BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

tagliando a Tremonti: rendimento dei Bot annuali al 4,15%

13 Settembre 2011 Criticarium Itaglia della-crisi, tremonti, verso-il-default

No, nessun dubbio che iniziando il tagliando a Tremonti si palesassero alcuni difettucci … strutturali. Roba da niente. I rendimenti dei titoli di stato greci sono andati alle stelle, lo sappiamo, ma anche quelli sui titoli italiani stanno iniziando a lievitare.

Un bene per chi corre il rischio di sottoscriverli, certamente. Ma la cosa è nota: mentre i sottoscrittore esteri cercano di stare alla larga dalle aste (o hanno già venduto i propri asset), la sottoscrizione continua ad opera dei Bot people italiani, canalizzati ovviamente dalle banche … domestiche. All’asta di ieri il rendimento è salito a 4,15%, quando ad agosto era al 2,9%, un bel saltino. Per le casse dello Stato una salassata.

Un mese dopo, lo scenario è cambiato: i banchieri hanno scaricato Tremonti. Se il Tesoro vuole denaro in prestito, deve pagarlo come si conviene a un paese indebitato come l’Italia. Le offerte, con i quantitativi e i rendimenti, hanno decretato l’esito: quattro e passa per cento per un anno. Le voci di un imminente abbassamento del rating della Francia (attualmente tripla A, il giudizio di massima affidabilità) hanno contribuito certamente a influenzare gli umori. Ma la rottura del vecchio patto è ormai un fatto: la perdità di credibilità del governo comincia a essere prezzata anche dai banchieri in corso d’asta. (Linkiesta)

 

il calaltino ciclante ed il bike sharing 2.0

12 Settembre 2011 Cadore - Dolomiti dolomiti, mobilità-sostenibile, sviluppo-montagna

Bike sharing 2.0, è il titolo di un divertente post scritto da Antonio Pascale nel quale racconta alcune possibili vicessitudini legate a questa modalità di “propensione al pensiero verde”. Mi è venuto in mente quindi il sindaco di Calalzo e la prova dell’utilizzo della e-bike (bici elettrica) che era intenzionato a condurre e della quale avevo parlato nell’articolo “il calaltino ciclante“.

Dal momento che una delle motivazioni addotte era:

[…] L’idea è di creare uno o più punti di bike sharing (ovvero servizio di biciclette pubbliche) a Calalzo, a vantaggio di turisti ma anche di residenti che volessero muoversi più velocemente e praticamente senza fatica sul territorio.

mi incuriosiva sapere come erano andate a finire le prove e con quali risultati.

tagliando a Tremonti: se alzi le tasse sei dalla parte sbagliata …

12 Settembre 2011 Criticarium Itaglia della-crisi, tremonti, verso-il-default

Abbiamo già detto che il Mago Voltremont vorrebbe proporre un “tagliando per la crescita” per dare slancio alla attuale funerea crescita economica del nostro sfigato Paese. Prima carica il mulo-Italia con tante di quelle tasse che gli ultimi scandinavi che popolano i territori italici stanno raccogliendo le loro cose per tornarsene a casa (dove le altissime tasse, peraltro controbilanciate da efficentissimi servizi, stanno appunto per essere superate da quelle italiane, che invece sono collegate a servizi da quarto mondo).

Auspicavo che si potesse fare un tagliando alla politica (??) fin qui espressa dal Mago, tanto per evidenziare i mali e proporre (anche se solo indirettamente) una possibile cura.

Neanche il tempo di formulare il proposito che “zac”, giunge a fagiolo un brevissimo (ma intenso) post da Phastidio che mette in luce un … primo problema. Ecco quel che diceva quella cima di Voltremont il 15 aprile 2011 (il neretto è mio):

“Per ridurre il debito hai due strade: ridurre la spesa pubblica e crescere di più. Ma occorre ridurre la spesa. Se pensi di alzare le tasse sei in corsia di sorpasso dalla parte sbagliata”. Ad affermarlo al Tg2 è il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervistato a margine delle riunioni di primavera Fmi e Banca Mondiale. (Ansa, 15 aprile 2011)

Una cima, si diceva, bravo, non c’è che dire. Tutto quello che è poi successo … colpo di sole ? ipnosi ?

