BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

La Becola (Fortogna, Longarone) va in fumo: su Sentinel-2

25 Marzo 2022 Curiosando curiosando

Il baraccone della Ue, oltre a discettare sulle metriche migliori per definire e catalogare cetrioli e vongole, mantiene in orbita Sentinel-2 e i suoi fratelli. Da essi agevolo immagini del 19 marzo 2022 e del 24 marzo 2022, una sorta di prima/dopo incendio in zona Becola, Col de le Gnele, Col Piano (sulla parte superiore della foto si nota anche l’incendio a ovest dell’abitato di Igne), areale a cavallo delle aree amministrative dei comuni di Longarone e Ponte nelle Alpi, a ridosso del paese di Fortogna (frazione di Longarone).

(immagine Sentinel-2 L1C “canale” False color urban)

Densità turistica: Lozzo di Cadore in “S1”, turisticamente all’inferno…

17 Marzo 2022 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni turisticando

E’ un’ingiustizia però: Lozzo di Cadore non è nero, è solo sporco (cit. Calimero).

A parte Trichiana e Lentiai, che il turismo non sanno neanche che esiste (essendo stati classificati come “comuni non turistici”), Lozzo è in compagnia del solo Ospitale: ambedue con indice sintetico della densità turistica pari a “S1” (“S” è l’indice di sintesi degli indici sintetici D, P e T con 5 sfumature… vedi specchietto descrittivo qui sotto). In Centro Cadore c’è solo Domegge che ci avvicina con S2, tutti gli altri  sono o S4 o S5. In ambito cadorino (comprendendo l’ampezzana Cortina) troviamo a S3 Danta, San Nicolò e San Pietro, tutti gli altri sono S4 o S5.

Di seguito le tabelle con la classificazione dei comuni facenti parte del Centro Cadore, Cadore, Provincia di Belluno in ordine alfabetico e ordinati per l’indice “S”. 

Si tratta della classificazione dei comuni in base alla “densità turistica”: tale classificazione è una delle varie covidiate del Circo Barnum che, a più riprese e con l’alternanza di avvocati del bobolo e nonnetti che potevano stare più efficacemente a grattarsi i coglioni sulla poltrona di casa, hanno costellato l’intensa attività -circense, per l’appunto- dei governicchi dei competenti. 

La covidiata sarebbe stata estratta dal cappello per definire “una classificazione delle attività economiche con riferimento alle aree ad alta densità turistica, al fine di evidenziarne il nesso turistico territoriale e consentire l’accesso a misure di sostegno mirate in favore delle imprese dei settori del commercio, della ristorazione e delle strutture ricettive colpite dalla prolungata riduzione dei flussi di turisti“.

(capite bene che se quella che ritiene d’essere la prima potenza turistica mondiale -ancorché non sia più così da mo’ (siamo scivolati ad un comunque onorevole 5°/6° posto a seconda del tipo di valutazione)-, zeppa di quelli che “il turismo è il nostro petrolio”, deve aspettare il sopraggiungere di una pseudo-pandemia per dotarsi di uno strumento che misura – con ogni probabilità “alla cazzo” – la densità turistica del proprio… patrimonio di punta, be’, non è difficile presumere che tale strumento finisca per avere il valore che pare avere, un nuovo numero da circo!)

E’ comunque consolante sapere che per Lozzo l’offerta turistica è considerata alta (D4), quanto avvilente vedere che la domanda turistica è bassa (P2) e che le attività economiche connesse al turismo sono molto basse (T1). Della serie: l’alunno è intelligente, ma non si applica. Un po’ quello che ho sempre sostenuto: a Lozzo abbiamo fatto l’offerta, adesso dobbiamo fare i lozzesi (semicit. Massimo D’Azeglio).

