BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

diciamo che in Austria non dormono…

23 Luglio 2016 Curiosando curiosando

Molti avevavo aperto la bocca per bla bla bla. Anche ArnoK (quello che si sente sudtirolese, qualsiasi cosa voglia dire) aveva alzato il ditino per dire “signora maestra, l’Austria sta alzando le barriere…”. Poi se ne sono tornati a cuccia. Nel frattempo l’Austria…

Conclusi lavori per barriera Brennero

Polizia, recinzione indispensabile in caso di controlli

(ANSA) – BOLZANO, 22 LUG – L’Austria ha concluso i lavori per la barriera al Brennero. Le infrastrutture per eventuali controlli sono pronte, ha detto il capo della polizia in Tirolo, Helmut Tomac, che ha definito “indispensabile” una recinzione in caso di controlli di frontiera. La rete – è stato spiegato – sarà lunga 370 metri e, in caso di bisogno, può essere montata in due giorni. Il “management di confine” è concepito per l’arrivo di 1.200 migranti in 24 ore e vedrà in servizio tra 160 e 240 poliziotti, eventualmente supportati da soldati.

 

provincia di Belluno: ‘persi oltre 7000 abitanti in otto anni’, 3124 dei quali in una sola notte

21 Luglio 2016 Cadore - Dolomiti demografia

Colgo l’occasione di questo articolo apparso sul Corriere delle Alpi – nello specifico ciò che è riportato in una parte del sottotitolo “In provincia persi oltre 7 mila abitanti in otto anni” – per chiarire un aspetto dei flussi demografici legato ai censimenti.

Lo chiamano “censimento della popolazione“. In quell’occasione ci si conta. Ci si conta per annullare gli errori accumulati in 10 anni di smanettamenti degli uffici anagrafe dei comuni (se non proprio sui dati di nascite e morti, su quelli relativi ai flussi migratori). Non è poi detto che, anche nel corso di questa particolare conta decennale, non si facciano piccoli errori. Ma quelli grandi, prodottisi in un decennio (tenendo pur conto che in un periodo così lungo si possono anche compensare), vengono “digeriti” e azzerati.

E’ quello che è successo nella notte tra l’8 e il 9 ottobre del 2011 (data istituzionale nella quale sono “entrate in vigore” le risultanze dell’ultimo censimento della popolazione). Nel giro di una notte la provincia di Belluno si è trovata a passare da 213.125 a 210.001 abitanti, perdendo d’un colpo 3.124 persone. Ovvio che questo tipo di errore, compensato in occasione del censimento 2011, non s’è prodotto in uno o due anni ma nell’arco dell’intero decennio trascorso dal censimento precedente (quello del 2001).

Quindi, riassumendo: in provincia di Belluno negli ultimi 8 anni (cioè, per tornare al conteggio del Corriere, dal 2008, compreso, al 2015) si sono persi 6.756 abitanti (che comunque non sono “oltre 7000”). Se non ci fosse stato il censimento (con il riallineamento dei dati) la perdita sarebbe stata di 3.632 abitanti. Il censimento del 2011 ha prodotto, in una sola notte, 3.124 abitanti persi in più. Questi, però, si sono persi nel decennio 2001-2011 ed è ragionevole attribuire ad ogni anno la media di 312 abitanti persi. Negli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 le persone perse in più sono quindi 1.248, il che porta il numero totale di abitanti persi nel periodo considerato (8 anni) a 4.880. Che è il 30% in meno di 7.000.

Quello che dovrebbe casomai saltare agli occhi è che dei 4.880 abitanti persi (in 8 anni, dopo rettifica dei dati), la metà – 2.566 – si sono persi negli ultimi due anni.

popolazione residente in provincia di Belluno 2001-2015

(tabella da tuttitalia.it)

turisti: c’è chi ne ha troppi (e in crescita) e chi li sta perdendo

20 Luglio 2016 Cadore - Dolomiti dolomitando, turismo-italico, turismo-veneto

A parte il 2015, il comprensorio Montagna Veneta ma anche il STL Dolomiti (dati dal 2000 al 2013: il 2014 è stato da incubo, nel 2015 c’è stato un rimbalzo) hanno vissuto una costante diminuzione delle presenze (con gli arrivi più o meno stabili) mentre il comprensorio Città d’arte (vedi qui per un confronto tra tutti i comprensori) ha continuato ad aumentare sia in termini di presenze che di arrivi.

Sappiamo che Venezia, da anni, sta soffocando per i troppi turisti (la maggior parte dei quali sono escursionisti, cioè mordono e fuggono in giornata). Nessuno ha trovato ancora una vera soluzione al problema (a parte il numero chiuso che è una sciocchezza in termini di limitazione della libertà di movimento delle persone; e poi, come cavolo fai ad avvisare la gente che ti sta per visitare che “sei pieno come un uovo” e che è meglio se ritenti la prossima settimana?). Bisogna introdurre qualche deterrente per il mordi e fuggi.

Se non vieni a Venezia (a romperci i coglioni), ti regaliamo un buono da consumarsi sulle Dolomiti…

 

Da La Stampa:

“Troppi turisti”, ora le città italiane vogliono il numero chiuso

Gli appelli dalle Cinque Terre a Firenze, da Venezia a Capri: «Non riusciamo ad andare avanti». Il governo apre a un piano per regolare i flussi

infografica tratta da "La Stampa" 18 luglio 2016 (vedi link nell'articolo)

si vede che Peaio suonava meglio di Piaia

19 Luglio 2016 Giornalando giornalando, scripta-manent

(nota di colore della rubrica “Giornalando”)

Qualcuno, all’origine, deve aver scritto “sopra Peaio“. E Peaio è rimasto (e si è perpetuato). E’ rimasto (correttamente) anche rifugio Sasso Bianco. Il rifugio si trova “sopra” la frazione di Piaia in comune di San Tomaso Agordino.

Il Corrieralpi si geolocalizza correttamente a San Tomaso Agordino:

La tragedia è successa ieri pomeriggio, in un bosco in comune di San Tomaso Agordino. La coppia, di Limena (Padova) stava rientrando da una gita al Rifugio Sasso Bianco sopra Peaio, quando si è fermata all’altezza della teleferica.

Il Corriere del Veneto s’allarga geograficamente e per intuire che siamo nell’agordino bisogna arrivare al passaggio “Sul posto sono giunte le squadre del Soccorso alpino della Val Biois”:

BELLUNO Un escursionista padovano di 57 anni è stato trovato morto in fondo ad un burrone nella zona di Peaio (Belluno), dopo che la moglie – assieme alla quale stava rientrando da una gita al Rifugio Sasso Bianco…

Montagna.tv (riprendendo da qualche parte):

SAN TOMASO AGORDINO, Belluno — Erano partiti insieme per una gita al Rifugio Sasso Bianco sopra Peaio.

Gazzettino:

SAN TOMASO AGORDINO – Rientrando da una gita al Rifugio Sasso Bianco sopra Peaio,

Fin qui la solita solfa. Se un riferimento parte zoppo, corre zoppicando fino alla fine. In fondo è uno sbaglio veniale. Ma talvolta arriva l’approfondimento zelante: è a Fanpage che va data la palma d’oro del copia e incolla zelante:

Tragedia in montagna domenica pomeriggio nei pressi del Rifugio Sasso Bianco sopra Peaio, a Vodo di Cadore, in provincia di Belluno.

 

 

 

Pil dal 2008: siamo caduti a -9%, siamo risaliti a -8% (Regno Unito da -5% a +7%)

19 Luglio 2016 Criticarium Itaglia, Ecco Nomia itaglia, verso-il-default

Un grafico vale più di mille parole. E venne la crisi. Le crisi dovrebbero servire a migliorare il sistema. La realtà ti scaraventa laggiù in fondo; poi rialzi la testa e ti tiri su. A meno che tu non sia sovrastato e schiacciato da una colonna di merda alta come il monte Olympus (quello su Marte). Ecco, proprio così.

(notare la dinamica 2008-2009, fino al 2013, fino al 2015)

grafico ripreso dall'account twitter @davidemancino1 di Davide Mancino

(via @davidemancino1)

la popolazione in EU28 è a crescita zero (per la prima volta dal 1960)

15 Luglio 2016 Curiosando demografia

Tenendo conto che in Francia e Regno Unito stantuffano alla grande, altrimenti la crescita zero si sarebbe già verificata. Italia e Germania le meno prolifiche.

(nel primo grafico l’intera popolazione EU28: verde nascite e rosso decessi; nel secondo quella italiana; nel terzo il saldo naturale nei singoli paesi EU28 nel 2015)

È la prima volta che accade dal 1960 ad oggi: la popolazione europea è a crescita zero. Fatto inedito nell’ultimo mezzo secolo, nel 2015 il numero dei decessi ha superato quello delle nascite. Cinque milioni e 200mila funerali contro 5 milioni e 90mila parti, con un saldo negativo pari a 135mila unità, tante quante gli abitanti di Salerno. A dirlo è Eurostat che in occasione del World Population Day, ricorrenza istituita dalle Nazioni unite che cade l’11 luglio, ha pubblicato i dati demografici relativi ai 28 Paesi dell’Unione.

nascite e decessi in EU28 tra 1960 e 2015

nascite e decessi in Italia tra 1960 e 2015

saldo tra nascite e decessi nei paesi Ue nel 2015

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