 

il tagliando per la crescita del Mago Tremonti

12 Settembre 2011 Criticarium Itaglia della-crisi, tremonti, verso-il-default

Il Mago Voltremont continua a sibilare cazzate. Dopo aver cucito una manovra basata per l’80% delle entrate sul prelievo fiscale (nel totale rispetto della promessa: “noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani), che avrà sicuri effetti di contrazione dell’economia e che porterà la pressione fiscale al valore di usura di Stato del 44,5% (nella migliore delle ipotesi), mentre il PIL dell’Europa frena la propria asfittica crescita e quello della locomotiva Germania si ferma proprio, mentre la produzione industriale a luglio cala in Italia dello 0,7% (-1,6 su base annua, primo calo tendenziale dal dicembre 2009), il ministro zombi prefigura un “tagliando per la crescita“, da fare, si può presumere, a qual catorcio d’auto quasi senza ruote che è ormai diventata l’Italia d’oggi. Tutto ciò mentre la UE avvisa l’Italia di prepararsi a nuove misure … .

Pensarci prima alla crescita no eh? L’unico “tagliando” che ci si può immaginare abbia un senso è quello alla politica espressa dal ministro: suggerisco piccoli pezzi.

 

la lenta discesa verso gli inferi del turismo dolomitico in provincia di Belluno

11 Settembre 2011 Autonomia, Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni belluno-autonoma, dati-provincia-belluno, marketing-turistico, montagna-in-crisi, sviluppo-montagna, turismo-cadorino, turismo-cadorino-analisi, unesco

In attesa che i dati dei flussi turistici relativi alla stagione estiva nella Regione Veneto, in particolare in montagna ed ancor più in particolare fra le Dolomiti, vengano resi pubblici, potremmo trastullarci e fare qualche previsione. Magari partendo dai dati storici relativi alle presenze. Domanda: se per caso i dati che attendiamo dovessero indicare un’inversione di tendenza, dovremmo forse ritenere che il merito sarebbe da ascriversi alla storiella-favoletta delle Dolomiti patrimonio Unesco dell’umanità?

Seconda domanda: se, per caso, i dati dovessero invece confermare il trend di decrescita che si evidenzia dall’andamento dei flussi storici (e che parrebbe confermato dalle opinioni, per quanto spannometriche, di vari operatori del settore turistico), perché mai non potremmo ugualmente attribuirne la causa (una parte di essa) al medesimo fattore (Dolomiti-Unesco)?

Perché dunque, se il turismo dolomitico dovesse tirare, saremmo più facilmente portati ad attribuirne il merito al fattore patrimonio dell’umanità (in realtà i titoli della stampa semplicemente osannerebbero tal patrimonio)? Non è questo, in fondo, l’effetto magico che ci stiamo aspettando?

Da sempre dubito che questa patacca possa veramente fungere da traino per il nostro turismo (se non cambiano le modalità di gestione del messaggio a cui fino ad ora abbiamo assitito), ben che vada, con ogni probabilità, l’effetto sarà neutro, ed è anzi sperabile che il pataccone non funga da elemento distorsivo nella parcezione che il turista ha/avrà della dualità fra aree di valle e aree di monte nelle diverse realtà amministrative (le 5 province) nelle quali il patrimonio risulta allocato.

Aspettando i dati …

Dati: Regione Veneto

se questo è un sindaco

8 Settembre 2011 Botanico Palazzo bolcom, local-politik, porta-a-porta, propaganda, raccolta-differenziata, sindakos

Lo avrebbe voluto fare anche durante la prima legislatura, ma l’imberbe novello sindaco era tutto teso ad imparare come si fa ad amministrare, così ha rimandato ad un secondo mandato l’uscita di quella gemma di prodotto editoriale che conosciamo come bolcom (bollettino comunale). Al bolcom il sindaco di Lozzo di Cadore ha affidato la trasmissione della verità, la sua, con la certezza che il giungere del foglio in mano ad ogni famiglia, possa essere vissuto da tutti come un nobile momento di informazione (monocorde, visto che le minoranze non sono invitate al banchetto massmediatico) ma, soprattutto, di esaltazione per i risultati raggiunti.

Ad esclusione di quel sant’uomo di Gesù che, sembra, sia il solo ad aver visto prima ed interpretato poi la Verità (unica), somma conoscenza del creato, a noi uomini normali è data facoltà di vedere, nelle cose, più di qualche verità: si chiama pluralismo.

