BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

la rendicontazione dei lavori per il parco di Loreto

17 Luglio 2009 Digo la mea, Parco di Loreto, Soldi: dove finiscono? aree-gioco, loreto, spazi-pubblici, verde-pubblico

I lavori per la sistemazione dell’area attigua alla chiesa di Loreto procedono (ne ho già parlato qui e qui). Il mio interesse prevalente non è valutare se verrà un bel lavoro, giacché l’importo di progetto di 104.000 € dovrebbe di per sé costituire una garanzia, visto il ristretto ambito su cui si può intervenire (intendo dire che l’areale oggetto della sistemazione è quello che è, è sotto i nostri occhi).

Il  mio interesse è orientato a capire se sarà un buon lavoro e, soprattutto, desidero capire come verranno spesi questi 104.000 € (l’impegno di spesa pubblicato sulla tabella di cantiere, di 85.000 €, si riferisce alla parte di progetto data in esecuzione al Servizio Forestale della Regione).

La cosa è concettualmente semplice: basta prendere quello che è il progetto, evidenziare gli interventi significativi, ed attribuire loro un valore (il valore di progetto). Questo è quello che si può fare, se lo si vuole,  prima di iniziare i lavori.

Ma sappiamo che poi le cose si fanno davvero, come si stanno facendo, cioè che si svolgono i lavori previsti per ottenere il risultato sperato. E qui la legge prevederebbe la redazione del cosiddetto quadro economico finale, con l’individuazione delle spese affrontate e sostenute a consuntivo. Basta fare l’elenco e pubblicarlo, a beneficio di chi vuole essere informato su ciò che accade nel proprio paese (anche con il dettaglio economico).

Chiarimento banale: stiamo parlando delle voci di spesa aggregate in interventi significativi, a nessuno interessa sapere quanto costa un chiusino. Per fare un esempio, distinguendo i costi degli elementi da quelli della loro messa in opera, a me basterebbe avere un quadro con la seguente logica:

  • lavori di sterro … tot €
  • materiale per spianamento … tot €
  • allargamento sentiero che dalla chiesa giunge a pianizole … tot €
  • palizzata di protezione … tot €
  • giochi ricreativi … tot €
  • alberature … tot €
  • strutture sostegno per pannelli informativi … tot €
  • pannelli informativi … tot €
  • progetto … tot €
  • ecc. ecc.
  • ————————————–
  • sommano in totale: 104.000 €

Semplice no! Non si chiede mica la luna.

La foto sottostante è una panoramica dell’area dei lavori (avvertenza: nella creazione della panoramica l’acero al centro, l’unica pianta rimasta in piedi, ne ha fatto un po’ le spese, senza per questo compromettere la visione d’insieme).  Cliccando sulla foto si può osservare l’area in dettaglio.

Quello che dovete immaginarvi è che nell’area ripresa, quella che avete sotto i vostri occhi, se l’avete ingrandita la vedete ancora meglio, si andranno a spendere 104.000 €.  Fin qui niente di male, anzi, sono contento che si intervenga nel migliorare il decoro ambientale. Sarei un attimino più contento se potessi conoscere, con il giusto grado di dettaglio, come vengono spesi questi soldi, come sono distribuiti fra i diversi interventi, dove vanno a finire.

Tra un po’, a lavori ultimati, alla nuova foto panoramica includerò delle frecce che indicheranno i diversi interventi: a fianco di ognuna di esse mi piacerebbe indicare il valore di spesa. Solo per documentare un lavoro pubblico. C’è qualcuno che non è d’accordo?

loreto_parco_lavori_panoram
Loreto. L'areale oggetto dell'intervento nei pressi dell'omonima chiesa (clicca per ingrandire)

Lozzo di Cadore è o non è il paese dei mulini …?

16 Luglio 2009 Turismo e dintorni promozione-turistica


foto-lozzo-paese-dei-mulini e degli antichi sentieriLozzo di Cadore è o non è il “Paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri“?

Cerchiamo di capirci, dovete avere un po’ di pazienza, la cosa va spiegata. Partiamo con le premesse.