(qui dettagli Istat sulla classificazione e nota metodologica)

Classificazione Istat dei comuni della provincia di Belluno in base alla densità turstica: Centro Cadore

Classificazione Istat dei comuni della provincia di Belluno in base alla densità turstica: legenda degli indici sintetici

Classificazione Istat dei comuni della provincia di Belluno in base alla densità turstica: Cadore

Classificazione Istat dei comuni della provincia di Belluno in base alla densità turstica: Provincia in ordine alfabetico

Classificazione Istat dei comuni della provincia di Belluno in base alla densità turstica: Provincia ordinato rispetto all'indice sintetico "S"

CHE AVRA’ MAI IN MENTE LO ZAR RUSSO?

14 Marzo 2022 Attualità giuseppe-zanella, la-parola-ai-lozzesi

di Giuseppe Zanella

In questi tragici giorni assistiamo attoniti ad una immane tragedia che sta avvenendo nel cuore dell’Europa con l’inaudito attacco scatenato dalla Federazione Russa nei confronti dello Stato sovrano dell’Ucraina. Il tutto senza una proclamazione dello stato di guerra da parte dell’invasore, anzi l’avvio delle ostilità è stato contrabbandato come una semplice “operazione militare speciale”, giustificata artatamente con tutta una serie di motivazioni ed obiettivi che vanno da supposte ragioni di sicurezza a pretese che mirano a depauperare sia l’integrità territoriale della nazione assalita come le possibili, autonome sue scelte in fatto di autodeterminazione e di sottoscrizione di future alleanze.

Infine, in un inaccettabile crescendo impositivo, viene messa in discussione la stessa forma di governo democraticamente eletto dai cittadini ucraini. In buona sostanza, lo zar Vladimir Putin, dopo aver sempre negato ogni intendimento di invasione, ha operato una delle sue ormai abituali giravolte ed ha invaso la vicina nazione avanzando tutta una serie di richieste capestro quali: 1) riconoscimento delle due repubbliche autoproclamatesi del Dombass; 2) riconoscimento formale della acquisizione alla federazione Russa della Crimea (vedasi referendum farsa promosso e manovrato dall’occupante nel 2014); 3) instaurazione in Ucraina di un governo “democratico e di desanificazione”. Questa ultima pretesa con accuse strumentali (‘fake news’) aventi valore di un vero e proprio diktat, sono state enunciate ad intervento già avviato e mirano a distruggere l’assetto istituzionale ed a stabilire uno stato vassallo sull’esempio della vicina Bielorussia.

Lo zar riteneva, forse, di aver ‘vita facile’ e che la campagna di conquista si sarebbe risolta nel giro di 2/3 giorni con il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con il crollo dell’esercito nemico, la fuga del governo e l’accoglienza delle truppe russe da parte della popolazione inneggiante ai liberatori con inni e canti di gioia. I conti, i disegni e le aspettative erano evidentemente sbagliati se è vero come è vero che ora, dopo circa 20 giorni di eroica resistenza del governo, dell’esercito e del popolo ucraino, il despota russo è costretto a far terra bruciata della nazione aggredita per tentare di piegarla ai suoi insani voleri… E ciò con tutte le alee del caso, con il possibile impantanarsi in una battaglia casa per casa.

Non pochi commentatori politici di discutibile levatura stanno cautamente palesando il desiderio di trovare una qualche giustificazione storica alle orribili scelte ‘putiniane’, parlando di manchevolezze ed omissioni dell’azione politica delle classi dirigenti occidentali (USA e EU), che sono rimaste inerti di fronte agli atteggiamenti aggressivi e brutali del dittatore russo. Basti ricordate quanto avvenuto in Cecenia, in Georgia, in Siria (Aleppo), nella stessa Crimea e nel Dombass con le stragi consumate nella indifferenza generale. Sì, è vero l’Occidente ha girato la testa dall’altra parte per ragioni vuoi di convenienza economico-finanziaria, vuoi per preservare i flussi commerciali ed anche per quieto vivere… I simpatizzanti putiniani lamentano poi l’espansione della Nato ad est, dopo la caduta del muro di Berlino, dimenticando però che le nazioni dell’ex Patto di Varsavia avevano ed hanno di loro sponte chiesto la adesione alla Nato, così come da tempo stava facendo la stessa Ucraina. La Nato ha tergiversato ad accogliere nel suo seno la Ucraina proprio per non turbare le relazioni con la Federazione Russa… Va anche precisato che quest’ultima, nel 2007/2008, intratteneva ottimi rapporti collaborativi con la Organizzazione di Difesa Atlantica e ci fu persino un momento nel quale V. Putin pensava di aderire tout-court alla stessa citata Organizzazione.