Ecco quindi che il Nostro, colpito da qualche forma di delirio, si sbilancia nel bolcom agostano (detto l’eccezionalino) con una spavalda affermazione “Nel nostro comune la raccolta differenziata ha superato quota 90%“, seguita da una ancor più vaneggiante allucinazione “In Cadore siamo i più bravi“.

L’incipit è poi una summa di giornalismo e trionfalismo da far impallidire quelli dell’Istituto Luce : “Eccezionale!“. E continua, nello spasimo narrativo: “La gente di Lozzo di Cadore ha tagliato un traguardo proprio eccezionale per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il traguardo del 90% di differenziata è stato superato alla grande nel mese di maggio.”

“Il merito, continua a ripetere il vicesindaco Apollonio Piazza è degli abitanti bla bla bla …”. Il “continua a ripetere” del testo del bolcom è un chiaro lapsus freudiano; il vice, continua a ripeterselo perché diversamente non ci potrebbe credere, è come un pizzicotto che ti dai quando non sai se stai sognando o se sei desto. Se non stanno dormendo ora (cosa comunque discutibile), è certo che l’hanno fatto per i primi 5 anni del loro mandato e, per quanto riguarda il secondo, fino a poco tempo fa.

Ora, chiedo a te, oh lettore, di provare a metterti nei panni del sindaco per vedere se anche tu ti saresti comportato nello stesso modo. Chiedo quindi:

  • se la Regione Veneto ti avesse appioppato la maglia nera come peggior comune in Veneto (insieme ad altri) per la raccolta differenziata nel 2008;
  • se la Regione Veneto te l’avesse appioppata per la seconda volta nel 2009;
  • e poi ancora per la terza volta (che sfiga ragazzi!) nel 2010;

e ti chiedo ancora: se a causa di questa infima gestione della differenziata di cui ti sei reso partecipe ed attore di primo piano, l’amministrazione da te presieduta ha dovuto accollarsi l’onere dell’ecotassa (25€ per tonnellata) prevista dalle normative regionali (che il sindaco, interpellato a questo riguardo dalla minoranza di Per la Gente di Lozzo, non ha ancora descritto nei suoi valori, ma lo farà, statene certi) per il triennio 2008-2009-2010;

se poi, riguardo all’intero Cadore, caro lettore, tu sapessi che:

  • la Val Boite fa differenziata con percentuali prossime al 60% dal 2001;
  • il Comelico la sta facendo dal 2007 (media 53%);
  • Lozzo ed il resto del Centro Cadore sostanzialemente non hanno fatto differenziata fino al timido passo avanti della primavera 2010;
  • per ognuna delle affermazioni precedenti la documentazione è consultabile qui e qui;

bene, se tu sapessi tutto questo, troveresti il coraggio, etico e civico che si conviene ad un sindaco, di affermare al mondo intero, dopo tutta la merda che ti è caduta addosso in questi anni, che “in Cadore siamo i più bravi!” solo per aver superato “alla grande” nel mese di maggio appena trascorso, la percentuale del 90% di differenziata?

Non sarebbe stato più consono, anche e soprattutto in relazione ai “trascorsi funerei” certificati dalla Regione Veneto, oltre che ai costi subiti per l’applicazione dell’ecotassa, adottare un profilo un tantino meno incensatorio e trionfalistico, incoraggiando semplicemente il volgo a continuare su questa strada, ben sapendo, inoltre, che tale strada il Centro Cadore avrebbe dovuto imboccarla da mo’ ?

E poi, siamo proprio sicuri che le percentuali snocciolate da questa amministrazione da un po’ di tempo a questa parte siano aderenti alla realtà? Vederle sul sito dell’Arpav sarebbe più rincuorante. Ma noi vogliamo tributare a questo sindaco almeno la correttezza e la lealtà dei numeri che è andato dichiarando. Non certo il penoso trionfalismo con cui ha descritto una delle pagine più stucchevoli del suo mandato. Dovessi dare io dei numeri  a questa vicenda della raccolta differenziata, che interpretino in qualche modo il valore da associare alla sua gestione politico-amministrativa, non vedrei altro che il numero 610: sei uno zero!

 

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