BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

BARD: Referendum Comelico Superiore, sconfitta democratica o vittoria illegittima?

1 Aprile 2014 Autonomia bard, belluno-autonoma, referendum-comunali, referendum-secessionisti

banner-bard

dal sito del BARD:

Domenica 30 marzo alle 23.00, anche a Comelico Superiore, si è conclusa l’esperienza referendaria sul passaggio di questo comune al confinante Trentino Alto Adige.

Per i contrari ed ad un’analisi superficiale questa è una sconfitta.

Per il BARD, da sempre sostenitore di tutti i referendum che sino a qui si sono succeduti invece, il voto è un diritto democratico importantissimo sempre più minacciato da uno Stato accentratore e sordo alle istanze dei territori soprattutto se periferici e poco popolati come quelli montani.

La questione referendaria ha poi stimolato il dibattito presso i cittadini di Comelico Superiore sul futuro della propria comunità in una regione Veneto da sempre lontana dalle Terre Alte, raffrontandosi con le realtà autonome confinanti dove politiche per la montagna mirate sono invece spesso vincenti.

Purtroppo in questo tipo di consultazioni, ove serve il quorum per la validità del referendum e quello affermativo sul tema della consultazione, i numeri dei residenti all’estero, ben 526 su 2416 aventi diritto al voto, e dei “falsi” residenti nel comune, condannano i veri residenti, tanto più che gli iscritti AIRE non possono votare dall’estero, come invece in altre consultazioni.

Perchè invece per fondere 2 comuni la consultazione referendaria non abbisogna di nessun quorum?

Se raffrontiamo invece il numero dei votanti alle ultime consultazioni comunali di Comelico Superiore nel 2009, pari a 1581, con quelli di quanti hanno votato per questo referendum, pari a 913, le cose cambiano. Il 57,84% di chi effettivamente vota in occasione delle consultazioni comunali ha voluto esprimersi, ed i favorevoli al distacco sono il 96,93%, pari al 55,98% di questi.

Per i contrari congolanti, per chi in maniera sleale ha fatto campagna elettorale in opposizione, per i detentori di certe posizioni di potere ed interessi lontani dal territorio, tutto questo non ha apparente significato, continuando a sostenere altre soluzioni magari legate all’applicazione dell’art.15 dello statuto regionale o quant’altro.

Per la maggioranza di chi a Comelico Superiore ci vive 365 giorni all’anno invece il messaggio è chiaro! Non si tratta di Veneto o Alto Adige, ma di territori montani trattati allo stesso modo, con forme di autogoverno forti ed uniti in macroaree omogenee alpine. Oltre 800 giorni di inapplicazione dell’art. 15, una provincia commissariata per oltre due anni, ora condannata a diventare ente di secondo grado con consiglio composto dai sindaci dei comuni più popolosi, taglio di risorse e servizi. Tutto questo non è più accettabile.

E’ l’ennesimo sassolino nella scarpa alla politica tradizionale, un seme per cambiare la gestione della montagna. Il Comelico come tutti i comuni referendari.

Grazie Comelico Superiore. Non ci fermeremo.

Referendum del Comelico: senza quorum ma con tanto cuore edizione straordinaria del corrierone della sera: ‘disoccupazione come nel ’77’ (la mi nonna me ddiceva…)

Related Posts

Autonomia, Cadore - Dolomiti/

autonomia della provincia di Belluno al tempo dell’Ever Given

Liberamente tratto dal “fratello maggiore” (vedi immagine in basso) riguardante l’autonomia del Veneto (autonomia=maggiori forme di autonomia, qualunque cazzo di cosa voglia dire). Ma torneremo a parlare degli occhi lucidi di Zazzaballa che tempo addietro, a ridosso di un non lontanissimo Natale, e sotto i fumi del prosecco, inneggiava alla vicina e prossima conquista dell’autonomia […]

Autonomia/

Capitan Zaia e il loop autonomistico

(in risposta, presumo, alla solita domanda-nenia del bellunatico di turno: quando ci dà un po’ più di autonomia, signora maestra?) “Si dà l’autonomia nel momento in cui ce l’abbiamo”. [dice il Capitan] L’avremo nel momento in cui ce la daranno. [diciamo noi] (…si dà l’autonomia nel momento in cui ce l’abbiamo. L’avremo nel momento in […]

Cadore - Dolomiti, Politica nostrana/

Brancaleone e il blocco di Sappada

Ancora una volta il sindakos dei sindakos s’è lasciato sfuggire l’opportunità di non aprir bocca. Un detto antico recita “Un bel tacer non fu mai scritto”. Ma niente, è più forte di lui. Cosicché, ricostituita la stalla con le nuove elezioni, il capomandria ha compiuto il primo atto – tuffandosi dagli scogli, sugli scogli – […]

Commenti recenti

  • GIUSEPPE ZANELLA: "2+2" Tutte le sue argomentazioni si sono inizialmente limitate a contestare il mio ragi…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Io sono aduso a confrontarmi con persone civili e dalla dirittura etica ineccepibile, non…
  • Un lettore: ....come sempre dimostra di voler essere l'unto del signore....che tutto sa.... e che gli…
  • 2+2: Mio caro Giuseppe, innanzitutto, lei non sa per chi ho votato, e se vuole saperlo, non h…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Breve replica a "un lettore". Io non sono 'un leone da tastiera'. I miei interventi, div…
  • Giuseppe: Quindi ,caro Signore "2+2", il suo arzigogolato argomentare la porta a dire che gli asten…
RSS Dolomiti RSS

Naviga nel BLOZ

  • Cerca nel BLOZ con Google
  • Etichette (elenco di tutte le voci)
  • Tutti gli articoli ordinati per data
  • Ultimi 10 articoli per ogni argomento

Pagine

  • BLOZ – Mappa del sito
  • Consigli per la navigazione
  • Elenco delibere comunali
  • Info sul blog
  • Programmi elettorali e bol-com

Etichette - Tag

  • Qui l'elenco completo dei tag usati

Links

  • Antichi Sentieri
  • Danilo De Martin (sito)
  • Dolomitiche
  • Flickr
  • Google+
  • Parco della Memoria
  • PhotoLoz
  • Youtube
logo provincia di belluno
banner della pagina facebook del BLOZ
Tweets di @blozdicadore
Privacy Policy
© BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti 2025
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes