BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

e se la sede della fondazione Unesco fosse stata ad Auronzo?

7 Maggio 2011 Cadore - Dolomiti dolomiti, unesco

Che sarebbe diventato un carrozzone non c’erano dubbi. E’ un carrozzone e continuerà ad esserlo. Alla sua direzione c’è tale Campeol al quale viene riconosciuto un adeguamento del compenso che, a quanto si legge, passerebbe da 2.100 a circa 5.000 euri al mese.

Bottacin, colpito dal colpo di reni autocompensativo del Campeol, sbaglia anche il calcolo delle percentuali dell’aumento, che stabilisce in 150%. Va definito che se il compenso era di 2.100 euri ed ora sarà di circa 5.000, l’aumento è ben più del 150% (se riferito al compenso base), risultando essere del 238%: in altre parole, se le somme sono quelle dichiarate, il compenso è stato aumentato di un fattore 2,38. E’ una pratica comune a tutti gli operai iscritti alla FIOM.

Bottacin continua dicendo che «Chiedere un aumento di denaro pubblico equivale ad uno schiaffo ai contribuenti».  Il presidente della Provincia sottolinea inoltre che:

« […] Dapprima l’aumento di stipendio veniva da lui identificato come rimborso per lavorare in sede disagiata. Come mai ora diviene un premio per il raggiungimento di un obiettivo? Ma quale obiettivo? – si chiede Bottacin – e semmai, il premio si riceve dopo il risultato, non prima. Infine, trovo che addurre a motivazione di un simile compenso l’attività di gestione di rapporti “con cinque Province e due Regioni” non sia opportuna. Io guido un Ente da quasi 300 persone e con un bilancio dieci volte superiore: dovrei forse aumentarmi proporzionalmente lo stipendio?»

Il direttore della fondazione Unesco, dal canto suo, sostiene che:

«Nel contratto firmato era stato indicato che al termine dei sei mesi di prova si sarebbe potuto adeguare lo stipendio. Ciò vuol dire che le parti condividevano il fatto che non fosse adeguato alle funzioni e alle responsabilità del segretario generale, il quale deve gestire una fondazione con un ambito territoriale di 5 province e 2 regioni, ed interlocutori di carattere internazionale. L’aumento è legato alla voce del premio di produzione, ovvero al fatto che il Cda, all’unanimità, ha ritenuto che l’attività del sottoscritto sia estremamente onerosa, proprio perché deve far partire una macchina organizzatrice complessa che deve raggiungere l’obiettivo a fine anno di una verifica positiva con l’Unesco. Tale aumento, inoltre, non interviene sul bilancio istituzionale della Fondazione»

Pensateci un po’. I guru si sono accorti solo ora che trattavasi di 5 province, 2 regioni e di un interlocutore internazionale (peraltro ben rappresentato in Italia). Ed io che ho un amico in Norvegia, uno in Spagna ed uno negli USA, sto forse mantenendo rapporti con 3 nazioni? Mavadavialpost!

Non so se l’aumento sia più giustificabile per lo sforzo interprovinciale di gestire il carrozzone o se valga di più l’ipotesi della sede disagiata. A questo proposito la sede del giocattolo dolomitico è nella “disagiata” Cortina. Se fosse stata ad Auronzo, relativamente meno “disagiata” di Cortina, se non altro in termini di raggiungibilità, quanto meno ci sarebbe costata la “campeolata”?

Glesie Furlane sull’imminente visita del papa a Venezia ed Aquileia

6 Maggio 2011 Mondo Ladino minoranze-linguistiche, noi-ladini

Seguo da tempo il sito del Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl. L’articolo di ieri metteva in luce una lettera-commento di Glesie Furlane sull’imminente visita del papa a Venezia ed Aquileia. Riporto i passi significativi in termini di identità culturale e linguistica.

Un paio di  suggerimenti al vescovo della Chiesa di Roma che viene in visita pastorale alle diocesi che costituivano l’antico Patriarcato di Aquileia:

1.     Si consiglia di leggere la bolla papale Injuncta nobis , datata in S. Maria Maggiore il 6 luglio 1751, con la quale Benedetto XIV sopprimeva la Chiesa patriarcale di Aquileia. Nessuno si permette di richiedere all’attuale papa un atto formale di riparazione per un provvedimento iniquo del quale non sarà neppure a conoscenza e di cui non porta la responsabilità. Si suggerisce la lettura della bolla nella speranza che, in forza della sua sensibilità pastorale, possa trovare parole che lo mettano a suo agio tra i fedeli di una Chiesa che ha subito una tale ingiuria. (Chi volesse approfondire la conoscenza e acquisire coscienza sull’argomento legga Eutanasie di un Patriarcjât di Antoni Beline, edito da Glesie Furlane nel 2001).

