BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

le discese ardite del PIL italiano (un 2014 disastroso)

16 Maggio 2014 Criticarium Itaglia, Ecco Nomia della-confutazione, quelli-del-PD, renzie, supercazzole, verso-il-default

Delle previsioni governative (del cazzo) fatte in questi anni si è già detto. Da ultimo, era appena iniziato l’anno, abbiamo messo a confronto le ipotesi sviluppate dalla pantofoLetta e nella quale il governo dava per il 2014 il pil in crescita dell’1,1% mentre l’OCSE si fermava ad un +0,6%:

[…] Sono degli inguaribili ottimisti. E’ che poi, a consuntivo, fanno sempre una plateale figura di marmellata. Ma non cambiano, restano degli inguaribili ottimisti e giù a prendersi cazzuolate di nuova marmellata (perché? ma perché qualcuno li rivota).

Passiamo al 2014. Se tutto va bene l’Italia con le pezze al culo dovrebbe agganciare la ripresa che c’è in Europa. Il governo dice per un +1,1% (sono variazioni percentuali rispetto all’anno precedente; non importa se l’anno precedente eri nella marmellata…), tutti gli altri un pochino meno (da +0,8% a +0,5%). Alla fine credo che la “ragione” andrà all’Ocse e a Confindustria (+0,6%). Basta aspettare: questo post è scritto apposta …

Basta aspettare … dicevo.

Alla presentazione del DEF il bimbominkia succeduto a pantofoLetta, tale Renzie, preso atto che “quello” in cui pensava d’essere non era falsopiano ma “discesa”, si affrettò a ritoccare verso il basso la stima governativa ad un +0,8% mentre l’OCSE lo fece portando la propria stima a +0,4%.

Ma basta aspettare … l’arrivo dell’Istat (stima preliminare).

Nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013. […]

Nello stesso periodo il Pil, in termini congiunturali, è aumentato dello 0,8% nel Regno Unito e ha segnato una variazione nulla negli Stati Uniti. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,1% nel Regno Unito e del 2,3% negli Stati Uniti.

La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,2%.

Tanto per capirci, per variazione acquisita si intende quella che si avrebbe a fine 2014 se nei trimestri seguenti l’andamento del PIL fosse pari a zero. Se a fine anno vogliamo vedere il segno “più” sul PIL, nei prossimi trimestri dovremmo crescere come non siamo riusciti a fare negli ultimi 20 anni. Accontentiamoci di chiudere l’anno a zero (contraddicendo ogni previsione, anche quelle meno ottimistiche).

No! Qui non diremo che è colpa di Renzie. E’ un ignorantone fotonico tale e quale il suo sottosegretario Delrio, ma questa colpa non gliela daremo. Siamo però certi, lo siamo oltre ogni ragionevole dubbio, che se l’Istat avesse decretato qualcosa di positivo, anche infimo, il bimbominkia e il suo sottosegretario trombone avrebbero acceso i fuochi d’artificio.

E’ anche per questo che qui li disprezziamo con molto calore!

 

A PROPOSITO DELLA ECLETTICA NATURA DEL BOL-COM

16 Maggio 2014 Botanico Palazzo, Politica nostrana bolcom, cagliostro, la-parola-ai-lozzesi

di Cagliostro

Ho finalmente potuto leggere, sulla Pravda locale, il radioso consuntivo della legislatura che si va chiudendo. Il ghost-writer che si è prestato alla bisogna (dallo stile, escluderei che l’autore sia colui che è assiso sullo scranno più alto del botanico Palazzo) deve possedere elevate qualità di turiferario/flabellatore. Credo che il tono enfatico sia andato ben oltre gli stessi input ricevuti, giacché la solerzia incensatoria, camuffata da un ‘periodare’ piano ed alquanto disinvolto, promana e trasuda in ogni rigo. La esigenza elettoralistica di ottenere per la terza volta un bulgaro consenso si intravvede lontano un miglio. Ma era proprio necessario, mi domando e chiedo, un tale dispendio di energie e denaro (pubblico?!)?

