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nooo! la RC auto pubblica noooo!

10 Novembre 2014 Criticarium Itaglia M5S, supercazzole

Che il settore RC auto sia ammuffito non v’è dubbio. Ma che la cura passi attraverso lo stato – peraltro quello talian – no, no di certo (in qualsiasi forma si presenti). Comunque il tipo sembra crederci davvero e ci mette anche un tot di sofferto patos nel propalare la rivoluzionaria novedad. Comunque, statene certi:

[…] Ora è finita. E’ finita. Stiamo per proporre una società assicurativa … PUBBLICA.

A quando la nazionalizzazione della carta igienica con definizione del piano quinquiennale di produzione e distribuzione?

 

il napopotamo s’immerge…

10 Novembre 2014 Criticarium Itaglia della-confutazione

Il napopotamo. Prima era grosso grosso. Poi s’è calato nell’acquitrino e gli sono rimaste in vista le sole gobbe. Ora si sprofonda nella fanghiglia. E il naufragar gli è dolce in questo mar.

Da Malvino (superlativo; orgasmico; come un pisello nel suo bacello):

[…] In pratica, rifiuta di ammettere il fallimento del mandato suppletivo che si è dato dalla metà del primo settennato, rinnovandolo e ampliandolo nell’accettare la rielezione: nessun Presidente della Repubblica è mai stato tanto attivo quanto lui alla sceneggiatura, al casting e alla regia di quanto andava in scena e, ora che la commedia rivela tutta l’inconsistenza della trama e l’inadeguatezza degli attori, pare voglia svignarsela dall’uscita di servizio, per non beccarsi i fischi, con ciò onorando la definizione che ne diede chi di lui disse che «il suo stemma araldico dovrebbe essere un coniglio bianco in campo bianco». Niente della grandezza d’un altro commediografo napoletano, l’Eduardo De Filippo di cui proprio in questi giorni ricorre il trentennale della morte, che una sera s’alzò dal posto che occupava in platea, interruppe la commedia di cui era l’autore e il regista, e disse: «Signori spettatori, l’attore qui ha recitato la battuta in modo diverso da come l’avevo scritta e da come gli avevo spiegato andasse recitata: vogliate scusarmi, adesso la ripeterà come si deve».

1914-2014 — Belluno – Calalzo — Una ferrovia tra le Dolomiti del Cadore

10 Novembre 2014 Cadore - Dolomiti, Cultura cadore, sviluppo-montagna

 

Roberto Tabacchi

327 pagine, grande formato (28×24 cm), 320 foto a colori, copertina rigida.
Tiziano Edizioni. In libreria a 35,0 €.

(foto di copertina: Novembre 1994. L’ALn 668-1253 tra Calalzo e Sottocastello, sovrastata dall’imponenza della Croda Bianca (settore centrale delle marmarole) m 2841 (foto R. Tabacchi))

una-ferrovia-tra-le-dolom


Introduzione

Capitolo I

1866-1914. Le premesse, la costruzione e il primo esercizio

Capitolo II

1915-1918. La Grande Guerra

Capitolo III

1919-1945. Il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale

Capitolo IV

1946-1963. Dalla ricostruzione postbellica al disastro del Vajont

Capitolo V

1964-1979. Le luci della ribalta e il tentativo di chiusura

Capitolo VI

1980-1999. La riapertura e gli anni Novanta

Capitolo VII

2000-2014. Dal nuovo millenio al secolo di vita


 

Europa ed euro: la baldracca e il figlio deforme

8 Novembre 2014 Criticarium Itaglia, Ecco Nomia europatia, verso-il-default

L’ho letto, Gerardo Coco, più volte su Leoniblog e ora qui su Scenarieconomici. Europa ed euro: la baldracca e il figlio deforme. Analisi che condivido al 100%. Ce ne ricorderemo in angosciosa solitudine: “Sopravvivono alle catastrofi solo i sistemi decentrati. […] L’euro è come un dinosauro: non ha scampo“.

[…] Interpretato alla luce della teoria dei sistemi non è difficile fare l’oroscopo alla moneta «esperanto». Come le lingue, le monete non si pianificano, sono il prodotto dell’evoluzione storica. L’euro è un sistema complesso, il più complesso mai creato in laboratorio e ogni sistema complesso evolve verso la configurazione più probabile, quella del massimo disordine che in fisica si chiama entropia. Questa tendenza è tipica dei sistemi centralizzati dove il processo decisionale agendo da meccanismo di retroazione amplifica gli effetti delle decisioni che, se sono sbagliate ricadono su tutto il sistema degradandolo. Non è più questione di leadership politica: il disordine entropico del sistema è ormai tale che ogni mossa è fatale come rivela la cronaca quotidiana dei fatti europei: non c’è singola questione che non degeneri in scontro mentre il processo economico, produttivo e monetario si è interrotto.

Sopravvivono alle catastrofi solo i sistemi decentrati. E’ la legge dell’ecologia, la teoria dei sistemi viventi: la grandezza è incompatibile con l’adattabilità. L’euro è come un dinosauro: non ha scampo. I grandi organismi sono adatti allo scopo finché il sistema rimane statico, in relativo equilibrio e senza imprevisti. Non è un caso che Il paese più stabile sia la Svizzera, sopravvissuta a tutte le catastrofi storiche. La sua essenza, il decentramento decisionale, volontario distribuendo gli errori in modo decentrato non li amplifica ma li dissipa lasciando intatto il sistema. La plurilingue Svizzera non ha avuto bisogno di una Bruxelles per essere unita e prosperare. Il suo grado entropico è minimo proprio perché il sistema non è stato «pianificato». La soluzione dell’Europa dei popoli stava proprio qui, al centro, ma la superbia tecnocratica lo ha ignorato. Sono gli organismi più grandi a scomparire e le specie più piccole ad adattarsi, riorganizzando la catena alimentare. L’Europa sarà una lezione per le generazioni future che vorranno vivere in un mondo che ospiti la vita. A quella presente non resta che impegnarsi nel crisis management per lo scioglimento consensuale dell’euro: un trauma minore di quello del suo mantenimento. Altrimenti resti in attesa del meteorite che polverizzerà il dinosauro.

il sindaco di Lozzo, roccaforte della destra-sinistra, assediato dalla sinistra

8 Novembre 2014 Botanico Palazzo, Politica nostrana belluniadi, provinceide, sindakos

Tenendo conto che “lui ufficialmente sarebbe di centrosinistra” (cit. da Irene Aliprandi, ma non sappiamo ancora se a sua insaputa), anche se qui preferiamo pensarlo come un baluardo di destra-sinistra, o di sinistra-destra, fate un po’ voi, vederlo così, stretto d’assedio tra due torri sinistre (per quanto pore diaule), ci mette un po’ in apprensione. Non vorremmo, mai vorremmo, che…

cedesse.

destrasinistra

perdiana! Anche i cavalieri del ‘Piccolo castello’ hanno una macchia

7 Novembre 2014 Curiosando, Ecco Nomia acquacalda, curiosando

Mai avuto simpatia per il satrapo lussemburghese (come dimostrato anche qui). Ma, allo stesso tempo, le puttanelle che la danno via di notte a gambe larghe per poi girare compassate al sorgere del sole… fanno davvero tenerezza. E poi si sa, le tasse sono un furto.
educandelussemburghesi

 

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