BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

lo Spirito di Gioele, scritti effervescenti riguardanti la comunità ecclesiale di Belluno-Feltre

26 Dicembre 2010 Cultura chiesa-vaticano, fresche-limpide-letture

In seguito alla segnalazione di lettore saltuario che elogia la ventata di commenti portata da rampichino in coda all’articolo “Il Cadore mette le ciaspe. Tutti a guardarlo. Sta ancora leggendo le istruzioni“, tanto per significare quanto stantia e autoreferenziale fosse la situazione precedente l’arrivo del giovane virgulto (cui ho comunque dato una prima possibile spiegazione), mi sono posto con molta serietà questa domanda: se fosse vero che il BLOZ si è ingessato, se fosse vero che le parole che qui prendono vita sono arrugginite, spoglie di qualsiasi contenuto che non sia la loro manifesta inutilità?

Se ciò fosse vero, quale altra lettura in rete mi sentirei di consigliare all’avvilito lettore del BLOZ per vivacizzare la propria esperienza di navigazione?  Su questo non ho alcun dubbio. E ne potranno trarre sicuro giovamento anche i lettori che, tutto sommato, si accontenterebbero del mio blog. Vi prego di prendermi sul serio, molto sul serio. Ma ve ne aggorgerete subito per vostro conto. Si tratta de “lo Spirito di Gioele“. Non voglio dilungarmi in sperticate adulazioni. Un blog è utile e vitale quando ti afferra e strattona costringendoti a pensare.

Questo è quello che fa “lo Spirito di Gioele”. Provare per credere. Magari partendo da “Le Madonne della convenienza“, per proseguire con “Le manie sessuali dei vescovi” e gustare fino in fondo le fiorettate dell’articolo  “Le parole vuote del vescovo Andrich e quelle piene dei preti della Lettera di Natale“.

Ottime letture per questo periodo di feste ed una buona compagnia per il prossimo anno. Ma forse, per capire il soffio vitale che anima l’autore, conviene partire proprio da “lo Spirito di Gioele“, l’articolo di apertura del blog.

Commento politico alla risposta del sindaco all’interrogazione sulla biblioteca presentata dalla minoranza

24 Dicembre 2010 Cultura, Politica nostrana attività-culturali, biblioteca, risposte-del-sindaco

Sono un cittadino. Sul sito di Per la Gente di Lozzo leggo la interrogazione sulla biblioteca presentata dalla minoranza e la successiva risposta del sindaco. La risposta mi sembra infantile nella forma, povera se non misera nei contenuti. Sembra proprio che il sindaco ce la metta tutta nella sua azione di sintesi. Ma essere sintetici non ha mai significato non-dire le cose, tanto più se sono richieste formalmente dalla minoranza.

Il sindaco, tuttavia, ha tutto il diritto di confezionare le risposte in formato “pocket”, così come le opposizioni ed i cittadini hanno quello di manifestare il proprio dissenso quando le risposte sono, a dir poco, lacunose. Certo, il cittadino di Lozzo non potrebbe farlo se non ci fosse la minoranza di Per la Gente di Lozzo che pubblica la relativa documentazione. In poche parole, se non ci fosse il loro sito non sapremo della interrogazione sulla biblioteca, per esempio, né avremo modo di valutare il tenore della risposta del sindaco.

Forse per il fatto di essere stato io tanti anni fa, insieme a “Nanuto Moma”, ad aprire la biblioteca di Lozzo dopo un lungo periodo di inattività, ho sentito il desiderio di esprimere un commento di carattere politico su quanto letto.



  • Collegamento al video dal punto relativo all’ipotetico spostamento della biblioteca presso Palazzo Pellegrini (minuto 5:20
  • Collegamento al video dal punto relativo al prestito bibliotecario (minuto 8:36)
  • Collegamento al video dal punto relativo alle dotazioni di sicurezza (minuto 10:38)

E se ti danno dello stronzo te lo tieni

21 Dicembre 2010 Criticarium blozzando

Il titolo l’ho copiato, ma sono sicuro che Gilioli non se ne avrà a male.

In coda all’articolo La composizione del comitato di gestione della biblioteca di Lozzo di Cadore: è sbagliato ma consultabile da anni! è giunto questo commento:

Ma stò De Martin no la proprio un cazzo da fa, considerando dute le stronzade chel scrive, cosa alo fatto fin ades par la nostra zona (oltre ovviamente scrive stronzade).

Per tutta risposta riporto le prime e ultime righe del post di Gilioli su un argomento “simile”. Chi vuole può leggerlo nella sua interezza.

Giunto al quinto anno di vita, e avendo superato i duemila post (madò, quante chiacchiere), posso senz’altro dire che questo blog mi ha fornito – oltre a infiniti dubbi – anche un’assoluta certezza: qualsiasi cosa tu scriva in Rete – oh: qualsiasi – troverai immediatamente uno secondo il quale hai detto una cazzata.

