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17 Settembre 2019 Attualità giuseppe-zanella, la-parola-ai-lozzesi

di Giuseppe Zanella

Un tempo (molti anni fa), il grande giornalista Indro Montanelli, parlando delle resurrezioni politiche in voga nella prima Repubblica, battezzò Amintore Fanfani con l’appellativo del “Rieccolo”, per sottolineare le continue cadute ed i subitanei richiami al Potere del politico aretino. Altri tempi!! Ora, più prosaicamente, parafrasando il Dr. Montanelli, anch’io mi permetto di chiamare Matteo Renzi con l’appellativo di “Rieccolo”, certamente non con intendimenti celebrativi. In passato sono intervenuto parecchie volte su questo Bloz (si vedano i post: 25-09-2014, 8-04-2015, 30-04-2015, 31-01-2016,  26-04-2016, 18-05-2016,  23-06-2016, 26-12-2017) per sottolineare la mia disistima politica per il Matteo di Rignano e per rimarcare, dell’uomo, la sua totale mancanza di etica e di “morale” istituzionale, che sempre lo ha portato a fare scelte opportunistiche con l’occhio rivolto agli interessi personali o del gruppo del suo così detto “Giglio magico”.

L’uomo, infatti, ha sempre dimostrato di possedere un ego smisurato, che spesso lo ha portato a fare scelte quanto meno opinabili ed a giocare d’azzardo nella convinzione di essere l’uomo del destino, il miglior frutto del bigoncio del panorama politico italiano, di essere insomma il predestinato, il vero nocchiero che avrebbe portato la nazione ai fasti delle “migliori sorti e progressive”. Sappiamo tutti come è andata a finire. Sappiamo tutti come egli seppe sprecare un patrimonio di consenso veramente invidiabile (oltre il 40% alle penultime europee) con la sua politica machiavellica di strizzare l’occhio ai vari potentati economici, con la soppressione dei diritti e delle guarentigie dei lavoratori, con l’infausta scommessa referendaria e con una legge elettorale iniqua (certe normative furono poi bollate anche dalla Corte Costituzionale).

Ma quello che più conta attualmente è il sottolineare la completa incoerenza dell’uomo ora manifestata appieno, se pur ce ne fosse stato ancora bisogno, in queste settimane ed in questi ultimi giorni. L’ambizione sfrenata dell’uomo appare davvero senza limiti e, pur di salvaguardare una minima fetta di potere, egli sta dimostrando di saper passare oltre ogni senso comune del pudore, oltre ogni senso di decoro e di civismo. Ricordate il suo appello a sedersi sul divano a mangiare pop-corn? Il suo assoluto diniego ad ogni benché minimo colloquio con i 5Stelle? Ebbene, non appena il suo omonimo (Matteo I°) ha creato la crisi, il nostro ha virato di brutto, bruciando tutti sul tempo ed auspicando un accordo con il già vituperato movimento grillino.

La zampata movimentista ha, certo, trovato ampia giustificazione nel fatto che se ci fossero state le elezioni, i gruppi parlamentari del PD sarebbero stati rivoluzionati ed il controllo renziano sugli stessi sarebbe andato a farsi benedire. Lesto, lesto, il rignanese ha evitato tutto ciò. Ora però il narcisista toscano sta promuovendo una pericolosa scissione, adducendo risibili giustificazioni. Certo, egli ha telefonato al premier Conte dicendogli di “star sereno”, che il governo non è in pericolo… Ricordate la frase detta ad Enrico Letta il giorno prima di pugnalarlo?! Sta di fatto che il nuovo governo, con questa spaccatura nel PD, risulta già, di per sé, alquanto destabilizzato, e questo a poche ore dal suo insediamento!! Cosa non si fa per ritrovare un pezzettino di potere (“io impazzisco quando dicono che sono morto”, questo il commento del nostro ad un SMS di Franceschini)!!

Ed a proposito di scissione, leggendo l’elenco dei partenti e di quelli che invece rimangono, personalmente ritengo sussista inoltre un ben altro pericolo per il partito PD ed in generale per le Istituzioni, il pericolo di un ricatto e di un condizionamento in funzione di un possibile intervento di quinte colonne all’interno di ciò che rimarrà del partito democratico. Secondo chi scrive, il pericolo per la stabilità del nuovo esecutivo appare veramente gravido di letali inciampi non solo perché ora l’ex rottamatore potrà contare sulla propria pattuglia di transfughi (che, per inciso, siederà nella conferenza dei capi gruppo), non solo egli potrà condizionare la nomina di appetibili oltre 400 commis dello Stato e di grandi aziende nei posti nei quali si esercita il vero potere di interdizione, ma potrà perfino influire sulle scelte operative interne allo stesso PD.

Quando penso che un Lotti, un Guerini, un Marcucci hanno dichiarato di voler rimanere, sorge spontaneo un dubbio, una perplessità: che questi signori non passino il Rubicone al fine di divenire una longa-manus del novello mago Otelma della politica italiana, il Rieccolo, il quale, pur di contare qualcosa, si permette di giocare ancora con i destini degli italiani. Marcucci, del resto, rimarrà capo-gruppo alla Camera? Non sarà certo un bel segnale!!

Per me, purtroppo, siamo e rimaniamo in balia degli umori rancorosi, della pochezza e mancanza di visione politica alta, dei giochi di potere di due individui (Matteo I° e Matteo II°) che usano con sfrontatezza le loro ambizioni per salvaguardare, loro sì, le poltrone, infischiandosi dei destini e delle sorti degli italiani!!!

M. Agudo: il balcone panoramico Dolomiti-Unesco è zeppo di errori (ter) (noo, il Pupo no!) balcone panoramico Dolomiti-Unesco di M. Rite: “stamo in una bote de fero”

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