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sindaco di Lozzo di Cadore ne ‘chi s’accontenta gode’ (come un porco)

6 Giugno 2015 Botanico Palazzo, Turismo e dintorni cronache-lozzesi, turismo-cadorino

La categoria “come un porco” è l’evoluzione naturale di quella più generale “chi s’accontenta gode“. Anch’io ne faccio parte: mi date una simmenthal (basta la scatoletta, non la vacca intera), mezza cipolla e un tozzo di pane e io godo, godo come un porco (davvero).

Alla categoria potrebbe far parte, così sembrerebbe di poter arguire, anche il sindaco di Lozzo che, su pietra marmorea, ha scolpito la seguente dichiarazione (tratta da articolo di giornale):

[la roggia dei mulini] permetterà a Lozzo di incrementare le presenze di turisti di cui, a dire il vero, siamo già abbastanza soddisfatti…

Io l’ho sempre detto che il vostro sindaco è un guru del turismo: ma guru-guru!

E’ dalle spalle di questi giganti che noi possiamo “guardare oltre”, verso il nostro futuro. E il primo passo è sapersi accontentare. Solo così puoi godere come un porco.

 

Franceschini, menestrello inedito

5 Giugno 2015 Criticarium Itaglia, Cultura della-confutazione, politiche-culturali, quelli-del-PD, renzie, supercazzole, verso-il-default

Noi qui siamo affezzionati al menestrello della Cultura and Turismo. Innanzitutto perché è un piddone, e quindi sforna ciclicamente coglionate, più o meno smart, poi perché è uguale in tutto e per tutto alle cheerleader renziane, solo che ha la barba. Certo non raggiunge le vette cui ci ha abituato la Moretti, ma è sulla buona strada.

Per inquadrarlo, basta ricordarsi che è il menestrello di Verybello. Si è inoltre recentemente distinto nel ruolo keynesiano di creatore di domanda. Ora intende occuparsi degli inediti. E’ d’obbligo pensare che sarà un successo senza precedenti.

(io proporrei anche un’enoteca degli inediti: posso proporre – davvero, credetemi, mi diletto – un vino di tarassaco – suppongo “inedito” – che è la fine del mondo)

inedito

 

funghi ‘allucinogeni’ e assessorati alla montagna

4 Giugno 2015 Politica nostrana elezioni-reg., provincial-politik, regione-veneto

Sembra che sia iniziata la raccolta di funghi, fra i quali ne “scappa” anche qualcuno con proprietà “allucinogene”. Trovo per strada una “nota” di Vietina e mi sgorgano naturali queste domande: perché mai sarebbe prova di forza dare un assessore alla montagna all’opposizione? Sarebbe dunque una prova di debolezza dare il medesino assessorato a G. Bottacin, per dire, eletto nella maggioranza, che non sembra sia cresciuto a fianco delle vongole e pare sia stato anche presidente della Provincia?

Quale relazione, che non sia la retorica dell’acqua che cade “lassù” e poi va a finire “laggiù”, stabilisce un legame tra gli interessi della montagna e gli interessi della pianura, che a dire del notista sarebbero coincidenti? Inoltre: non sembra – perlomeno in termini elettorali – che il 46,5% degli elettori che vivono in montagna ritenga che la stessa, negli ultimi 5 anni, sia stata abbandonata (forse lo è stata a loro insaputa?).

(in ogni caso, mia opinione, per alimentare la speranza che Zaia possa dare un assessorato alla montagna alla Buzzo, conviene fare generosa provvista di funghi allucinogeni – sembra che le aree di raccolta siano conosciute – con la speranza che il governatore vi ci si tuffi, abusandone)
raccoltafunghi

Franco Bechis in ‘il golden goal della Moretti’ (smorettimento n. 18)

4 Giugno 2015 Politica nostrana elezioni-reg., quelli-del-PD, smorettimenti, strenzi

Tra un po’ la smettiamo di sbertucciare la cheerleader de noantri, ok, almeno per la parte che riguarda le elezioni regionali: ma immaginatevi quanto Ledilaic ci avrebbe rotto i coglioni se solo… – non riesco neanche a scriverlo -, fosse riuscita ad avvicinarsi al “frutto proibito” del governo regionale.

Questa volta tocca a Franco Bechis prendersi gioco della pon-pon:

Bellunopress: ‘alla Regione i bellunesi non credono più’ (come i liguri, i toscani, i marchigiani…)

3 Giugno 2015 Criticarium, Giornalando, Politica nostrana curiosando, elezioni-reg., giornalando, regione-veneto

Bellunopress guarda dentro al pollaio bellunese dopo le elezioni regionali, in cerca di una risposta che giustifichi la disaffezione al voto (enfasi “cromatica” nostra):

Disaffezione al voto: il Bellunese sempre più lontano dalla politica, ma anche nel resto del Veneto sempre meno persone perdono il loro tempo andando a votare

Il Bellunese è la provincia dove si è votato di meno nel Veneto, un record di affluenza alle urne decisamente negativo che si ferma poco sopra il 40 per cento. I candidati più votati sono stati Gianpaolo Bottacin della lista civica di Zaia (1978 voti) e Sergio Reolon del Pd, con 2761 preferenze. L’affluenza alle Regionali è andata drasticamente calando negli ultimi dieci anni: nel 2005 fu del 58,89 per cento, nel 2010 è scesa al 52,39 per cento. Ora si attesta attorno al 44 per cento. Alla Regione i bellunesi non credono più, e ci mancherebbe altro. Il Veneto ha comunque  “votato” più delle altre regioni con circa il 55% degli aventi diritto al voto, facendo una scelta politica vecchia di 20 anni.

Tutto vero, ma guardando oltre il pollaio bellunese, e anche oltre quello veneto (da Istituto Cattaneo, vi si leggano le “conclusioni”, se vi pare), si scopre che la disaffezione coinvolge tutti (… e ci mancherebbe altro):

andamento-partecipazione-re

 

 

a Lozzo di Cadore fiammata ‘nazionalista’: i Fratelli d’Italia si son desti

3 Giugno 2015 Politica nostrana cronache-lozzesi, elezioni-reg.

Piccoli appunti sulle elezioni nel paesello.

Alle europee i Fratelli avevano preso 22 voti, il 2,94%. Alle regionali la fiammata: 84 voti per un bel 18,3%. Primo partito a Lozzo. Si sa, è stato il calaltino Fan DeCarl a tirare la volata e motivare la scelta. Alla fine della corsa Capitan Zaia chiude a 50,92%,  274 voti.

Dall’altra parte i piddoni che da 218 voti delle europee (29,22%) sono sprofondati a 45 voti (9,8%). Anche considerando l’intero minestrone morettiano, non sono andati oltre i 99 voti, 18,4%. In chiusura giova ricordare Fan Faron (detto il comaToso), che nel paesello raggiunge la vetta del 15,79% con 85 voti.

(oggi a mix24 ho sentito Zaia che ha messo una bomba all’idrogeno “accesa” in tasca a Fan Faron: m’è parso di vedere da distante un colossale fungo atomico; se recupero il podcast ve lo propongo)

 

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