[….]

Beh, facciamo che io non ci sto, se vi va: io se c’è il sole dico che c’è il sole, e (come ripeteva sempre il mio maestro Manlio Mariani) se poi qualcuno mi vuole dare dello stronzo, pazienza, me lo tengo.

La composizione del comitato di gestione della biblioteca di Lozzo di Cadore: è sbagliato, ma consultabile da anni!

19 Dicembre 2010 Cultura attività-culturali, biblioteca

La prima riga della risposta del sindaco alla interrogazione relativa alla biblioteca comunale presentata da Per la Gente di Lozzo così recita:  “in riferimento alla interrogazione in oggetto informo le SS.LL che sia il Regolamento sia lo Statuto della Biblioteca sono da diversi anni consultabili sul sito del Comune”.

Notare la sibillina sottolineatura “sono da diversi anni consultabili”. Come dire: prima di scrivere interrogazioni, informatevi, pivellini.

E’ vero! Bisogna ammetterlo. In fatto di trasparenza, perlomeno per quanto riguarda la biblioteca, statuto e regolamento sono consultabili sul sito comunale da vari anni. E’ una necessità imprescindibile a cui la nostra amministrazione ha saputo dare una risposta forte e chiara. E’ risaputo infatti che il sito è talvolta lento in ragione dell’affollamento che i cittadini provocano facendosi “la pera” quotidiana con statuto e regolamento bibliotecario.

Le delibere di giunta e di consiglio, invece, questa illuminista amministrazione le lascia pubblicare alla minoranza. Non sono così importanti, non come i già citati regolamento e statuto della biblioteca.

Tuttavia, l’illuminista amministrazione, ed in particolare il fulgore del sindaco, ogni tanto si spengono. Infatti, sul sito del comune, da diversi anni, la composizione del comitato di gestione della biblioteca è anch’esso consultabile. Solo che non è aggiornato. Carla Laguna, che ne è stata presidente, non ne fa più parte già dal primo mandato della illuminista amministrazione (l’anno preciso non me lo ricordo). Pertanto, quell’aria di sufficienza che traspare dalle parole del sindaco risulta, quanto meno, mal riposta.

Vuoi vedere che in tre anni non c’è stato un momento per aggiornare la composizione del comitato? Mica solo per dovere di precisione, ma per rispetto nei confronti di chi subentra e, soprattutto, di chi lascia. Ed il BLOZ si era anche preoccupato di avvisare che la pagina era ammuffita [vedi articolo C’era una volta la biblioteca …(magari c’è ancora)]. Non solo, sottolineavo la correzione del refuso “Nomianto”, che rinnovo anche in questa occasione.

In poche parole: da che pulpito che vien la predica.

La seguente videociacola è solo per ribadire quanto già scritto.

Il Cadore mette le ciaspe. Tutti a guardarlo. Sta ancora leggendo le istruzioni.

17 Dicembre 2010 Cadore - Dolomiti, Politica nostrana blozzip, ciaspe

Direttamente dal BLOZzip.

Il Cadore mette le ciaspe. Tutti a guardarlo. Sta ancora leggendo le istruzioni.

