BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

TRE EPITAFFI SUL GIANBURRASCA RIGNANESE LETTI OGGI SULLA RASSEGNA STAMPA

4 Aprile 2016 Attualità giuseppe-zanella, la-parola-ai-lozzesi

di Giuseppe Zanella

Caro Danilo,

siccome il tuo Bloz ha la peculiarità di essere nato anche con il precipuo scopo di fare “satira politica”, ho trovato opportuno ed in linea con la tua finalità editoriale, inviarti i tre commenti letti oggi sulla rassegna stampa, scritti da tre occhiuti, sagaci osservatori e ti pregherei di pubblicarli tempestivamente. Chi ha seguito le vicende politiche di questi giorni potrà trovare materia di meditazione… Grazie di cuore. Ecco i tre testi:

da parte di tale “RAF GIAN”:

“Per chi ricorda l’era della falce e del martello e di bandiera rossa, la meraviglia non è tanto un toscanello in maniche di camicia che cammina sulle punte e bofonchia in inglesoide, che fa il Presidente del Consiglio senza essere mai stato eletto dagli italiani, che si circonda di vallette ministro e di utili idioti come e più del Berlusca, che scodinzola ai poteri forti ed alle logge verdiane, che passa su bancarotte, padri, figlie, orologi rolex, rapimenti di mogli arzebajane, emendamenti ai toy boy, che boicotta i referendum democratici tenendoli lontani dalla Amministrative salvo poi ricordarci che è uno spreco spendere altri 300 milioni, che sta facendo galoppare il debito pubblico ed ha pure la faccia tosta di chiamarla flessibilità…

NON MI MERAVIGLIO DI TUTTO CIO’, MA DI COME UN COMPAGNO POSSA ANCORA TENERSELO COME SEGRETARIO DI PARTITO !!!”

Da parte di tale “BUDDY GUY”:

“ Prima regola della comunicazione aggressiva: dirottare sempre l’attenzione dalla luna al dito che la indica”.

Da parte di tale “Erbasardonica”:

“I compagni comunisti hanno fatto una colata di cemento armato nelle narici per non odorare gli orrendi fetori del loro putrescente partito, hanno turato le orecchie con cemento a presa rapida per non finire uccisi dalla lectio magistralis del loro ignorante segretario ed hanno ereditato i grossi, neri occhialoni del caimano per non contrarre la ‘pirlite’.”

 

Commento:

Credo che i tre ‘inserti’ sopra riportati ben rendano l’idea della situazione in cui ora ci troviamo. Eravamo sull’orlo del baratro, ora abbiamo fatto un ‘passo in avanti’… Basti pensare alle lodi insensate e sperticate fatte dal ‘Bomba’ (si badi bene: anche segretario di un partito di sinistra!) a proposito dei meriti che avrebbe acquisito, nei confronti dell’Italia, un tale che di nome fa Marchionne. Colui cioè che, dopo aver contribuito a dissestare l’Economia della Nazione con pioggia continua di contributi a fondo perduto e miriadi di casse integrazioni poste sul groppo di noi tutti, ora ha pensato bene di trasferire sede e stabilimenti all’estero, dove paga le tasse e si è letteralmente dimenticato della promessa dei 20 mld di investimenti da effettuare in Italia…

Veramente costui, per amore del potere, ha cambiato pelle al partito e si sta producendo nella attuazione di tutta una serie di deleterie modifiche (di ordine civile, costituzionale, elettorale, economiche, sociali…) che già erano inserite nel programma scovato dal giudice Colombo in quel di Castiglion Fibocchi, presso Villa Vanda già di proprietà di quel losco figuro che rispondeva al nome di Lucio Gelli (pace all’anima sua).

 

Iuav: parlano di nuova ferrovia delle Dolomiti ma ci mettono il viadotto Landwasser dei Grigioni

30 Marzo 2016 Cadore - Dolomiti, Curiosando curiosando, scripta-manent

I craponi lagunari dello Iuav hanno organizzato (per domani 31 marzo 2016) un convegno dal titolo altisonante: Nuova ferrovia delle Dolomiti (alternative, opzioni e opportunità… sulla falsariga – pare – del celeberrimo chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo).

E per onorare le Dolomiti – ci viene il sospetto – i craponi lagunari ti sbattono sul pdf pubblicitario l’immagine del viadotto Landwasser (Grigioni, Svizzera) della ferrovia dell’Albula. Suggestivo è suggestivo, il viadotto, non c’è alcun dubbio; ed è anche un capolavoro architettonico (del 1902). Ed è anche patrimonio dell’umanità Unesco (dal 2008). E l’opera muraria è “in pietra naturale di dolomia calcarea”.

