BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Differenziare i Rifiuti Conviene a Tutti

4 Dicembre 2010 Informa-Lozzo bolcom, cagliostro, la-parola-ai-lozzesi, maglia-nera, raccolta-differenziata

di Cagliostro

(“Differenziare i Rifiuti Conviene a Tutti”: dal Bol-Com. –  Numero unico – mese di Nov. 2010)

Dobbiamo essere tutti grati al vice sindaco per la lectio magistralis che ci ha propinato, dall’alto della sua robusta cultura, in fatto si smaltimento rifiuti. Già dal titolo si ‘annusa’ tutta la validità dell’assunto ivi espresso. La prestigiosa scoperta dell’acqua calda non poteva essere più lapalissiana di così. Ma andiamo con ordine. L’onestà intellettuale del nostro lo porta ad ammettere alfine che la maglia nera attribuitaci dalla Regione sul tema “non ha fatto certo onore a Lozzo”. Ma su chi fossero stati i responsabili, gli artefici di tale ambito (si fa per dire) traguardo in maglia nera, l’eminenza grigia del Comune si guarda bene dal dirlo (nessuno ama darsi la zappa sui piedi). Il professore in ‘scoaze’ sciorina invece dati su dati come fosse il premio Nobel Rubbia. Apprendiamo così che il nostro paese produce mensilmente 25 ton. di rifiuti urbani indifferenziati e 6 ton. di umido. Veniamo poi informati che, in poco tempo, si è registrata una diminuzione di 9/10 ton. al mese di rifiuti ‘soli’ (solidi?) urbani e che la raccolta differenziata ha raggiunto, dal momento della sua introduzione, il bel traguardo del 60%.

Caro Prof. Rubbia, questa sì che è una notizia da prima pagina! Deriva forse da questo dato eclatante il suo compiacimento per un risultato che ci consente, appunto, di “svestire quella maglia nera che non ci ha fatto molto onore”? Ma, egregio professore, dove ha mai ricavato questi miracolosi parametri sulla nuova tecnica di raccolta, per di più in così poco tempo? Forse li ha desunti attraverso sondaggi commissionati a qualche sondaggista brianzolo? Suvvia, professore, sia meno enfatico, stia con i piedi per terra, cerchi di ragionare soltanto un pochino!! La percentuale che lei cita, con tutte le carenze ancora insite nel nuovo sistema e che ella stessa riscontra nella sua lectio magistralis, dovrebbe indurla a lasciar perdere il giudizio altamente positivo che le verrà, magari, fornito da Ecomont. Attenda ancora qualche mese per trarre conclusioni definitive, bandisca il trionfalismo ed usi la testa.

Di questo passo e trascorsa qualche settimana, ella, da allievo, riuscirà a superare il maestro, l’assessore al Comune di Ponte nelle Alpi, Ezio Orzes, maglia rosa della raccolta a livello veneto e nazionale. Solo che l’assessore in questione questo premio non l’ha ottenuto in poche settimane ma con uno studio, un monitoraggio, una qualità della informazione e della divulgazione, una costanza davvero encomiabili. Si faccia poi dire dal suddetto assessore come si addiviene al calcolo ed alla determinazione esatta della percentuale ottenuta (su base annua) della differenziata.

“Differenziare cioè separare la carta dal cartone, il vetro dall’umido (sic!). Invece abbiamo notato che ci sono cittadini che continuano a gettare nei cassonetti un po’ di tutto” Questo dice l’esimio Prof. Rubbia, il quale si lancia infine in tutta una serie di considerazioni altamente qualificanti del suo pensiero: ci sarebbero i “pigri”, i “carenti di senso civico”, i “non interessati allo sforzo che stanno facendo invece i cittadini virtuosi…”. Ma i fiorellini più belli si possono cogliere allorquando il nostro parla dei costi della raccolta che, nonostante i miracolistici risultati, proprio non vogliono sapere di diminuire… La colpa sarebbe della chiusura della discarica di Mura Pagani che ha fatto lievitare di molto le tariffe. Ma nonostante ciò, Rubbia informa che, per i residenti, le tariffe medesime sono ferme al 2004, grazie soprattutto allo ‘sforzo amministrativo” (?) profuso dal Comune ed alla partenza veloce della differenziata…

Questa proprio ci voleva! Non solo trionfalismo con cifre fantasmagoriche, ma adesso scopriamo che a Lozzo, con la differenziata abbiamo bruciato i tempi e siamo passati da “zozzo” a “mastro lindo” nel giro di due sole stagioni…

Scopriamo anche che, per i residenti, le tariffe sono ferme al 2004; ma non viene detta una parola sull’iniqua, recente cancellazione dello sconto perequativo per i non residenti (per lo più lozzesi della “diaspora”), i quali si sono visti proditoriamente togliere, senza alcuna motivazione, l’abbuono perequativo introdotto dalle passate amministrazioni, tendente a compensare il fatto che il servizio viene pagato per l’intero anno a fronte di una fruizione limitata a poche settimane (in genere alla stagione estiva). Vedi delibera di Consiglio n. 4 del 28/4/2010 sulle motivazioni della quale non si trova alcuna traccia. Ed una delibera che implichi variazioni economico-finanziarie, per essere valida, deve essere motivata. Evidentemente, si vuol fare cassa sulla pelle di quei cittadini non residenti che dovrebbero essere, di contro, invogliati, a rientrare per dare impulso al turismo ed un pò di ossigeno alla disastrata economia locale. Quando si dice COERENZA!!! E POI LOR SIGNORI PARLANO TANTO DI ESIGENZA DI DARE IMPULSO AL TURISMO…

Avanti con il Bol-Com e le sue verità molto parziali e le sue omissioni!!

Enfasi fuori luogo

1 Dicembre 2010 Informa-Lozzo, Pian dei Buoi bolcom, cagliostro, caserma soracrepa, la-parola-ai-lozzesi

di Cagliostro

L’anonimo autore del Bol-Com, recentemente stampato per i tipi “dell’ Editoriale Palazzo Venzo Snc”, deve essere uomo di buone letture, anche se il suo stile risente chiaramente di forme alquanto barocche e di una ampollosità invero esagerata. L’attacco dell’articolo “Il casermone Soracrepa ritorna di Lozzo” conferma in pieno questo giudizio di critica letteraria. Si può infatti leggere: “Una ventata di soddisfazione ha permeato la Comunità di Lozzo di Cadore a metà Ottobre. Ad alimentarla ed a mantenerla (la ventata?) piacevolmente effervescente fino a che tutti non l’avessero assaporata è stata la notizia scesa da Pian dei Buoi riguardante il casermone Sora Crepa”.

Bella davvero appare l’immagine della ‘soddisfazione’ che diventa ‘ventata’; addirittura elegiaca la prosa, laddove si dice che la medesima ‘ventata’ si mantiene ‘effervescente’ fino a che tutti l’avessero ‘assaporata’. L’aulico ed immaginifico linguaggio ci fa quasi pensare ad una notizia (cosa del campo immateriale) che, a mò di ghibli del Sahara o di slavina di grandi dimensioni, si materializza a mano a mano che procede nella sua folle corsa, scendendo da Mizzoi, per diventare ‘folata effervescente’, “bevuta”- a partire dalla Manadoira- dall’intera, ansiosa comunità lozzese, che da troppo tempo anelava al concretizzarsi dell’Evento. E in questo contesto di spasmodica attesa, il verbo ‘assaporare’ ci stava e ci sta proprio tutto…

Bella dunque l’enfasi dell’innominato autore. Ma il Sapegno avrebbe forse qualcosa da ridire a proposito di critica letteraria. Una tale prosa sarebbe per lui, forse, degna di miglior causa e l’ipocrisia di cui essa (prosa) appare intrisa risulta (sempre agli occhi del Sapegno) vistosamente ridondante. Perché ‘miglior causa’? Perché cantare vittoria in questo modo enfatico, dopo un così lungo e defatigante contenzioso durante il quale gli errori antichi e recenti delle amministrazioni che si sono succedute sono stati davvero macroscopici, appare del tutto improprio, un trionfalismo fuori luogo e fuori tempo massimo, espressione di un certo compiacimento e di una auto referenzialità quanto meno inopportune. Con ciò, ben venga, se così è davvero, la chiusura della controversia, non fosse altro per porre fine agli esborsi per parcelle legali e consulenze varie…

Ma non era il caso di essere forse un pò meno autocelebrativi visto che, conti alla mano, di dissanguamento economico-finanziario si è trattato (al fine di ‘riacquistare’ quel cespite che era nostro e che la dabbenaggine di certi personaggi aveva disposto quale deprecata garanzia ipotecaria a favore dell’ex concessionario…)? Ed il bello è che altre onerosità ci attendono per risistemare il nuovo degrado nel frattempo intervenuto!! Se, con il senno del poi, un elenco delle onerosità fin qui sostenute, dei mancati introiti per tasse, imposte, tributi, interessi moratori, mancata remunerazione del capitale e quant’altro, si facesse davvero con scrupolo, risulterebbe chiaro che la scelta del riscatto non sarebbe probabilmente stata la più opportuna e conveniente per il nostro Ente… E questo elenco sarei pronto a farlo in qualsiasi momento! Tutto quanto ora considerato, a prescindere dalla asserita fine delle ostilità giudiziarie (ma sarà poi così?) che anch’io, ripeto, saluto positivamente. Quello che contesto è il tono artatamente trionfalistico che proprio non ci sta!

