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il sindaco di Lozzo e i muchachos deodoranti

20 Gennaio 2015 Botanico Palazzo bolcom, bolcomiadi, bolcomiadi2015

Dicevamo di quei due episodi di comicità involontaria regalatici dal bolcom: qui il primo, il sindaco di Lozzo di Cadore e l’ansia da prestazione, dove il sindaco, con l’utilizzo di parole di rara potenza evocativa – “pochi” e “molto” -, delinea un quadro oltre modo preciso 🙂 dell’attività amministrativa svolta (nella sostanza: pochi mesi, molto fatto). Qui di seguito il secondo (anch’esso in stile à la Verdone):

[…] Devo dire che in questi pochi mesi molto è già stato fatto. I giovani eletti hanno arricchito l’attività amministrativa con nuove idee ed energie vivaci. C’era proprio bisogno di una ventata di entusiasmo.

Che a leggere il passo così com’è scritto – ricordo che a scrivere è il sindaco – parrebbe di capire che dell’amministrazione precedente il vostro ritenesse che fosse – in chiave amministrativa e metaforica – una specie di fetecchia. Tenendo conto che le cose dette – si sta riferendo all’attività amministrativa – hanno valore sia nei confronti dei consiglieri sia, a maggior ragione, nei confronti degli assessori, l’affermazione appare alquanto autolesionisitica (mai sentito parlare di “darsi la zappa sui piedi”?).

Seguitemi.

“C’era proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo“. Come dire, con altre parole: aprite quelle finestre che qui c’è aria viziata.

(ma anche: siamo premuti come un limone e qua non esce più nulla; ne abbiamo pieni i coglioni, dov’è qui la festa?; che noia che barba, che noia che barba (cit. Mondaini); ci siamo rotti il cazzo, sotto a chi tocca!)

Ora, se guardiamo alla giunta, il sindaco c’era prima e c’è ora; stessa cosa per il vice; idem per il terzo assessore. Mi chiedo e vi chiedo: quando il sindaco scrive “c’era proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo” … a chi cavolo si sarebbe riferito, se non, anche, a se stesso? Ma se la giunta non fosse toccata dal problema, cioè se non fosse stata investita dalla ventata d’entusiasmo, allora le fetecchie “maleodoranti” (non entusiastiche, insomma) sarebbero tutti gli altri?

Ma nelle fila degli attuali consiglieri di maggioranza troviamo altri due ex e, a parte i due giovin eletti, a cui si deve la ventata d’entusiasmo (altresì “deodorante”), una sola new entry. Che il sindaco si riferisse, allora, a chi c’era precedentemente e adesso non c’è più? Vogliamo davvero dare questo fardello di fetecchioni (sempre in chiave amministrativa e metaforica) a chi non c’è più?

Che ci fosse “proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo” non era in dubbio. Ora è una granitica certezza.

Del resto, un famoso detto delle isole Fiji sostiene che “il pesce inizia a puzzare dalla testa”. Lo conoscono anche a Napule: “O pesce fete da ‘a capa”.

 

ditelo allo strenzi, che la crescita è già orfana

20 Gennaio 2015 Criticarium Itaglia, Ecco Nomia previsioni, renzie, strenzi, verso-il-default

Il FMI ha pubblicato le ultime stime. OK, le sbagliano sempre, ma di solito al ribasso. Però qui quello che conta è il confronto con i rivali, e l’italietta a guida strenzi è zoppa. Si può consolare solo guardando alla Russia. Ma se ci toccava la stessa sorte, ora saremmo colonizzati dai beduini. Siamo tuttavia preda degli scarafaggi: e in testa c’è lo strenzi.

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le pippe del papa

20 Gennaio 2015 Criticarium curiosando, spazio-laico

Gramellini. Nel “Buongiono” non sempre centra l’obiettivo (ci mancherebbe). Questa volta sì, eccome. Di mio ci metto il titolo (qui tutto il “Buongiorno”):

Crescete e moltiplicatevi ma senza esagerare, è la lieta novella annunciata ieri dal Papa Pop. I buoni cattolici, dice Francesco, non devono comportarsi come conigli. […]

Il Discorso del Coniglio segue di pochi giorni il Discorso del Pugno (a chi insulta la mamma)  […]. Da laico affettuoso mi permetto soltanto di chiedergli se non pensa che alla lunga questo suo parlare semplice e pieno di buon senso, mai seguito però da fatti concreti, non rischi di togliergli autorevolezza e credibilità. Facendolo assomigliare, più che a un vecchio prete argentino, a un giovane premier toscano.

il sindaco di Lozzo di Cadore e l’ansia da prestazione

19 Gennaio 2015 Botanico Palazzo bolcom, bolcomiadi, bolcomiadi2015

Dopo i ringraziamenti di rito – elargiti come abbiamo visto a quel deludente 47,4% di votanti, i soli che abbiano riconosciuto le mirabilie prodotte nei due mandati precedenti, ché gli altri se ne sono fottuti – il sindaco di Lozzo prosegue il discorso incorrendo, a mio modo di vedere, in due episodi di comicità involontaria. Non quella fatalistica in stile fantozziano, quella tontolona in stile “verdoniano” (à la Verdone, insomma). Dice il vostro:

[…] Fiducia che vi avevamo chiesto per portare a termine iniziative e progetti già avviati. Devo dire che in questi pochi mesi molto è già stato fatto.