E lo sforzo profuso nel vantare tutti questi asseriti meriti non nasconderà forse il solito intendimento di obnubilare certe scomode verità, spruzzando dovizia di aglio e limone negli occhi dei soliti sostenitori disinformati e creduloni? Se la sicurezza circa l’esito positivo del rinnovo fiduciario è quella che viene sottolineata ad ogni pié sospinto (ed io non ho dubbi che così, purtroppo, sarà), che bisogno c’era di tanto strombazzamento? Si è trattato soltanto di un pleonastico vezzo autoreferenziale nel fare sfoggio di un bilancio così smaccatamente ( e falsamente) colorato di rosa? O non è piuttosto il caso che l’enfasi nasconda intrinsecamente una coda di paglia, una certa cattiva coscienza, una mal riuscita tinteggiatura di calce data da un improbabile imbianchino su di un muro che muffa e ‘fuffa’ hanno abbondantemente annerito?

L’elenco puntiglioso di quanto sarebbe stato benevolmente fatto a beneficio dell’intera cittadinanza, parte dal presupposto che una tale mole di realizzazioni (investimenti infrastrutturali e servizi) sarebbe stata approntata ed affrontata con il prevalente ricorso a finanziamenti esterni i più variegati, il tutto senza soverchio impiego di risorse proprie e, soprattutto, senza taglieggiare i cittadini mettendo le mani nelle loro tasche con vessazioni da gabellieri. Va infine sottolineata la ulteriore nota di merito attribuita a lor signori dal Bol Com: in un contesto così negativo, in tempi di vacche magrissime, anzi scheletriche, il prodigio è avvenuto a dispetto dei sostanziosi tagli intervenuti nei trasferimenti dal Centro.

Lo scorso 4 Maggio, alle ore 18,47, commentando l’articolo del redattore dal titolo “ Migliorati i servizi nonostante la diminuzione dei finanziamenti statali/2 (della zecca comunale)”, così mi esprimevo sulle possibili motivazioni alla base dei fantasmagorici risultati vantati dal Duo di Piadena in una congiuntura estremamente negativa:

[…]

  1. Si è forse in presenza di poteri non comuni, quasi miracolistici, oppure siamo nel campo del paranormale (dallo Zingarelli: “…detto di fenomeni non soggetti alle normali leggi fisiche o psichiche”);
  2. Se la condizione di cui al punti 1) non fosse corrispondente alla realtà, bisognerebbe pensare che i due mirabolanti e contrastanti assunti (autentico ossimoro: – risorse, + servizi) sottintendessero che, in precedenza, ci fossero più risorse e che, lapalissiana conseguenza, fossero stati meno curati i richiamati servizi resi alla cittadinanza… In poche parole, nell’ultimo periodo, pur in presenza di una crisi devastante ed a corto di mezzi, i responsabili della Cosa Pubblica avrebbero di molto migliorate le proprie performances, con implicita ammissione, però, di una pregressa negligenza nell’espletamento dei loro doveri (in situazioni oggettivamente più rosee).
  3. L’ultima fantasmagorica ipotesi da valutare era ed è quella che il rebus fosse stato risolto con il ricorso alla zecca comunale messa in funzione nel magazzino di Palazzo Mubarak per la stampa dei Manfredabonds. Ipotesi molto suggestiva e verosimile e che spiegherebbe in modo esaustivo l’arcano….

 

Il mio attuale intervento vuole indirizzarsi su tre precise direttrici:

a) Alcune confutazioni in materia di investimenti in infrastrutture;
b) Puntualizzazioni in fatto di imposizioni fiscali in senso lato;
c) Valutazione sulla carenza e genericità prospettica ed assenza di una vera impostazione programmatica degna di questo nome sotto i profili sociale, civile, economico, di difesa del territorio ecc.

Punto a):

  1. Il richiamato investimento nella centralina di Vellezza, a mio avviso, pecca in fatto di trasparenza. Non è stato infatti evidenziato a dovere il rapporto costi/benefici proiettato nel tempo con un preciso dettaglio della ipotesi reddituale. Ma, soprattutto, non è mai stato chiarito il mistero dell’acquisto di due appezzamenti di terreno in modo forfettario e chiaramente esorbitante (Euro 5000 + Euro 3800, se non ricordo male), il tutto attraverso una delibera priva di dati catastali (dimensioni delle aree, tipologia del suolo, rendita e dati identificativi ulteriori) e di una perizia di stima. Paura di procedere ‘forzosamente’? Timore di crearsi inimicizie, magari a livello parentale?
  2. La vicenda della caserma è stata tratteggiata in modo (volutamente?) approssimativo, tanto che non si riesce a capire se effettivamente la vicenda è chiusa o meno e se l’inerzia nella salvaguardia del cespite nuovamente degradato nasconda, magari, verità recondite. Poca anche la chiarezza sulla futura destinazione d’uso. Dopo le numerose nefandezze che la vicenda ha riservato, si dice ora che la Caserma “è stata salvata dalle sgrinfie di improvvidi profittatori”. Si passano però sotto silenzio, le coperture offerte a chi questo guaio molto dannoso ha provocato. Per non dire poi di errori, dabbenaggini, insipienze e quant’altro messi in luce nel passato remoto e prossimo….
  3. Si mena poi vanto per la “creazione” del museo della Latteria. Bene. Ma perché non fare anche riferimento alla spesa esorbitante, comunque sostenuta con soldi pubblici, ed alla assegnazione di gran parte delle opere a ditte di provenienza vicentina (Costo del bagno Euro 28.000, ndr)?
  4. Palazzo Mubarak. Su più aspetti della vicenda si è ampiamente parlato, a suo tempo, su questo blog. Progetto esteticamente risibile. Impegno del Comune parziale ma molto gravoso. Operazione “do ut des” con il Gal? Comodato d’uso gratuito dei locali. Quale la contropartita? Soltanto l’onore della presenza di tale ‘Ente-struttura’?

Punto b):

L’attuale compagine si compiace di non aver aumentato le imposizioni fiscali e tariffarie, si compiace dei risultati raggiunti in fatto di servizi nonostante le avverse congiunture economico-finanziarie. Bene! Ma le addizionali Irpef mi sbaglio o non sono forse state aumentate? Per la raccolta e smaltimento dei rifiuti viene affermato che le tariffe sono ferme al 2004!! Ma tenere ferme le bollette al 2004, mentre nel frattempo è intervenuto il lusinghiero risultato che si sbandiera, non costituisce per caso equiparazione ad un pratico aumento del gravame? Perché non praticare una congrua riduzione come fatto, ad esempio, dai Comuni di Calalzo, Belluno, Ponte nelle Alpi (ed altri ancora)? E’ mai possibile che si accampino giustificazioni risibili e si faccia orecchie da mercante?

Voglio qui fare cenno alla bolletta idrica inopinatamente caricata di un insopportabile aggravio per coprire ‘ il buco nell’acqua’ di BIM-GSP creato, comunque dalla confraternita sindacale e non certo dagli ignari cittadini-utenti. E la oscena proposta, prima scartata con altre di uguale oscenità, poi riproposta e fatta approvare, sapete che è parto anche della fantasia di uno dei così detti ‘saggi’, l’attuale vice Presidente di BIM Consorzio, tale Mario Manfreda? E la vicenda è ora in fase di contestazione nelle opportune sedi…

Punto c):

Il programma presentato da “Lozzo per il Bene Comune” a me è sembrato, fin dal semplice titolo della lista, un autentico ‘lapsus froidiano’ da parte di chi, da 10 anni, è detentore di un Potere oligarchico, mai visto prima alle nostre latitudini. Occorre ricordarlo? Basti pensare alla vicenda madre del noto pianoro, con sanatorie sui-generis caratterizzate da abbondante generosità a beneficio dei pochi pseudo concessionari, con input impropri sulla durata quasi centenaria, perfino rinnovabile. Per ogni altro deplorevole aspetto della vicenda, faccio rinvio a quanto già scritto su queste stesse colonne.