Perché prosa intrisa di ipocrisia?

Ebbene, se quanto fin qui detto rasenta comunque una ipocrisia di fondo che nasconde tuttora ai cittadini il vero rapporto costi/benefici insiti nella intera questione, una ipocrisia autentica la si riscontra nel fatto che si parli di “Comunità”, che apparirebbe ebbra di felicità a cotanta notizia!!! Ma quale Comunità? Quella tenuta fin qui ermeticamente all’oscuro di tutte le diatribe, gli errori, i passi falsi, i tentativi malaccorti di mettere toppe che poi si erano rivelate peggiori del buco (ad esempio: citare in giudizio la banca, dopo aver cambiato la destinazione catastale del suolo, per contestare la facoltà di iscrivere ipoteca), omissioni varie, il tutto messo in essere da amministratori insipienti, incapaci, ma bravi solo ad obnubilare i fatti, a tenere tutto ovattato nelle felpate stanze del potere? Se la Comunità fosse stata davvero informata compiutamente, perché il disinteresse regnava e regna sovrano, privo come risulta il Consiglio Comunale della partecipazione popolare? Perché molti cittadini, quelli che si interessano alle vicende del loro paese, hanno plaudito e plaudono a questo Bloz, unico vero strumento di informazione sul campo?

Un altro passo del Bol-Com da commentare è quello, pure pieno d’enfasi, che riguarda il Vice sindaco in contatto telefonico con il suo Capo, impedito a presenziare alla apertura agognata dell’immobile denominato Montiglio. Il contatto è servito a relazionare, minuto per minuto, l’opera dell’Ufficiale Giudiziario incaricato del dissequestro e della prova della chiave magica, di questa specie di ‘apriti sesamo’. Una immagine vicina a quella dell’astronauta che dallo Spazio documenta la centrale di Houston sulle fasi dell’allunaggio. Quando si dice ‘FANTASTICO!’ si è resa compiutamente l’idea!…

NB Ora, dice il sindaco, “cercheremo di eseguire qualche intervento per tamponare la situazione di degrado. Poi in primavera valuteremo le condizioni generali e le prospettive di valorizzazione…”
E qui davvero si farà la nobilitate manfrediana, di questo novello Lacedelli che ha appena scalato il suo K2…

tremate, tremate, gli stregoni son tornati

29 Novembre 2010 Pian dei Buoi bolcom, caserma soracrepa

Premessa: all’inizio erano, come si conviene, apprendisti. Poi, col tempo, sono maturati come pere al sole ed eccoli diventati, a tutti gli effetti, Stregoni. Devono aver pagato un lauto compenso ai soliti avvocati sanguisughe per avere la certezza di poter, finalmente, avvisare con sommo gaudio il volgo tutto che la vicenda della caserma di Soracrepa si è finalmente conclusa. La prima parte, aggiungo io, quella che finora ha emanato puzzo di fogna. Se l’hanno fatto, loro che sono sempre attenti a non macchiare l’immagine di cavalieri senza macchia e senza paura che vorrebbero indossare, dobbiamo ritenere che sia davvero la FINE, The END. Trovare il De Rossi la prossima primavera a Pian dei Buoi come soleva fare prima, sarebbe per i nostri Stregoni una vagonata di autentica merda che l’onta biennale della maglia nera per Zozzo di Cadore, che pur ci tocca sopportare, sarebbe niente in confronto. Se così non fosse, gli Stregoni, che hanno sempre avuto paura anche della loro ombra, starebbero ancora giocherellando agli “apprendisti”. Buon segno quindi. Inizia una nuova era: l’Era degli Architetti. Su quella che presumo essere, se uguale al passato, la nuova perla letteraria del Bolcom, ho appena posato gli occhi, ma non ho potuto fare a meno di notare l’ultimo opportuno commento di Cagliostro che mi è parso giusto evidenziare in qualità di articolo. Nonostante non abbia un cazzo da fare, come osservava impietosamente un commentatore tempo addietro, i miei interventi sul BLOZ saranno, tuttavia, piuttosto rarefatti (rispetto al passato), almeno fino a quando non cambierò le mie priorità.

