenire in casi come quello che stiamo analizzando);

di chiarire, indipendentemente dalle risposte che si vorranno dare al punto precedente, se per il prossimo futuro vi siano, allo stato, impedimenti particolari, di cui andrebbe specificata la natura, che si pongano come serio impedimento all’utilizzo della guardia comunale nel controllo di questa porzione del territorio (pertinenze della sorgente, sviluppo della rete distributiva);

se codesta amministrazione ha provveduto in passato a valutare possibili interventi di sistemazione delle pertinenze della sorgente, ivi copresa la recinzione di protezione della stessa;

se vi sono agli atti dell’amministrazione preventivi di spesa per la sistemazione della recinzione o altri interventi da fare alla sorgente;

quali sono gli ultimi interventi di manutenzione affidati al personale di codesta amministrazione o ad altro personale incaricato relativamente alle opere di presa o alla recinzione;

in quale periodo dell’anno si effettua la chiusura dell’acqua e la sua riapertura per alimentare la rete di distribuzione che fa capo alla sorgente di Fraina, chi sia l’incaricato, e se per svolgere questa mansione sia necessario recarsi alla sorgente;

di dare conto delle valutazioni igienico-sanitarie che vi siete impegnati ad effettuare periodicamente, producendone la relativa documentazione;

di chiarire, avendo questa informazione, a nostro parere, una non secondaria rilevanza in termini di sicurezza e igiene pubblica, se le utenze collegate all’acquedotto sono state portate a conoscenza che il medesimo è di tipo “rurale” e che quindi l’acqua da esso erogata deve essere ritenuta non potabile, allegando l’eventuale nota prodotta allo scopo;

di chiarire, in particolare, se codesta Amministrazione abbia messo al corrente i responsabili della gestione della Malga delle Armente, essendo questa struttura stabilmente aperta durante la stagione estiva, in modo tale che ne possano trarre le logiche conseguenze, allegando l’eventuale nota prodotta allo scopo;

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 07/09/2011

(presentata il 08/09/2011)

Interrogazione su modalità di utilizzo della figura della ‘polizia locale-guardia comunale’

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE IN RELAZIONE ALLE MODALITA’ DI UTILIZZO DELLA FIGURA DELLA POLIZIA LOCALE / GUARDIA COMUNALE

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

visto il compito fondamentale che deve essere svolto dalla polizia locale / guardia comunale in forza al fine del controllo dell’intero territorio comunale;

visto che, eccezzion fatta per l’area urbana, il territorio comunale é privo di qualsiasi tipo di sorveglianza e controllo;

certi che le attività e mansioni della predetta figura siano state ben determinate;

considerato che in più circostanze nostri concittadini ci hanno informato della presenza di mezzi con targhe non bellunesi in aree comunali vietate al traffico (per es. Forcella Bassa), oltre alla presenza costante (per non dire asfissiante) di mezzi con targhe con il contrassegno TV i cui conducenti, a dire dei nostri concittadini, hanno battutto sistematicamente per giorni e giorni il territorio di Pian dei Buoi al solo scopo di raccogliere funghi;

chiedono

se oltre al regolamento generale che immaginiamo regolerà il ruolo della polizia locale in questo comune come in tutti gli altri del suolo italiano, codesta amministrazione abbia mai prodotto documentazione scritta indirizzata alla figura della polizia locale nella quale si evidenziano, in qualsiasi modo, le attività che questa è tenuta ad eseguire nell’espletamento della propria funzione;

se nel contempo sia mai giunta, da parte della polizia locale, una richiesta di chiarimenti in relazione alle attività che la medesima è chiamata a svolgere sul territorio comunale;

se abbia mai ricevuto, sempre dalla polizia locale, una comunicazione in cui la medesima abbia qualificato, in qualsiasi modo, il proprio “mettersi a disposizione” dell’ente;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità ad interventi su tutto il territorio comunale, oltre quindi alla zona più strettamente urbana;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità per il proprio utilizzo nelle giornate di sabato e domenica, oltre quindi le usuali giornate di lavoro settimanali dal lunedì al venerdì;

per ognuna delle precedenti richieste, se esistente, copia della relativa documentazione;

quale sia, da parte di codesta amministrazione, la propria visione a proposito del presidio del territorio in relazione ai problemi di controllo e verifica, anche saltuaria, dell’integrità delle opere di presa delle sorgenti, degli stabili di proprietà del comune, delle attività ad esse eventualmente collegate, dello stato della viabilità silvo-pastorale, del rispetto dei relativi divieti di transito e, più generale, delle modalità con cui il pubblico può fruire del nostro territorio, soprattutto riguardo agli abusi che esso può determinare.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 07/09/2011

