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La opaca trasparenza dell’amministrazione di Lozzo (seconda parte)

25 Giugno 2009 Informa-Lozzo internet, minoranza, non-trasparenza, opposizione, pubblicazione-delibere

logo del comune di lozzoDalla prima parte dell’articolo ci siamo lasciati con la seguente riflessione:

se chi mi sta leggendo ritiene che essere informati sull’attività amministrativa, attraverso le delibere rese pubbliche su internet, sia non solo giusto, ma rappresenti anche una primaria forma di genuina democrazia, non deve far altro che seguirmi nella seconda parte di questo articolo.

A questo punto passiamo alle proposte:


Cara Maggioranza,

  • se veramente ti interessa essere trasparente, al di là degli obblighi di legge;
  • se non hai niente da “nascondere”;
  • se vuoi mandare un forte messaggio di democrazia a tutti i cittadini, non solo a chi ti ha votato, che deve comunque da te pretenderla (la democrazia);
  • se non hai paura delle sottolineature e delle critiche;
  • considerato che alla collettività non costa nulla;
  • considerato anche che non hai alcun ostacolo che non sia la tua sola volontà politica;

… e pubblica su internet queste benedette delibere di giunta e consiglio.

Se non lo farai, quella che tu ritieni essere “la tua trasparenza” resterà com’è ora, ossia una opaca trasparenza.


Cara Minoranza e Opposizione,

  • sul tuo programma elettorale, nel paragrafo Per il paese, dicevi di voler impostare il rapporto con la gente di Lozzo su criteri di massima trasparenza;
  • e che per fare questo uno dei passi era reintrodurre la pubblicazione su internet degli atti amministrativi pubblici;
  • se questo è ancora quello che ti interessa;

perché anche tu non chiedi alla Maggioranza che lo faccia, dando voce a tutti i tuoi elettori, e a tanti altri che pur non avendoti votato, credono tuttavia che tutto ciò sia giusto e democratico?

Mi rivolgo sempre a te, Minoranza ed Opposizione: se la Maggioranza non farà nulla, decidendo quindi di rimanere opacamente trasparente (limitandosi cioè agli obblighi di legge),  resterai a guardare o ti darai da fare?

Ti metto allora al corrente che dalle prime informazioni che mi ha dato la Prefettura, attraverso la Polizia Postale, non vi è alcun ostacolo affinché un qualsiasi cittadino possa fare copie digitali (foto) delle delibere esposte (sono atti publici), per poi pubblicarle a propria cura su internet.  Ma anche pensando al peggio (in questo Stato non si sa mai …), nessuno, ma proprio nessuno, può impedire a qualcun altro di fare un riassunto di un documento pubblico che ha avuto modo di leggere.

C’è un obbiettivo da raggiungere: fare in modo che chiunque possa liberamente consultare le delibere di giunta e di consiglio su internet.

Maggioranza e minoranza: per ora io, ma appena informati molti altri lozzesi, stiamo attendendo la soluzione.

La opaca trasparenza dell’amministrazione di Lozzo (prima parte)

24 Giugno 2009 Informa-Lozzo internet, minoranza, non-trasparenza, opposizione, pubblicazione-delibere

opaca_trasparenza_1Il sindaco, durante il Consiglio comunale del 18 giugno scorso, ha sostenuto che il proprio agire è sempre stato trasparente, indicando come prova di tutto ciò l’affissione delle delibere all’albo comunale.

Sostenere che la propria azione amministrativa è trasparente, solo perché si pubblicano le delibere di giunta e consiglio all’albo è come, per uno studente di scuola media, sostenere di essere bravo a scuola per il solo fatto di frequentarla.

La frequentazione della scuola media, così come la pubblicazione degli atti amministrativi, è un obbligo di legge.

Sindaco e maggioranza hanno avuto mandato dagli elettori per sviluppare la miglior azione di governo possibile, non hanno ricevuto una delega in bianco con la quale fare quello che vogliono. Chi ha avuto i voti per governare ha anche l’obbligo civico e morale di informare i cittadini sull’attività amministrativa che riesce a produrre.

Per essere trasparenti, oggi, bisogna fare qualcosina in più. Vediamo cosa.

Le delibere di giunta e di consiglio (con i relativi allegati quando presenti) devono essere pubblicate anche su internet, in modo da permettere ad una maggior fetta di popolazione di essere e tenersi agevolmente informata sull’attività amministrativa.

