oasi di quiete: se continua così ne potremmo fare parecchie anche in Cadore
Andando avanti di questa lena ne potremmo inaugurare parecchie anche qui in Cadore di oasi di quiete, sia con che senza presenza dell’acqua. E poi ci potremmo mettere qualche tabellone informativo (magari più idonei di questi qua), titolati “come eravamo“, per mostrare al viandante l’evoluzione della specie.
Dirò di più. A quanto se ne sa l’assessore Finozzi, in stretta osservanza a quanto disposto dall’art. 15 dello statuto regionale in tema di specificità della provincia di Belluno, è intenzionato ad inserire di default le oasi di quiete sul nostro territorio, avendole previste (con lungimiranza, come di rito) nella nuova legge sul turismo in discussione in questi giorni. ‘Na figata, come si suol dire.
Tornando alle oasi sudtirolesi: bella anche l’invenzione della definizione di “bagno rustico” da applicare al filo d’acqua che giunge da remota sorgente. Da noi sarebbe semplicemente … aga.