di Cagliostro

Mi è appena stato recapitato il Bol-Com che ho letto con la dovuta attenzione. Tralascio ogni considerazione sul tono e sulle varie ‘amenità’ lette e riscontrate. Forse ha visto giusto Fox Mulder quando parla di tono ‘gongolante’ e di scritto che poteva ben essere attribuito ad un ‘bambino delle elementari’. Ma passiamo oltre, giacché anche un bambino delle elementari può essere animato da certe faziosità e da non commendevoli insinuazioni… Immaginatevi un politico scafato come il nostro Conducator!! Voglio limitarmi soltanto a considerazioni sul pezzo ‘Il Casermone Soracrepa ritorna di (a?) Lozzo’, tralasciando il non meno importante pezzo “Differenziare i Rifiuti Conviene a Tutti” su cui mi soffermerò in un prossimo futuro.

A proposito del Casermone, riporto questa frase “…Non ci siamo arresi neanche quando, anche in Consiglio Comunale, qualcuno ci spiegò che non c’era nulla da fare per salvarlo (il casermone, ndr) “Segue tono trionfalistico e smaccatamente autoincensatorio.” …abbiamo vinto noi. Il Casermone appartiene a Lozzo e nessuno glielo (sic!) toccherà mai più”.

Mi viene naturale considerare che:

  1. il metodo non cambia! Ricordate i Bolcom precedenti con la triade di insinuazioni? Sottrazioni presunte alla Latteria, sversamento veleni nel lago, ventilato accordo sottobanco con il De Rossi da parte di un non meglio precisato (ma ben identificabile) capo-gruppo di minoranza!! Mai un nome e cognome precisi!! Solo accuse generiche e non provate, attribuzioni di ‘colpe’ inesistenti. E’ la nuova tecnica della comunicazione, bellezza! (la tecnica demolitoria dell’avversario/nemico è di scuola…brianzola);
  2. la verità vera viene sottaciuta, viene distorta a proprio uso e consumo al fine di APPARIRE sempre il modello di perfezione, colui che aveva visto giusto per il bene collettivo. Vedremo poi, sulla lunga distanza, quanto il bene collettivo sia stato preservato da certe scelte…
  3. la succinta rievocazione dei fatti è soltanto in parte corrispondente alla realtà, per il resto è manipolazione pro domo sua (del sindaco e del suo degno compare);

E le considerazioni potrebbero continuare all’infinito. Io però mi limito a rinviare il lettore a quanto da me – e da altri – scritto aull’argomento e su altre pregnanti questioni lasciate alla discrezionale scelta operativa di questa Ammninistrazione.

QUELLO CHE A ME PREME SOTTOLINEARE E’ CHE IL METODO DELLA NON TRASPARENZA (NON VOGLIO USARE ESPRESSIONI FORTI, TIPICHE DI METODI IN AUGE IN ALTRE PARTI DEL NOSTRO TERRITORIO NAZIONALE) CERTAMENTE NON PREMIA E TUTTI POSSONO ‘AMMIRARE’ LA SINTASSI MISTERIOSA ED IMPROBABILE IN VOGA A PALAZZO VENZO.

‘QUALCUNO’ IN CONSIGLIO COMUNALE CI SPIEGO’ CHE NON C’ERA NULLA DA FARE PER SALVARLO’. LINGUAGGIO CRIPTICO CHE MERITA IL GUANTO DI SFIDA: CHI E’ QUESTO QUALCUNO? SI ABBIA IL CORAGGIO DI FARE IL NOME!!

E’ FORSE IL CAPO GRUPPO DELLA PRECEDENTE LEGISLATURA? NON SEMBRA PROPRIO, VISTO CHE, CE LO SPIEGA L’INTERESSATO, LA TRATTATIVA CON LA BANCA E’ PARTITA PROPRIO DA UNA SUA INIZIATIVA. E POI GIUSEPPE ZANELLA AVEVA LA BUONA ABITUDINE DI PRESENTARE INTERVENTI SCRITTI E NON RISULTA PROPRIO CHE ABBIA MAI USATO LA FRASE SOPRA RIPORTATA.
NEANCHE CREDO CHE UNA SIMILE AFFERMAZIONE POSSA ESSERE USCITA DALLA BOCCA DI IVANO CALLIGARO…

Insomma, a chi giova la politica delle insinuazioni malevoli? Forse all’ordinato sviluppo della Comunità ed alla pace e concordia sociale tanto spesso invocate a parole dal nostro sindaco? Dubito molto che un tale modo di fare sia nel DNA dei Lozzesi che io conosco assai bene e sicuramente meglio di quanto li conosce il sig. Mario Manfreda, cittadino di Lozzo per ‘meriti’ e qualifica acquisita… E per fortuna che l’uomo appare così equilibrato, disponibile e serioso! Ma, che volete, alle volte le apparenze ingannano e la ‘tenuta’ caparbia della sedia fa fare anche brutte figure usando terminologia criptica, comunque molto allusiva e rasentante attribuzioni ed aggettivazioni molto più pesanti…

Fino a quando non tornerà la voglia. Se tornerà.

