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Bond, la ‘Via dei papi’ e lo spirito del pellegrino (e quello etilico)

21 Luglio 2013 Cadore - Dolomiti, Politica nostrana, Turismo e dintorni bond, chiesa-vaticano, iniziative-turistiche, promozione-turistica, quelli-del-PDL, turismo-cadorino

Bond, uno dei tre pidocchieri bellunatici alla corte della Regione Veneto (continuare a chiamarli moschettieri mi sembra un’esagerazione, anche se uno dei tre, Toscani, si deve essere battuto come un leone per ottenere la legge che salverà la gente in montagna…), ci informa che la giunta ha destinato al progetto della Via dei Papi un primo sostanzioso contributo di 680 mila euro. Ed è un bene che sia “un primo” contributo, perché per realizzare la spianata del parco solare di Loreto, esclusi i lavori di taglio e allestimento del legname, ci sono voluti 114mila euri (con i Servizi forestali regionali). E siccome ‘sta via dei papi interessa 26 comuni (fra cui Belluno e Feltre), bisognerà che Clodovaldo metta mano alla borsa con una certa frequenza e sostanza (vedremo).

Dice il pidocchiere che la Via dei papi “è un grande progetto di riqualificazione e valorizzazione che vuole individuare i tracciati originari e ripristinarne la percorribilità, così come recuperare quei manufatti e quelle opere segno di spiritualità e fede, piccoli capitelli, chiesette, eremi”: capite anche voi che se iniziate a mettere mano a un capitello e poi ad un eremo, 680mila euro sono bruscolini. Ma, questo è il vero arcano, cosa avrà voluto dire Bond con “vuole individuare i tracciati originari e ripristinarne la percorribilità“?

Tracciati originali de che?

Dei ciocopredatori? Dei transumanti? Degli Unni e Visigoti? De cheeeeee?????

Continua il tisaniere:

“Questa iniziativa, anche per mio interessamento, ha già ricevuto un sostegno concreto da parte dell’Opera romana pellegrinaggi, la più grande organizzazione turistica nazionale. C’è interesse verso i nostri luoghi che hanno dato i natali a papa Luciani e che hanno accolto per molte estati sia papa Giovanni Paolo II che Benedetto XVI”, prosegue Bond. “Il modello al quale dobbiamo ispirarci è quello di Santiago de Compostella, percorso che ogni anno è frequentato da milioni di pellegrini alla ricerca del proprio spirito e che si accontentano anche di un’ospitalità semplice frugale”.

Il nostro si è quindi reso conto che il progetto è destinato al fallimento se non ci si appoggia all’Opera Romana Pellegrinaggi (e qui gli devo dare santa ragione): quelli dell’ORP, infatti, sono gli unici che, senza correre il pericolo di essere denunciati per maltrattamenti e sevizie, possono prendere un vecchietto fedele e spremerlo come un limone, caricandolo in batteria in una di quelle moderne corriere da trasporto bestiame (sempre del tipo “fedele”) per fargli fare il domenicale tour con ingrossamento garantito delle vene varicose (che alla sera il viandante – fedele – ostenta orgoglioso come segno del proprio sacrificio). Ricordatevi di ringraziare Bond perché l’ORP si è accorta della cosa “anche per mio interessamento”.

A parte il Compostella con due “ella” (ce ne andrebbe una sola) che non possiamo in prima battuta addebitare al consigliere regionale pidiellino, e a parte che i nostri luoghi hanno accolto per molte estati solo GP II, giacché B XVI ne ha passata solo una, benché gloriosa, il nostro si lancia in un’affermazione di “grande spirito” allorquando indica che il modello da seguire (per la via dei papi) “è quello di Santiago de Compostella, percorso che ogni anno è frequentato da milioni di pellegrini alla ricerca dello spirito …“.

Non so se quei viandanti lo spirito lo trovano, ma Bond lo ha trovato di sicuro – ed etilico – quando dice che il Cammino è un “percorso che ogni anno è frequentato da milioni di pellegrini“. Sì perché, consultando i dati riguardanti il famoso Cammino, la media annuale negli ultimi 8 anni è pari a 153mila pellegrini, dei quali 183mila si sono contati nel 2011 e 192mila nel 2012 (tralasciamo il 2010 che fa parte degli anni “iacobei” che sono considerati giubilari e che quindi registrano punte di fedeli che accorrono intenzionati a lavarsi – giubilando – da tutti i peccati …).

Numeri di grande importanza, ovviamente, ma che con “ogni anno è frequentato da milioni di pellegrini” hanno a che fare meno di niente.  Se poi si pensa che gli arrivi in provincia di Belluno nel 2012 sono stati 847mila, dei quali 223mila nella sola Cortina d’Ampezzo, si dovrebbe avere anche un’idea del grado alcolico dello spirito usato da Bond per agevolare questo suo volo pindarico.

Senza tener conto che l’importanza religiosa del Cammino di Santiago de Compostela affonda le sue radici nel medioevo ed è diventato poi – in questi ultimi anni – (anche e conseguentemente) un’attrattiva turistica, mentre qui si vuole comporre “artificialmente” un’accozzaglia di fantomatici percorsi e/o tracciati originali (de che???) cui dare un significato religioso, specificamente legato al “pellegrinaggio“. Pellegrini de che???

Come si dice in questi casi: in culo alla balena!

Lorenzago di Cadore, i papi e le notizie lasche dell’ASCA siamo gli schiavi fiscali di altre regioni del paese, dobbiamo smettere di esserlo!

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