(presentata il 08/09/2011)

Interrogazione sulle percentuali di raccolta differenziata

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLE PERCENTAUALI DI RACCOLTA DELLA DIFFERENZIATA

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che il nostro gruppo di minoranza Per la Gente di Lozzo aveva già evidenziato per primo la situazione vergognosa in cui versava il nostro comune in termini di raccolta differenziata, denunciando apertamente questa situazione nel corso del consiglio comunale del 22 dicembre 2009 (cui seguì il nostro articolo “Differenziamo o no?” apparso il 25 gennaio successivo sul nostro blog) in seguito alla prima attribuzione della maglia nera della classifica regionale da parte della Regione Veneto;

visto che la Regione Veneto ha attribuito in seguito al nostro comune (e quindi alla sua Amministrazione) altre due maglie nere nella classifica regionale della raccolta differenziata;

dato atto che da allora si è finalmente messa in moto la raccolta differenziata dell’umido e la successiva raccolta porta a porta del secco, che costituisce parte fondante del nostro programma;

segnalato che codesta Amministrazione ha più volte pubblicato sulla stampa locale le percentuali di raccolta relative al nuovo sistema e che l’Amministrazione calaltina ha recentemente pubblicato i dati di raccolta mensili relativi agli anni 2009, 2010 e 2011;

chiedono

1) di poter disporre dei dati di raccolta mensili per gli anni 2009, 2010, 2011 suddivisi, come attuato dall’amministrazione calaltina, in tonnellate di RSU, di UMIDO, di INGOMBRANTI e di RAMAGLIE relative alla raccolta effettuata sul nostro territorio comunale;

2) che siano evidenziati i titolari della responsabilità delle misure ponderali della raccolta e le eventuali modalità procedurali (presumiamo vi sia un capitolato guida che garantisce un minimo di uniformità nella costruzione dei dati);

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

 


Aggornamento 15.09.2011: inserito risposta e file pdf (1,4MB) contenente tutti i dati richiesti (eventualmente da scaricare)

Interrogazione sulla perimetrazione dei Forti di Col Vidal

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLA PERIMETRAZIONE DEI FORTI DI COL VIDAL

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

rilevato che gli edifici definiti Forte Basso, Forte Alto e Villa del Capitano posti in località Col Vidal risultano essere stati perimetrati con rete metallica e plastica, non avendo avuto informazione di ciò da alcuna documentazione prodotta da codesta amministrazione, che però ci può essere sfuggita, ma neanche del resto dalla stampa, considerato che i luoghi sono, per quanto a nostra conoscenza, ancora proprietà demaniale;

considerata altresì la particolare valenza naturalistica, paesaggistica e turistica dei luoghi interessati;

chiedono

1) quali sono le motivazioni che hanno giustificato un tale tipo di intervento e se esse fanno capo alla nostra amministrazione o al demanio dello Stato;

2) a chi è stato affidato il lavoro di installazione delle strutture, quando si siano svolti i lavori e se il personale di codesta amministrazione ha partecipato alle operazioni di allestimento della perimetrazione;

3) di determinare quali siano stati i costi totali dell’intervento e l’eventuale impegno orario del nostro personale;

4) di chiarire se siano previsti altri interventi simili in altri siti o se i medesimi si devono ritenere conclusivi;

5) di stimare per quanto dovrà durare tale perimetrazione;

6) di definire a chi è affidato il compito di verificare l’integrità della perimetrazione e con quale frequenza temporale;

7) di chiarire se, allo stato, tali verifiche siano già state effettuate e se esse hanno verificato l’integrità strutturale o meno del manufatto.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

 


Aggiornamento del 14-09-2011: inserito risposta

 

Interpellanza su deposito inerti e ramaglie in zona “nuovo campo sportivo”.

Alla Amm.ne Comunale di
Lozzo di Cadore

Interpellanza con preghiera di risposta scritta su deposito inerti e ramaglie in zona “nuovo campo sportivo”.

i sottoscritti Ivano Calligaro e Francesco Marta, consiglieri comunali del gruppo di minoranza denominato Lega Nord – Per la Gente di Lozzo, si pregiano formulare la presente interpellanza con riguardo alla situazione determinatasi nell’area prospicente il nuovo campo sportivo.

La situazione attuale della suddetta area a prevalente destinazione di utilizzo turistico-sportivo, richiede da parte degli interpellanti una breve illustrazione che delinei compiutamente lo stato
da noi testé verificato.