Scorrendo ora la summa manfrediana dei buoni propositi, si ha la chiara sensazione di una genericità sconcertante e di omissioni non di poco conto. Nessuno che abbia pensato ad un taglio (meglio, alla soppressione) della addizionale Irpef, non una parola poi sulla possibile creazione di un Fondo di solidarietà a favore di disoccupati, cassaintegrati, incapienti. Non si riscontra la previsione di incentivi alle nascite (come, di contro, fatto in altri paesi) o di una contribuzione per i ricoverati nelle varie strutture per anziani… Silenzio assoluto sulla tassazione delle seconde case e sulla Tasi…, forse perché la legge consente di prorogare la decisione nel 2° semestre, ossia dopo il responso elettorale…

Si parla tanto di turismo, di ‘ludiche’ performances sulle ciaspe, sugli sci da fondo o da alpinismo ecc. ecc.. Ma il vero turismo si fa con il favorire lo sviluppo della vera ricettività (albergo diffuso, mai sentito parlare?), con strutture per il soggiorno degne di questo nome, con l’incentivo agli addetti, agli esercenti, ai commercianti, con una più adeguata e moderna pubblicizzazione delle proprie potenzialità.

Infine, per quanto concerne la cura e la salvaguardia del territorio, perché non programmare forme innovative di accentramento della frastagliata proprietà prativo-boschiva e varare piani di vera riqualificazione per aree omogenee? E’ questa una idea di cui ho sovente parlato su questo blog ed ora noto che una proposta del genere viene illustrata su Il Cadore dal Dr Forestale Costantino Pinazza… Visto che si è tanto bravi a rendere al meglio i risultati amministrativi anche in tempi di ‘carestie’ e visto che si è anche molto attivi nella ricerca di finanziamenti a fronte di progetti e bandi europei, statali e regionali, perché non parlare anche di Revis e/o di una radicale sistemazione della strada del Genio (non soltanto quindi della semplice asfaltatura, che si dice già essere finanziata)?

 

a Lozzo di Cadore tutto a costo (quasi) zero per il comune e per i cittadini… (Lozzo Fifa & Fuffa /3)

15 Maggio 2014 Botanico Palazzo bolcom, bolcomiadi2014, elelozzo2014, lozzofifa&fuffa

Nel bla bla introduttivo del bolcom aprile 2014 il sindaco e i consiglieri (così si firmano alla fine del pistolottone gli estensori del medesimo: “sindaco” e “consiglieri”) ci regalano, al pari delle edizioni precedenti, una perla letteraria di indubbio pregio. Nell’elencare sommariamente gli ambiti d’intervento nei quali si sono prodigati, ci tengono a sottolineare una particolare modalità d’utilizzo delle risorse finanziarie che ha destato tra l’altro, anche, affermano, “ammirazione in Cadore e in Provincia di Belluno” (me cojoni):

[…] Anche perché tutto è stato realizzato utilizzando risorse finanziarie provenienti dall’Europa, dallo Stato Italiano, dalla Regione Veneto e dal Consorzio dei Comuni. E quindi quasi a costo zero per il Comune e per i cittadini di Lozzo di Cadore.

Risposta di getto:

E grazie al cazzo!

Vorrei ben sperare che di fronte a tutto quel ben di dio che Europa, Stato, Regione e Consorzio mettono a disposizione dei comuni per le loro necessità di spesa ci sia anche un sindaco “fantasioso” che opti per la copertura di quelle spese a debito !!! 

