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La storia come suggestione turistica: il forte di Col Vidal a Lozzo di Cadore


Presento qui la tesi di laurea di Azzurra Volpi discussa nel corso dell'anno accademico 2006-2007 presso l'Universita degli Studi di Udine, facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, curriculum Storia e tutela dei beni artistici e architettonici. Ottimo lavoro che offre una chiave di lettura inconsueta delle nostre valenze storico-culturali. Propongo il file in formato PDF, ma mi riprometto di offrire al pubblico, qui sul sito, tutto il lavoro suddiviso nei capitoli costitutivi. Di seguito alla presentazione riporto l'indice del testo della tesi.

La storia come suggestione turistica: il forte di Col Vidal a Lozzo di Cadore (pdf 7.5MB)

 

Dalla presentazione di Azzurra Volpi:

Questo lavoro intende considerare in quale modo la memoria storica della Prima Guerra Mondiale possa essere utilizzata ai fini della valorizzazione turistica di alcuni luoghi.

Ho scelto di affrontare questo argomento spinta dall’esperienza del  lavoro che svolgo con passione durante le stagioni estive e invernali quale promotrice turistica presso il paese dove risiedo, Lozzo di Cadore. Questo lavoro, infatti, mi ha fornito l’opportunità di conoscere a fondo uno dei principali beni culturali del paese: il forte di Col Vidal.

Il forte, costruito da soldati con il l’aiuto degli abitanti di Lozzo, costituisce il prodotto di un momento storico "avvincente", che ha coinvolto profondamente anche la zona tra le cime delle Dolomiti del Cadore. Questo impianto di fortificazione, costruito all’inizio del 1900 dal Genio Militare italiano sull’altopiano di Pian dei Buoi a Lozzo, aveva lo scopo di proteggere un’altra opera più bassa di Col Piccolo a Vigo di Cadore ed, inoltre, difendere la zona di Danta, gli sbocchi della Val Piova e della Mauria, da una possibile e prevedibile incursione austriaca.

Per analizzare in quale misura la storia del forte possa fungere da "suggestione" al turismo, ho fatto ricorso sia a competenze storiche che psicologiche. Le memorie, le emozioni, il pensiero, le stesse personalità e gli atteggiamenti, sono tutti elementi che possono concorrere a determinare la scelta finale della meta turistica.

La psicologia, inoltre, offre alcuni strumenti per comprendere meglio la "reazione" degli individui (e quindi dei turisti) nel percepire un ambiente particolare, ad esempio, un forte militare. Mediante interviste proposte a quaranta turisti, nonché a persone coinvolte nella gestione e valorizzazione dell’ambiente di Lozzo, (il sindaco, il presidente del CAI di Lozzo e il presidente del Comitato Turistico del paese) e ad alcuni residenti e commercianti del paese, mi sono proposta di cogliere informazioni riguardo l’approccio "storico al paesaggio", nonché le "aspettative personali", utilizzabili per sviluppare un turismo culturale adeguato.

In questo lavoro, inoltre, vengono presentate le varie possibilità di potenziamento turistico del sito storico, presenti nei progetti del CAI (Club Alpino Italiano) sezione di Lozzo, della Soprintendenza di Venezia, del Comune di Lozzo e della Comunità Montana del Centro Cadore, nonché i vari progetti Interreg (tra l’Italia e l’Austria).

L’obiettivo che mi sono proposta, dunque, è stato quello di utilizzare concetti acquisiti, mediante conoscenze sia storiche che psicologiche, al fine di proporre soluzioni atte ad uno sviluppo turistico di tipo culturale, quindi educativo, non invasivo ma rispettoso dell’ambiente. 

 

INDICE 

PRESENTAZIONE ............................................................... 1

CAPITOLO I: LA "GRANDE GUERRA" (1915-1918)................................... 3

GLI ANTECEDENTI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE .................................. 4
EVENTI BELLICI SUCCESSIVI DOPO L’ENTRATA IN GUERRA DELL’ITALIA .............. 7
IL CADORE .................................................................. 10
IL FORTE DI COL VIDAL....................................................... 12
LA GUERRA IN CADORE ........................................................ 26

CAPITOLO II: ASPETTI PSICOLOGICI CONNESSI ALL’ATTIVITÀ TURISTICA............ 33

LA PSICOLOGIA DEL TURISMO................................................... 34
LA PERCEZIONE DELL’AMBIENTE................................................. 36
LE EMOZIONI E IL RUOLO NELL’ESPERIENZA TURISTICA ........................... 39
I PROCESSI DI PENSIERO E LE DECISIONI IN AMBITO TURISTICO................... 45
IL RUOLO DELLA PERSONALITÀ E DEGLI ATTEGGIAMENTI NELLA FRUIZIONE TURISTICA.. 50
"IL TEMPO DEI RICORDI"...................................................... 61

CAPITOLO III: LA VALORIZZAZIONE DEL FORTE A FINI TURISTICI ................. 66

IL RUOLO DELLA "STORIA" NELLA PROMIZIONE TURISTICA ......................... 67
GLI INTERVENTI PER VALORIZZARE E TUTELARE PIAN DEI BUOI .................... 68
PROGETTI CAI SEZIONE DI LOZZO DI CADORE..................................... 69
PROGETTI INTERREG (ITALIA-AUSTRIA) ......................................... 71
PROGETTI DEL COMUNE DI LOZZO, CM CENTRO CADORE E SOPRINT. DI VENEZIA........ 72
I QUESTIONARI PROPOSTI AI TURISTI .......................................... 73
INTERVISTE (SINDACO, PRESIDENTE CAI, PRESIDENTE COM. TUR.MARMAROLE ......... 80
INTERVISTE A COMMERCIANTI DI LOZZO DI CADORE ............................... 88
INTERVISTE A RESIDENTI DI LOZZO DI CADORE .................................. 89

ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE............................................ 91

BIBLIOGRAFIA ............................................................... 95

SITOGRAFIA.................................................................. 99

DVD. ....................................................................... 99