Questi partono e vanno in Corea, mica a Canicattì, a presentare la candidatura di Cortina per i mondiali del 2017. Fanno la loro bella presentazione con tutti gli effetti speciali di rito che possiamo immaginare. Si dichiarano più che contenti, pur aggiungendo – l’avrebbe fatto anche Nono Poldo – che se non andrà bene stavolta, l’esperienza potrà essere utile per i mondiali del 2019.
E poi, che ti fanno? Ritirano la candidatura, ma in modo lungimirante:
«Abbiamo capito che non c’erano le condizioni per vincere e con lungimiranza il Comitato Promotore ha lavorato per il futuro». Lo ha detto Andrea Franceschi, sindaco di Cortina d’Ampezzo e presidente del Comitato Promotore Cortina 2017 commentando la rinuncia alla candidatura per i mondiali di sci del 2017 rilevando che «prima di partire infatti avevamo detto che l’obiettivo era quello di prendere i mondiali del 2017 o in alternativa di porre le basi giuste per quelli del 2019 e credo che l’obiettivo sia stato raggiunto».
In poche parole, Cortina era partita proponendo la propria candidatura con grandi e legittime pretese; poi, giunta in Corea, obnubilata forse dal jet lag, deve essersi resa conto che l’inculata era garantita, con o senza umettamento. Piuttosto che farsi male ha quindi deciso che non era neanche il caso di calarsi le braghe. Realpolitik a scoppio ritardato. Certo, con i 14 mln del fondo Brancher appena messi in saccoccia (e le altre “meraviglie” che vedremo con i prossimi bandi …) la vallata si presentarà più attraente ed il traguardo del 2019 è da ritenersi quasi garantito.
A parte una certa qual brutta figura, sempre Nono Poldo avrebbe detto: nte scarsela n scheo de coion, val n milion.
[…] figura riportata in Corea la scorsa primavera? Chi non se la ricorda può trovare conforto in Cortina e la lungimiranza sodomitica sui mondiali del 2017, oppure nel successivo vote for Cortina 2017 suggellato, infine, dal fantozziano Mondiali 2017: […]
[…] Il sindaco di Cortina – a titolo personale – ha messo lì 200.000 euri a garanzia di una “sovvenzione” al Comitato operativo per i mondiali di sci del 2019. Anche a St. Moritz il sindaco deve aver fatto altrettanto – per quelli del 2017 – alla cui assegnazione Cortina ha comunque partecipato, perdendola con buona dose di vergogna (vedi Cortina e la lungimiranza sodomitica sui mondiali del 2017). […]
[…] per la terza volta di fila, dilettanti! (a dire il vero, se penso alla figura di marmellata fatta in Corea, un po’ di dilettantismo affiora …). Del resto, basta andare in Carnia, dove la […]
[…] astrali, non per altro perché, si sa, Cortina è Cortina). E Cortina, due anni fa in Corea, ritirò la propria candidatura – accettando di fare allora una figura di marmellata – proprio per essere certa di […]
[…] vincente (lungimirante, il mago). Avrebbe potuto dire che era “indecente”. Lo è stata, per esempio in Corea. Ma lì la figura di merda l’han fatta per mettere un sigillo sulla candidatura successiva, […]