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LE SETTE VITE DEL GATTO (PARDO) DI ARCORE ED IL SUO ‘ROYAL BABY’

22 Gennaio 2015 Attualità cagliostro, la-parola-ai-lozzesi

Quando calerà finalmente il sipario?

di Cagliostro

Ormai è assodato che i due massimi filibustieri del panorama politico nazionale hanno deciso di mettersi in affari. Tempo fa si sono incontrati (sembra che fin qui, gli abboccamenti , fra ufficiali e segreti, siano stati ben otto, ed altri ne seguiranno in questi giorni), si sono annusati , si sono capiti, nel senso che fra spregiudicati privi di qualsiasi etica politica e senso delle Istituzioni l’intesa è presto raggiunta, ed hanno stretto il famoso patto del Nazareno che contempla draconiani mutamenti nella organizzazione statuale e nella legge elettorale. Si intuisce, però, che l’amalgama pattizio contempla anche altro (ad esempio, l’elezione del Capo dello Stato), che il Pregiudicato ha chiaramente ammesso, mentre il giovin contraente toscano sul tema ha comprensibilmente glissato…

Il tronfio, spavaldo, arrogante “Bomba” (così era chiamato dai compagni di scuola per le sue incredibili sparate), dagli atteggiamenti e dalla postura molto simile a quella del Benito da Predappio e dalle logorroiche sceneggiate condite con promesse fantasmagoriche irrealizzabili degne del miglior Totò o del miglior Fantozzi dei tempi andati, in questo anno di governo ha dimostrato nei fatti uno spregio assoluto delle Istituzioni ed un mancato adempimento delle promesse programmatiche (“mai accordi politici con Berlusconi”, “La sua storia è finita”) e si è, invece, una volta assiso a Palazzo Chigi, subito acconciato a rimettere in campo il suo vecchio modello, già condannato per frode fiscale, estromesso ignominiosamente dal Parlamento, privato dell’elettorato attivo e passivo e relegato ai Servizi sociali.

E’ qui perfettamente inutile ripercorrere le tappe e le vicende di questo strano rapporto fra docente e allievo, fra vecchio re e principe ereditario (G. Ferrara) tanto sono note al pubblico e mettono in luce una (per ora) indissolubile comunanza di intenti a tutela delle rispettive utilità politiche. Basti dire che la manina che di soppiatto ha inserito, nel decreto attuativo della materia fiscale, la contestata norma dell’art. 19 bis sulla depenalizzazione della evasione e della frode fiscale al di sotto del 3% dell’imponibile dichiarato, norma all’inizio orfana di autore ma poi, dopo varie tergiversazioni e negazioni, il Bomba ha dovuto ammettere che si trattava di una sua iniziativa personale adottata fuori dalla collegialità.

Ed un tale trucco, inserito alla vigilia di Natale quando i media erano in ferie, avrebbe (avrà) effetto retroattivo per via del disposto dell’art. 2 del codice penale. La depenalizzazione così applicata avrebbe (avrà) la conseguenza di estinguere anche il reato sancito nel passato quando la norma favorevole non esisteva. Berlusca rientrerebbe (rientrerà) fra i beneficiari di questa disposizione e così egli tornerà immacolato in quanto a fedina penale; estinta/annullata la pena principale, verranno estinte/annullate anche le pene accessorie come la interdizione dai pubblici uffici ed il diniego dell’elettorato attivo e passivo. Così si avrà il completo reintegro nella così detta ‘agibilità politica’. Proprio in queste ore lo scambio nefando sta avvenendo, anzi in parte è già avvenuto e quindi i due filibustieri possono dirsi contenti e felici. Il Bomba ha ottenuto la certezza della approvazione della legge elettorale e quella del Senato nuova edizione.

Queste le modifiche alla legge Elettorale rispetto all’originario patto del Gennaio 2014: premio di maggioranza non più alla coalizione bensì alla lista; spostamento dell’asticella ai fini premiali dal 37 al 40%; abbassamento delle soglie di accesso al Parlamento al 3% e ben 100 capilista nominati. Insomma, sembrerebbe una vera e propria debacle subita dall’ex cavaliere, tanto che l’on. Fitto ha definito l’accordo la condanna di F.I alla ininfluenza o, tutt’al più, a lista minore di sostegno al nuovo PDN (Partito della Nazione vagheggiato da Renzi, che ricorda da vicino il PNF con il listone nazionale, nell’anno di grazia 1924!). Ma fra personaggi di tal fatta risulta inconcepibile che uno abbia ottenuto macroscopici vantaggi e l’altro sia totalmente soccombente. Infatti, non è proprio così, anzi le contropartite ci sono, eccome se ci sono! E certi giornalisti, molto addentro nei meandri di questa politica deteriore, queste contropartite le hanno puntualmente così indicate:

  • Varo della norma sopra richiamata in materia di condono fiscale effettivo a beneficio della sbianchettatura della fedina penale del cainano. Il Bomba non ha mai detto che modificherà l’art 19 bis; ha detto che il decreto attuativo sarà ripresentato dopo la elezione del PdR (fra filibustieri, evidentemente, non ci si fida: “vedere moneta e poi dare cammello”);
  • Blocco della riforma sulla prescrizione (erano previsti due anni di blocco dopo il primo grado di giudizio). Nel processo di Napoli sull’acquisto dei senatori (leggi: De Gregorio) e la conseguente caduta del governo Prodi, il Berlusca non vuole assolutamente correre rischi…
  • Elezione di un PdR non ostile all’arcoriano (magari di Centro Destra).

