BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Dorfmann, l’ultimo degli europoidi (600° su 749 con un mepranking score di 17)

23 Maggio 2019 Criticarium Itaglia europatia

Mepranking.eu prende enne attività dei parlamentari europei, le mette nel frullatore e ottiene una “pagella” che esprime anche un indicatore sintetico riassuntivo (qui il metodo che utilizzano per valutare le attività dei parlamentari). Va detto che questo tipo di valutazione misura la “meccanica” delle attività e non può, ovviamente, entrare nel merito della bontà o meno delle eventuali proposte parlamentari presentate (qualsiasi esito abbiano avuto in sede di discussione). 

 Il caro Herbert Dorfmann, passato col cappello in mano 5 anni fa per raccattare voti nel bellunese, nella classifica stilata da Mepranking occupa l’invidiabile posizione numero 600 su 749 con un punteggio riassuntivo stratosferico di 17,0. In questa classifica il “più bravo” occupa la posizione numero 1, il meno bravo quella 749. Suddividendo la mandria in 10 gruppi da 75 parlamentari, mettendo i migliori nel primo gruppo e via via tutti gli altri fino al decimo, il caro Dorfmann si posiziona come ultimo dell’ottavo gruppo (se proprio volete, primo del nono gruppo).

Se è vero che, nonostante il nostro marci nelle più cupe retrovie di questa classifica, quel poco che ha fatto potrebbe anche essere qualcosa di buono, è altrettanto vero che, oltre ad aver fatto ben poco, quel poco potrebbe anche essere di pessima fattura.

Va detto infine che il nostro partecipa alla vita parlamentare con assidua presenza (98%). Guardando a questa situazione mi viene in mente l’immagine di un coscienzioso cane da appartamento che non fa mai la pipì in casa ma che una volta raggiunto il sofà dorme più di quanto riuscirebbe a fare un gatto pigro.

Tra i parlamentari eletti nella circoscrizione nord-est… il peggiore (l’ultimo dei parlamentari europoidi nordestini, motivo per il quale gli è stato dedicato questo post). Meglio di lui anche Sernagiotto (FI): 531° con punteggio 24,5 (il che è tutto dire). Zanonato (PD) 557° con 22,5; Bizzotto (Lega) 331° con 48,85; Borrelli (M5S) 179° (il migliore) con punteggio 82,5 (tralascio gli altri).

Vedremo come andrà al prossimo giro di giostra.

Screenshot del ranking attribuito a Herbert Dorfmann dal sito Mepranking (23-05-2019)

crescita naturale 2002-2017: confronto BL, BZ, e TN con Veneto, Friuli VG e Italia

21 Maggio 2019 Cadore - Dolomiti, Dati e numeri utili dati-numeri-utili, dati-provincia-belluno, demografia

Crescita naturale delle province di Bolzano e Trento, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia oltre alle ripartizioni dell’Italia. Nel grafico sono evidenziate solamente le province di Trento, Bolzano e Belluno confrontate con i quozienti del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia (qui i quozienti di natalità, mortalità e nuzialità e il saldo migratorio interno, con l’estero e quello totale già pubblicati).

Grafico crescita naturale (in per mille): province di Trento, Bolzano, Belluno, regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e Italia

Crescita naturale (in per mille): province del Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e ripartizioni Italia

CONSIDERAZIONI SUL RECENTE PASSATO, SEMPRE DI ATTUALITA’

19 Maggio 2019 Attualità cronache-lozzesi, giuseppe-zanella, la-parola-ai-lozzesi

di Giuseppe Zanella

In data 18.1.2018 scrivevo per il Bloz l’articolo “il rebus delle urne e gli incerti destini dell’Italia” (qui link all’articolo). Oggi sono andato a rileggermi quelle considerazioni che allora mi ero permesso di sotto porre alla attenzione dei lettori del Bloz. A parte l’aspetto contingente delle vicende politiche di quel periodo (che in un certo senso appare lontano anni luce dai giorni nostri), ho potuto tuttavia scorgere e riscoprire anche una impressionante validità ed attualità sulle valutazioni di carattere generale che allora svolgevo.

