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Le discese ardite e le risalite secondo la corriera delle alpi (visite parenti come non ci fosse un domani)

12 Gennaio 2021 Cadore - Dolomiti, Giornalando covid-19, dati-provincia-belluno, giornalando, supercazzole

In questo articolo della corriera delle alpi si mente spudoratamente.  Nell’articolo si sostiene che “Il sospetto che il boom di positivi di questi giorni sia da mettere in diretta relazione con i ritrovi durante le festività natalizie, trova una matematica conferma dalla tracciatura di Google …”, ma non esiste nessun boom di positivi: i positivi nel bellunese saranno anche tanti, ma nel periodo considerato sono in costante discesa, come evidenziato dai dati della Protezione Civile. Qui invece i dati di mobilità: Dati Mobilità Google. 

Belluno batte Italia 2 a 1

11 Gennaio 2021 Cadore - Dolomiti covid-19, dati-provincia-belluno

Più o meno: 79.650 casi per milione di abitanti per Belluno dall’inizio della brodaglia, 37.651 per l’Italia… sicché il rapporto sarebbe di 2,115 a 1… ma facciamo 2 a 1 (dati al 10 gennaio 2021).

Anche qui, come per il duello Belluno vs Rovigo (vedi qui e quo), cosa sarà mai il fattore “x”? La presenza delle Dolomiti, il tasso alcolico dei bellunesi, il disagio montanico, l’alto grado di associazionismo (nei bar), il decadimento del torio, il difficile rapporto con la mušeta (la mascherina in patuà), le RSA libertine, il pastin… ? La vitamina D: potrebbe essere la vitamina D.

Neanche gli ammerikani sono riusciti a fare meglio: 68.000 casi per milione di abitanti. In Norvegia, invece, sono a 10.000 casi per milione. Detto in altro modo, se a livello italico trovate un positivo ogni 26 persone, a Bellunopia lo trovate ogni 13 persone. Anche il Veneto s’è impestato (appestato, per quelli di buona famiglia): 58.290 positivi per milione di abitanti: vicino agli ammerikani, ma Belluno sembra inarrivabile.

Un altro rebus per i giornalai d’assalto (e per i sensiati).

Coronavirus: Belluno batte Italia 2 a 1

Belluno vs Rovigo: no, non dipende dai laureati

10 Gennaio 2021 Cadore - Dolomiti covid-19, dati-provincia-belluno

Che uno dice: vuoi mai che in provincia di Belluno il SARS-CoV-2 si accanisca di più perché i di lei abitanti sono più villici degli altri? Non che l’essersi laureato porti chissà quale vantaggio, ma la cosa potrebbe spiegare quel rapporto di positivi che per Rovigo, nei confronti di Belluno, era di ben 1:3 nella prima ondata (calcolata dall’inizio della pandemia alla fine di maggio), 1:2,5 dall’inizio alla metà di settembre, 1:2,2 dall’inizio al 9 gennaio dell’anno corrente. Si sa mai!

No, l’arcana faccenda non dovrebbe dipendere dal numero di laureati. Oddio, se si esclude l’anomalia della provincia di Bolzano, Belluno è la seconda peggiore (463 per 100k), preceduta da Gorizia (407 per 100k); Padova è la migliore del Triveneto (584 per 100k). Ma dai, considerando che la media è di 476 per 100mila abitanti, siamo lì: sì e no,  perché Padova ha uno scarto in più del 26% rispetto a BL; ma tra BL e RO, che con 495 laureati per 100k è a metà classifica triveneta, lo scarto è “solo” del 7%.

Comunque no, non è nella differenza di laureati che si trova la risposta alla spiccata preferenza per i bellunesi dimostrata dal virus.

Per inciso: certo, Bolzano fa impressione là sotto, ma questi sono dati del Miur e loro, si sa, vanno a laurearsi anche oltr’alpe (però i dati complessivi non li ho cercati). Non credo che anche andando a Innsbruck possano colmare del tutto il divario che appare dai dati, ma va detto che dopo il tamponamento di massa i contagi sono calati a vista d’occhio e dal 9 dicembre Bolzano è addirittura più virtuosa dei già baciapile rodigini (tutti casa, chiesa e letto).

Mah. L’affare si ingrossa… 

Laureati maschi, femmine e totali per provincia di provenianza: Triveneto anno 2019

Belluno versus Rovigo

9 Gennaio 2021 Cadore - Dolomiti covid-19, dati-provincia-belluno

Insomma, se trattaressi de capire come che fa a capitare sta roba qua. Tra millanta possibili domande, perché al SARS-CoV-2 i rodigini piacciono molto meno dei bellunesi? Freddo, caldo, PM10, nebbia, neve, abitudini sessuali, contenuto alcolico medio nel sangue, altitudine, tamponaggi e tamponamenti, complotto pluto-giudaico-massonico, ha stato Putin…

Mah!

Come già ebbi modo di dire, ci vorrebbe un collettivo di giornalai d’inchiesta, senza il quale le nostre speranze di venirne a capo resteranno vane.

Curve provinciali nel Veneto: casi totali per 100mila abitanti da inizio pandemia a 9 gennaio 2021

 

lassù, dove osano i coviddi…

8 Gennaio 2021 Criticarium Itaglia, Giornalando covid-19, giornalando

I coviddi sono troppo importanti per lasciare che se ne interessino i giornalai. Come tenersi informati senza bisogno dei pinocchi dell’informazione: Coronavirus Italia – Main Dashbord.

“Giornalista è colui che deve spiegare agli altri ciò che lui stesso non ha capito” (Lord Northcliffe). Questo spiega, in parte, la cornucopia di puttanate che quotidianamente fuoriescono dalla categoria.

(all’inizio e alla fine del video c’è qualche secondo di fronzoli della registrazione che non ho avuto tempo di togliere: il video l’ho registrato, caricato e via… senza editing; sarà per la prossima volta) 

che figura di mentina!

7 Gennaio 2021 Giornalando giornalando, scripta-manent, supercazzole

Lo so, il titolo è un tantino inflazionato, ma visto il caso non potete aspettarvi niente di meglio. Su twitter s’era visto da un bel po’, ma bene ha fatto Luca Donadel a confezionare il video che sottopongo al vostro godimento. Non tanto per quei due, chicco mentina e l’altro, tale greco, che da soli non riuscirebbero a distinguere una giumenta di là dal partorire da una coppia di gamberi intenti a tramandare la specie, quanto per dare l’idea di dove si sia arrivati in fatto di qualità di informazione: tutta merda che cola.

Tanto più che questi buffoni del giornalismo non perdono occasione di ergersi a (finti) baluardi contro la bufala un tanto al chilo o le feicnius de noantri. Mica c’era bisogno di questa performance per sapere che il 90% dei giornalisti, dalle grandi testate nazionali ai fogli di provincia, sono pecoroni appecorati pseudosalottieri più bugiardi di un direttore di banca. Però dai, è come se Bruno Pizzul avesse commentato una “partita” di curling come fosse calcio nostrano. 

 

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