Insomma, diciamolo, il Landwasserviadukt è una vera figata. Non che da parte italiana manchino opere ardite di similar fatta: nel suo piccolo la stessa tratta ferroviaria Belluno-Calalzo ci offre più di qualche esempio (e di anni, la tratta, ne ha fatti 100 nel 2014). Che volete: si vede che agli “architetti” lagunari non è venuto in mente niente di più “dolomitico” (del resto uno di loro -Adolf Loos- ebbe a dire che:”L’architetto è un muratore che sa il latino“!).

Però quelli dello Iuav dovrebbero sapere che le “opere”, anche quelle fotografiche, hanno un nome e un cognome: e allora avrebbero dovuto scrivere da qualche parte (io non l’ho visto scritto da nessuna parte) che quell’affare è il viadotto Landwasser e, soprattutto, che la mirabile foto è di Michael Nebuloni (suppongo che l’autore nulla sappia del “rapimento”, ma che ne possa essere lusingato; nel caso fosse stato corrisposto all’autore quanto richiesto, il minimo di 50$ per il “Web Ready”, si prega di non tener conto di quanto fin qui detto 🙂 ).

tratto dal pdf pubblicato dallo Iuav in occasione del convegno "Nuova ferrovia delle Dolomiti" - 31 marzo 2016
tratto dal pdf pubblicato dallo Iuav in occasione del convegno “Nuova ferrovia delle Dolomiti” – 31 marzo 2016

sono il signor Luca e risolvo problemi (te lo do io l’accattone!)

26 Marzo 2016 Politica nostrana cadoriadi

Un po’ come il signor Wolf, ma lui è Luca, De Carlo Luca. Diceva a suo tempo, 2011, (vedi sotto) “e la stazione non sarà dunque abbandonata a se stessa“. Oggi, dopo aver accattonato oops, accantonato il problema degli accattoni (e vedi mo’ con quale piglio; adesso sì che si può guardare avanti verso un radioso futuro…) dice: “Ai gufi il classico…. Ciaooooo”.

Era davvero promettente (infatti prometteva). Peccato.

(gufi?? Qui, ragazzi, il problema è l’orizzonte temporale. Una sveltina è, per tutti, una sveltina. Poi c’è la sveltona. Poi c’è la litogenesi, e i tempi cambiano. Insomma, capite no!?, in certe situazioni la tempestività è tutto. Speedy Gonzales, per dire, ha creato la sua fortuna sulla velocità. E anche la coppia Vile il Coyote e Bip Bip (Road Runner). Poi c’è la realtà. Quella vera-vera e quella in cui si crede. Il gufo, va detto, ha il privilegio di avere dalla sua Murphy: se una cosa può andare storta, andrà storta. Comunque, i gufi… ricambiano: Ciaoooooo)

 

e vennero a prendere l’accattone…

 

Il tutto passando anche per questo recente “topic” di Antonio La Quaglia (TreniBelluno.it):

[…] Parlo della situazione di estremo degrado in cui versa la mia carissima stazione di Calalzo, ormai abbandonata a se stessa e che non è più nemmeno l’ombra di quello che era solo pochi anni fa. Non parlo solo della chiusura di tutti i servizi offerti precedentemente, ma dell’attuale indecenza dei luoghi. L’atrio/sala d’attesa, dove sono collocate le macchinette per fare i biglietti e dove il viaggiatore dovrebbe poter aspettare comodamente l’arrivo di un treno o di un autobus, è in condizioni miserrime. […] Qui non si tratta di fare polemiche inutili o pretestuose, ma di salvare una stazione dallo squallore più intollerabile.

 

venerdì 25 marzo 2016 (ore 19:27) dalle frattaglie di FB:

Problema accattoni in stazione ? RISOLTO! La cooperativa Cadore si è resa disponibile, a titolo gratuito in attesa di definire le modalità di occupazione degli spazi, all’apertura e chiusura della stazione. Il Comune da parte sua ha già inoltrato la richiesta a RFI per il comodato dei locali disponibili . A breve definiremo il tutto e, come promesso, cercheremo di ravvivare i locali della stazione del CADORE. Ai gufi il classico ….. Ciaoooooo

accattoni

 

martedì 20 dicembre 2011: Ecco come cambierà la stazione di Calalzo (dal blog “Luca de Carlo sindaco di Calalzo):

