BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

alla conquista di Monte Piana (con discesa semiseria in slitta)

9 Marzo 2015 Cadore - Dolomiti, Curiosando curiosando, dolomitando, dolomiti, sentieri

Un po’ per il dilagante tepore primaverile che da qualche tempo la rendeva così irrequieta, un po’ perché ieri era l’8 marzo, festa della donna, mi sono deciso a slegarla e a farle fare quattro salti fuori dalla stalla (in verità non è la prima volta che la capretta si allontana dalle quotidiane faccende seguendo i miei passi…). Niente di impossibile: 400 m di dislivello su pista battuta da superarsi deambulando.

Sì è vero, le ho legato la slitta alla vita, come si usa fare con le renne, ma mi sono fatto trascinare solo per brevi tratti pianeggianti (quando la sentivo rantolare mi alzavo alleggerendo il carico al solo peso della slitta). E quindi su, da Misurina verso il rifugio Bosi al Monte Piana. Però il desinare l’ho pagato io.

E poi giù verso Misurina, a cavallo della slitta sfrecciante a velocità fotonica.

(posto qualche foto dell’impresa qui sul BLOZ – ma c’è anche un video di un tratto della discesa semiseria verso Misurina – per esaudire una promessa dal sen sfuggita, agevolata dalla birra che senza ritegno abbiamo prosciugato con solerte cupidigia)

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Femenes: vita quotidiana delle donne ladine nel Cadore di un tempo

8 Marzo 2015 Mondo Ladino noi-ladini

Femenes: (qui testo e foto su Google Libri)

(liberamente scaricabile: in Google Libri cliccare sull’icona della ruota dentata in alto a destra, quindi su “scarica PDF”; copie cartacee possono essere richieste all’Union Ladina del Cadore de Medo)

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il Pupo di Lozzo in foto sferica (photosphere)

7 Marzo 2015 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni dolomitando, promozione-turistica

Devo dire che la resa scenografica del Pupo di Lozzo in questa photo sphere non è fra le più esaltanti, ma, come detto, si trattava di dare un’idea generale “della cosa” (è quel masso torreggiante davanti al sole).

Del Pupo ho una mia variopinta gallery che non ho ancora reso pubblica e che potrei riesumare: nel frattempo, per avere un’idea più dettagliata della torre, potete fiondarvi sulla ricerca immagini di Google (a questa pagina riguardante il sentiero attrezzato Amalio Da Pra c’è una panoramica che lo ricomprende) .

(ad ogni buon conto, sulla pagina degli esempi delle immagini “photosphere” realizzate da Giuseppe Ghedina, quella del Pupo è indicata dalla didascalia “Pupo di Lozzo – Forcella San Lorenzo”: va notato che quello della forcella è sempre un santo, ma è San Pietro)

Views: Pupo di Lozzo, Marmarole di Giuseppe Ghedina

Lozzo di Cadore: carramba che sorpresa! La polizia locale stende la benemerita

7 Marzo 2015 Botanico Palazzo, Criticarium itaglia, polizia-locale

Una volta, rivolto a uno di loro, un carabiniere, dissi: per me siete e restate truppe di occupazione di un territorio annesso subdolamente e vergognosamente all’Italia. Quello mi guardò e distrattamente annuì. Poi mi disse “vada vada”. Ma questa è un’altra storia.

L’episodio che segue, che ha coinvolto la polizia locale e i carabinieri, ha trovato conclusione dopo 12 anni (e già questo, insieme a mille altri esempi, ci colloca tra i trogloditi, tra gli uomini delle caverne). Comunque è giunto a conclusione e ognuno ne potrà trarre le conclusioni che ritiene più consone.

Vagando nei ricordi, mi pare che in passato sui commenti del BLOZ qualcuno tirò fuori la questione, forse facendo riferimento ai costi della “menata” (dell’andare a giudizio). Mi chiedo, ignorando la materia: ma l’Amministrazione comunale, vista la conclusione della vicenda, non potrebbe ora rivalersi verso lo Stato – che ha prodotto la causa – perlomeno battendo cassa?