 

Risposta un po’ più elaborata:

Sindaco e consiglieri: sedetevi e ascoltate. Nel sistema solare la Terra è l’unico pianeta dotato di vita intelligente. Fatta eccezione per qualche popolazione “primitiva”, il resto dei consorzi umani si aggrega in quelle cose che alla fine si chiamano “comuni”. La macchina di tutti i comuni terrestri, così anche per l’Italia, vive di tributi propri (soldi nostri) e di rimesse o trasferimenti dello Stato cui appartiene (soldi nostri), delle Regioni (soldi nostri), del Consorzio (soldi nostri) e, per chi vive in Europa, dell’Europa (sempre soldi nostri visto che l’Italia è per la UE un contributore netto).

(ho semplificato al massimo, avendo bene in testa che lì dove il federalismo funziona le cose avvengono diversamente, nel senso che la raccolta impositiva ha una maggior impronta locale e che è quindi lo stato federato che manda soldi al centro e non vicerversa … ma non sottilettiziamo, so di aver a che fare con gente pronta).

Voglio dire che così è, sul pianeta Terra. Tutte le volte che non è così, cioè tutte le volte che il comune non si trova la pappa pronta (nel senso che Stato, Regione, Consorzio ed Europa non sganciano le risorse necessarie), il medesimo comune, in funzione dei vincoli di bilancio legati al patto di stabilità interno, o rinuncia a fare quello che vorrebbe fare o deve ricorrere al debito.

Quindi se ne deduce che:

se quello che è stato fatto lo è stato, come dite, “quasi a costo zero per il comune e per i cittadini di Lozzo“, vuol dire – molto semplicemente – che la pappa era pronta. Tè capì?

(precisazione: il qui evocato “costo zero” si riferisce, ovviamente, ai costi eventualmente da affronatare dopo aver pagato tutte le tasse che ognuno paga e che sono inglobate nei trasferimento dello Stato, Regione, Consorzio, Europa che il comune ha utilizzato e nei servizi che il medesimo eroga: quindi, in senso generale, col cazzo che sono a costo zero)

 

Altra risposta possibile: ci può essere uno scimmione che si fa 12 km di strada nella foresta per andare a prendersi un casco di banane quando il casco lo trova fuori dalla tana?

Ancora: può un ipotetico uomo tutto casa e chiesa, timorato di dio, vantarsi di sollazzare il proprio regale augello in compagnia delle note e nobili zoccole di montagna, o con le meno nobili puttanone di quartiere, quando ha una moglie che gliela dà gratis?

E ve ne sono altre, di risposte possibili, che lascio alla vostra fervida fantasia.

 

‘unità è (anche) partecipazione’ (i magnifici allo sbaraglio)

15 Maggio 2014 Politica nostrana magnifica-comunità, mefitici, perle-dialettiche, politiche-cadorine, scripta-manent

Sul numero di maggio de “Il Cadore” il presidente della “mefitica” oops Magnifica Comunità di Cadore, tale Renzo Bortolot, si dilunga in quello che a me pare un lacrimevole pistolotto sulle prossime elezioni comunali e sulla partecipazione al voto (per nostra fortuna il Bortot non s’allunga fino a Bruxelles con la sviolinata europeista di rigore).

[…] Un segnale forte in questo senso può venire anche dalla partecipazione al voto delle prossime elezioni comunali: una forte affluenza dimostrerebbe l’interesse dei cadorini per il loro futuro e sarebbe di sprone per i nuovi e vecchi amministratori a lavorare assieme, a far squadra per un progetto condiviso di ripresa e sviluppo intelligente del Cadore. Dunque, parafrasando una celebre canzone di Sergio Endrigo: unità è (anche) partecipazione!

Rifletto:

(a) – “una forte affluenza dimostrerebbe l’interesse dei cadorini per il loro futuro“: ma anche no!

