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Lezioni di marketing turistico: lezione n.1 – conoscere ciò che il turista desidera

17 Gennaio 2010 Lezioni di marketing turistico, Turismo e dintorni marketing-turistico, promozione-turistica


Lezioni di marketing turistico ad uso e consumo di sindaci ed assessori al turismo (compresi i sindaci con delega al turismo).

Sapere cosa vuole il turista che viene in vacanza dalle nostre parti sembra una cosa da poco, ma non è così. Non è così, a maggior ragione, se si considera che ci sono voluti ben 500 milioni di lire (vado a memoria ma … non mi sbaglio), spesi a suo tempo dal GAL “Alto Bellunese” (con fondi Leader II), per dar luogo ad una indagine demoscopica che chiarisse a noi tutti ciò che molti sapevano già.

L’indagine è ormai vecchia di nove anni essendo stata pubblicata nel febbraio del 2001 ma, credetemi, non lo dico io ma le associazioni di categoria, le abitudini della gente che viene in Cadore, come turista, NON SONO CAMBIATE. Si sono enormemente evolute invece, e di questo bisogna tenerne debito conto, le possibilità che il soggetto “turista” ha di comunicare la propria soddisfazione (o insoddisfazione) al “resto del mondo” (basti pensare ai telefonini ma soprattutto all’esplosione dei social network, facebook fra tutti).

Ora, sono assolutamente convinto che tutti i sindaci e gli assessori al turismo dei nostri comuni hanno, tutti, indistintamente, letto il malloppone “Prospettive, sviluppo e promozione delle Dolomiti del Veneto”, la versione cartacea dell’indagine cui facevo riferimentoo poc’anzi, versione che, mi immagino, non mancherà in nessun municipio cadorino, al pari dell’effige del Napolitano.

Per quelli che invece non l’hanno ancora letta, mi sono premurato di segnalare le versioni digitali messe a disposizione dal sito infodolomiti.it (Dolomiti Turismo); in questo modo potremmo tutti, dopo averle consultate, portarci al livello dei sindaci ed assessori al turismo che, avendolo già fatto, sono ora una buona spanna sopra di noi.

I documenti si trovano alla sezione “Studio Doxa – Ciset: prospettive, sviluppo e promozione delle Dolomiti del Veneto“.

Per i più pigri:

  • Esigenze, opinioni e comportamento di vacanza dei turisti attuali e potenziali
  • Quadro generale sull’evoluzione del mercato e analisi della domanda
  • Quadro generale sull’evoluzione del mercato e analisi della domanda – Grafici
  • L’offerta turistica delle Dolomiti del Veneto e l’organizzazione turistica
  • Riposizionamento delle Dolomiti del Veneto e strategie di azione
  • L’offerta alberghiera delle Dolomiti del Veneto
  • Mistery shopping – Fase invernale e fase estiva

Lo so, la roba da leggere è tanta, ma se ci sono riusciti i sindaci e gli assessori al turismo dei nostri comuni, potete farlo anche voi, se vi interessa naturalmente. Vi posso dare una dritta: se vi scaricate e leggete il documento (in power point) lincato al terzo collegamento “Quadro generale ….. – Grafici”, avrete il riassunto schematico dei risultati di tutta l’indagine.

Foto: Flickr (labasta)

Legge 482, tutela delle minoranze linguistiche storiche, prossima scadenza del 30 aprile

14 Gennaio 2010 Cultura, Mondo Ladino minoranze-linguistiche, noi-ladini


Il 4 settembre 2009 nell’articolo “Al Museo Ladin de Loze” descrivevo l’installazione, per le strade del paese, di 16 pannelli che illustrano sinteticamente alcuni degli aspetti su cui si fonda la civiltà rurale dei nostri luoghi. Civiltà e cultura ladina, naturalmente.

Ricordavo che il finanziamento ha pescato nei fondi annuali messi a disposizione dalle legge n. 482 del 15 dicembre 1999 dal titolo “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, di cui si può leggere il testo a questo indirizzo ed eventualmente un minimo di approfondimento in questo articolo sul blog del Ladino Cadorino.

Ricordavo inoltre, a chi ci amministra, che il 30 aprile 2009 era scaduto il termine per la presentazione di progetti per la tutela delle minoranze linguistiche (legge 482), senza che nessuno di loro si preoccupasse di elaborare una nuova richiesta. Alludevo alla inevitabile confusione in vista delle imminenti elezioni amministrative e, soprattutto, alla febbrile attività porta a porta cui tutti si erano sottoposti nell’elargire promesse di ogni tipo, nel chiaro ovvio e legittimo sforzo di vincere le elezioni.

Quel tempo è passato e di acqua ne è già corsa tanta sotto i ponti.