———————–

A questo punto, corre l’obbligo di analizzare storicamente il comportamento dell’uomo che siede al Cremlino da oltre 20 anni e le fasi contraddittorie del suo comportamento (almeno dal punto di vista Occidentale). Tenuto conto di quanto sta ora accadendo di drammatico e ponendo il tutto a confronto con quanto affermato nel recente passato dal satrapo moscovita, la figura che ne esce fuori è quella di un personaggio ambivalente, se non proprio quella di un bugiardo seriale…

Si potrebbe far riferimento al noto personaggio ‘bifronte’ di Mr Hyde e del Dr Jekill. Per meglio comprendere le oggettive contraddizioni comportamentali del nostro, vengono riportate sue affermazioni datate Giugno 2020 e Giugno 2021 (il mese di Giugno è forse il mese chiave delle ‘metamorfosi’ del despota). Eccone un sunto:

Giugno 2020: nel 75°anniversario della 2a guerra mondiale, il Putin affermava: “La creazione di un moderno sistema di relazioni internazionali è uno degli esiti più importanti della 2a guerra mondiale”. Poi, rivolto a Xi Jinping, Macron, Tramp, e Johnson, così continuava: “E’ dovere nostro e dei rappresentanti delle potenze vincitrici assicurare che questo sistema sia mantenuto e migliorato”

Giugno 2021: in una dichiarazione congiunta con Biden, Putin diceva: “Riaffermiamo il principio secondo cui una guerra nucleare non può essere vinta e non deve essere mai combattuta”.

Alla luce di queste dichiarazioni, inopinatamente smentite dai tragici fatti di questi giorni, cosa dirà mai il nostro nel mese di Giugno 2022? Io penso che la verità vera sia quella che ci troviamo di fronte ad un mentitore seriale e che lo squallido personaggio mentisse spudoratamente sia nel 2020 che nel 2021. Ciò è, tra l’altro, provato dal suo losco ed oscuro passato ed anche dalle sue odierne affermazioni di non aver invaso l’Ucraina (si tratterebbe soltanto di una operazione ‘speciale’) e di aver fatto credere ai militari di leva di essere inviati a fare una semplice esercitazione…

In conclusione, se è vero che l’Occidente ha “girato la testa dall’altra parte” per troppo tempo, è altrettanto vero ed incontestabile il fatto che l’aggressore è la Russia e che la vittima è l’aggredito e questo è il punto fermo della intera questione, senza indulgere a tante elucubrazioni. Se c’erano controversie, queste andavano risolte con un negoziato e non con le stragi (anche di vecchi e bambini). Anche nel 1938 (trascurando la vicenda della occupazione della Ruhr), a Monaco, Francia e Gran Bretagna furono acquiescenti verso la protervia e l’arroganza di Hitler, ma poi ci furono: l’Austria, i Sudeti, la Cecoslovacchia ed infine la Polonia ed allora il risveglio fu terribile. Il nostro V. Putin , ossia “Vladolf Puther”, saprà accontentarsi e limitarsi alla Ucraina o non vorrà magari emulare il suo antico ‘maestro’ Adolf e cogliere altre foglie dal ‘carciofo’ ex Unione Sovietica? Le premesse non sono per niente rassicuranti anche perché l’uomo parla troppo spesso ed evoca la minaccia nucleare. Al Cremlino, sembra siano tutti appiattiti al volere del boss, ma si vocifera che il circo magico (quelli che contano veramente) sia formato da pochi membri di una ‘cricca’ legata indissolubilmente a ‘Vladolf’, ne cito i nomi e le qualifiche di questi esseri tenebrosi ed impenetrabili esecutori ed ossequienti alla volontà del capo:

Sergeij Shoigu-ministro della difesa; Valerij Gerasimov-capo di Stato Maggiore; Sergeij Viktorovic Lavrov-ministro degli esteri.