Durante i primi mesi del 2002 stava covando in me la necessità di dare un carattere distintivo al nostro paese; si trattava, in termini di marketing turistico, di  fare in modo che il turista che si era intrattenuto a Lozzo, portasse poi con sé una precisa idea distintiva di questo nostro paese, ben impressa nella mente. Bisognava trovare uno slogan da adottare allo scopo. Una mezza idea ce l’avevo. Il 4 marzo 2002 scrissi la seguente lettera-relazione al sindaco Alessandro Da Pra che incontrai, pochi giorni dopo, assieme al vice-sindaco Giosuè Baldovin, e che mi confermò di aver fatto propria l’idea (non va dimenticato che in quegli anni era già in corso il declino delle attività economiche legate all’occhiale, fenomeno tutt’ora attivo, per cui le nuove iniziative in ambito turistico iniziavano ad essere percepite come opportune se non proprio indispensabili). Ad agosto di quell’anno, come evidenziato nel post scriptum nella lettera citata, il sindaco Da Pra determinò che lo slogan con cui il nostro paese avrebbe cercato di distinguersi sarebbe stato:

Lozzo di Cadore, il paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri.

Da allora tutto il materiale informativo su Lozzo come i pieghevoli e la carta turistica, ed anche alcuni pannelli informativi territoriali, hanno sempre riportato questo slogan (fatta eccezione per i calendari delle manifestazioni curati dall’ufficio turistico). Ma è anche vero che, in questo ambito, praticamente ogni cosa realizzata mi ha visto, se non autore, perlomeno coordinatore della sua realizzazione. Fino a due anni fa.

Veniamo quindi al dunque, al perché di questo articolo.

Durante la primavera ho avuto modo, timidamente, di far presente, anche alla Pro Loco, l’esigenza di presentarsi “al mondo” in modo coordinato, facendo in maniera che questo slogan distintivo, il paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri, compaia sempre e su ogni pubblicazione (è una basilare nozione di marketing).

Noto invece che né sul calendario manifestazioni 2009 né sul pieghevole dei concerti dell’estate questo slogan trova posto.

A questo punto seguono le mie riflessioni:

  • ciò che è importante, in particolare in ambito turistico, è che una mèta di soggiorno turistico sia capace di distinguersi in qualche modo, e che questa capacità sia condensata in uno slogan distintivo;
  • se lo slogan distintivo fin qui adottato, Lozzo di Cadore, paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri, non sembra adeguato allo scopo, nessun problema, cambiamolo!;
  • se invece risulta adeguato USIAMOLO!;

Al solo ma essenziale scopo di fare chiarezza su un argomento che è più strategico di quanto non appaia, sembrerebbe poi opportuno che il Sindaco, che ha assunto a sé l’assessorato al turismo, chiarisca a tutti gli operatori i termini della questione.

Confermato lo slogan attuale o stabilitone uno nuovo, qualora lo si ritenga opportuno, ogni operatore si sentirà impegnato a diffonderlo nel miglior modo e in tutte le occasioni possibili. Quello pubblico od istituzionale su ogni documento, quello privato tutte le volte che ne avvertirà l’ opportunità.  Senza incertezze e con uno scopo comune.

è finalmente riapparso il sorriso della margherita

16 Luglio 2009 Turismo e dintorni finalmente, promozione-turistica

striscione museo della latteria, roggia dei mulini, sentiero botanico tita poa

Questa mattina ho telefonato in Comune e mi è stato riferito che lo striscione turisticamente disinformativo è finalmente stato tolto. Scherzando, il mio interlocutore mi ha detto: “Adesso puoi anche scrivere Evviva! sul blog”.

Facciamoci un’altra domanda: quanto altro tempo sarebbe stato esposto quello striscione?

E ancora: possiamo davvero essere sicuri che una pur banale “dimenticanza” come questa, non possa avere qualche sorta di conseguenza, in quello che si può definire “immaginario collettivo del turista“?.

Buona parte delle risposte che dò alle mie domande risultano dal mettermi “nei panni di”, in questo caso nei panni del turista. E’ sì, perché non possiamo misurare le cose con le nostre abitudini.

