BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

crollo demografico in Cadore (2007-2015): Sappada -0,8% (the best), Lozzo -13,9% (the worst)

19 Giugno 2016 Botanico Palazzo, Cadore - Dolomiti bdemo2007-2015, cadoriadi, demografia

Ok, qui stiamo guardando la morte in faccia, ma un conto è morire declinando pian piano il capo (Sappada, -0,8%), un conto è essere travolti e schiacciati da un treno in corsa (Lozzo -13,9%). C’è chi, nel periodo, ha fatto anche “più” (Perarolo e S. Vito): the best e the worst sono chiaramente riferiti ai “meno”.

(Va anche detto che sarebbe Ospitale a detenere la maglia nerissima con un impressionante -18,7% (da 359 a 292 persone nel periodo considerato), ma, come nei confronti comprensoriali passati, essendo “fuori unione montana” non è stato qui considerato.)

Essendo il periodo 2007-2015 un arco temporale abbastanza consistente, le differenze che si misurano suscitano alcune domande. Per esempio, come mai Sappada è riuscita a contenere il calo nello 0,8% mentre Lozzo crolla come un castello di melma dopo un acquazzone?

Come che sia, il Cadore nel suo insieme è là sotto, sepolto da un -6,5% (-2.431 persone). E non è un gran bello spettacolo.

(per fortuna il demografo di corte, quello demosociopatico che già ci ha strabiliato con le acutissime analisi sul tracollo della popolazione lozzese, è già al lavoro avvolto da un turbinio di correlazioni spurie…)

Variazione % della popolazione residente nei comuni del Cadore (con Cortina) tra il 2007 e il 2015

Tabella variazione % della popolazione residente nei comuni del Cadore (con Cortina) tra il 2007 e il 2015

 

Lozzo, il demografo di corte e l’interrogativo angoscioso: da dove ripartire? (io un’idea ce l’avrei)

18 Giugno 2016 Botanico Palazzo, Cadore - Dolomiti bolcom, bolcomiadi2016, demografia

Nello spopolino, l’ultimo numero del bolcom o L’ecco di Lozzo, l’acutissima analisi del demografo di corte sulle correlazioni tra calo della popolazione e offerta turistica si conclude, dopo aver cozzato contro il paradosso del demosociopatico lozzese, con un interrogativo angosciante:

A fronte di questi ultimi dati riguardanti il turismo viene spontaneo chiedersi da dove ripartire per rigenerare quell’intraprendenza creativa nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura e del turismo che ha sempre caratterizzato Lozzo in ambito cadorino.

A parte che quelli che vengono definiti “dati riguardanti il turismo” non sono dati ma borba, io, in relazione all’angosciante interrogativo, considerando quello che finora è stato fatto in campo turistico, pescando nella saggezza del Vaffangala un’idea ce l’avrei:

Disse il mulo al cardellino, che ci faccio con questo zucchino? …

 

Anello dei Colli a Pian dei Buoi: il Cai sta pensando di intervenire o di continuare a menarselo?

17 Giugno 2016 Botanico Palazzo, Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni cai-lozzo, parco-della-memoria, sviluppo-pian-dei-buoi

Sul Corriere delle Alpi di giovedì 16 giugno 2016 è stata pubblicata, nell’inserto Weekend, la descrizione di un itinerario: “Dolomiti, la bellezza cornice della Storia”. Un articolo ottimo, di raro equilibrio, firmato da tale Marina Grasso, nel quale le necessarie informazioni pratiche sono abilmente fuse ad evocazioni storiche e pennellate naturalistiche. Si parla del Monte Piana e si accenna brevemente al Forte di Col Vidal. Al lettore viene proposto anche il riquadro qui riportato, “Passaggio a Pian dei Buoi”, nel quale si parla dell’Anello dei Colli.

Appunto, l’Anello dei Colli, “creato dalla sezione di Lozzo del Cai, permette di visitare una serie di strutture complementari al forte di Col Vidal”.

A seguito di quanto già discusso e descritto qui sul Bloz riguardante lo stato di desolazione e abbandono in cui versa ora il Parco della Memoria, valgano per tutti questi due post riassuntivi (qui l’elenco degli articoli, qui invece il foto-riassunto dell’abbandono), sorge spontanea la domanda:

per questa stagione, anno domini 2016, secondo anno del nientepopodimeno che “Centenario della Grande Guerra”, il Cai di Lozzo sta pensando di intervenire e rendere “accogliente” l’Anello dei Colli (quel tanto che basta affinché la fruizione turistica sia dignitosa) o di continuare a menarselo?

tratto dall'inserto "Weekend" del Corriere delle Alpi del 16 giugno 2016

 

Lozzo, cala la popolazione e aumentano i B&B: il paradosso demosociopatico lozzese