Oggi un commentatore ha scritto che il Bomba è “un mediocre democristiano di periferia travestito da uomo di sinistra”. Definizione quanto mai azzeccata. La spregiudicatezza di questi due soggetti appare in tutta la sua sconcertante pesantezza ed il ciarlatano più anziano risulta politicamente il “papà genetico” del ciarlatano più giovane. L’arcoriano ha sempre giocato pesante quando si è trovato in difficoltà. Ora è giunto al punto di scaricare perfino la sua creatura politica, F.I., dimentico perfino della sua collocazione ‘ideologica’ e del suo profilo elettoralistico e si è buttato a capofitto (almeno per ora) in braccio al degno allievo, pur di ottenere l’agognata “agilità politica” e salvaguardare così, dall’alto del riconquistato formale prestigio, la posizione economica delle proprie aziende (ora non più prospere come un tempo).

Infine, il disegno consentirà di evitare altri incombenti pericoli in sede penale. Certo, va sottolineato che due personaggi così andranno d’accordo fintantoché potranno sostenere vicendevolmente i propri interessi di bottega, a scapito della essenza (e, forse, della stessa esistenza) del nostro sistema democratico ed Istituzionale. Quello che il Caimano non è riuscito a realizzare in 20 anni (progetto P2), verrà con tutta probabilità, purtroppo, realizzato dal suo degno compare, ovviamente con la spinta e la supervisione dell’anziano, turpe maestro. Ma il sodalizio durerà? Oppure il più svelto e furbo dei due metterà presto fine all’innaturale connubio fatto alle spalle dei cittadini italiani? Due filibustieri, a guisa di due polli in un pollaio, non possono convivere a lungo…

In ogni caso il giocoliere parolaio Renzi passerà alla storia come colui che ha rimesso in circolo il grande Pregiudicato, passato (quasi) dalle patrie galere ai fasti di “Padre della Patria”, ed ha brigato per reintegrare tale figuro, a pieno titolo, nel mondo politico istituzionale, avvalendosi di nefande leggi ad hoc opportunamente manipolate. E’ questa una nuova edizione delle leggi ad personam: prima c’erano gli Schifani, i Cirielli, i Castelli, gli Alfano e via cantando; oggi c’è il Bomba toscano, improbabile uomo di sinistra, che salva i pregiudicati e si allea con una destra che peggio non si può. Attenzione, però, troppa astuzia luciferina porta male. Ricordiamo il motto: “Enrico, stai sereno”… Attento, Caimano, che l’allievo non superi il maestro; del resto sembra che i tuoi riflessi siano, di questi tempi, un po’ appannati.

 

presidente del Bim consorteria: bando alle ciance, noi lo vogliamo cadorineggiante

21 Gennaio 2015 Politica nostrana belluniadi, bim, cadoriadi, sindakos

Ha parecchie ragioni, il sindaco di Rocca Pietore De Bernardin, parlando del fantomatico buco del Bim e dei danni provocati dai comuni ai propri cittadini (della vergognosa vicenda questa è la chiave di lettura corretta), i quali sono chiamati ora a metter mano al portafogli per sanare un’azienda tanto viscida quanto decotta. Non le manda a dire anche in relazione alla deiezione, oops, elezione (sapete come la penso) del presidente del Bim Consorzio:

[…] Ci sarà la fila dei miei colleghi che ambiranno anche a quella sedia perchè i miei colleghi a differenza mia, trovano il tempo per fare un po’ di tutto, sedersi un po’ qua e un po’ là, io ritengo che sto facendo il sindaco di un comune difficile da gestire, anche ritengo importante, perciò non ambisco a nessuna sedia a Bim Consorzio come non ho ambito a sedie in Provincia o in Comunità Montana…

Ma il sindaco di Rocca ha anche un torto, uno soltanto: un presidente è dovuto.

E allora, noi che siamo cadorini, dopo aver fatto il colpaccio con la presidente della Provinciazza, sindaca di Auronzo, non possiamo che parteggiare animosamente per il candidato cadorino (ancorché d’importazione) alla presidenza del Bim Consorteria, tale Manfreda, sindaco di Lozzo e fornitore ufficiale del BLOZ (quello che era Emilio Fido per Striscia la notizia).

Tanto più ora che la mitica e unitaria armata brancaleone dei sindakos si è disunita e i maialoni corrono per l’aia cercando una sponda, chi qua, chi là.

