BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

La sventura del Covid-19 è toccata a tutti i popoli. La Repubblica Italiana soltanto a noi.

27 Aprile 2020 Criticarium Itaglia covid-19, verso-il-default

La sventura del Covid-19 è toccata a tutti i popoli. La Repubblica Italiana soltanto a noi.

(è l’epilogo “supremo” dell’articolo Lo stato giustiziere di Roberto Brazzale su Pagine Venete)

contro-infamie di stato /1

24 Aprile 2020 Criticarium Itaglia covid-19, infamie-di-stato, verso-il-default

Dopo il “risveglio” del costituzionalista Silvestri e altre considerazioni a vari livelli sulla limitazione della libertà di circolazione, ecco ancora, in opposizione alle acclarate infamie di stato, una ulteriore presa di posizione da parte di alcuni magistrati di Aosta riportata dall’ANSA: Coronavirus: magistrati Aosta, passeggiate non sono illeciti (l’intervento completo è qui): 

“Con estremo sconforto – soprattutto morale – abbiamo assistito – ed ancora assistiamo – ad ampi dispiegamenti di mezzi per perseguire illeciti che non esistono, poiché è manifestamente insussistente qualsiasi offesa all’interesse giuridico (e sociale) protetto”. Lo affermano, in riferimento al divieto di passeggiate, nove magistrati di Aosta in qualità di “cittadini”: Eugenio Gramola, presidente del tribunale, i giudici Anna Bonfilio, Maurizio D’Abrusco, Luca Fadda, Davide Paladino, Marco Tornatore, Stefania Cugge (giudice a Ivrea) e i pm Luca Ceccanti ed Eugenia Menichetti.

“In un territorio – scrivono in una lettera aperta – qual è quello valdostano – ma anche altrove, in zone di campagna o collinari su tutto il territorio italiano – ove molti comuni hanno una densità di popolazione assai limitata a fronte di un territorio in gran parte esteso in zona rurale, che pericolosità rivestono le condotte di chi, per sopravvivere alla situazione pesante in cui tutti viviamo, avendo la fortuna di abitare in comune montano – o comunque in zone isolate – (con gli inconvenienti ben noti in condizioni normali, soprattutto in stagione invernale, per spostamenti anche ordinari) faccia una passeggiata nei boschi ‘osando’ allontanarsi anche per qualche chilometro dalla propria abitazione, laddove superate le ‘quattro case’ del paese – proprio nel raggio delle poche centinaia di metri di spostamento consentito od almeno tollerato – si spinga fino alle zone solitarie di montagna dove – se ha fortuna – potrà incontrare forse qualche marmotta, o capriolo o volpe, transitando al più in prossimità di qualche alpeggio, al momento anche chiuso”. […]

“Tutto ciò – aggiungono i magistrati – avviene con sacrificio estremo, manifestamente non necessario, di diritti fondamentali di libertà personale e di circolazione dei cittadini di cui alla parte I della Costituzione, che meriterebbe rinnovata lettura ed attenta meditazione. Non dimentichiamo che le norme che vengano ad incidere e sacrificare diritti costituzionalmente garantiti, anche a tutela di altri diritti di pari rango che vengano a confliggervi, sono comunque sempre soggette a stretta interpretazione e perdono ogni legittimazione laddove le condotte sanzionate siano prive di lesività per il bene preminente salvaguardato”.

[…] Infine “se superassimo il pericolo da coronavirus lasciando sul tappeto libertà fondamentali e diritti primari di libertà che oggi vengono seriamente posti a rischio da condotte repressive non adeguate rispetto ai fini perseguiti, che risultato avremmo conseguito?”.

starlink-6, treno fresco di lancio, questa sera…

23 Aprile 2020 Curiosando curiosando

C’è un altro treno di satelliti fresco fresco di lancio: Starlink-6: lo segnalo perché è stato lanciato ieri (qui dettaglio sul lancio) e si dovrebbe vedere questa sera/notte -molto compatto- per uno spicchio di cielo, da NO a partire dalle 21:56, prima di entrare nell’ombra a 51° di altezza sull’orizzonte con la raggiunta magnitudine di 2,8 (non proprio brillante ma ci faremo l’occhio…).