Se fosse possibile, lo vedreste voi un sindaco-laqualunque in un qualunque loco italico, servo dello Stato (badate, servo, non servitore) – magari che va in fregola per una carica – che si mette contro lo Stato, contro il sistema che quelle cariche le elargisce? Naaaaa.

(cliccare per ingrandire)

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in quella ‘larga’ non è la velocità che conta, è la penetrazione

6 Marzo 2015 Ecco Nomia, Giornalando della-confutazione, giornalando, internet, scripta-manent

Editoriale sul Corriere del Veneto che celebra l’occasione della banda larga (grassetto mio):

L’occasione della banda larga

Un’arma competitiva straordinaria. […]

Se è vero, come sostiene la Commissione europea, che un incremento di dieci punti nella velocità del web comporta un aumento di un punto di Pil, in gioco c’è uno sviluppo a doppia cifra. Destinato a tradursi in migliaia di nuovi posti di lavoro. Altro che zero virgola…

Intanto, che sia “un’arma” competitiva è fuori discussione (da ormai 10 anni a questa parte). Andrebbe detto anche che, siccome gli altri non dormono, quella della “banda larga” non è proprio un’arma, ma un utensile con cui soddisfare una necessità vitale. Ricordiamoci che quello che conta non è mai il livello sul quale si è, ma il differenziale tra il livello sul quale si è e quello sul quale si trovano i competitor:

si chiama “vantaggio competitivo”!

e il più delle volte, su suolo italico, noi ci troviamo in svantaggio competitivo.

Inoltre, ed è il motivo per cui ho scritto questo post, non è vero – come riportato nell’editoriale – che “un incremento di dieci punti nella velocità del web comporta un aumento di un punto di Pil“. Non è infatti la velocità l’elemento determinante, ma la penetrazione della banda, o, se vogliamo, la sua diffusione.

Lo studio cui si fa riferimento – che non c’entra niente con la Commissione europea se non che da essa viene talvolta citato – è quello di Czernic N., O. Falk, T. Kretschmer e L. Woessmann, Broadband Infrastructure and Economic Growth, apparso nel 2009, del quale riporto un estratto delle conclusioni:

In this paper, we analyzed the effects of broadband infrastructure on economic growth. Based on annual data for a panel of OECD countries and using an instrumental-variable approach, we find that the introduction and diffusion of broadband had an important impact on growthin GDP per capita. After a country has introduced broadband, GDP percapita is 2.7 to 3.9 percent higher on average than before its introduction, controlling for country and year fixedeffects. In terms of subsequent diffusion, an increase in the broadband penetration rate by 10 percentage points raises annual growth in per-capita GDP by 0.9 to 1.5 percentage points. […]

Che la velocità non sia stata elemento della ricerca – e delle conclusioni cui tale ricerca è giunta –  lo dimostra la successiva precisazione:

We close by discussing two limitations of our study. First, our measure of broadband is a rough one insofar as it considers any bandwidth over 256 kbit/s to be broadband. That is, the available data does not allow us to consider differences in the average or maximum bandwidths across countries, so that we concentrate on analyzing the extensive margin of broadband diffusion, i.e., the number of broadband users. […]
Nello studio considerato, cui si fa riferimento, ogni larghezza di banda superiore a 256 kbit/s è considerata banda larga. E con ciò è qui dimostrato che… “in quella ‘larga’ non è la velocità che conta, ma la penetrazione“.

A me mi piace precisare.

(riguardo allo “sviluppo a doppia cifra” e al sottinteso “Altro che zero virgola…” riportati nell’editoriale, avrei un secchiello di letame confutazionale pronto per essere svuotato ma… sarà per un’altra volta)

Consorteria Bim: pagliacci bellunioti al voto / the end

5 Marzo 2015 Politica nostrana belluniadi, bim, consorteria-bim, sindakos

L’hanno fatto. E’ uscito.

Pensate: ci stavano dietro da ottobre. Tutti insieme appassionatamente. E senza neanche cambiare idea all’ultimo momento. Un esempio da additare: certo, col dito di “Icio” Cattelan.

Adesso la Consorteria ci porterà per mano verso un avvenire radioso e così spero sia di voi.

Qui la serie completa dei pagliacci bellunioti al voto. Amen.

 

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