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l’ignoranza dei piddini è vasta come l’universo: il boschile
Delle renzine (picierno, bonafè, moretti) abbiamo già detto: in economia sono più ignoranti di una capra, non ne salvi una neanche a volerlo fare. Adesso hanno una nuova compagnia: la boschi (sono passato senza indugi al minuscolo). Se le puttanate sparate dalla picierno hanno dato luogo al “picernile“, quelle della ministra boschi potrebbero dar luogo al boschile (avete presente i quartili?).
La capretta piddina (enfasi nostra):
«La norma inserita nel decreto fiscale non è a favore di Berlusconi, ma riguarda tutti. Come ha detto Renzi, il 20 febbraio riaffronteremo il tema. Ma che non sia una norma per Berlusconi lo dimostra il fatto che in Francia hanno una norma uguale, con una soglia più alta, non del 3% ma del 10% di non punibilità dell’evasione fiscale ai fini penali». Così il ministro Maria Elena Boschi, in un’intervista a l’Arena. «Non credo si possa fare o non fare una norma che riguarda 60 milioni di italiani perché riguarda anche Berlusconi» (Ansa, 1 febbraio 2015)
C’è un problema: in Francia c’è un tetto massimo di 153 euri.
Detto in altre parole: il 30% della mazza del Rocco nazionale rischia di essere più lunga del 100% di quella del maschio medio. E’ un rischio che talvolta si può anche correre. Per evitare sorprese è meglio fissare una quota in termini assoluti (e lasciare la relatività ad Albert).
Spiega tutto con elegante ironia Mario Seminerio su Phastidio (astenersi piddini: la traduzione non è ancora disponibile) : Me lo ha detto mon cousin.
forza italia bellunese: che tu sia fottuta /1
M’è capitato di leggere questo titolo relativo a un servizio di Telebelluno (si vedono anche alcuni forzisti che si contorcono nella melma preelettorale):
Forza Italia “interpella” il territorio in vista delle regionali.
Un’idea su come “il territorio” dovrebbe rispondere all’interpello ce l’ho:
Forza Italia, hai strangolato la nostra provincia condannandoci ad anni di commissariamento:
che tu sia fottuta!
(quel momento sta per tornare, nessuno dovrà dimenticare:
Tutti i bellunesi dovranno ricordarsi di questo PDL [i vermicelli si stavano dividendo in FI e NCD, ndBLOZ]. Non per la scelta che ha dichiarato di voler fare – che ce ne sbatte il cazzo – quanto perché i bellunesi non dovranno mai dimenticare che è stato questo PDL, a seguito di beghe di bottega di infimo livello, ad affondare l’Ente Provincia, consegnandolo nelle mani del commissario prefettizio – ormai sono due anni – come fosse stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Non dovranno mai dimenticare che è stato questo PDL a privare la gente ed il territorio bellunese, in questo delicatissimo periodo, della guida politica dell’ente che ci avrebbe dovuto rappresentare al meglio.
E tornerà anche quel momento.)
De Menech esilarante: la politica non ha saputo rispondere alle esigenze dei cittadini
Servizio di A3 sulla campagna per le prossime regionali con intervista al segretario regionale del PD, nonché peones bellunese, De Menech. Dice la speaker, della Moretti, che “sarà nel bellunese nei prossimi giorni per riportare la speranza che sembra proprio essere svanita“.
E già qui viene da ridere perché non si capisce davvero quale possa essere la speranza, cui allude, “che sembra proprio essere svanita“. Forse quella di non essere ulteriormente presi in giro dal bimbominkia, il metamorfico, mister Shish, la manina salva B, il ciarlatano, lo zimbello europoide, insomma lo strenzi?
Per il peones, invece, la speranza sarebbe svanita… :
Soprattutto perché la politica non ha saputo rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Ecco, noi vogliamo ridare questa speranza dicendo ai cittadini che siamo pronti a cambiare radicalmente il Veneto.
La “politica” di cui parla il peones PD sarà mica quella che prima delle ultima elezioni contrapponeva come “feroci” avversari il PD al PDL-FI? Sarà mica quella che, dopo le elezioni, ha dato luogo al patto del Nazareno? Patto, va ricordato, privato, tra due persone, renzi e berlusconi, che ha cortocircuitato i relativi partiti che, muti, hanno accondisceso?
Sarà mica la politica che ha portato (grazie PD, partito della Piena Disoccupazione) alla massima disoccupazione generale mai vista? Sarà mica la politica che ha fatto schizzare (grazie PD) la disoccupazione giovanile dal 29% al 43%? Sarà quella che ci ha regalato il quasi spazzatura (grazie PD) nel rating del debito sovrano? Sarà quella che ha fatto crollare il PIL italiano (grazie PD), ultimo fra gli ultimi in termini di “crescita”?