Gli scriventi hanno valutato positivamente la sistemazione dell’area adibita a parcheggio adiacente lo spogliatoio del campo sportivo. Tale area verrà definita superiore, giacché i parcheggi si estendono anche nella successiva e sottostante area che continua ad essere occupata da estesi depositi di ramaglia e materiale di risulta da scavi ed opere similari.

A quanto risulta agli interpellanti, l’area in parola dovrebbe essere ricompresa fra quelle – lo ribadiamo – a finalità sportivo-turistiche; inoltre la superficie adibita a parcheggio non può essere modificata, sempre a quanto risulta ai sottoscritti, senza aver prima sottoposto le eventuali modifiche al piano regolatore al necessario iter autorizzativo.

I sottoscritti sono fermamente convinti che queste aree, destinate a parcheggio nel piano regolatore, debbano essere recuperate funzionalmente a questa destinazione in ragione del fatto che, finora, buona parte di esse è stata sfruttata per attività che niente hanno a che fare con tale funzione. La pulizia dal deposito di ramaglie attuata sul piano superiore dei parcheggi, direttamente adiacente allo spogliatoio, va in questa direzione.

Gli interpellanti ritengono anche che, una volta effettuata la pulizia e la sistemazione delle scarpate, l’area debba essere destinata solo ed esclusivamente ad area parcheggio evitando accumuli di qualsivoglia natura che generano solo degrado, come si può ben vedere dalle foto allegate.

Gli scriventi consiglieri immaginano la possibilità che in un prossimo futuro si possano organizzare eventi, anche sportivi, in grado di richiamare notevoli quantità di persone: le aree parcheggio in parola dovranno servire ad accogliere queste persone. Per un evento di grande portata localizzato al centro di Lozzo, quale posto migliore per parcheggiare l’auto e prendere un servizio navetta per il centro del paese o incamminarsi a piedi verso il medesimo?

Orbene, avendo verificato che sono in atto cospicui movimenti di terra relativamente all’area parcheggi inferiore (quella per intenderci dove trova posto un deposito di bombole di gas), gli interpellanti vorrebbero essere edotti relativamente ad alcune possibili domande che ci siamo posti:

  • con il recente recepimento da parte della Regione Veneto della normativa generale sui rifiuti, gli accumuli di ramaglia e terra di risulta volumetricamente ben superiore ai 30 mc e stoccati da qualche anno che abbiamo documentato nelle nostre fotografie sono da ritenersi una discarica abusiva o no?
  • la nostra amministrazione, nell’aver compiuto i movimenti terra sia sul piano superiore che, parzialmente ma su vasta area in quello inferiore, dispone di tutte le autorizzazioni necessarie anche alla luce del recentissimo recepimento delle pur vecchie normative riguardanti il trattamento dei rifiuti? (a noi risulta che quei depositi siano configurabili come rifiuti e quindi il loro trattamento possa essere autorizzato solo dopo aver sottoposto il rifiuto ad adeguata analisi tenendo conto che, se di rifiuto si dovesse trattare, il trattamento/trasporto deve essere effettuato da ditta autorizzata)
  • di primo acchito sembra che, sempre nell’area inferiore, vi sia la volontà di coprire con del materiale (di quale provenienza? siamo sicuri che non sia un rifiuto? sono state fatte le analisi se richieste?) i depositi sottostanti: non crede l’Amministrazione che questa sia una manovra poco raccomandabile senza aver prima appurato se trattasi di trattamento di rifiuto non autorizzato?
  • l’area totale adibita a parcheggio, al di là di ogni autorizzazione inerente la movimentazione di terra e/o rifiuti che è stata fatta e si sta facendo, verrà alterata o si otterrà una ridefinizione dell’area a parità di superficie? se dovesse essere alterata l’Amministrazione dispone di tutte le autorizzazioni conseguenti da produrre in copia ai sottoscritti?

Come si può evincere da quanto fin qui esposto, gli interpellanti si pregiano richiedere, in definitiva, quali provvedimenti l’Amministrazione intenda prendere per ovviare alle anomalie sopra evidenziate e rispondere ai questi fin qui posti.

In particolare gli scriventi desiderano essere informati su quanto l’esecutivo intende mettere in campo per ovviare a quelle che le vigenti normative definiscono una discarica; e tutto ciò anche in considerazione – lo ribadiamo – della già citata specifica destinazione urbanistica e di vincolo dei suoli interessati alle nostre osservazioni.

In attesa di esaustivo riscontro scritto nei termini temporali fissati dal regolamento e dal T.U. 267/2000 e della successiva discussione in consiglio comunale, gli scriventi porgono distinti saluti.

Lozzo di Cadore, 31-05-2011