  • «Le Dolomiti del Cadore diventano il regno delle ciaspe con 12 percorsi nella natura e 9 rifugi aperti tutti i week-end, anche nella stagione invernale». La precisazione “anche nella stagione invernale” ci ha tolto dall’imbarazzo.
  • «Sono queste le carte con le quali la Comunità montana del Cadore, supportata dal Bim, vuole giocare la partita turistica». L’idea folgorante, innovativa, unica nel suo genere lungo tutto l’arco alpino, è stata covata a lungo dalla Comunità Montana. Poi l’idea ha deciso di farsi largo da sola.
  • «L’idea prenderà vita già da questa stagione, in fase sperimentale». Grandioso. Un progetto così complesso che riesce a partire “già da questa stagione”. La fase sperimentale sarà seguita dal collaudato MultiPhysicLab. Per andare a regime si attenderà il prossimo arrivo della cometa di Haley.
  • « “È il primo progetto di comprensorio, che unisce associazioni, istituzioni e operatori economici privati” ha detto il sindaco di Lozzo di Cadore, Mario Manfreda. Unire Cai, guide alpine, Ragni, Cnsas, Ascom, la Cooperativa sociale e tutti gli altri non è stato facile». Veramente difficile è stato mettere assieme la componente “tutti gli altri”. Nessuno, tranne il sindaco di Lozzo, sapeva chi fossero. Neanche ora.
  • «Ma gli sforzi per la creazione di questo metodo di lavoro non saranno vani, ha subito precisato Luca De Carlo, sindaco di Calalzo». Il “metodo di lavoro”, innovativo, messo a punto dopo anni e anni di prove ed insuccessi, potrà finalmente essere proposto alla comunità internazionale. La delegazione degli INUIT ha già espresso un entusiastico interesse. La maggior parte delle foche lo ha capito alla prima spiegazione.
  • «Con la Regione stiamo portando avanti per la primavera 2011 l’outdoor park, che metterà in rete tutte le strutture sportive, per fare del Cadore un grande parco naturalistico». L’attrazione principale sarà costituita dai sindaci del Cadore. La prova consisterà nel percorrere 100 m per poi sedersi su uno scranno. Vincerà chi arriva prima. Stanno già allargando il podio.
  • «Per ora, intanto, si testa se le potenzialità turistiche ci sono …». Il test non è ancora stato messo a punto. Quello “da caz” sembra però il più idoneo.
  • «… e con i 90 mila euro dati dal Bim è stato acquistato un piccolo gatto delle nevi per battere i percorsi innevati». L’associazione “Zoccole di Montagna” li avrebbe battuti con una spesa molto inferiore e sommo gaudio.
  • «Ci sarà anche una parte di promozione, in attesa di poterla incrementare negli anni successivi …». Le “altre parti” di promozione erano impegnate altrove.
  • « “Cercare di emancipare il territorio dalle difficoltà del momento” è l’obiettivo che Giovanni Piccoli, presidente del Bim, si è posto impegnandosi in questo progetto». La ferma convinzione ha delle solide basi storiche. 30 anni fa il Tirolo orientale è uscito dal tunnel nello stesso modo.
  • «È incluso anche un concorso fotografico per incentivare la gente a fruire dei percorsi creati». Saranno premiate le ciaspe più fotogeniche.
  • «Resta ferma la raccomandazione di controllare il meteo e di affidarsi alle guide». Michelin?
  • I percorsi sono talmente impegnativi da richiedere la presenza delle guide anche sul gatto. Per i percorsi fuori pista veri e propri è indicata la presenza dell’esorcista.
  • In caso di nevicate il percorso indicato col numero 1 verrà battuto il giorno 1, quello con il numero due il giorno successivo. Il percorso col numero 10 sarà quindi battuto 10 giorni dopo la nevicata. Se nevica nel frattempo chiamare il Bim, perché il calcolo diventa complesso. Se neanche il Bim riesce a venirne a capo tentare con l’esorcista (vedi sopra). Non chiamare in nessun caso i sindaci, hanno solo due mani: arrivati al dieci si fermano.
  • 18 dic. 2010. Toh, la neeeeeve! Oggi il minoto batte la pista n.1
  • Per sapere qual è lo stato dei percorsi ci si può collegare al sito: http://zoccoledimontagna/segnalazioni/percorsi-aperti. L’indirizzo è foriero di soddisfazioni certe.
  • 19 dic. 2010. Cadore, regno delle ciaspe. Ora c’è un opuscolo-guida”. Adesso il quadro è quasi completo. Manca solo un intervento di soccorso per salvare il minoto delle nevi.
  • Dall’opuscolo: contattare il gestore del rifugio dopo una copiosa nevicata. Ha probabilmente bisogno del vostro aiuto.
  • Dall’opuscolo: per la propria sicurezza e dei vostri compagni. Arva, pala e sonda devono essere sempre con voi. La sfiga, se potete, lasciatela a casa.
  • La foto di apertura dell’opuscolo è particolarmente indicativa. Del gruppo di escursionisti non ce n’è uno che abbia le ciaspe. Quelle che campeggiano in primo piano sono state dimenticate dallo Yeti. Nelle pagine interne rassegna immobiliare. Marchette, pardon, marketing all’ennesima potenza.
  • In Cadore le piste per le ciaspe saranno battute dal minoto delle nevi. Calalzo ha voluto distinguersi comprando un mezzo per conto proprio. Nel rispettare le quote rosa tanto care al sindaco il mezzo è stato battezzato la mignotta delle nevi.

Ridi che ti passa. Le letture per passare un Natale in allegria

15 Dicembre 2010 Criticarium risposte-del-sindaco

Ho letto la interrogazione presentata dalla minoranza al sindaco di Lozzo di Cadore rigardante la biblioteca comunale.

Ho letto la successiva risposta del sindaco (che appare anche in coda al link precedente)

Inizialmente mi è venuto da piangere. Poi da ridere.

Mi sono ricordato di un video che ha fatto il giro del mondo. Ve lo propongo. La risposta del sindaco non induce a ridere così come accade guardando il bimbo del video, ma è sulla buona strada. Uno di questi giorni vi spiego perché. Se riesco con un video da Tele-Lozzo.

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