La bellissima e storica stazione ferroviaria di Calalzo di Cadore, fermata del treno per i passeggeri diretti a Cortina, continuerà a vivere e anzi potrà diventare sede di associazioni e iniziative locali, mentre la biglietteria degli autobus potrebbe prendere il posto di quella ferroviaria, per la quale le esigenze di risparmio hanno decretato la chiusura degli sportelli serviti da personale. E’ questa la prospettiva aperta lunedì mattina dall’incontro svoltosi proprio nei locali della stazione tra l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, il sindaco Luca De Carlo e una rappresentanza di rete Ferroviaria Italiana, società proprietaria dell’immobile.
“Cerchiamo di fare di necessità virtù – ha sottolineato il sindaco De Carlo al termine dell’incontro – alla luce della possibilità di poter disporre di spazi di stazione non più presidiati da personale di Trenitalia.

Paradossalmente una penalizzazione annunciata potrebbe tradursi persino in un arricchimento, per il quale dobbiamo ora mettere tutti i tasselli al loro posto. Si apre la prospettiva di una convenzione con RFI per utilizzare l’edificio come sede di strutture associazionistiche; tramite un accordo con Dolomiti Bus sarà possibile aprire all’interno della stazione la biglietteria del servizio su gomma, gli utilizzatori del treno avranno comunque la possibilità di usare bigliettatrici automatiche tra le più moderne, capaci di rilasciare qualsiasi titolo di viaggio utilizzando sia contante sia ‘denaro elettronico’. I problemi sono tanti – ha concluso il sindaco – dobbiamo tenere questo presidio sul territorio rio e lavoreremo perché ciò avvenga”. Tra l’altro lunedì è stata confermata la notizia che il collegamento ferroviario con Roma sarà attivo nel periodo estivo.

“Abbiamo cercato di correre ai riparti rispetto alla chiusura della tradizionale biglietteria – ha detto dal canto suo l’assessore – e di fatto l’unico vero disagio dovrebbe tradursi nell’impossibilità di un contatto diretto con il personale di Trenitalia, sostituito da emettitrici dell’ultima generazione. I locali lasciati liberi, d’accordo con il Comune, verranno utilizzati come sede di associazioni e la stazione non sarà dunque abbandonata a se stessa. Nello stesso tempo c’è l’ipotesi dello spostamento della biglietteria di Dolomiti bus, con la possibilità che anche questa possa rilasciare biglietti per il treno”.

De-Carlo-e-Chisso-davanti-a

latte, ci vuole più Europa

26 Marzo 2016 Giornalando europatia, giornalando

Teste di cazzo, la soluzione c’è: ci vuole più Europa.

(qualche giorno fa “quelli” si sono scaccolati a Bruxelles: e i coglioni di turno giù a dire che per “vincere” ci vuole più Europa. Già: come gli Stati Uniti d’America. Loro sì che, uniti da 200 anni, domano il terrorismo. Oggi di turno non c’è l’attentato ma il candido latte: e la soluzione è sempre quella: più Europa!)

latte

 

quelli di Perarolo e Lorenzago girano come criceti, quelli di Auronzo sono immobili come statue

26 Marzo 2016 Cadore - Dolomiti, Cultura cadore, cadoriadi, cronache-lozzesi, politiche-culturali

Quelli di Perarolo, come quelli di Lorenzago, non avendo un cavolo in casa se lo devono cercare fuori girando come criceti sulla ruota. Auronzo (e poi Pieve, che però è in media coi taliane), in panciolle, si gode la propria autarchia (immobili come statue). In mezzo gli altri che girano, comunque, come storniei.

(Mobilità fuori comune per studio o lavoro = Incidenza % dei residenti che si sposta giornalmente per studio o lavoro fuori dal comune sul totale dei residenti in età da 0 a 64 anni. Dati Istat 2011)

census-mobilità-cc

OECD, arrivi internazionali 2014: Italia ottava (media 2010-14 IN CALO dello 0,4% !!)

24 Marzo 2016 Turismo e dintorni classifiche-italia, turismo-internazionale

E siamo all’ottavo posto, nel 2014, per arrivi internazionali (overnight visitors). Ma non basta: la crescita media del periodo 2010-2014 è, in realtà, una decrescita, meno 0,4%. Su 33 paesi crescono tutti tranne l’Italia e la Svezia.

(ndo’ sta il menestrello Franceschini?)

arrivi-internazionali-2014

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