17 Giugno 2016 Botanico Palazzo, Cadore - Dolomiti bolcom, bolcomiadi2016, demografia

Una parte dell’acutissima analisi del demografo di corte, apparsa nell’ultimo numero de il L’ecco di Lozzo, merita di essere ribadita. Nel suo studio matto e disperatissimo il nostro, dopo aver sciolto nodi d’importanza vitale (vedi frutaruó & becher), si lancia dunque in questa analisi spietata:

Ma la perdita maggiore si registra sul versante dell’offerta turistica. Negli anni ’60 a Lozzo operavano tre alberghi e due pensioni. Scomparsi. In più c’erano oltre cento appartamenti in affitto dei quali ne restano a disposizione una cinquantina. In compenso sono sorti tre bed & breakfast.

Del fatto che gli alberghi siano “scomparsi” prima del crollo demografico (che inizia 12 anni fa) si è già detto. Dobbiamo inoltre rilevare, ce ne dispiace, che l’analisi demosociopatica del demografo di corte non si è addentrata in quell’abisso che è la dinamica domanda-offerta. Se io chiedo un lecca-lecca gusto coca-cola e tu mi offri capperi sotto sale, difficile che la domanda venga in qualche modo intercettata.

Insomma, il nostro non si cura di chiedersi se non sia stata anche, eventualmente, per puro caso eh, la carenza di domanda (quella indirizzata verso i servizi alberghieri su suolo lozzese) a condizionarne fortemente la chiusura.

Però, nel suo vagabondare in cerca della luce, della verità, il nostro si incarta andando a cozzare contro un paradosso che, da oggi, potremmo definire del demosociopatico lozzese: l’argutissima analisi rileva infatti, contestualmente al crollo demografico (che, ricorderete, oltre alle cavallette ha portato i frutaruó a scendere da sei a due…), il sorgere di tre bed & breakfast, da cui il paradosso:

in futuro, dobbiamo forse aspettarci che un ulteriore calo della popolazione si rifletta in un ulteriore aumento dei b&b?

 

crollo demografico in Centro Cadore (2007-2015): Lozzo in fabula (con il peggior risultato)

16 Giugno 2016 Botanico Palazzo, Cadore - Dolomiti bdemo2007-2015, cadoriadi, demografia

Chiedo perdono ai perarolesi che ho escluso dal grafico (ma ho incluso nella tabella): nel periodo considerato, 2007-2015, sono aumentati del 5,3%. A noi qui interessa focalizzare l’attenzione sul calo demografico; inoltre la loro variazione, 19 persone sulle 16.824 iniziali, pesa globalmente per un poco significativo 0,11%. Nel periodo considerato il maggior calo demografico va attribuito a Lozzo di Cadore, che svetta – laggiù – con una perdita di -13,9%.

Lozzo è seguito, ma già a quasi tre punti % di distanza, da Calalzo con – 11,2%, cui segue Vigo a -9,5%, Lorenzago -8,7%, Domegge -8,6%, Auronzo -7,1% e Pieve -6,1%. Quindi, come si vede, il nerissimo Lozzo riesce a fare 2 volte peggio rispetto a Pieve e Auronzo, 1,7 volte peggio rispetto a Domegge e Lorenzago e una volta e mezza peggio di Vigo. A breve la situazione riguardante tutto il Cadore (compresa Cortina) con un Lozzo ruggente…

 

Calo demografico % nei comuni del Centro Cadore tra il 2007 e il 2015

Variazione della popolazione residente nei comuni del Centro Cadore tra il 2007 e il 2015

Centro Cadore, Comelico-Sappada, Val Boite: saldo naturale, migratorio e totale 2007-2015 comprensoriale

15 Giugno 2016 Cadore - Dolomiti bdemo2007-2015, cadoriadi, demografia

In questo post abbiamo presentato il saldo totale dei bilanci demografici 2007-2015 dei tre comprensori cadorini confrontandoli tra loro su uno stesso grafico (a breve i grafici di confronto del saldo naturale e migratorio).

Qui invece presentiamo, per ognuno dei tre comprensori, separatamente, l’andamento del saldo naturale, migratorio e totale. La linea gialla rappresenta il saldo totale. Trascurando i valori in ordinata, valutiamo (a spanna) la posizione relativa delle tre linee che rappresentano i diversi saldi nei tre comprensori.

In Centro Cadore il totale (saldo) è più basso degli altri due (il migratorio va male e trascina in basso il totale); in Comelico-Sappada il totale s’intreccia al naturale (il migratorio è migliore del Centro Cadore e “tira su” il totale); in Val Boite il totale è per buona parte tra il naturale e il migratorio (il migratorio è ancora migliore e…).

 
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