10 Settembre 2010 Digo la mea

Scrivere sul BLOZ non è mai stato per me un “impegno politico” quanto un impegno civico, un aspetto di quella cittadinanza attiva che mi piacerebbe fosse più presente in ognuno di noi.

Ma non ho mai nascosto che scrivere qui ha avuto soprattutto il valore di divertimento. Un po’ più elevato di quello che prova un qualsiasi bambino a giocare con le macchinine.

Rimescolare nel pentolone del BLOZ un po’ di satira, di sarcasmo e di ironia, cercando di denudare i giullari che “detengono” il potere, è una appagante soddisfazione.

Quel senso di appagamento che sale pian piano a galla come bollicine lasciate libere di elevarsi dal fondo e che, giunte in superficie, esplodono come trasparenti fuochi d’artificio.

Nei giorni scorsi pensavo ad un articolo che avrei intitolato “la tradizione del taglio dell’autivoi ai campetti delle Astre”, una penosa ricostruzione, senza colpa alcuna da parte dell’operatore, al cui posto non avrei saputo fare di meglio date le modalità di taglio, di come si possano buttare via due intere mattinate di lavoro ottenendo, peraltro, un risultato pessimo.

E poi avevo in mente qualcosina sul GAL, sul “risistemato” (dopo 6 anni) impianto di illuminazione della Roggia dei Mulini; avevo una risposta da dare a pagaapo sulla sua sorpresa nel vedere la ruota idraulica che girava all’indietro, due tre cosucce sulla bilblioteca e sul palazzo Mubarak.

Presagivo una grande soddisfazione nel tratteggiare la figura di De Carlo che, recentemente, ha riconosciuto il peso della maglia nera nella gestione della raccolta dei rifiuti attribuito dalla Regione Venete al comune che guida: nel farlo De Carlo ha sottolineato che tale situazione l’ha ereditata dalla predecedente amministrazione. Immaginatevi il nostro sindaco, con ben due maglie nere sul groppone, tanto da farci diventare cittadini di Zozzo di Cadore, che non può godere, ovviamente, del medesimo privilegio.

Ai 1600 visitatori unici che nel corso di un mese, facendo visita al BLOZ, consultavano più di 10.000 pagine, fermandosi in media per quasi 5 minuti, non avrò più niente da offrire. Mi dispiace soprattutto per quei 200 lettori, fra sostenitori e detrattori, che ogni giorno hanno onorato questo sito della loro visita, da qualsiasi scopo fosse animata. In 14 mesi di vita 338 articoli e 1724 commenti: è stata una bella cavalcata. Grazie a tutti coloro che, con i propri articoli ed i propri commenti, hanno contribuito a vivacizzare questa finestra su Lozzo di Cadore.

Ma giunge il momento in cui divertirsi non si può. Non si può più. Fino a quando non tornerà la voglia. Se tornerà.

L’opera omnia di lor signori (seconda parte)

10 Settembre 2010 Informa-Lozzo, Politica nostrana analisi-politica, cagliostro, la-parola-ai-lozzesi, local-politik

di Cagliostro

Caro redattore,

come promesso, inoltro la seconda parte del mio intervento [qui la prima parte]che attiene ad una valutazione sull’operato della civica amministrazione del nostro paese. Vorrei precisare che detta valutazione si riferisce al complessivo periodo di operatività che abbraccia l’intera legislatura testé trascorsa ed anche lo scorcio appena “consumato” della legislatura in corso. Esigenze di obiettività impongono anche di precisare che la composizione della Giunta risulta ora molto rimaneggiata rispetto alla prima edizione, anche se va pure sottolineato come i due “dominus” siano sempre gli stessi e pertanto esista una certa continuità operativa ed una linea di condotta che ripercorre la impostazione che l’esecutivo si è dato fin dall’insediamento, all’incirca 6 anni fa.

Nella valutazione, va infine tenuto conto non solo delle scelte opinabili o sbagliate ma anche delle omissioni e delle carenze operative e delle mancate priorità degli interventi dalla pubblica opinione ritenuti auspicabili ed opportuni.

