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area vasta bellunese: se il buon giorno si vede dal mattino…

13 Ottobre 2014 Politica nostrana belluniadi, provinceide, sindakos

La neoeletta presidente di area vasta di Belluno ha rilasciato una prima dichiarazione. Liebe88 ha lasciato un commento su Bellunopress:

(«Mi impegnerò per un rapporto più vicino ai cittadini e per cercare di rendere meno burocratico il lavoro degli enti locali».Come prima dichiarazione non è male. L’analisi politica e’ sottile e il ragionamento fila. Non c’è dubbio, siamo un ottime mani.)

liebe88

Effettivamente, stamo in una botte de fero.

 

provincia di Padova: una colazione tra PD e parte del centrodestra

13 Ottobre 2014 Giornalando giornalando, il-calzettino, refusi

Ci furono dei precedenti illustri. In passato il Popolo, quotidiano del Ppi, si presentò ai lettori titolando su tre righe “Castagnetti: / rilanciamo / la colazione“. Oggi è toccato al Gasetin, ma niente titolo: solo una colazione persa fra altre parole. Però il giornale ci regala uno scoop riguardante Belluno: “Daniela Larese Filon, sindaco di Auronzo, sapeva fin dall’inizio di diventare presidente della Provincia di Belluno: era candidata unica“.

colazione gazzettino_piccolo

(gazzettino.it)

deiezioni provinciali: per ora è partito, speriamo arrivi (lo scrutinio)

13 Ottobre 2014 Politica nostrana belluniadi, provinceide, sindakos

Lo scrutinio è partito.

Avreste mai attribuito a codesta provincia cotanta efficienza? E anche padronanza linguistica. E c’è ancora il commissario. Figuriamoci quando lo scrutinio… sarà arrivato.

partitoloscrutinio

l’oste svizzero: ‘La ferrovia è il vostro tesoro’ /1

13 Ottobre 2014 Cadore - Dolomiti, Giornalando, Politica nostrana della-confutazione, giornalando, il-calzettino

Sono svizzeri, questo va detto. Se fossero stati taliane il discorso neanche si sarebbe potuto intavolare. Articolo illuminante sul Gazzettino del 12 ottobre:

“Avete un tesoro ma non lo sapete”. Questa la valutazione dei progettisti svizzeri, autori della famosa linea della Val Venosta che oggi stacca ben 3 milioni di biglietti l’anno, sulla Belluno-Calalzo. L’agenzia elvetica era stata infatti incaricata da Confindustria Belluno Dolomiti a realizzare uno studio di fattibilità proprio sulle potenzialità del tratto ferroviario cadorino. […]

A parte lo slalom gigante in lingua italiana (“era stata incaricata da Confindustria a realizzare…”), capite che qui si sta chiedendo all’oste se il vino è buono. Inoltre si sta parlando di uno studio di fattibilità sulle potenzialità: avete presente il pitone nel bidone sotto il limone di Didone?

Un serio studio di fattibilità, per dire, escluderebbe la possibilità di trapanare tutto il nostro pianeta per sbucare, agli antipodi, in Nuova Zelanda: meglio usare la superficie, terrestre o acquea che sia, per andare colà. Sempre per dire, io, potenzialmente, dovrei essere in grado di superare tutti gli 8000. Ad ogni buon conto occorre sempre vegliare quando si tratta di pecunia, anche sugli svizzeri (anche per loro pecunia non olet, anzi).

(va anche detto che l’articolo nasconde altre gustose sorprese) 

ferrovia-tesoro-01

tra le montagne della Scozia: m’accontenterei d’andarci a piedi

12 Ottobre 2014 Curiosando curiosando

(via il Post)

deiezioni provinciali: oggi le comiche (bis)

12 Ottobre 2014 Autonomia, Politica nostrana belluniadi, belluno-autonoma, bim-gsp-buco-dell-acqua, provincial-politik, sindakos, tra-le-righe

Che volete, a me piace ricordarle così queste elezioni provinciali. Altro post, sempre di quel periodo, solo 3 mesi dopo la provincia di Belluno ‘in mano ai sindaci’: quelli del buco Bim-Gsp! Si salvi chi può! segnalato nel precedente articolo. Un amarcordiano “Accadde ieri”:

un’altra calamità sui bellunesi: la provincetta nelle mani dei sindaci

Dunque, ciò che paventavo si sta avverando. Un’altra calamità si abbatte sulla popolazione bellunese. Le Province restano. Restano ma ridisegnate nelle loro funzioni e competenze. In particolare, la Provincia non sarà più espressione del voto popolare ma i rappresentanti (10 per Belluno) saranno votati tra i sindakos (che non amano la Provincia) e i consiglieri comunali (Reolon quindi vagheggiava di brutto sostenendo che si sarebbe tornati velocemente alle urne per una Nuova Provincia): solo loro potranno avere il privilegio di sedere sul nuovo scranno. Scranno regalato apposta per creare un altro feudo autoreferenziale della turpe casta lokal.

La calamità che ci tocca, che quella dell’invasione delle locuste nei paesi del Magreb è una passeggiata, ci costringerà a guardarci le spalle non solo dai consorzi, Bim e Bim-Gsp in primis, non solo dalle Comunità Montane, ma ora anche dalla Provincia. Un’ora di sonno tranquillo non ce lo potremmo più permettere. Il governo dei nominati presieduto da Mister Monti, con l’avallo dei partiti, ha quindi partorito la nuova disciplina del governo del territorio, creanco ancora una volta un covo di predoni (non necessariamente di soldi).

Alla fin fine il risparmio, perché dicono che ci sarà un risparmio dall’eliminazione della rappresentanza politica (sostituita dai sindakos che avranno diritto solo ad un rimborso spese …), sarà un’inezia anche perché la macchina amministrativa resterà senza una vera e propria guida e le frizioni fra le parti, non più coordinate fra loro, comporterà un aumento dei costi di gestione. L’intervento, insomma, non solo non porterà vantaggi economici ma vedrete che peggiorerà la situazione in termini di carico di spesa (ma lo si vedrà solo a consuntivo, ché questi al governo le previsioni non le sanno fare).

[…] Per risparmiare così basta uno scilipoti qualunque. Bel risparmio, non c’è che dire!A questo proposito segnalo ancora la valutazione della CGIA che dalla eliminazione delle province prevedeva un risparmio limitato a poco più di 500 mln di € (pari al 3,9% dei costi di funzionamento della macchina provinciale, 13 mld di €, che comunque resterebbero in atto, sempre che non si decida di non pagare i dipendenti della provincia o di non aprire le strade dopo le nevicate :-). Sull’argomento si possono poi leggere questi contributi di Giuricin per l’Istituto Bruno Leoni (uno e due), uno studio della Bocconi (Zucchetti e Senn) commissionato dalla Upi “Proposta per il riassetto delle province” e i dati Upi aggiornati al 2012 del dossier “Le Province allo specchio“.

Alla fine, quindi, ci ritroviamo nelle mani dei barbari. “Paura niente“: non ci resta che impegnarci ancor di più per l’ottenimento dell’Autonomia della Provincia di Belluno, quella voluta dalla gente.

(BLOZ, 26 febbraio 2012)

 

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