2.    Le diocesi che sono in Friuli hanno una propria identità non solo storica e religiosa, ma anche culturale e linguistica. Non per nulla a papa Giovanni Paolo II, in visita a queste Chiese nel 1992, non si trovò dono più significativo da presentare che la Bibie, i testi delle Sacre Scritture in lingua friulana. E tutti abbiamo presente la grande e inaspettata risonanza che ha avuto la lettura continuata della Bibie dal 3 al 9 aprile di quest’anno!  I cristiani del Friuli attendono impazientemente e da troppo tempo ormai che la Conferenza episcopale italiana autorizzi  l’uso del Messale romano tradotto  in lingua friulana. Questo è un diritto, non una pretesa. Sappiamo che ciò non dipende dal papa – la Congregazione per i Sacramenti e il Culto divino ha già dato il placet – , ma se un romano pontefice con una bolla può distruggere una Chiesa patriarcale, si osa sperare che un successore che porta lo stesso nome  meriti di essere “benedetto” per una parola autorevole che consenta a un popolo e ad una Chiesa di celebrare e pregare nella propria lingua.

(leggi tutto Glesie Furlane al vescovo di Roma , papa Benedetto XVI)

non se ne salva proprio nessuno, Italy’s clowns

6 Maggio 2011 Criticarium il-parlamiasma, itaglia, politicanti

Bellotti, il nuovo sottosegretario al Welfare. Belloti era pronto per uscire da Fli per andare “di là”. Invece no, Bellotti ha tenuto duro: “quelli che come me hanno una storia che nasce con Fini, storia vera politica di amicizia di stima del nostro …”. Fino a quando, dopo averlo ipnotizzato, ha cambiato idea. Tutto pronto e ben confezionato in un articolo su Piovono Rane di Gilioli.

il concertorium di Lozzo di Cadore, la conferma profetica ed il dubbio amletico

5 Maggio 2011 Criticarium blozzando, bolpar, concertorium

Un lettore del BLOZ mi ha fatto notare una componente, per così dire profetica, nascosta fra le righe della breve nota apparsa sul recente bolpar relativa al concertorium (di cui ho già detto nell’articolo l’altra faccia del Concertorium).

Il lettore mi sollecitava a porre in evidenza, a fianco della nota, il famoso timbro “FATTO” di berlusconiana memoria. Mi sono limitato ad evidenziare la conferma profetica ed il dubbio amletico (fin’ora).

Dubbio che, ragionevolmente, dobbiamo ritenere fuori luogo se, alla successiva riga, si evidenzia come “le richieste di effettuare concerti … sono numerose e provenienti anche da fuori provincia“. Insomma, anche per il prossimo futuro la profezia dovrebbe trovare conferma.

 

segretari comunali e riparti dei diritti di segreteria

5 Maggio 2011 Informa-Lozzo il-disinformatico, libera-informazione, local-politik

Non più tardi di qualche giorno fa il ministro Brunetta se ne è uscito con questa affermazione:

«Sento di avere una superiorità morale, culturale, etica e ideologica nei confronti di questa sinistra che mi fa leggermente schifo» (Byoblu).

Non gli si può dare torto fatto salvo che l’affermazione ha una sua specularità, essendo valevole anche per la destra (o centro-destra che dir si voglia).

Ma a noi il ministro Brunetta resta comunque simpatico, nella sua naturale antipatia, per aver forzato la mano ai trogloditi (compresi quelli lozzesi) ed aver imposto una condotta indirizzata alla trasparenza almeno nella pubblicazione degli atti amministrativi che, ormai lo sappiamo, i summenzionati trogloditi sono costretti ad esporre all’albo pretorio online.

L’essere in grado di consultare online gli atti amministrativi comporta la possibilità di colmare lacune di ignoranza che accompagnano sempre le nostre esistenze.

Non sapevo, per esempio, che i diritti di segreteria versati al comune a vario titolo andassero a finire in buona parte nelle tasche dei segretari comunali (il 67,5% del totale, ma … fino ad un massimo di 1/3 dello stipendio da loro goduto). Sempre per esempio, il segretario di Lozzo, tale Molinari Mario, si è visto riconosciuta la somma di 1.279 euri (relativamente al primo trimestre 2011) (determina 41 del 5.04.2011).

8 x 1000: solo per sapere come funziona

4 Maggio 2011 Criticarium blozzando, chiesa-vaticano, itaglia

Solo per sapere come funziona.

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