Perché, vedete, se riesce il colpaccio anche per il Bim, il Cadore non avrà più alcuna scusante e l’abisso in cui l’abbiamo visto sprofondare in questi anni – tuttora il Cadoric, versione dolomitica del Titanic, sta affondando mentre l’orchestra dei sindaci continua lieta a suonare – dovrà lasciare spazio ad una rinascita tempestiva, ma soprattutto luminosa e ancor più duratura.

E con quei due, porca di quella troia, la rinascita per noi ciadorins la vedo garantita oltre ogni ragionevole dubbio.

(del resto già lo dissi a suo tempo e… scripta manent)

 

CorrierAlpi e marketing territoriale: le Tre Cime si confermano regno degli appassionati delle ciaspe

21 Gennaio 2015 Cadore - Dolomiti, Giornalando, Turismo e dintorni ciaspe, giornalando, marketing-turistico, scripta-manent, turismo-cadorino

Tempestivi, al CorrierAlpi. E’ arrivata la neve, è di nuovo tempo di ciaspe. Le Dolomiti, “e le Tre Cime in particolare si confermano il regno degli appassionati delle racchette da neve”. Noi non sappiamo come siano riusciti al Corriere a determinare che questo pezzo di Dolomiti si confermerebbe regno degli appassionati delle racchette da neve (è @AstroSamantha, dai, ditelo, che vi passa i dati). Ma non è questo che ci cruccia.

Il cruccio vero è che per “celebrare” questa conferma t’abbiano schiaffato, delle Tre Cime, una foto che più estiva non si può. Eddaiii!! No dico: con tutto l’andirivieni che possiamo immaginare (cazzo, è il regno degli appassionati delle racchette da neve!!!) è una sfiga della madonna non avere neanche una foto invernale (non dico con le ciaspe ai piedi, ma, ri-cazzo, faccela vedere la neve, suvvia).

Ma in redazione son mica grulli: se ne ravvedono. E allora di foto – evocativa – te ne schiaffano un’altra subito dopo, accompagnandola con una studiata didascalia: “Un atleta con le ciaspe sulle Dolomiti Bellunesi”. E che sono bellunesi lo vedi, chiaramente lo vedi, dal gruzzoletto di neve lì a sinistra, tipica formazione – quasi esclusiva – delle nostre Dolomiti (‘na roba…).

Questo, ragazzi, è marketing all’ennesima potenza!

(avessimo anche noi, qui in provincia di Belluno, un giornale così, potremmo fare miracoli. Miracoli!)

(per la cronaca: quello che vedi se gugli “ciaspe tre cime” è rappresentato nella terza foto. E di cadorino, volenti o nolenti, c’è quasi niente. Compris?)

trecime

ciaspeatleta

trecimeciaspe

forza italicum…

21 Gennaio 2015 Criticarium Itaglia itaglia, mestra-menistra, repubblica-bananiera, strenzi

Va detto che il piddume deve essere sostanzialmente soddisfatto da questo accordo tra Renzi e Berlusconi. Diversamente si sarebbero riversati nelle piazze, no? In fondo in passato lo hanno fatto per molto meno. Ecco, pensavo che la merda fosse solo tra i piddini di corte. Pare di no.

nazzareno

da Cortina Dolomiti: attiva il tuo fisico con piccoli esercizi di mobilità

21 Gennaio 2015 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni abolizione-province, cortinando, marketing-turistico, turismo-cadorino

Questo è un decalogo, “il Decalogo dello Sciatore”, che il consorzio di promozione turistica di Cortina propone via twitter. Se questa è la prima regola, non oso pensare alle altre nove. Ricordati di fare le scale. E anche “qualche passo a piedi”. Quanti? Dieci? 640? 18.000? Ma soprattutto, ricordati di fare piccoli esercizi di mobilità: spararsi una sega può essere considerato “piccolo esercizio di mobilità”? Così, per farsi un’idea. Lavarsi i denti? Scaccolarsi? Avviare il SUV?

Insomma, cercate di fare a meno del teletrasporto.

(sono questi utilissimi consigli forniti quotidianamente che creano fidelizzazione. Lo dico col massimo della serietà. Inizia a farlo uno, su twitter, e tutti gli altri lo seguono. A breve le ricette per una graspa d’autore (avete mai provato l’asperula di Travenanzes?); seguiranno i piatti tipici: dall’anatra all’arancio al koala farcito con lingue d’armadillo)

“Dai importanza ai piccoli comportamenti utili al tuo corpo per un completo risveglio. Fare le scale, qualche passo a piedi la mattina, dei piccoli esercizi di mobilità faranno partire la tua giornata con il giusto slancio.”

 

E non dimenticatevi il grissinazzo d’asporto (per la motilità intestinale è un toccasana).

 

attiva

‘moretti si presenta senza simbolo del PD: non si abbinava col vestito’ (smorettimento n. 10)

21 Gennaio 2015 Criticarium Itaglia elezioni-reg., quelli-del-PD, smorettimenti

Ahhh: le caprette ti fanno ciao!

(via @spinozait)

regionali

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