Ogni compagine, presentandosi alle elezioni, deve redigere un programma di legislatura che contempli i temi di rilievo sui quali la stessa compagine intende misurarsi e fattivamente operare per incidere sulle esigenze ed i bisogni che la collettività maggiormente avverte e manifesta. Analizzando il testo del primo programma, come quello presentato lo scorso anno, appare evidente come molte delle promesse fatte da lor signori non siano state mantenute o come si sia intervenuti su temi che le linee programmatiche non avevano contemplato.

Delle roboanti ed ampollose intenzioni in materia di ricettività turistica, in concreto nulla è stato fatto. A questo proposito il Bloz ha documentato ampiamente la carenza organizzativa messa in evidenza in occasione di certi bandi regionali in materia di ricettività extraalberghiera per i quali perfino l’informativa è risultata lacunosa e tardiva. La pulizia del paese e delle strade principali esterne all’abitato ha ampiamente dimostrato la inettitudine di questa compagine la cui estemporaneità ed improvvisazione non ha eguali (basti ricordare le buche sulla strada del Genio, rabberciate alla meglio e tardivamente con qualche chilo di asfalto nella parte iniziale e con ghiaia, pericolosa per l’incolumità di ciclisti e macchine in transito, nel restante tratto; oppure la vicenda del rattoppo, sempre documentato dal bloz, del tratto di strada in località Vigo-Manadoira, autentica farsa messa in campo da un assessore imbelle).

Per quanto attiene alle OOPP, merita particolare menzione la politica degli sprechi, con scelte quanto meno opinabili sia in riferimento alla Casa Pellegrini-palazzo Mubarak (“l’era tutto un fare ed un disfare” è sbottato un turista nei giorni di fine cantiere) che all’investimento nel restauro del museo della Latteria (intervento molto costoso, con trasparenza zero in fatto di appalti, anche questo documentato dal Bloz).

Ed a proposito di costi, va detto che l’onerosità di tali opere omnie è comunque sempre in capo alla collettività sia regionale che locale e non è giustificabile un uso non ponderato delle risorse per il solo fatto che esse sono di prevalente provenienza regionale. La crisi morde e le spese dovrebbero essere prioritariamente produttive.

Invece, in fatto di costi, Palazzo Mubarak, ufficialmente come da progetto, è venuto a costare 900.000 (dico novecentomila!!) Euro (sempre che non si sia sforato, magari di parecchio), dei quali 630.000 a mezzo finanziamento regionale e ben 270.000 a carico del contribuente lozzese. Risultato: un palazzo-sgorbio, inadatto all’intero contesto architettonico circostante, non ancora inaugurato e fin qui vuoto. La destinazione d’uso è un’altra chicca incredibile; di centri di promozione turistica infatti ne abbiamo a josa: uno a Caralte, uno a Pieve, uno da noi e poi chissà ancora quanti altri in giro per il Cadore…

Ora si dice che si derogherà alla destinazione d’uso (imposta dalla Regione ai fini della concessione del finanziamento?) e si opterà per ospitare il Gal in uscita da Cimagogna. Speriamo solo che il sindaco stabilisca un buon canone di affitto, altrimenti al Comune resterà soltanto l’onere finanziario per la decurtazione dei 270.000 Euro impegnati (con apposito intervento Cassa Depositi e prestiti?).

Per il museo della Latteria, l’onere previsto era di 160.000 Euro (28.000 solo per ricavare un servizio per disabili; 40.000 per opere di falegnameria e via elencando).

Caso strano ma vero: tutte le ditte intervenute nell’opera sono di origine vicentina, nessuna di Lozzo o del Cadore. Chissà perché!!??! Il Bloz lo ha comunque spiegato e documentato. Inaugurazione poi in pompa magna, ma il ritorno in termini monetari e turistici appare invero assai modesto rispetto all’onerosità dell’intervento globale.

Ma poi, il museo non appare forse alquanto anacronistico, visto che si sta pensando di reintrodurre l’agricoltura di montagna e che i macchinari e la attrezzatura ivi allocati non sono poi tanto obsoleti?