Sindaco, sindacooooo! Pochi mesi, molto fatto. Io Tarzan, tu Gein.

Hai a disposizione tutto il bolcom e di queste nuove mirabilie non ci rendi partecipi neanche con un assaggio? Fosse anche piccolo piccolo. E tiralo fuori! Faccelo vedere. L’elenco, intendo, il “molto” che “è già stato fatto“.

Eccheccazzo! Noi ci contiamo.

Otto paginone otto del bolcom e non trovi un razzo di niente neanche a cercarlo con la lente d’ingrandimento. Ci vuoi tenere sulle spine? Ci riempirai di buone novelle alla prossima uscita della pravda lozzese? No perchè, se in “pochi mesi, molto fatto“, allora, alla fine del mandato, non riesco ad immaginarmi dove cavolo ci potremmo trovare? Sulla Luna? Riusciranno i nostri occhi a sopportare tutto quello sfavillante splendore d’iniziative e progetti?

Restiamo in attesa di opportuno addendum.

(come dite? il secondo episodio di comicità involontaria? ho già il titolo: il sindaco di Lozzo e i muchachos deodoranti)

 

ex caserma di Soracrepa: la diaspora delle canadesi

18 Gennaio 2015 Botanico Palazzo, Pian dei Buoi caserma soracrepa, cronache-lozzesi, sviluppo-pian-dei-buoi

Dicevamo del favonio, vento che talvolta porta con sé brutte sorprese. Ne sa qualcosa il sindaco di Lozzo di Cadore (e con lui la comunità tutta) che s’è visto involare parte delle canadesi che stavano sul tetto della ex caserma di Soracrepa: qualche dettaglio in ex caserma di Soracrepa: soffia il vento e infuria la bufera (foto delle canadesi al sole) e anche nel prologo ex caserma di soracrepa: soffia il vento e infuria la bufera (le canadesi hanno preso il volo).

Posto le foto seguenti perché prima del favonio e dell’involo altre canadesi erano già a terra e … da mo’. E’ per questo che a suo tempo ho dichiarato il sito “stalla comunale”. Con il sopraggiungere delle nuove canadesi lo spettacolo della “diaspora” ha assunto toni “catastrofici”, che in questo caso hanno ovvia giustificazione.

Ma noi siamo in grado di dimostrare quale livello di fancazzismo fosse stato raggiunto – prima del favonio di qualche giorno fa – dall’amministrazione comunale nella gestione (in questo caso “gestione” è una parola veramente grossa) delle adiacenze della caserma che, in quanto luogo di intenso traffico turistico, dovrebbero avere altre attenzioni da parte di chi continua a dichiarare di avere a cuore lo sviluppo turistico di queste lande.

 

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come la stampa puntella il disastro della deforma delle Province

18 Gennaio 2015 Autonomia, Provincia di Belluno Elettiva abolizione-province, belluno-autonoma, delriozzate, renzie

Quando la stampa decide di sostenere un “frame” lo fa con spudoratezza. A sostegno della deforma delle province, introdotta sconsideratamente dal governicchio del bimbominkione per mano di un illustre ignorante, tale Delrio, poche sono state le voci critiche fuori dal coro.

Quello che segue è un esempio tratto dal Sole 24 Ore e segnalato da Luigi Olivieri. Vaghissime stime di aleatori risparmi, introdotte subdolamente per orientare l’opinione pubblica in vista dello tsunami cui noi tutti assisteremo tra qualche tempo. Perché la riforma si rivelerà in tutto il suo “splendore”: non ci sarà nessun vero riordino, non ci sarà nessun reale risparmio e i servizi prima erogati si accartocceranno palesando l’abissale incompetenza di questi governicchio.

(ma guardiamo al bicchiere mezzo pieno: se per caso la stima si rivelasse verosimile – non lo sarà, sarebbe più facile trovare vita intelligente su Saturno – tenuto conto che le “vecchie” Province incidevano così poco sul bilancio della PA, non osiamo immaginare quali orizzonti di risparmio si dispiegherebbero se ad essere aggredite dal riordino delriozziano fossero state le regioni, i comuni o, perché no?, l’amministrazione centrale 🙂 )

solestime

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