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Le chiese


By ddm - Posted on 15 February 2010

La chiesa della Madonna di Loreto La tradizione ritiene che il cristianesimo sia giunto in Cadore nel II - III secolo. Il Cadore nei secoli dipese ecclesiasticamente prima dal vescovo di Forum Julium Carnicum (ora Zuglio), poi dal 717 d.C. dal patriarcato d’Aquileia e infine dal 1847 da Belluno. Lozzo ebbe la sua prima chiesa, dedicata a San Lorenzo, probabilmente a Pròu, prima del 1226. Nel 1460 la chiesa parrocchiale fu costruita a valle e più volte distrutta e ricostruita. Nel 1620 era considerata una delle più ricche del Cadore per la dotazione d’oggetti sacri, quasi tutti distrutti e depredati.

CHIESA PARROCCHIALE
Quest’edificio, dalla struttura innovativa e moderna, nato da un voto fatto dalla popolazione nel 1944, è del 1973 (progetto: Garrau, Perego, Zilli e Tessari). La spoglia struttura esterna presenta una copertura ad archi rovesciati. Attraverso un atrio si accede alla chiesa vera e propria a pianta quadrata, dalle pareti candide ed essenziali, dove spicca l’altare in marmo sotto un crocifisso antico. In due nicchie sono esposti le statue della Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina, opere d’Andrea Brustolon (1660 - 1732, esponente del rococò veneziano) fortunosamente scampate all’incendio del 1867, e le belle statue di S. Lorenzo e S. Stefano di G.B. De Lotto. Un mosaico moderno e drammatico di C. Nevyjel (1975), ricorda la Manna nel deserto, la Moltiplicazione dei pani, la Cena di Emmaus e il Miracolo di Bolsena. Apprezzabile e fortemente innovativa è la Via Crucis in terracotta (3,5m), opera di Vico Calabrò (1985).

VECCHIA CHIESA PARROCCHIALE
Questa chiesa condivise con il paese le varie distruzioni e fu più volte ricostruita. Nel 1732 Domenico De Min progettò un’unica grande navata con un presbiterio quadrato. Le belle tempere su intonaco della volta (XIX s.) riproducono la Trinità (medaglione), Cristo e Apostoli (corona) e gli Evangelisti (pennacchi). Il coro del 1806 è in legno di noce, il pulpito pure in legno scolpito è del 1850. Vi trova sistemazione un organo Angelo Agostini di Padova acquistato alla fine 1800. All’esterno svetta l’originale campanile con merlatura del 1882.

CHIESA DI S. ROCCO
In borgata Pròu sorge l’elegante edificio dedicato a S. Rocco. L’ ultima ricostruzione del Segusini (1857) appare come la sovrapposizione di un cubo e mezzo. L’ interno presenta un primo locale a pianta centrale con volta a crociera e altri due locali con volte a botte; l’altare del XIX s. è in marmo bianco di Verona e broccatello rosso; la pala d’altare, olio su tela, attribuita a G. B. Vicari, raffigura la Madonna in trono con il Bambino con S. Rocco, S. Sebastiano e S. Luigi Gonzaga. Curioso appare il piccolo campanile parte in muratura e parte in legno.

CHIESA DI LORETO
Nel luogo dove era stata lasciata per voto un’immagine fu edificato un capitello e, nel 1658, una chiesa, ampliata poi più volte. Il profondo porticato dalle colonne lignee immette in una navata quadrata, separata dall’abside pentagonale da una bella trabeazione dorata; le nervature dalla copertura della volta si riuniscono in stelle. La chiesetta subì un furto sacrilego che la spogliò ignominiosamente, rimasero solo i due bellissimi altari lignei intagliati e dorati del XVII secolo e le due pale d’altare: la Madonna di Loreto tra S. Lorenzo e S. Antonio da Padova e Maria Bambina con S. Anna e S. Gioacchino. Opere realizzate nel 1910 da Tommaso Da Rin.