E’ auspicabile che prevalga il buon senso, che non ci siano incidenti che possano interessare i confini della Nato e che le sanzioni inducano Vladolf a più miti consigli. Che Dio ce la mandi buona!!

Zazzaballa: subito un estintore al tavolo quattro

25 Febbraio 2022 Criticarium Itaglia, Satireggiando satireggiando, zazzaballa

Come sapete seguo i cinguetii del Zazzaballa da mo’ perché contribuisce ad allietare la mia grigia giornata: difficile trovare un profilo espressivamente paiazo, tananai e perdipiù mona (mona nel senso veneto, cioè… mona, uno che dice monade).

Il Mastrota del Montello s’è subito fiondato in una ferma (poteva non essere ferma?) condanna della “follia criminale senza giustificazioni” che si sta consumando nel paese delle “cameriere, badanti e… amanti” (cit. l’Annunziata, altra mona di rango anche se sulla sponda comunistoide). 

Il nostro si tuffa in un encomiabile “va subito bloccata”. Della serie, un estintore al tavolo quattro (semicit. Phastidio). Dimenticandosi che il capo-mandria (vedi immagine al seguito, ma qui l’elenco è molto più esaustivo) ebbe a endorsare -da lungo tempo e per lungo tempo, cioè fino a ieri- le doti del più famoso cowboy dell’est, tale Vladimiro, per gli amici Putin.

Peraltro, qui lo si può ammirare (il capomandria) mentre -lesto coma una faina- depone con accorata apprensione un mazzo di fiori sull’uscio dell’ambasciata della deflorata nazione fornitrice, oltre che di cameriere… anche di grano duro, meno duro e meno buono di quello italico, ma utile a sfamare la nostra nerboruta gioventù, italiota o meno che sia.

Tornando al Mastrota del Montello, va evidenziato che subito dopo aver sciacquato la coscienza con “dell’Ucraina un pizzichin”, il nostro, nel tempo di un batter di ciglia, entra in modalità “veneto-xe-beo” con mud “Liala-Harmony” e lancia nell’etere un nuovo struggente cinguettio a favore de “L’incanto di Venezia nelle ultime sere d’inverno…”.

E per domani Zazzaballa ha in serbo per tutti noi le avventure di Crì, il criceto salvato dai pompieri di Vo’ che, da quel giorno, continua a far vorticare la ruota H24. Si fermerà mai, Crì?

albero

17 Febbraio 2022 Curiosando curiosando

(sto pensando di fare un video sul miglior amico dell’albero: il bostrico. Riuscirà mai l’Albero a salvarsi dal bostrico?)

10 anni per il Parco della Memoria di Pian dei Buoi (video ricaricato a 1920px)

12 Febbraio 2022 Cadore - Dolomiti, Pian dei Buoi parco-della-memoria, sviluppo-pian-dei-buoi

Caricato originariamente alla risoluzione di 800×600 px, il video che celebrava i 10 anni di attività a favore dello sviluppo del Parco della Memoria di Pian dei Buoi – il riferimento temporale è al periodo 2003-2012 – è stato ricaricato a 1920x1440px per una migliorata godibilità…

Rispetto all’originale, oltre all’aumentata risoluzione ho allungato leggermente l’intervallo temporale delle 154 foto e cambiato commento musicale. Speriamo sia di buon auspicio per almeno altri 10 anni di attività che, dallo scorso autunno, come forse sapete, sono finalmente ripartite!

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