"treno" starlink-6, 23 aprile 2020

infamie di stato /1

23 Aprile 2020 Criticarium Itaglia covid-19, infamie-di-stato

E’ solo un campionario delle infamie di stato (oggi un primo esempio) che si possono raccogliere in rete. Tanto per lasciare una traccia anche qui sul BLOZ da poter richiamare alla bisogna. Oltre ai giornalai che, ben oltre il dare la notizia, hanno alimentato la “caccia” ai “furbetti della passeggiata” confezionando titoli e articoli con tagli spesso fascistoidi, le cosiddette forze dell’ordine si son date da fare al punto da diventare forze del disordine per trasformarsi, in molti casi documentati, in forze del disonore. Infamie di stato, nient’altro. 

Non ho mai sbavato per le casacche militari e paramilitari ma ho sempre rispettato il loro ruolo. Ma la pioggia di infamie di stato cui stiamo assistendo, quella vocazione all’imposizione del potere punitivo evidentemente mai sopita, e quel trarre da essa “sadica” soddisfazione, quel muro di prepotenza alzato tra esse e la gente se non impaurita disorientata dalle vicende epidemiche, mi hanno suggerito un drastico cambio di valutazione. Del resto, le infamie sono prodotte da infami.

Da servitori a servi dello Stato.

Crediamo, o forse ci costringiamo a credere, che la maggior parte di quelle forze dell’ordine siano ancora degne del nostro rispetto e della nostra stima. E così devrà essere, ma non sarà facile togliere tutto quel fango che loro stesse si sono gettate addosso in un impeto di follia punitiva sguinzagliata “per perseguire illeciti che non esistono”.

(sull’elicottero della guardia di finanza per i controlli in laguna)…(screenshot)

"Ecco Barbara, Barbara! L'uomo ha aumentato il passo e sta scappando, lo stiamo inseguendo! Si sta allontanando tra le case e lo stiamo inseguendo! Andrea, inquadra!".

È un film poliziesco?

No.

È Barbara D'Urso con #pomeriggio5.

Incredibile pic.twitter.com/OyVyuotPhY

— Pietro Raffa (@pietroraffa) April 13, 2020

monumentale: “chiunque sarebbe meglio di lei!”

22 Aprile 2020 Criticarium Itaglia repubblica-bananiera, verso-il-default

Ohhh là: finalmente l’opposizione s’è desta. Certo, Bagnai era una cometa sinistroide che per qualche motivo s’è fatta attrarre dal pianeta Lega e ora, com’è giusto che sia, deve “obbedienza” al capo, pur continuando a gravitare, per certi specifici versi, a una certa distanza da esso. Un intervento monumentale per spessore politico: molti non-leghisti non hanno potuto che plaudire alla tagliente invettiva. Ci sono ancora dei “giganti” in giro.

A questo punto la situazione è chiara. Tutti vedono, sig. Primo ministro, che chiunque sarebbe meglio di lei. Non so se, come alcuni dicono, il virus sia il risultato di un esperimento malriuscito. Lei certamente lo è. E col massimo rispetto per il laboratorio da cui è sfuggito, mi preme dirle che per l’igiene di quella democrazia che lei così apertamente disprezza è necessario che lei rassegni le dimissioni.

(poi c’è quell’ameba di Zaia: peccato perché il Pomata, prima della deriva social, non era così male) 

Amico del Popolo e il Dolomiti insieme appassionatamente

21 Aprile 2020 Cadore - Dolomiti, Curiosando, Giornalando curiosando, giornalando

Dicevamo ieri che i criceti hanno iniziato un nuovo ciclo di corse. Intento ad evidenziare un’altra perla ricorrente dei nostri solerti criceti riportata nell’articolo dell’Amico del Popolo (AdP), mi sono imbattuto in un articolo postato su il Dolomiti (iD) che di primo acchito m’è parso similare. Ad una seconda lettura quell’articolo, più che similare, s’è rivelato gemellare.  

