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se sei autonomo sei sempre fra i primi della classe

11 Febbraio 2011 Autonomia, Criticarium autonomia, itaglia, non-trasparenza, pubblicazione-delibere, trentino-alto-adige

Dal primo gennaio 2011, con l’entrata in vigore dell’art.32 della legge 69/2009, le pubblicazioni su carta non hanno più valore legale. La conseguenza di tutto ciò è che le amministrazioni pubbliche (come i comuni) sono obbligate a pubblicare su sito internet tutti gli atti che devono avere pubblicità legale (in primis delibere di consiglio e di giunta).

Il ministro Brunetta (cui va dato atto della bontà del provvedimento, nonostante il grado di naturale antipatia nei suoi confronti sia superata solo da quella provata per Tremonti)  fa fare una ricerca, in collaborazione niente di meno che con il CNR, e scopre che, a suo dire, nella regione Trentino Alto Adige solo il 56% delle amministrazioni ha ottemperato alla nuova normativa (167 comuni).  Dalla Regione TAA giunge secca smentita che segnala come, invece, tutti e 333 comuni abbiano ottemperato alla medesima. E’ una questione di orgoglio regionale e, soprattutto, autonomistico.

A chi credere? Io non ho dubbi: alla Regione TAA.

Per dire: credo che la regione sappia esattamente quante sono le amministrazioni comunali sul proprio territorio. E se sono 333, le 167 che secondo il CNR hanno ottemperato al disposto rappresenterebbero poco più del 50%, e non il 56 come segnalato nella circolare ministeriale. Una sciochezza, naturalmente, ma tant’è.

Ora, se tanto mi dà tanto, cosa dire delle percentuali riportate nella circolare ministeriale e relative alle altre regioni? Alla Campania è accreditato un 71%, alla Calabria un 74%, al Friuli Venezia Giulia un 56% ed al Veneto un quasi 60%.

Ma, soprattutto: è prevista una qualche forma sanzionatoria nei confronti dei comuni “riottosi”? Io taglierei tutti i fondi a loro destinati. Certo, di questi tempi non è un granché, ma sarebbe sempre un buon incentivo per indurre i trogloditi ad uscire dalle loro caverne.

Per l’Eutanasia

10 Febbraio 2011 Digo la mea meditazioni

Quando gli anni passano ti sorprendi sempre più spesso a confrontarti con il concetto di “come sarà quel momento”. E scopri che questo meditabondo ondeggiare del pensiero in prossimità della morte, lungi dall’essere paurosamente terrificante come ci appariva da più giovani, ha un suo discreto ma profondo fascino. E così è per l’eutanasia.

Mi fermo qui, non ho ora il tempo di scrivere ciò che sento. Anch’io però vorrei ricordare il secondo anniversario della morte di Eluana Englaro, oltre alla figura del padre Beppino “che è stato l’immagine autentica della dignità e del rispetto della volontà della figlia”.

Lo faccio segnalandovi un sereno articolo de “Lo spirito di Gioele”: Per l’Eutanasia, cioè la buona morte.

Lettera aperta all’onorevole Maurizio Paniz

9 Febbraio 2011 Attualità, Politica nostrana analisi-politica, itaglia, paniz

Che il BLOZ sia letto anche fuori dalle cadorine mura lozzesi è una conseguenza legata, per lo più, al carattere “locale” degli argomenti trattati che risvegliano l’interesse dei cadorini lontani. Che destasse interesse anche per alcune considerazioni espresse di carattere più prettamente politico, non era invece così scontato. E’ quindi con gradevole sorpresa che ricevo, e volentieri pubblico, l’intervento che segue. L’autore, giornalista pubblicista, scrittore di diversi libri, ex direttivo del Sindacato Regionale del Veneto, ex Direttivo dell’Associzione Stampa Bellunese ed ex Funzionario della Banca Commerciale Italiana, Roma Milano, Torino Venezia e diverse altre filiali, ha vergato una sentita richiesta di chiarimento all’indirizzo dell’on. Paniz che molti di noi avrebbero voluto scrivere. La lettera è pubblica in quanto trasmessa a molti esponenti del mondo politico ed intellettuale oltre che a vari enti istituzionali. Per onore di cronaca essa ha già avuto varie risposte da parte degli interlocutori chiamati in  causa, oltre alla replica da parte dell’on. Paniz, che per ovvi motivi di correttezza non possono essere divulgate.

di Arnaldo De Porti

Chiar.mo Avvocato,

formulo la presente per “complimentarmi” per la Sua appassionata difesa nei confronti del premier, esprimendo però un pensiero molto critico in merito al Suo ultimo intervento alla Camera dei Deputati.

Lei conosce molto bene il mio pensiero politico, notoriamente in assoluta distonia con il presidente del consiglio: ricordo infatti che un giorno Lei ebbe a dirmi, in Sala di Cultura De Luca, durante la presentazione di un mio libro, che io consideravo il Presidente una specie di “orco” (Sue testuali parole registrate anche da Telebelluno, oltre che dal sottoscritto); io, non mi allineo a questo Suo epiteto anche perché ciò non fa parte della mia “Ars loquendi” , mentre mi limito anche ora a riconfermarLe che considero Berlusconi, una persona “diversa” dalle altre, con la quale non può esistere dialogo se non si è in sintonia con lui. E di questo avviso, lo sono oggi, ancor più di ieri.

Ciò che vorrei chiederLe, con assoluta onestà intellettuale ed al di là del predetto “apprezzamento”, è se la Sua difesa appassionata nei confronti del premier deve considerarsi un prova eccellente da parte di un avvocato che deve difendere ad ogni costo anche chi non verrebbe certamente assolto dalla giustizia divina, oppure se davvero la Sua arringa (perché arringa mi è parsa più che intervento parlamentare), non abbia avuto come propellente la professionalità forense rispetto alla verità vera, circostanza che, per tutti, al momento della… “par condicio divina”, dovrà misurarsi con la fragilità umana.

Sono certo che queste mie modeste ma forti parole lasceranno un qualche segno nel Suo animo. Io l’ho sempre stimata sul piano umano e professionale, ma proprio per questo non Le nascondo che il predetto Suo ultimo intervento alla camera, ma soprattutto il sostegno da Lei dato ad una tesi assolutamente insostenibile, mi hanno lasciato molto e molto perplesso. Atteso che si tratta di argomenti forti che trascendono il contingente per entrare di prepotenza nel vasto campo dell’etica pubblica, la mia decisa e forte presa di posizione spero venga da Lei considerata un appunto sincero e schietto nei confronti di una persona con la quale sono da sempre intercorsi rapporti molto corretti. E che sarebbero stati ancor più schietti ove, dopo certe Sue lettere, non mi fosse stato inibito il farlo, come avrei invece preferito fare molto serenamente.

Sono sconsolatamente gratificato dal fatto che Le mie parole, abbiano avuto in passato sempre un “ritorno” da parte Sua, sia attraverso i mass-media che attraverso Suoi scritti al mio indirizzo privato, per cui non posso non pensare che esse non abbiano avuto e non abbiano tuttora per Lei un qualche rilievo.

Distinti saluti, con l’amicizia di sempre.

Arnaldo De Porti

FELTRE, 7 febbraio 2011

Le autonomie possibili. Durnwalder furente: non vanno i telefoni …

8 Febbraio 2011 Autonomia autonomia, belluno-autonoma, referendum-autonomia

Dall’Adige.it:

«La rete dei telefoni cellulari nelle località montane dell’Alto Adige è assolutamente insufficiente ed occorre che gli operatori provvedano, altrimenti dovrà intervenire la Provincia autonoma»’. Lo ha detto il governatore Luis Durnwalder. Durni ha lamentato che i collegamenti in molte aree spesso sono assenti: «Non è raro che per una semplice intervista la telefonata si interrompa anche una decina di volte. Ciò incide pesantemente sulla qualità della vita»

Dedicato a voi, bellunioti e cadorioti xy, che continuate a pensare che l’idea di Belluno Autonoma non sia una cosa giusta perché poi “non sapremmo governarci“. C’è chi è costretto ad equiparare la propria qualità della vita con i tagli ai servizi essenziali (vedi per esempio Tagli alla sanità ed al sociale in Cadore) e chi invece può rapportarla con l’interruzione di una intervista causa non perfetta copertura della rete cellulare (nelle località montane dell’Alto Adige, la Val d’Ultimo per fare un probabile esempio).

In attesa che la Cassazione si pronunci sull’ammissibilità del referendum per Belluno Autonoma.

Altro che dimissioni, questi ci guadagnano (da Metilparaben: la tisana bunga bunga di Bond)

7 Febbraio 2011 Criticarium blozzando, itaglia

E’ una comodità quando gli altri scrivono “per te”. E’ già successo per Paniz, succede ora per Bond. Devo solo lincare la sorgente. Dal sito Metilparaben (Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati):

La novità è che il capogruppo del PdL nel consiglio regionale del Veneto, l’erborista Dario Bond, ha avuto l’alzata d’ingegno di inserire tra i suoi prodotti la “tisana bunga bunga“.

Per la serie: se riesci a non sentirti in imbarazzo per quello che fa il tuo capo, tanto vale che ci guadagni sopra e ti levi il pensiero.

Paniz et circenses (da Piovono rane di Alessandro Gilioli)

5 Febbraio 2011 Criticarium blozzando, itaglia, paniz

Il parlamentare ci è noto. Quindi …

[…] L’onorevole Paniz non era noto a molti, prima di giovedì, ed è un peccato: perché di tutti i lavori sporchi che il Capo ha richiesto ai suoi in questi anni – lodi incostituzionali, leggi ad personam e decretini vari – quello di cui si è incaricato questo avvocato di Belluno è non il più grave, ma sicuramente il più grottesco.

Paniz lo sa, ovviamente, che sta mentendo. […]

leggi tutto Paniz et circenses su Piovono rane (con il bonus di un video incorporato).

p.s.  qui un video più … approfondito.

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