Sono cambiati, è vero, i protagonisti ma gli eventi della politica nazionale, regionale, provinciale e locale hanno subito un ulteriore logoramento e sono ora sottoposti ad uno stress davvero difficilmente ipotizzabile soltanto fino a qualche mese fa. Non sto a riassumere nei particolari il contenuto di quelle mie trascorse argomentazioni, mi limito soltanto a riportare e sottolineare la chiusa di quello scritto che, a mio avviso, riveste una importante valutazione ed un monito significativo ai politici di ogni ordine e grado, monito dal quale si può trarre validi motivi di meditazione sul livello a cui è giunto oggi l’establishment che ci guida…

Si tratta di un aforisma di un certo William Shakespeare che mi permetto qui di citare nuovamente, valido, lo ripeto, per tutta la nostra classe politica che ci dirige, senza particolari riferimenti a chicchessia. Questo il pensiero del grande drammaturgo: “Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi”. E questo era allora il mio commento, che ripeto pari pari: “Io aggiungo, non solo idioti, ma anche disonesti ed inetti; i ciechi poi, a mio modo di vedere, sono tutti quelli che votano senza una corretta informazione; insomma, se siamo a questo punto, una grande colpa l’abbiamo anche noi elettori”.

FELICE CONSUNTIVO DI UN QUINDICENNIO A PALAZZO VENZO

14 Maggio 2019 Botanico Palazzo cronache-lozzesi, giuseppe-zanella, la-parola-ai-lozzesi

Ovvero: Le sorti “magnifiche e progressive” di una lunga e lodevole ‘sindacatura’.

di Giuseppe Zanella

In questi giorni alcuni concittadini mi hanno sollecitato a scrivere un ‘epitaffio’ che sintetizzi e faccia doverosa memoria di un’epoca che, a condiviso giudizio, si chiuderà il prossimo 26 Maggio tra il generale apprezzamento e nostalgico rimpianto. Ero alquanto restio ad accettare questo amichevole invito, tra l’altro rompendo un mio lungo silenzio sul tema della conduzione della Pubblica Amministrazione, ma poi ho ritenuto che non era giusto far passare sotto silenzio questo lungo lasso temporale di stampo manfrediano senza un segno, una traccia di gratitudine ed un ampio, pubblico riconoscimento per i meriti acquisiti, con indefesso spirito di abnegazione e sacrificio, dal nostro esimio “borgomastro”, che tanto si è speso per le migliori fortune e destini del nostro borgo natio.

A chi mi ha invitato a fare memoria di questi 15 anni di dinamica, solerte e realizzatrice triplice compagine amministrativa considerando una tale esperienza certamente positiva e meritoria ma anche lunga fase che si chiude definitivamente con parentesi “tonda, quadra e graffa” (reminiscenza delle espressioni matematiche di 2a media), io ho obiettato che ciò non mi sembra corrispondere alla realtà; e la mia opinione è confortata dall’esame della composizione dell’unica lista di candidati presentata per la consultazione prevista nei prossimi giorni. Il principio di continuità (in controtendenza alla politica del ‘cambiamento’ e della discontinuità, tanto cari ai “gialloverdi” odierni) è un valore che a Lozzo è molto apprezzato per il senso di sicurezza che esso assicura ai benpensanti, i quali desiderano che venga osservato l’assunto che “chi va sulla strada nuova sa quello che lascia ma non sa cosa trova”. Il futuro, insomma, con le sue caratteristiche di imperscrutabilità non si addice ai “moderati”, ma è prerogativa e si addice a chi ama l’avventurismo fine a sé stesso.

Tomasi di Lampedusa, nel suo Gattopardo, bene evidenzia il concetto quando afferma, in un certo contesto, “che tutto deve cambiare perché tutto resti come prima” (ossia che nulla cambi). E la raffinata e collaudata mente politica del nostro ormai quindicennale “borgomastro” ha evidentemente fatto proprio l’assunto gattopardesco; egli infatti si è fatto sostituire quale candidato al massimo scranno (non potendo più farlo per indicazione normativa), ma resterà come figura determinante nella futura compagine il cui esecutivo (Giunta) è fin da ora chiaramente ipotizzabile. In definitiva tutto è stato pensato, predisposto ed attuato in funzione di linee guida programmatiche che risultino in perfetta identità con quanto di pregevole fatto in questi laboriosi, encomiabili e produttivi tre lustri.

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Piace a questo proposito ricordare alcuni punti salienti e qualificanti dell’azione esperita in questi tre esecutivi presieduti dal nostro benemerito “borgomastro” e lo faccio in parte attingendo alla evocazione della mia esperienza di consigliere nella prima sindacatura manfrediana. Ricordo quando, in Consiglio Comunale il 1° cittadino, parlando dell’agognato sviluppo turistico, promise solennemente: “L’albergo diffuso lo farò io!!” Ed il disegno divenne, come si sa, una felice realtà che si può toccare con mano anche ai giorni nostri…