Magari questa appassionante collaborazione va avanti da secoli; forse è l’AdP che scrive ogni tanto un articolo che poi frulla e ricompone passandolo a iD; forse è iD che compone, frulla e passa all’AdP; forse ambedue scambievolmente; forse c’è un terzo soggetto che compone, frulla e passa il prodotto ai due, che poi se lo bevono. O forse niente di tutto questo.

Non ho il tempo e soprattutto la voglia di verificarlo, per cui mi limito a prendere atto delle ehm… “somiglianze” riscontrate come atto di curiosità con cui alimentare la rubrica “giornalando“. E curioso è anche il fatto che l’uno e l’altro abbiano pubblicato il medesimo minestrone alla stessa ora: 16:20 (AdP) e 16:21 del medesimo giorno. Va detto che un certo sforzo di frullatura c’è stato, per cui certe frasi che sull’uno sono sopra sull’altro sono sotto, e che le medesime, dopo lo spacchettamento, sono state ricucite e armonizzate con giudizio. In nero l’articolo su il Dolomiti, in marroncino quello su  l’Amico del Popolo:

La montagna bellunese è pronta a ripartire. Padrin: ”Facciamo di tutto per non perdere la stagione estiva. Le Dolomiti sono sicure”

Turismo, Padrin: «Facciamo di tutto per non perdere la stagione estiva»

“Siamo pronti a ripartire, dopo la chiusura anticipata della stagione invernale”. Così Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, che aggiunge: “E’ ancora forte l’amarezza per aver dovuto rinunciare alle finali di coppa del Mondo di Cortina in un periodo in cui le nostre Dolomiti stavano macinando risultati turistici come non si vedevano da anni. Proprio per questo, la Provincia e la Dmo lavoreranno insieme, in collaborazione ai consorzi turistici delle diverse vallate bellunesi per non perdere la prossima stagione estiva. Anzi, per portare avanti una campagna promozionale che faccia leva sulla montagna sicura”.

«La montagna bellunese è pronta a ripartire, dopo la chiusura anticipata della stagione invernale. È ancora forte l’amarezza per aver dovuto rinunciare alle finali di Coppa del Mondo di Cortina in un periodo in cui le nostre Dolomiti stavano macinando risultati turistici come non si vedevano da anni», afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Proprio per questo, la Provincia e la Dmo lavoreranno insieme, in collaborazione ai consorzi turistici delle diverse vallate bellunesi per non perdere la prossima stagione estiva. Anzi, per portare avanti una campagna promozionale che faccia leva sulla montagna sicura.

L’emergenza coronavirus come grande occasione per rilanciare le terre alte delle Dolomiti bellunesi. “Sembra un controsenso – prosegue Padrin – ma non è così. La vacanza in montagna non si presta ad assembramenti e affollamenti. Anzi, viene considerata sicura e salubre anche dagli esperti, come spiegato nei giorni scorsi da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e teorico del distanziamento sociale. In montagna il rischio di contrarre il virus è piuttosto basso, mentre se si va in contesti affollati è diverso”.

Il coronavirus potrebbe essere la grande occasione di rilancio delle terre alte e delle Dolomiti bellunesi. Sembra un controsenso, ma non è così. Perché la vacanza in montagna non si presta ad assembramenti e affollamenti; al contrario: è considerata sicura e salubre anche dagli esperti. … Lo ha detto nei giorni scorsi anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e teorico del distanziamento sociale, “in montagna il rischio di contrarre il virus è piuttosto basso, mentre se si va in contesti affollati è diverso”.

“Abbiamo davanti anche la grande occasione di rilancio, che è costituita dai Mondiali di sci 2021: l’appuntamento di Cortina sarà il primo vero appuntamento sportivo internazionale dopo Covid, se il Tour de France non dovesse essere recuperato nel mese di settembre. 

Abbiamo davanti anche la grande occasione di rilancio, che è costituita dai Mondiali di sci 2021: l’appuntamento di Cortina sarà il primo vero appuntamento sportivo internazionale dopo il Covid, se il Tour de France non dovesse essere recuperato nel mese di settembre».

Il sistema bellunese è pronto a giocarsi fino in fondo le carte per la stagione estiva. “Anche con progetti mirati di valorizzazione e di promozione. E’ quanto emerso dal direttivo della Dmo Dolomiti – evidenzia Padrin – che è stato convocato con la decisione di allargarlo anche alla parte tecnica, alla Camera di Commercio, al presidente del Fondo Comuni di confine Roger De Menech, e all’assessore Danilo De Toni”.

Quindi, il sistema bellunese è pronto a giocarsi fino in fondo le carte per la stagione estiva. Anche con progetti mirati di valorizzazione e di promozione. È quanto emerso dal direttivo della Dmo Dolomiti di ieri, giovedì 16 aprile, che è stato convocato dalla Provincia, con la decisione di allargarlo anche alla parte tecnica, alla Camera di commercio e al presidente del Fondo Comuni Confinanti, Roger De Menech (il Fondo infatti finanzia il piano di marketing territoriale). Alla riunione, in videoconferenza, ha preso parte anche il nuovo consigliere provinciale con delega al turismo, Danilo De Toni.

La promozione del contesto montano come ambiente salubre, in cui l’aria e l’acqua sono di qualità superiore e in cui è possibile mantenere il distanziamento tra le persone, non sarà però l’unico asso per il rilancio del turismo nella fase 2 del coronavirus”.

La promozione del contesto montano, e dolomitico in particolare, come ambiente salubre, in cui l’aria e l’acqua sono di qualità superiore e in cui è possibile mantenere il distanziamento tra le persone, non sarà però l’unico asso per il rilancio del turismo nella fase 2 del coronavirus.

“Dobbiamo fare leva sulla nostra grande bellezza – conclude Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti -. Abbiamo le montagne più belle del mondo, paesaggi, arte, cultura e gastronomia strepitosi. In previsione di un turismo prevalentemente nazionale, possiamo puntare sull’offerta sportiva, sul benessere, su molte altre qualità che il nostro territorio possiede”.

«Dobbiamo fare leva sulla nostra “grande bellezza”», aggiunge Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti. «Abbiamo le montagne più belle del mondo, paesaggi, arte, cultura e gastronomia strepitosi. In previsione di un turismo prevalentemente nazionale, possiamo puntare sull’offerta sportiva, sul benessere, su molte altre qualità che il nostro territorio possiede».

Sulla partita del rilancio turistico ci sarà anche un impegno ancora più deciso del Fondo Comuni di confine, e verrà dato il supporto necessario agli operatori del territorio affinché sappiano come muoversi nei confronti della clientela che chiede informazioni. Intanto, Provincia e Dmo sono alla finestra per capire le nuove date di grandi eventi sportivi che solitamente sono promozionali per il turismo, come il Giro d’Italia. A seconda del decorso dell’emergenza, i mesi autunnali potrebbero essere utili per recuperare almeno alcuni delle manifestazioni annullate.

Sulla partita del rilancio turistico ci sarà anche un impegno ancora più deciso del Fondo Comuni Confinanti, e verrà dato il supporto necessario agli operatori del territorio affinché sappiano come muoversi nei confronti della clientela che chiede informazioni. Intanto, Provincia e Dmo sono alla finestra per capire le nuove date di grandi eventi sportivi che solitamente sono promozionali per il turismo, come il Giro d’Italia. A seconda del decorso dell’emergenza, i mesi autunnali potrebbero essere utili per recuperare almeno alcune delle manifestazioni annullate.

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