Sarà mica la politica che al Senato vede convergere il voto di PD e FI al 90,9% mentre si tenta di far credere che quest’ultima sia all’opposizione (lo è infatti, nel 9% dei casi). O quella che proprio in queste ore ha visto le truppe di FI saltar fuori dalle trincee e correre ad abbracciare l’odiato nemico sostenendo l’italicum ed altre porcate (un inganno alle spalle di tutti i rispettivi elettori)?
E, per restare in provincia, quella politica sarà mica quella che (grazie PD) ha portato alla disintegrazione delle Province, gli enti che più erano vicini ai cittadini per lo spessore delle politiche loro attribuite oltre ad essere quelli più efficienti in termini di gestione della spesa pubblica?
Disintegrazione che porterà serissimi problemi fra i dipendenti (metà sono in esubero e vanno riposizionati), non darà alcun risultato in termini di risparmi (se ci sarà un risparmio sarà risibile), priverà i cittadini di servizi di cui prima potevano disporre o li erogherà con livelli di qualità terzomondista.
Non riesce, il peones, a rendersi conto che la provincia voluta dal PD, la Provinciazza a guida dei sindaci, ente di secondo grado, per Belluno significa solo una cosa: un futuro di morte?
No, non riesce. Ma se ci mette più impegno, non manca molto, potrà diventare lo strenzi de noantri.
A questo PD – partito del cazzo, veramente – auguro tutto il male possibile.
LE SETTE VITE DEL GATTO (PARDO) DI ARCORE ED IL SUO ‘ROYAL BABY’
Quando calerà finalmente il sipario?
di Cagliostro
Ormai è assodato che i due massimi filibustieri del panorama politico nazionale hanno deciso di mettersi in affari. Tempo fa si sono incontrati (sembra che fin qui, gli abboccamenti , fra ufficiali e segreti, siano stati ben otto, ed altri ne seguiranno in questi giorni), si sono annusati , si sono capiti, nel senso che fra spregiudicati privi di qualsiasi etica politica e senso delle Istituzioni l’intesa è presto raggiunta, ed hanno stretto il famoso patto del Nazareno che contempla draconiani mutamenti nella organizzazione statuale e nella legge elettorale. Si intuisce, però, che l’amalgama pattizio contempla anche altro (ad esempio, l’elezione del Capo dello Stato), che il Pregiudicato ha chiaramente ammesso, mentre il giovin contraente toscano sul tema ha comprensibilmente glissato…
Il tronfio, spavaldo, arrogante “Bomba” (così era chiamato dai compagni di scuola per le sue incredibili sparate), dagli atteggiamenti e dalla postura molto simile a quella del Benito da Predappio e dalle logorroiche sceneggiate condite con promesse fantasmagoriche irrealizzabili degne del miglior Totò o del miglior Fantozzi dei tempi andati, in questo anno di governo ha dimostrato nei fatti uno spregio assoluto delle Istituzioni ed un mancato adempimento delle promesse programmatiche (“mai accordi politici con Berlusconi”, “La sua storia è finita”) e si è, invece, una volta assiso a Palazzo Chigi, subito acconciato a rimettere in campo il suo vecchio modello, già condannato per frode fiscale, estromesso ignominiosamente dal Parlamento, privato dell’elettorato attivo e passivo e relegato ai Servizi sociali.
E’ qui perfettamente inutile ripercorrere le tappe e le vicende di questo strano rapporto fra docente e allievo, fra vecchio re e principe ereditario (G. Ferrara) tanto sono note al pubblico e mettono in luce una (per ora) indissolubile comunanza di intenti a tutela delle rispettive utilità politiche. Basti dire che la manina che di soppiatto ha inserito, nel decreto attuativo della materia fiscale, la contestata norma dell’art. 19 bis sulla depenalizzazione della evasione e della frode fiscale al di sotto del 3% dell’imponibile dichiarato, norma all’inizio orfana di autore ma poi, dopo varie tergiversazioni e negazioni, il Bomba ha dovuto ammettere che si trattava di una sua iniziativa personale adottata fuori dalla collegialità.
Ed un tale trucco, inserito alla vigilia di Natale quando i media erano in ferie, avrebbe (avrà) effetto retroattivo per via del disposto dell’art. 2 del codice penale. La depenalizzazione così applicata avrebbe (avrà) la conseguenza di estinguere anche il reato sancito nel passato quando la norma favorevole non esisteva. Berlusca rientrerebbe (rientrerà) fra i beneficiari di questa disposizione e così egli tornerà immacolato in quanto a fedina penale; estinta/annullata la pena principale, verranno estinte/annullate anche le pene accessorie come la interdizione dai pubblici uffici ed il diniego dell’elettorato attivo e passivo. Così si avrà il completo reintegro nella così detta ‘agibilità politica’. Proprio in queste ore lo scambio nefando sta avvenendo, anzi in parte è già avvenuto e quindi i due filibustieri possono dirsi contenti e felici. Il Bomba ha ottenuto la certezza della approvazione della legge elettorale e quella del Senato nuova edizione.