Scelta poi opinabile è anche quella del fotovoltaico sul tetto di edificio pubblico, senza uno straccio di valutazione in termini di costi/benefici, di produttività in termini energetici e di quantificazione temporale in termini di ammortamento dell’onere (intervento anche qui sull’ordine di 470.000 Euro). Per non dire della centralina di Velezza il cui annuncio è stato ampollosamente fatto dal sindaco a mezzo stampa, precisando che il ricavato andrà a generico beneficio dei servizi alla cittadinanza (scuola e sociale). Anche qui non uno straccio di vera programmazione e di stima degli oneri effettivi e dei benefici stimati. In questo caso poi abbiamo assistito alla mancata trasparenza in fatto di delibera di acquisto di due appezzamenti di terreno, uno in comune censuario di Lozzo e l’altro in comune censuario di Auronzo. Spesa per l’acquisto dell’uno Euro 5000, spesa per l’acquisto dell’altro Euro 3440. Indicati solo il foglio ed i mappali, non le superfici; chissà perché?! Sembra che l’onere effettivo si fosse aggirato su Euro 1,1 a mq. ecco perchè, forse, non era opportuno pubblicizzare l’estensione e la natura vera dei terreni (rocciosi?). Si è stati generosi con l’uso del denaro pubblico e, nel contempo, si sono evitate noie personali….

Ho fin qui tratteggiato soltanto alcuni degli ultimi “fiorellini”, le ultime “chicche” di questa estemporanea amministrazione che vuole solo fregiarsi di meriti per realizzazioni fatte a futura memoria, prescindendo da ogni considerazione di impatto economico e di effettiva utilità collettiva. Importanti sono le targhe, come quella promessa a Benedetto XVI° da un sollecito quanto incauto assessore. Ed a proposito di Loreto, la megalomania è stata grande, ma forse non tanto grande quanto il danno procurato all’ex bellissimo ed invitante pianoro, ora ridotto a landa desolata, alle finanze regionali ed al nocumento prodotto sotto il profilo ambientale. Per di più, l’impianto di illuminazione non si sa ancora se verrà ripristinato e la messa in loco delle promesse piante a foglia larga è di là da venire…Ridicola appare, a questo proposito, la giustificazione anonima apparsa sul bol-Par, giustificazione da me contestata, credo con argomentazioni pertinenti. Per non dire di quella commentatrice del Bloz che cita un turista entusiasta del cambiamento apportato alla zona. Posso dire, di contro, di aver udito decine di turisti (dimoranti soprattutto a Laggio e Lorenzago) e miei conoscenti e parenti romani, che da anni vengono a Lozzo, deprecare un tale sfregio….

Mi accorgo di essermi dilungato forse un pò troppo con la elencazione dei “fiorellini” di più recente crescita nel Botanico palazzo, e questo a scapito di “fiorellini” più vecchi piantati dal “barbuto santone” e dal suo degno compare.

Mi riferisco alle note vicende della Caserma, alle baite insistenti su terreni di uso civico, alla svendita degli appartamenti sopra la Cooperativa. Le storie sono note (se ancora non le conoscete o le avete dimenticate, cercatele su questo stesso Bloz e vedrete che l’immagine del duo di Piadena assumerà contorni non proprio commendevoli in fatto di trasparenza e di scelte a favore di certe lobby…).

E poi non ci si meravigli se la cacciagione viene definita attività entusiasmante, soprattutto se fatta in ospitale compagnia di amici e sostenitori riconoscenti…

Dimenticavo un particolare. La vicenda della caserma sembra presenti un iter giudiziario non ancora concluso. Abbiamo scoperto che dalle segrete e felpate stanze del Botanico Palazzo nulla è trapelato, ad esempio, in merito alla consegna delle chiavi al custode pro-tempore (il sindaco di Lozzo), che si è ben guardato dall’informare la pubblica opinione sull’avvenuta consegna. Perché?

Ed ora sappiamo che il De Rossi, visto l’esito del pronunciamento del giudice monocratico e vista la rinuncia all’esecuzione da parte della banca ex creditrice e la conseguente decadenza dell’istituto della custodia, ha richiesto la restituzione delle medesime chiavi, attraverso istanza del suo legale.

Come cittadini siamo curiosi di sapere l’esito sortito (o che sortirà) tale richiesta.

Non ci illudiamo che il sindaco informi la gente di Lozzo (forse non ha informato neanche i suoi collaboratori…). Ma una cosa i contribuenti pretendono di sapere: la valutazione economica sui costi delle parcelle legali e sulle spese di giudizio ed il costo, in termini sempre monetari, del mancato utilizzo del cespite, nel cui computo va inserito anche l’evidente e documentato nuovo degrado fisico.

Penso che un giorno il sindaco si troverà di fronte a qualche sorpresa da parte di chi gli chiederà conto dei danni derivanti dalle sue scelte e dalle sue eventuali omissioni.