Quando io faccio il turista e mi approssimo al luogo in cui intendo passare la giornata, divento un “radar” e scandaglio tutto quello che mi passa davanti agli occhi di automobilista. Ma, guarda un po’, questo non è un mio comportamento specifico, ma riflette il comune atteggiamento di chiunque faccia il turista.

Che cosa penseremmo, noi turisti di passaggio, se vedessimo oggi, 16 luglio 2009, a Sesto Pusteria, uno striscione informativo che ci invita a visitare una mostra chiusa il 26 aprile 2009 (e che sia chiusa te lo dice proprio lui, lo striscione, come conseguenza del tempo trascorso da allora)?

Varda sti cruche, i à tanto n bel parlà de turismo e dopo????? noi ciata gnanche al tempo de …… Questo, penseremmo. Non per questo dovremmo ritenere che tutto funzioni così, è chiaro, ma intanto inizierebbe a serpeggiare in noi una prima forma di dubbio.

Lo striscione obsoleto è stato rimosso; la margherita può ricominciare a sorridere. Bene. Anzi, Evviva!


P.S. devo ammettere che nello scrivere i due articoli precedenti sull’argomento striscione (primo – secondo) sono incorso in un dirompente conflitto di interessi, che la mia coscienza mi impone ora di chiarire. Non mi sarei mai e poi mai interessato di questa cosa se, nel lontano maggio del 2002, cogliendo una necessità espressa dal direttivo dell’ Associazione Latteria Sociale, quindi del Museo della Latteria, non avessi creato io questo striscione.

Non fu una grande fatica, lo ammetto. Un po’ più faticosa fu la messa in opera sul tabià, cui non riuscii comunque a sottrarmi (preciso che gli striscioni sono due, uno per lato). Il tutto per cercare di intercettare l’attenzione dei turisti in transito (verso altre mete), su alcune offerte turistiche di pregio che Lozzo può vantare.

Ah, me ne stavo dimenticando, tutto rigorosamente frutto della mia opera di volontariato. Ecco perché ho, volontariamente, protestato. Solo puro orgoglio personale.

Oggi sciopero: ARIA, ACQUA, RETE.

14 Luglio 2009 Senza categoria internet, libera-informazione


logo contro il bavaglio del decreto Alfano

http://dirittoallarete.ning.com

Lo striscione turisticamente disinformativo di Lozzo

10 Luglio 2009 Digo la mea, Segnalazioni, Turismo e dintorni promozione-turistica

Premesso che:

  • in località Zeraia, a lato della strada statale, sfruttando la presenza di un tabià e la buona volontà del suo proprietario, è da anni esposto uno striscione che segnala tre diverse offerte turistiche:  Roggia dei Mulini, Sentiero botanico Tita Poa, Museo della Latteria;
  • in occasione di una mostra, aperta dal 3 al 26 aprile scorso, questo striscione veniva coperto da un altro che pubblicizzava l’apertura della stessa;
  • ad oggi, 10 luglio 2009, a  distanza di 2 mesi e mezzo dalla chiusura della mostra, lo striscione relativo alla medesima è ancora esposto, precludendo la visione di quello sottostante che segnala le offerte turistiche;
  • già 15 giorni fa, il 25 giugno, avevo scritto sul medesimo argomento l’articolo “Qualcuno tolga lo striscione obsoleto“;
  • l’informazione turistica dovrebbe essere, se non spumeggiante, almeno fresca;
  • per quanto detto al punto precedente, l’informazione che viene proposta al turista di passaggio con lo striscione attualmente esposto risulta perlomeno rancida;
  • conseguentemente ci facciamo del male tre volte: fornendo un’informazione sbagliata, apparendo turisticamente disorganizzati, oscurando informazioni utili e corrette;
  • passi pure l’evocazione di un evento passato, se l’evento è la visita di un papa, ma riguardo a questa mostra … (della serie “ma chi te conosce …”);

Tutto ciò premesso, in virtù dei poteri conferitimi dalla libertà mediatica di cui godo, in nome e per conto di quest’ultima

