poco serio e anche un po’ zotico (alla fiera dell’ovvio: Cortina, Oliviero Toscani, Franceschi e il mondialito)
Ma se quei poveri diavoli di Cortina hanno anche fatto la Carta del misoché, quella delle tutele ambiental-sostenibil-gran-figl-di-put di fantozziana memoria. Dai! Oliviero Toscani che parte confondendo l’Olimpiade con i mondiali di sci: non sappiamo se sarà neanche in grado di farli, i mondiali, ma alle Olimpiadi – Olimpiadi – non ci pensa proprio nessuno, ma nessuno eh, anche se pieno come un uovo di graspa al barancio.
Il siparietto continua poi come qualsiasi fiera dell’ovvio, come una partitina di ping-pong condotta da dilettanti allo sbaraglio. Toscani, da Parigi, si infila in un cul de sac lungo 34 metri favoleggiando di una Cortina super-extra-nature esclusivamente a misura d’uomo, quasi un’entità spirituale, dalla quale, eventualmente, andare a sciare nelle località vicine.
Franceschi ha disertato l’aspro dibattimento adducendo scuse, sembra, che alla fine si sono rivelate inconsistenti: ma, cavolo, ‘sto pover’uomo potrà decidere se intervenire o meno, no? Chi sei tu, Radio Radicale, per dettare ciò che deve o non deve essere fatto? Certo è che, così, non partecipando, le ombre si palesano e, soprattutto, si allungano.
Alla fine il sindaco s’è visto appioppare dall’Oliviero nazionale un “poco serio”. Ma non mi sembra che “anche un po’ zotico” – così il sindaco è stato ulteriormente definito dal conduttore Ballario – sia l’aggettivo più consono in questa circostanza.
(incrociate le dita perché Cortina è ancora solo candidata, unica, ma candidata)