Quanti hanno, oggi, il tempo di fermarsi e leggere le delibere appese all’albo comunale? Quanti di noi possono invece collegarsi con comodità ad internet, magari la sera, per informarsi e sentirsi quindi partecipi della vita amministrativa? Tanti, tantissimi, e sempre di più.

Riassumo brevemente: esporre le delibere all’albo è MEDIOEVO, pubblicarle in internet è NORMALITA’. Non si è trasparenti se si usa solo il primo metodo (che è un obbligo di legge); lo si è di più se si usa anche il secondo. Lo si è molto di più se si spiega ai cittadini anche il dettaglio di determinate azioni amministrative (ma questo è, me ne rendo conto, chiedere troppo).

Caro concittadino, devi sapere che nel 2003 e 2004 le delibere, durante l’amministrazione Alessandro Da Pra, erano già pubblicate su internet (credo che in Cadore sia stata la prima amministrazione a potersi vantare di essere veramente ed efficacemente trasparente). In realtà anche durante l’amministrazione Manfreda qualche delibera è stata pubblicata su internet fino al momento in cui … PAF, sono sparite.

Dal momento che pubblicarle su internet costa più o meno il tempo di qualche click del mouse (meno di niente), sono sparite per altri motivi. In quei giorni mi ricordo che uscì sulla stampa un articolo che riprendeva la posizione espressa dalla minoranza, allora capeggiata da G. Zanella, sulla vicenda della caserma di Soracrepa. Tale posizione era stata comodamente consultata su internet dal giornalista autore dell’articolo, come allegato ad una delibera di consiglio.

Forse quell’articolo non fu molto gradito. Fatto sta che da allora le delibere comunali non sono più state pubblicate su internet. Per meglio dire, ne viene data notizia con il solo titolo; sarebbe come se i quotidiani ci giungessero con i soli titoli e poi, per leggere il contenuto degli articoli, dovessimo recarci in redazione a Belluno.

Che fare, dunque?

Se chi mi sta leggendo ritiene che essere informati sull’attività amministrativa, attraverso le delibere rese pubbliche su internet, sia non solo giusto, ma rappresenti anche una primaria forma di genuina democrazia, non deve far altro che seguirmi nella seconda parte di questo articolo.

Mi oppongo!

23 Giugno 2009 Senza categoria blozzando, opposizione

battaglia_regine

Mi oppongo!

Mi oppongo alla maggioranza.
Mi oppongo alla minoranza.
Ho probabilmente abbastanza “opposterone” da oppormi a me stesso senza rendermene conto.
Che opposizione !


Foto: HeavyBrain

BLOZ, il blog di Lozzo di Cadore

23 Giugno 2009 Senza categoria blozzando

E’ giunta l’ora di blozzare. Credo di poter dire che si tratta di un vero e proprio neologismo, al momento infatti su Google non vi è alcuna occorrenza del termine; in realtà ve n’è una che riporta “io mi son fatta blozzare dalla Telecom già da anni i numeri 899″ dove blozzare è il risultato di un evidente errore di battitura per bloccare.

Io quindi … blozzerò, ossia bloggherò con riferimento specifico alla vita del mio paese, Lozzo di Cadore.

Blozzando avrò modo di raccontare anche alcuni aspetti della vita amministrativa, quella che si sviluppa fra le mura del municipio e  che, spesso, nonostante Lozzo con i suoi 1600 abitanti non sia una metropoli, sfugge ai più, anche per semplice pigrizia.

Mi rendo conto che col tempo questo neologismo potrà forse essere usato impropriamente, almeno in relazione al suo significato originario, che ho appena tratteggiato.  Ciò in virtù di una certa consonanza con una parola ampiamente utilizzata: non vorrei, insomma, che col tempo si arrivi a … “ma non dire blozzate!”.

No. Blozzare dovrà essere, prima di qualsiasi altra cosa, un modo per informare la gente e porre in evidenza le “cose che non funzionano“, soprattutto se queste cose coinvolgono il nostro futuro vivere in questo paese.

Ci sarà spazio anche per altre problematiche. Avrei più di qualche cosa da dire, per fare un esempio, sull’evento DolomitAfricaG8 e conseguente catena umana che dovrebbe abbracciare le Tre Cime di Lavaredo. Molto dipenderà dal tempo che avrò a disposizione.

Ad ogni buon conto BLOZ sarà, come evidenziato nell’intestazione, un blog di satira politica ed informazione territoriale con epicentro a Lozzo di Cadore e scosse fino alla laguna veneta (talvolta l’onda potrà giungere anche più lontano).

è ora di blozzare

23 Giugno 2009 Senza categoria blozzando

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