L’interesse dei cadorini per il proprio futuro potrebbe esprimersi perfettamente anche disertando le urne per manifesta – storicamente definita – incompetenza dei sindaci: dovrebbe bastare, anche se non è la sola prova, …

la Madre di tutte le Vergogne, la gestione BIM-GSP!!

 

(b) – “…e sarebbe di sprone per i nuovi e vecchi ammnistratori a lavorare assieme, a far squadra…”

Come dire che per un attuale o futuro amministratore  “il lavorare assieme, il fare squadra” è capacità/caratteristica che si acquisisce/rinforza in base al risultato elettorale e non intima e sofferta convinzione?; cioè, tanto per capirsi, in presenza di scarsa affluenza i sindakos potrebbero sentirsi autorizzati a spararsi le seghe singolarmente invece di farlo collettivamente?

Inoltre: in passato, anche quello relativamente recente, nel quale l’affluenza al voto è stata significativamente superiore all’ultima tornata, vi è forse un’evidenza storica che ciò abbia contribuito – allora, in quel passato – ad unire i sindaci in un “comune afflato” tanto da poter sperare che anche oggi potrebbe essere così ?

Aiutino: NO! Nessuna evidenza.

 

(c) – “…per un progetto condiviso di  ripresa e sviluppo intelligente del Cadore.”

Su ripresa e sviluppo niente da dire, siamo tutti d’accordo (chi è che si divertirebbe, a parte il peones Piccoli, a martellarsi gli zebedei?). E’ su “intelligente” che mi si aprono orride perplessità!!

 

(d) – “Dunque, parafrasando una celebre canzone di Sergio Endrigo: unità è (anche) partecipazione!”

Non sono proprio ferratissimo sull’argomento lirycs (pronto quindi a cospargermi il capo di cenere se…) ma mi sa che qui si può “parafrasare” anche tutta la notte … quella “celebre canzone di Sergio Endrigo” senza cavare un ragno dal buco. Col coinvolgimento di Giorgio Gaber, magari, la cosa potrebbe risolversi.

(evito, anche se mi prude parecchio quell’organo che conoscete, di avventurarmi nelle praterie filosofiche che vedrebbero fusi – perché non contrapposti? – il concetto di unità e di partecipazione; solo perché la cosa sarebbe noiosa ai più)

 

fotovoltaico a Lozzo: mentre il sindaco si gingillava con l’umido… (Lozzo Fifa & Fuffa /2)

14 Maggio 2014 Botanico Palazzo bolcomiadi2014, elelozzo2014, fotovoltaico, lozzofifa&fuffa

Sempre in relazione all’impianto fotovoltaico sul tetto delle scuole medie.

Mentre il vostro sindaco si stava ancora “rotolando” nelle scoaze (2010), nel senso che si stava gingillando con i dettagli operativi della genialata dell’introduzione della raccolta differenziata dell’umido (vedi per questo, fra gli ultimi, sindaco di Lozzo: bandiera nera la trionferà … /2)…

… 6.311 sindaci italici avevano già provveduto ad installare da qualche parte il loro impianto fotovoltaico (trattasi a tutti gli effetti, lo avete già capito o ci arriverete presto, di impianto d’ordinanza).

Siccome i comuni in Italia sono in tutto 8.057, a quel tempo quelli col fotovoltaico d’ordinanza costituivano già il 78% del totale.

L’anno dopo, 2011, anno d’entrata in funzione dell’impianto lozzese che il sindaco ha avuto l’ardire di definire “fondamentale per il futuro del paese“, sarebbero saliti a 7.273,  il 90% di tutti i comuni italiani. Nel 2013 i comuni “fotovoltaici” sono giunti al numero di 7.857 ossia il 97,5% del totale.

Che dire quindi?

Non è che uno di questi giorni, caro sindaco, ci debba capitare – sto immaginando – di leggere di una dichiarazione secondo la quale …

Lozzo di Cadore è stato un pioniere nel fotovoltaico!

No perché, … rischierebbe di apparire quasi verosimile.

