ulteriori precisazioni riguardo al gruppo di minoranza ‘Per la Gente di Lozzo’

Consigliere Ivano Calligaro

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

 

Lozzo di Cadore 07.05.2011

Ad integrazione della comunicazione inviata in data 30.04.2011 circa la attuale composizione del Gruppo di minoranza “Lega Nord – Per la Gente di Lozzo”, il sottoscritto precisa che:

1- la titolarità e composizione del gruppo sopra indicato è cosa che attiene ad una mera questione interna agli eletti della lista Per la Gente di Lozzo;

2- ne consegue che sindaco e consiglio debbono esclusivamente prendere atto delle possibili variazioni nella composizione medesima, senza alcuna possibilità di interferenza con valutazioni e o votazioni attinenti il merito di titolarità (copyright) nella denominazione della compagine di minoranza, che resta esclusivo appannaggio del capogruppo indicato originariamente, ex candidato sindaco, unico soggetto legittimato nel senso sopra indicato;

3- quanto evidenziato nella lettera letta in consiglio comunale il 29 aprile scorso dal sig. Piergiuseppe Da Pra, lettera impropriamente indirizzata per conoscenza al medesimo consiglio, va precisato che si tratta di semplice manifestazione di intendimenti e pii desideri da parte dei due consiglieri sottoscrittori Ludovico Zanella e Piergiuseppe Da Prà, i quali hanno evidentemente confuso e travisato competenze che il consiglio comunale non ha e non può arrogarsi in alcun modo stanti la normativa legislativa vigente e la stessa prassi (vedasi analoghi casi verificatisi anche nella passata legislatura con semplice comunicazione al consiglio comunale); con tutta evidenzia i summenzionati signori possono adottare la denominazione del loro nuovo gruppo (ad esempio gruppo misto) ma senza pretendere di costituire loro medesimi la continuità di una compagine eletta sotto l’egida di un preciso candidato sindaco e fin dall’inizio anche capogruppo (la cui attività, peraltro, risulta ben documentata sul nostro blog);

4- l’incompetenza del consiglio comunale risulta pertanto acclarata e preclude alla civica assemblea ogni facoltà di entrare nel merito di questioni e diatribe afferenti unicamente ed esclusivamente agli eletti nella compagine denominata;

Tutto quanto fin qui esposto mi porta alla ferma determinazione di diffidare il sindaco e l’amministrazione comunale dall’entrare nel merito di valutazioni che non competono e non attengono minimamente a precipui compiti istituzionali del consiglio comunale al quale, lo ribadisco, resta solo lo stretto compito di una semplice presa d’atto. Sia ben chiaro che ove non si ottemperasse a quanto qui esposto e si eludesse la sostanza della presente diffida, sindaco e consiglieri verrebbero considerati fautori di un evidente abuso.

Tanto dovevasi per opportuna vostra norma. Distinti saluti.

Ivano Calligaro

per avallo : Francesco Marta