Mi sovviene poi la lungimirante soluzione data alla annosa vicenda della Caserma Montiglio, oggi gioiello del nostro raggiunto sviluppo turistico ed odierna felice realtà… E’ vero, la intera querelle è costata parecchio: riscatto, perizie tecniche, parcelle legali, interessi non fruiti sul capitale, danni alla struttura per incurie varie, diatriba con ditta appaltante, nuovi oneri per manutenzione straordinaria ecc. ecc.; il tutto per centinaia e centinaia di migliaia di Euro… Ma tutti gli oneri sono stati felicemente compensati dall’azione coraggiosa della Amministrazione ed è valso la pena sobbarcarsi tante onerosità e difficoltà di ogni genere per approdare a quello che oggigiorno è visibile ai nostri occhi, con in più le prospettive di notevoli redditività prossimo-future derivanti dall’utilizzo molteplice della ‘appetibile’ struttura, vanto e biglietto da visita della nostra comunità…

Altro aspetto che mi sovviene di quel periodo è la cura messa nei confronti dell’Asilo Nido e della Scuola Materna per i cui finanziamenti e per il cui sostegno si è ricorsi alla maggiorazione dell’IMU, tributo necessario a carico dei concittadini, in particolare di quelli della ‘diaspora’, che hanno così contribuito a finanziare una struttura a servizio dell’intero comprensorio, ivi compresi quei comuni che hanno potuto così fruire di un servizio essenziale senza intaccare le risorse e le casse dei rispettivi Enti. Si è così dimostrata una gratificante azione di natura sociale, assai meritevole ed altruistica…

Altre benemerite iniziative tornano alla mia mente ma ragioni di economicità di spazio mi inibiscono dal tracciare un elenco più dettagliato. Resta però di grande sollievo il sapere che l’attuale sindaco sarà figura di riferimento, magari con la specifica funzione di vice-sindaco, ad libitum della prossima e delle future civiche amministrazioni, tutto, ovviamente, per il precipuo bene collettivo.

settimana della cultura cadorina: cose da vedere a Lozzo: di nuovo nulla! (come nel 2018)

14 Maggio 2019 Cadore - Dolomiti, Cultura attività-culturali, cadore, cadoriadi, cronache-lozzesi, magnifica-comunità, mefitici

Esattamente come l’anno scorso, i Mefitici (evoluzione allegorica di Magnifici, in quanto della Magnifica…) vanno a cominciare la settimana della cultura cadorina: questa è la VIIa edizione (17-26 maggio 2019). A quanto si può vedere dal pidieffe del programma delle iniziative, anche quest’anno (come l’anno scorso) Lozzo de Cadent non compare né tra gli special events né tra i cosa visitare. Ma se per ambire agli Eventi Speciali bisogna passare severissime selezioni culturali da far tremare le vene e i polsi, per dar corso ai Cosa Visitare basterebbe aprire le porte del museo.

Valgono anche quest’anno, quindi, le considerazioni esposte un anno fa:

Considerato che a promuovere la stemana, oltre alla Magnifica, è la Rete museale Cadore Dolomiti, della quale il Museo della Latteria di Lozzo de Cadent fa parte, se ne può dedurre che la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra. O la Rete s’è dimenticata del figlioletto, o il figlioletto, interpellato, con vaporoso distacco s’è sfilato dalla gogna.

(oppure, mano destra e mano sinistra se stavano a sparà na pugnetta? Oppure ci sarà un altro arcano? Oblii incrociati?)

Ed è un vero peccato perché “La settima settimana della cultura cadorina quest’anno vuole celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità […]“. Capite ora che po’ po’ d’occasione ci siamo persi?

Il peccato è ancora più grande se si pensa che quest’anno ricorre il 135° dalla fondazione della Latteria Sociale: avendolo saputo per tempo, il convegno medico a cura della Zoccole di Montagna dal titolo “Uso delle proteine del siero del latte nel trattamento della disfunzione erettile” avrebbe potuto essere anticipato a maggio infilandolo tra gli Eventi Speciali.

(la cultura è una droga, ma bisogna saperla spacciare…)

presenze turistiche 2018: Auronzo alle stelle (+6,3%), Cortina alle stalle (-9,3%)

10 Maggio 2019 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni andamento-tur-cadore, auronzando, cortinando, tur-2018

Auronzo, la bella addormentata che nel 2017 s’era finalmente svegliata sfoggiando un notevole +7% delle presenze sull’anno precedente, sorprende anche con il risultato conseguito nel 2018: +6,3% delle presenze turistiche (+18.768 su un totale di 318.031) e +8,8% degli arrivi (+7.355 su un totale di 90.749).

Se la principessa è rimasta bella sveglia, è la Regina ad essersi addormentata: Cortina infatti chiude il 2018 con un tonfo delle presenze pari a -9,3%  (-107.214 su un totale di 1.042.135) e un consolatorio +0,4% degli arrivi (+1.067 su un totale di 287.679).

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