Dall’altro lato: ma chi sono quei pirla di sindaci – perché sono dei pirla, no? – che guidano quel 2,5% di comuni che ancora non hanno realizzato il proprio fotovoltaico d’ordinanza?

(ancora: dì la verità, sindaco, chi è che ti ha ispirato questa volta? qual è stata la musa? lo so: è un mix di fattori fra i quali la lungimiranza ha un peso determinante; e comunque, se ti riesce, qui sul BLOZ stiamo aspettando le cifre che qualificano e quantificano la resa del fotovoltaico; speriamo, con tutto il c… speriamo, che non sia un fotto-voltaico, perché alla cosa non saremmo adeguatamente preparati)

legambiente-comuni-rinnovabili

(immagine tratta da legambiente.it)

‘dal fotovoltaico incassiamo risorse finanziarie…’ (Lozzo Fifa & Fuffa /1)

14 Maggio 2014 Botanico Palazzo bolcomiadi2014, elelozzo2014, fotovoltaico, lozzofifa&fuffa

(Inizia con questo articolo un’analisi minimale del contenuto del Bolcom aprile 2014 – detto “pizzico ottimistico” – edito da Lozzo Fifa & Fuffa. Va detto subito che a coronamento del mandato, dei “cinque anni di cammino insieme”, l’edizione aumenta la foliazione giungendo a 8 pagine largamente decorative.)

Il sindaco “capocircense”, riferendosi all’impianto fotovoltaico posto sul tetto delle medie, aveva già detto che esso risultava fondamentale per il futuro del paese:

Alcune di queste sono fondamentali per il futuro del paese, come l’impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media,

L’affermazione è risultata subito quanto meno ilare e in sindaco di Lozzo: ‘il fotovoltaico sul tetto delle medie, fondamentale per il futuro di Lozzo’ (facciamone un altro) ho argomentato succintamente il perché, offrendomi di finanziare un altro impianto – così da dare un “doppio futuro” a questo paese – se l’attuale, dati alla mano, risultasse davvero “fondamentale per il futuro di Lozzo” così come asserito.

A parte quanto detto, nel bolcom si legge che:

Abbiamo realizzato un importante impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media […]. Il risultato è presto detto: produciamo energia pulita ed incassiamo risorse finanziarie fresche per il Comune

 

“Incassiamo risorse finanziarie fresche …”

Di grazia, sindaco, a quanto ammonterebbero queste risorse finanziarie?

(anche per calcolare il valore del ROI; tu sai di cosa sto parlando, vero sindaco? verosimilmente, dopo tutti questi anni, dovresti saperlo) 

 

Per ora diciamo che “sono in corso” alcune valutazioni ufficiose (vedi i commenti di @analisi e @Gianni Martagon): soprattutto Davide (@analisi) ha ripetutamente fiondato Golia (l’amministrazione comunale) che però non si è affacciata alla finestra. Lo ha fatto Gianni, non so giudicare quanto per iniziativa personale e quanto per iniziativa “istituzionale”.

Io mi limito a dire che un sindaco serio, quando parla di queste cose, in particolare a fine mandato, dovrebbe come minimo presentare uno specchietto – certificato dal servizio ragioneria del comune che, nel mentre dà ufficialità dichiarativa ai dati presentati, si assume contestualmente la responsabilità di quanto dichiarato – con costi (tutti i costi, comprese ovviamente le quote di ammortamento) e ricavi (tutti i ricavi…) dai quali ottenere il saldo (risultato operativo, positivo o negativo). Discorso che vale per il fotovoltaico come per le centraline (come per qualsiasi altra opera che abbia un bilanciamento tra entrate ed uscite).

Per esempio: la quota di leasing del fotovoltaico è comprensiva dei costi di manutenzione necessari a far funzionare l’impianto nei previsti venti anni di esercizio? Se sì bene, altrimenti devono essere conteggiati… e così via.

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