consiglio comunale di Lozzo solidale con Sappada
A parte che la solidarietà, in questo caso, la puoi dare a Sappada e non certo al Comelico. A parte che non si è trattato di delibera in senso stretto ma di “banalissimo” ordine del giorno (ossia un atto di indirizzo non vincolante e non deliberativo) : questa Provinciazza non riesce a deliberare neanche l’acquisto di carta igienica, per capirci.
Che poi quell’ordine del giorno (approvato con 6 voti a favore, tre astenuti e uno contrario) abbia anche rappresentato una pagina di comicità inconsapevole (vedi il Piave mormorò: Provinciazza, fottiti!), oltre che una tra le pagine più vergognose nella storia della provincia di Belluno, è altro paio di maniche.
A parte tutto ciò, rileviamo che il consiglio comunale lozzese, su proposta del capogruppo di minoranza, ha deliberato (e daje co ‘ste delibbbere) “solidarietà a Sappada” con la richiesta, forte (RICHIESTAAAAA), alla Provincia, “di ritirare la sua delibera per la permanenza di Sappada in Veneto e nel Bellunese“. Me cojoni.
(no, non sarà un nuovo Hofer, ma tra il dire e il “Fare!”… un ovo l’ha fatto. E sapere che anche i “maggioranti” – il voto è stato unanime – possono provare il bollore dell’insorgenza, è cosa che mi riempie di giubilo. In attesa di leggere le motivazioni addotte, ribadisco: me cojoni!)