Ricordavo anche, però, che il prossimo 30 aprile, quello del 2010, cioè tra poco più di tre mesi, si ripresenterà la scadenza di legge per la 482, e per allora sarebbe onorevole avere un buon progetto da presentare. Sempre che il nostro assessore alla cultura sia interessata alla “questione ladina”. Fosse una Manfreda o una Turco potremmo dubitare della genuina “sensibilità ladina”, ma perbacco è una Zanella.

A tal proposito sottolineavo che nel programma elettorale della lista Lozzo Viva non c’e un accenno che sia uno, non dico al “popolo ladino” (che potrebbe avere in sé un ché di sovversivo), ma alla tutela della cultura ladina. Essendo tale programma, ho l’ardire di pensare, un prodotto scritto a due, forse quattro mani, non sono personalmente sorpreso che alla nostra ladinità non sia stata riconosciuta neanche una parola di accenno.

Credo tuttavia che, con un po’ di buona volontà, l’amministrazione in carica avrà modo di dimostrare, a tutta la gente di Lozzo, che è davvero interessata alla salvaguardia ed alla valorizzazione della nostra ladinità, e che la mancanza di ogni cenno ad essa nel suo programma, non è da ascriversi alla manifesta non-ladinità di buona parte dei suoi componenti, ma a sole e semplici lacune di carattere culturale (altrimenti definita ignoranza).

Ci aspettiamo quindi la proposta di un buon progetto che sia di sostegno a quanto detto. Mi auguro poi che l’assessora avrà la bontà di illustrare, anche sinteticamente, anche per via telematica sul sito del comune, se il contatto con la gente non è programmabile, le linee generali di questo progetto di salvaguardia.

Mi sono premurato di avvisare in tempo, visto che mancano tre mesi e mezzo alla scadenza del 30 aprile. Ho un solo cruccio. Circolava voce che la 482 non sarebbe più stata finanziata. Io credo che non sia vero. Spero vivamente che questa nefasta possibilità, se mai si dovesse verificare, non debba essere vissuta come un sollievo dai nostri amministratori ladini, almeno quelli “doc”, ai quali ci auguriamo che, della nostra ladinità, importi un po’ più del niente dimostrato finora. Fatecelo vedere.

il raddoppio dei concerti all’auditorium di Lozzo di Cadore

12 Gennaio 2010 Auditorium, Turismo e dintorni concertorium, turismo-cadorino

Mi sarà credo perdonata una nota di colore legata alla pubblicazione del calendario delle manifestazioni turistiche cadorine programmate per la stagione invernale 2010. Ve ne ho parlato ieri nell’articolo “Dolomiti Turismo e calendario delle manifestazioni cadorine inverno 2010: una pubblicazione a dir poco spartana“.

Ho dato un’occhiata generale a tutte le manifestazioni e poi, essendo lozzese, immancabilmente, ho verificato con più attenzione quelle programmate a Lozzo di Cadore. Non avevo dubbi sul fatto che avrei trovato l’immancabile concerto. Poi ne ho visti due. O perlomeno due sembravano, all’inizio.

Passato lo … sconcerto iniziale, ho cominciato ad incrociare i dati ed ho in breve realizzato la cosa:  erano due, con titoli diversi, ma alla stessa ora, nello stesso giorno, nello stesso luogo, con lo stesso gruppo (o corpo) musicale; NO, si trattava dello stesso evento magicamente duplicato (per un attimo è stato drammatico, perché ho pensato subito alle casse comunali, sapete, di questi tempi … ma alla fine ho tirato un respiro di sollievo).

E’ tuttavia una tecnica, quella del raddoppio dei “titoli”, che può riservare grandi sorprese. Sapendoci fare, potrebbe essere sfruttata adeguatamente. Un po’ come gli “avión” di Mussolini.

Dolomiti Turismo e calendario delle manifestazioni cadorine inverno 2010: una pubblicazione a dir poco spartana

12 Gennaio 2010 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni promozione-turistica, turismo-cadorino

All’ufficio turistico di Calalzo, presso la stazione, passo di rado. Ci sono andato anche quest’anno, il 29 dicembre scorso, per associarmi a Dolomiti Emergency. Mentre pagavo la mia quota annuale (20 €), sono stato attratto dal calendario delle manifestazioni inverno 2010 in distribuzione presso l’ufficio. Alla gentilissima signora ho detto subito, in ladino, “Chesto me lo tolo su de ricordo”, perché avevo intuito che il materiale poteva essere esemplificativo di un certo modo di fare informazione turistica.

L’occhio mi è caduto subito sulla graffettona metallica che tiene insieme i 4 fogli formato A4 (che piegati poi in due danno come risultato il “quadernetto” che si vede nell’immagine proposta). Una scelta, quella di mettere proprio lì la graffetta, che dimostra, al di là dei contenuti, quanto poca attenzione si riponga nel veicolare l’informazione turistica.

Attenzione, non ritengo scandaloso fornire informazioni ricorrendo alla fotocopiatura, la cui economicità nei confronti della classica stampa tipografica è, peraltro, tutta da dimostrare (diciamo che, normalmente, fotocopia chi non si è organizzato a dovere e, conseguentemente, arriva sempre all’ultimo minuto; in questo senso sia benedetta la fotocopia).