DECRETO

l’immediata sostituzione dello striscione obsoleto (veicolo di informazione rancida), con il ripristino delle condizioni ex ante ed il relativo riapparire della margherita indicante il  sentiero botanico Tita Poa (e le restanti offerte turistiche che questo piccolo paese tenta, con fatica, di proporre ai suoi ospiti).


striscione museo della latteria, roggia dei mulini, sentiero botanico tita poa

Ecco finalmente ripristinata l'informazione turistica ...
Ecco finalmente ripristinata (ma solo virtualmente) l'informazione turistica ...

foto tabià con striscione obsoleto

Nota di carattere pratico: se qualcuno (sindaco, vicesindaco, ufficio tecnico) manderà qualcun altro a togliere lo striscione vecchio, tenga conto di avvisare che ne va tolto uno solo, quello grigio, perché quello blu attualmente nascosto, è utile, e dovrebbe rimanere al suo posto.

ricerca di testo in Firefox

9 Luglio 2009 Senza categoria firefox, internet

Questo articolo-segnalazione c’entra ben poco con il tema di questo blog. Il problema che affronterò è banale: la ricerca di testo all’interno di una pagina web.

Sembra incredibile, ma più di qualcuno mi ha consigliato di mettere online determinati documenti anche in formato “office” (non solo quindi nel loro formato html), così da rendere possibile la ricerca di testo nel documento stesso.

Come se la ricerca di testo non fosse possibile in un documento html.

Vincendo una certa riluttanza, dovuta al fatto che penso di scrivere cose ovvie per i più, esemplifico alcuni concetti per i pochi che non lo sanno ancora (senza che per questo si debbano sentire colpa):

  • quello che segue si applica al browser Firefox;
  • seguendo il link qui proposto vi troverete di fronte ad una pagina che propone l’elenco dei libri della sezione “storia locale” disponibili presso la biblioteca comunale di Lozzo di Cadore, ovviamente piena zeppa di testo;
  • una necessità primaria è quella di poter eseguire ricerche di testo;
  • l’intendimento è quello di cercare le opere prodotte da Giovanni Fabbiani;

A questo punto quello che dobbiamo fare è:

  • premere il tasto Ctrl e, mantenendolo premuto, premere anche il tasto F  (Ctrl+F);
  • in basso a sinistra comparirà la barra di ricerca con le chiare funzioni “successivo, precedente, evidenzia ed il check box maiuscole/minuscole“;
  • digitiamo il testo da cercare convenuto, “fabbiani“;
  • vedremo immediatamente evidenziata in verde la prima occorrenza della parola “fabbiani”: per cercare le successive cliccare su “successivo” o, più semplicemente, premere il tasto funzione F3;
  • per cercare in senso inverso cliccare su “precedente” o premere la combinazione di tasti Maiuscolo+F3;
  • cliccando su “evidenzia”, tutte le parole corrispondenti al testo cercato verranno evidenziate, per una loro più agevole visualizzazione;
  • osservazione: se nel box di immissione digitate una parola non presente nel testo della pagina (provate per esempio con “favviani”), vi accorgerete che lo sfondo del box cambierà colore (bordeaux scuro),  indicando utilmente che il testo introdotto non esiste;

Firefox offre anche la possibilità di mantenere sempre attiva la funzione “ricerca testo” senza bisogno di premere ogni volta Ctrl+F. Bisogna andare in “Strumenti –> Opzioni …  –> Avanzate” e spuntare la voce “Cerca nel testo quando si digita qualcosa“.

A questo punto la digitazione di un qualsiasi testo attiverà automaticamente la funzione “ricerca rapida” aumentando l’efficienza della nostra navigazione. Con questo sistema  però, le funzioni cliccabili  “successivo, precedente evidenzia …” risultano nascoste. Niente paura, ricordatevi dei tasti F3 per “andare avanti” e Maiuscolo+F3 per “tornare indietro” nelle vostre ricerche. Se volete a tutti i costi veder riapparire le funzioni cliccabili: premete Ctrl+F.

La combinazione di tasti Ctrl-F non è altro che la scorciatoia da tastiera per “Modifica –> Trova”.

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