Queste le modifiche alla legge Elettorale rispetto all’originario patto del Gennaio 2014: premio di maggioranza non più alla coalizione bensì alla lista; spostamento dell’asticella ai fini premiali dal 37 al 40%; abbassamento delle soglie di accesso al Parlamento al 3% e ben 100 capilista nominati. Insomma, sembrerebbe una vera e propria debacle subita dall’ex cavaliere, tanto che l’on. Fitto ha definito l’accordo la condanna di F.I alla ininfluenza o, tutt’al più, a lista minore di sostegno al nuovo PDN (Partito della Nazione vagheggiato da Renzi, che ricorda da vicino il PNF con il listone nazionale, nell’anno di grazia 1924!). Ma fra personaggi di tal fatta risulta inconcepibile che uno abbia ottenuto macroscopici vantaggi e l’altro sia totalmente soccombente. Infatti, non è proprio così, anzi le contropartite ci sono, eccome se ci sono! E certi giornalisti, molto addentro nei meandri di questa politica deteriore, queste contropartite le hanno puntualmente così indicate:
- Varo della norma sopra richiamata in materia di condono fiscale effettivo a beneficio della sbianchettatura della fedina penale del cainano. Il Bomba non ha mai detto che modificherà l’art 19 bis; ha detto che il decreto attuativo sarà ripresentato dopo la elezione del PdR (fra filibustieri, evidentemente, non ci si fida: “vedere moneta e poi dare cammello”);
- Blocco della riforma sulla prescrizione (erano previsti due anni di blocco dopo il primo grado di giudizio). Nel processo di Napoli sull’acquisto dei senatori (leggi: De Gregorio) e la conseguente caduta del governo Prodi, il Berlusca non vuole assolutamente correre rischi…
- Elezione di un PdR non ostile all’arcoriano (magari di Centro Destra).
Oggi un commentatore ha scritto che il Bomba è “un mediocre democristiano di periferia travestito da uomo di sinistra”. Definizione quanto mai azzeccata. La spregiudicatezza di questi due soggetti appare in tutta la sua sconcertante pesantezza ed il ciarlatano più anziano risulta politicamente il “papà genetico” del ciarlatano più giovane. L’arcoriano ha sempre giocato pesante quando si è trovato in difficoltà. Ora è giunto al punto di scaricare perfino la sua creatura politica, F.I., dimentico perfino della sua collocazione ‘ideologica’ e del suo profilo elettoralistico e si è buttato a capofitto (almeno per ora) in braccio al degno allievo, pur di ottenere l’agognata “agilità politica” e salvaguardare così, dall’alto del riconquistato formale prestigio, la posizione economica delle proprie aziende (ora non più prospere come un tempo).
Infine, il disegno consentirà di evitare altri incombenti pericoli in sede penale. Certo, va sottolineato che due personaggi così andranno d’accordo fintantoché potranno sostenere vicendevolmente i propri interessi di bottega, a scapito della essenza (e, forse, della stessa esistenza) del nostro sistema democratico ed Istituzionale. Quello che il Caimano non è riuscito a realizzare in 20 anni (progetto P2), verrà con tutta probabilità, purtroppo, realizzato dal suo degno compare, ovviamente con la spinta e la supervisione dell’anziano, turpe maestro. Ma il sodalizio durerà? Oppure il più svelto e furbo dei due metterà presto fine all’innaturale connubio fatto alle spalle dei cittadini italiani? Due filibustieri, a guisa di due polli in un pollaio, non possono convivere a lungo…
In ogni caso il giocoliere parolaio Renzi passerà alla storia come colui che ha rimesso in circolo il grande Pregiudicato, passato (quasi) dalle patrie galere ai fasti di “Padre della Patria”, ed ha brigato per reintegrare tale figuro, a pieno titolo, nel mondo politico istituzionale, avvalendosi di nefande leggi ad hoc opportunamente manipolate. E’ questa una nuova edizione delle leggi ad personam: prima c’erano gli Schifani, i Cirielli, i Castelli, gli Alfano e via cantando; oggi c’è il Bomba toscano, improbabile uomo di sinistra, che salva i pregiudicati e si allea con una destra che peggio non si può. Attenzione, però, troppa astuzia luciferina porta male. Ricordiamo il motto: “Enrico, stai sereno”… Attento, Caimano, che l’allievo non superi il maestro; del resto sembra che i tuoi riflessi siano, di questi tempi, un po’ appannati.
forza italicum…
Va detto che il piddume deve essere sostanzialmente soddisfatto da questo accordo tra Renzi e Berlusconi. Diversamente si sarebbero riversati nelle piazze, no? In fondo in passato lo hanno fatto per molto meno. Ecco, pensavo che la merda fosse solo tra i piddini di corte. Pare di no.