Scandaloso è confezionare l’informazione così come ho cercato di evidenziare nelle immagini, al di là del fatto che ognuno può ben immaginare cosa significhi “sfogliare” un fascicoletto “così graffettato”.

Anche in questo caso, sia chiaro, non è morto nessuno, le cose si riescono a leggere lo stesso, con un certo disagio ma si leggono. Però in questo modo viene veicolata un’altra informazione, che giunge dritta al cuore ed al cervello del turista in transito, senza che se ne renda conto, perché la cosa è, a suo modo, subliminale.

Il turista, quando riceve o raccoglie l’informazione confezionata in questo modo, ha una prima e determinante reazione, un imprinting negativo che si fissa nella mente, che provo a sintetizzare: “Sembra che ai cadorini, io turista, sia quasi d’impiccio, guarda qui come mi informano sulle manifestazioni che hanno organizzato, ma dove sono capitato?”. In buona sostanza, le informazioni contenute non sono “offerte” (aspetto nobile) o “fornite” (aspetto commerciale), sono “gettate“, “date in pasto” come si farebbe con un osso gettato ad un cane randagio.

Sulla pubblicazione compare poi una immagine di “serata danzante” che nulla ha a che fare con l’atmosfera natalizia, ma soprattutto con il prodotto “neve-inverno”. Sarebbe a malapena accettabile se il pieghevole elencasse le sole serate danzanti offerte sul territorio cadorino.

Compaiono poi altre informazioni: Cadore, Provincia di Belluno, il marchio di Dolomiti Turismo, i suoi dati societari …

Su una pubblicazione siffatta io, ditta o negozio cadorino, mi guarderei bene dal partecipare come inserzionista pubblicitario. Sarebbe infatti un’impresa “difficile” coordinare la propria immagine a quella offerta dal pieghevole.

Non tutto è così. Ma se in futuro dovessimo perseverare nel produrre informazione con la qualità descritta in questo esempio, lo sviluppo turistico del nostro Cadore, al di là di ogni altra considerazione, non potrà fare molta strada.

Immagine della copertina della pubblicazione 2010 delle manifestazioni invernali in Cadore


manif-2010-3


Immagine della pubblicazione 2010 delle manifestazioni invernali in Cadore

Guida “Veneto in tasca. La Regione per te”

12 Gennaio 2010 Turismo e dintorni Segnalazioni

Ve ne parlo perché può tornare utile. Riporto dalla rubrica “Primo Piano del sito della Regione Veneto.

veneto-in-tasca
E’ da oggi disponibile online “Veneto in tasca. La Regione per te“, una guida che vuole far conoscere i principali servizi e le opportunità offerti dalla Regione del Veneto ai suoi cittadini.

La guida è uno strumento molto utile, che agevola i rapporti tra cittadino e Istituzione: un vademecum che permette di individuare con la massima facilità i servizi regionali maggiormente richiesti dai cittadini, fornendo i contatti diretti alle strutture competenti.

La Regione del Veneto con questa iniziativa prosegue il percorso, già avviato da tempo, verso una sempre maggior trasparenza dell’attività amministrativa e la semplificazione dei meccanismi, a volte ostacolati da un’eccessiva burocrazia, che regolano la vita interna degli uffici regionali.

Ogni cittadino, sfogliando la Guida, può trovare con assoluta semplicità gli indirizzi, i nominativi e i numeri utili di tutti quei soggetti che in Regione si occupano della famiglia, dell’immigrazione ed emigrazione, del mondo associativo e produttivo, della sanità, del lavoro, della formazione e di ogni altro settore che compete all’attività amministrativa.

Scarica la guida [file pdf 5164 Kb]

sondaggio sulla ex chiesa di San Lorenzo: risultato finale

10 Gennaio 2010 Auditorium chiesa-san-lorenzo, sondaggi

sondaggio online su ex chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Lozzo di Cadore

L’articolo con il quale ho dato avvio al sondaggio e sul quale potete eventualmente approfondire la piccola questione, è in seguente “Sondaggio online sulla riconsacrazione della ex chiesa di San Lorenzo a chiesa parrocchiale di Lozzo di Cadore“. Lo scorso 1° gennaio la situazione voti poteva ritenersi sostanzialmente stabile, per cui  ho “chiuso” il sondaggio. L’articolo resta tuttavia disponibile e riporta i dati definitivi delle votazioni, che per comodità riporto anche qui di seguito:

  • data di apertura del sondaggio: 17 novembre 2009
  • data di chiusura: 1° gennaio 2010
  • numero totale di voti espressi: 69
  • voti per il SI: 48 pari al 70%
  • voti per il NO: 21 pari al 30%

Amen.

sondaggio online sulla riconsacrazione della ex chiesa di San Lorenzo a chiesa parrocchiale di Lozzo di Cadore

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