Qualcuno dei vecchi amministratori già è in ansia giacché non è del tutto tranquillo sulla qualità e sulle conseguenze del suo trascorso operato in merito alla evoluzione pregressa della vicenda ed ai conseguenti danni che il Comune ha “sofferto”.

Ed in fatto di omissioni, vorrei ricordare al Sindaco la sua solenne promessa di effettuare un controllo a tappeto sul pagamento dell’ICI sia per le costruzioni in zona urbana che per quelle in zona extraurbana. Lei sa, egregio sig. Sindaco, che a Lei compete anche l’onere di collaborare con gli uffici finanziari al fine dell’accertamento della eventuale evasione od elusione fiscale e conosce certamente che la accertata evasione comporta per le casse comunali un introito pari al 33% delle somme ricavate. Inoltre si gradirebbe sapere che fine ha fatto la sua solenne promessa di effettuare un accurato controllo sull’integrale rispetto della normativa in fatto di scarico delle acque reflue per i molti chalet di montagna insistenti sul nostro territorio. La legge su questo punto è particolarmente severa sia per gli inadempienti sia per gli amministratori che eludono gli obbligatori controlli…

Ritengo a questo punto di fermarmi con l’elenco delle specie botaniche che Lei ha disseminato nel Palazzo: si tratta di flora quanto mai variopinta che ricorda da vicino il vecchio padrone di casa e la sua “Fiorera” e che dimostra come il sistema di potere da Ella instaurato non possa non riverberarsi in modo negativo sul nostro paese e sulle future generazioni. Mi complimento poi con Lei per l’uso ed il controllo della Comunicazione fatto a spese degli ignari cittadini al fine di lodare e perpetuare la Sua opera ad uso e consumo Suo e dei Suoi adepti e sodali.



N.B. [qui la prima parte dell’intervento]

su Infodolomiti: noleggio barbecue a Calalzo di Cadore 10 euro. Ma allora era tutto vero …

8 Settembre 2010 Criticarium blozzando, sviluppo-montagna, turismo-cadorino


E’ Vigo di Cadore a detenere il maggior numero di aree picnic, ben quattro, considerando tutti i borghi. Almeno a quanto riporta il “portalone” Infodolomiti.it.

Tranne Calalzo, nessun altro comune del Centro Cadore è presente. O non si sono “iscritti” all’area picnic, o non ne hanno proprio.

Tranne Calalzo, dicevo. Ne ha due. Quella di Lagole sembra gratis.

Quella di Sorie costa invece i famosi 10 euro introdotti dalla “TassaDeCarlo“.

Si viene a sapere che l’area è aperta dal 20 di aprile al 20 di ottobre, momento dal quale, presumibilmente, può essere usata anche senza pagare. Sarebbe composta da 2 tavoli da 8 posti e uno da 16, per un totale di 32 posti. 10 € per 32 posti: costa di più una pipa di tabacco. Per informazioni e prenotazioni 0435-501603.

E io che credevo scherzasse.

«‹ 684 685 686 687 688 ›»

Commenti recenti

  • GIUSEPPE ZANELLA: "2+2" Tutte le sue argomentazioni si sono inizialmente limitate a contestare il mio ragi…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Io sono aduso a confrontarmi con persone civili e dalla dirittura etica ineccepibile, non…
  • Un lettore: ....come sempre dimostra di voler essere l'unto del signore....che tutto sa.... e che gli…
  • 2+2: Mio caro Giuseppe, innanzitutto, lei non sa per chi ho votato, e se vuole saperlo, non h…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Breve replica a "un lettore". Io non sono 'un leone da tastiera'. I miei interventi, div…
  • Giuseppe: Quindi ,caro Signore "2+2", il suo arzigogolato argomentare la porta a dire che gli asten…
RSS Dolomiti RSS

Naviga nel BLOZ

  • Cerca nel BLOZ con Google
  • Etichette (elenco di tutte le voci)
  • Tutti gli articoli ordinati per data
  • Ultimi 10 articoli per ogni argomento

Pagine

  • BLOZ – Mappa del sito
  • Consigli per la navigazione
  • Elenco delibere comunali
  • Info sul blog
  • Programmi elettorali e bol-com

Etichette - Tag

  • Qui l'elenco completo dei tag usati

Links

  • Antichi Sentieri
  • Danilo De Martin (sito)
  • Dolomitiche
  • Flickr
  • Google+
  • Parco della Memoria
  • PhotoLoz
  • Youtube
logo provincia di belluno
banner della pagina facebook del BLOZ
Tweets di @blozdicadore
Privacy Policy
© BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti 2025
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes