BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

due scaccolamenti al giorno…

17 Ottobre 2017 Autonomia, Giornalando, Politica nostrana giornalando, provinceide, provinciazza, referendum-2017

Potevano esse due seghe (ovviamente di carattere politico) oppure due bidè. Prendiamo atto della volontà del… longaronese volante e comiziante. Tuttavia, se al comizio si ritrova lui – caro il nostro Super-Padrin – e il suo microfono (con il rischio che anche il microfono cerchi di dileguarsi), di comizi ne può fare anche dieci al giorno.

Pensateci bene: quanti potrebbero essere i bellunesi, dotati di una minima quantità di buon senso, disposti a sentire un qualunque sindaco che parla di autonomia (qualunque cosa voglia dire), dopo tutti i numeri da circo cui hanno dato vita (spesso a loro insaputa) in questi anni? 

Lo Spirito cufoleto ha certamente più autorevolezza ed è, mediamente, più degno d’attenzione.

(del resto, tornando al longaronese comiziante, che cavolo volete che stia a sentire uno che mi parla di un referendum sull’autonomia (ancora: qualunque cosa voglia dire questa parola) se non è neanche stato in grado di rispettare l’esito di un referendum come quello di Sappada (con ciò mancando di rispetto ad un’intera comunità), celebrato e vinto col 95% di Sì?) 

Ancora: sabato non c’era un cazzo di nessuno a sentire i sindaci balbettare dal “palco degli oratori”:

«Non era una mobilitazione popolare — afferma Roberto Padrin — Quella avremmo dovuto organizzarla con un mese di anticipo, non in cinque giorni.

Infatti! (che realismo!)

tratto da articolo del Corriere del Veneto

il senso dei sindakos per l’Autonomia

16 Ottobre 2017 Autonomia, Cadore - Dolomiti, Politica nostrana provinciazza, referendum-2017, sindakos

O dell’insostenibile pesantezza dell’essere sindakos…

https://twitter.com/planetepics/status/919790003529625601

 

famola attiva (Sinistra italiana chi?)

16 Ottobre 2017 Autonomia, Giornalando, Politica nostrana belluniadi, giornalando, provinceide, referendum-2017, scripta-manent

Mi, ti e Toni, dà la precisa idea delle forze in gioco quando si parla di Sinistra Italiana di Belluno. Il bimbominkione avrebbe detto: Sinistra Italiana chi? Riunire l’assemblea provinciale, quindi, non dev’essere stato un grande problema. Ebbene, mi-ti-e-toni hanno deciso di praticare, per quanto riguarda il referendum del Veneto, «un’astensione attiva».

Famola attiva; anzi, più che attiva… radioattiva. Insomma, l’astensione “attiva” che vedrà il prodigarsi dei sinistrati in questa occasione, sarà tale solo perché mi-ti-e-toni si sentono in dovere di votare Sì per quello provinciale (una meraviglia della scienza e della tecnica). E non potendo perciò fare a meno di portare le terga al seggio, ecco che l’astensione passiva – così comoda, converrete – è stata nientepopodimeno che nobilitata rendendola attiva. Una scelta strategica della quale menar vanto.

BELLUNO. Sinistra Italiana di Belluno ha riunito l’assemblea provinciale per discutere sul tema dei referendum. Nel caso di quello regionale è stata decisa «un’astensione attiva».

 

referendum, spopolamento e coitus ininterruptus

14 Ottobre 2017 Curiosando, Giornalando, Politica nostrana, Satireggiando belluniadi, giornalando, M5S, provinceide, referendum-2017, scripta-manent

Gli ortotteri, la tribù originaria col relativo santone, voleva cancellare dalla faccia della Terra le province italiane. Non so che aria tiri oggi su questo argomento dalle parti del burattinaio-santone, ma è bello sapere che alla periferia dell’impero c’è qualcuno che guarda all’avvenire con “aria combattiva”:

Secondo D’Incà l’autonomia che il Bellunese rivendicherà post referendum permetterà di «combattere lo spopolamento che affligge il nostro territorio. Abbiamo l’occasione per cambiare la storia»

Frotte di giapponesi stanno arrivando per copiare ed esportare nel Sol Levante il modello bellunese. Si fa un referendum (anche con un quesito alla cazzo), si vota sì, e i giorni seguenti coitus ininterruptus a raffica e per tutti. Ci dai dentro, dove prendi prendi, ma il futuro demografico è salvo.

(diffidate dalle imitazioni: il modello, per funzionare, oltre al coitus ininterruptus, ha bisogno dei sindakos alle briglie della Provincia: una garanzia come poche altre)

 

Anelli e Vie di Lozzo di Cadore ora anche su OruxMaps, Locus Map, OsmAnd

9 Ottobre 2017 Cadore - Dolomiti, Curiosando curiosando, sentieri, sviluppo-montagna

Dicevamo di OpenStreetMap (OSM) che “è un progetto mondiale libero e collaborativo per la raccolta di dati geografici da cui si possono derivare innumerevoli​ ​lavori​ ​e​ ​servizi”. Dicevamo anche che Mappolo, il nono nano, ha caricato i percorsi degli Anelli e Vie di Lozzo di Cadore su OSM. Come visto, uno dei servizi “derivati” che utilizzano i dati di OSM è Waymarked Trails (disponibile sia in versione desktop che mobile).

A Waymarked Trails, servizio “online”, si può affiancare una serie di servizi “offline” (che quindi non hanno bisogno di connessione internet): facciamo riferimento alle mappe escursionistiche visualizzabili tramite le app OruxMaps e Locus Map (Android) e OsmAnd (Android, iOS).

E’ infatti ora disponibile per il download (per OruxMaps e/o Locus Map) la mappa vettoriale offline Alps_Ost aggiornata con gli Anelli e Vie di Lozzo di Cadore (via OSM), scaricabile partendo da questa pagina di OpenAndroMaps (cliccare sul link Alps_Ost per visualizzare i link “dedicati” alle varie app). Per OsmAnd, aggiornate la mappa offline Veneto (aggiornamento 1-10-2017).

Anello dei Faggi su OruxMap

bloccate la figa di Sappada (pensateci pene)

7 Ottobre 2017 Autonomia, Politica nostrana provinceide, provinciazza, referendum-secessionisti

Un nuovo, rutilante ruggito del coniglio (qui su Telebelluno). Padrin compra una vocale e diventa Padron. Ora la vuole tutta per sé.

Padrin, il Rajoy de noantri. La centralista Provinciazza di Bellu-pagna contro “l’indipendentista” Sappadogna.

Se una figa se ne va, non c’è cazzo che tenga, soprattutto se è una testa di cazzo (il testa di cazzo è riferito al “marito” che Sappada ha deciso di lasciare – con prassi costituzionale – per vivere la nuova avventura friulano-giuliana).

Nel momento in cui la Provinciazza si affida alla sovranità del voto popolare (ancorché sia sovranità… consultiva), chiamando a gran voce il popolo bellunese al voto il prossimo 22 ottobre, essa stessa sputa sul voto popolare e sovrano (ripeto, nel rispetto di tutti i crismi costituzionali) di Sappada. E, badate, non fu un sì al 51%: quel sì raggiunse il 95% dei voti espressi.

Torna a casa, lesso.

estratto prima pagina Corriere delle Alpi del 07 ottobre 2017

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