BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

anonimato e pubblicazione dei commenti: un chiarimento

27 Febbraio 2010 Senza categoria blozzando, internet, navigazione

Un blog può essere immaginato come un bar con tanti tavoli; ogni tavolo rappresenta un articolo-argomento proposto, chi siede attorno a quei tavoli fa le funzioni dei commentatori del blog.

In queste condizioni può verificarsi che un commentatore non sia d’accordo con chi ha scritto l’articolo o con un secondo commentatore dello stesso, così come può capitare che non intenda, per qualche motivo, interloquire con un terzo.

L’anonimato permette una certa libertà di espressione ma introduce un problema fondamentale. Se, all’interno di una discussione, viene permesso al commentatore-1 di fare supposizioni (perché certezze non ve ne sono) sulla possibile identità del commentatore-2, si innesca una semplice quanto deleteria spirale perversa, in cui tutti possono pensare tutto e il contrario di tutto.

Sul web non puoi mai essere veramente certo dell’identità di una persona, neanche quando questa si presenta con Nome e Cognome (non mancano certo sistemi di certificazione, che però esulano dall’argomento di questo articolo). Come faccio a stabilire con certezza che il Mario Rossi che scrive un commento sia proprio il Mario Rossi che crediamo di conoscere? Solo se Mario Rossi-vero legge delle cose scritte da Mario Rossi-finto perché, evidentemente, sa di non averle scritte.

Si chiama furto di identità ed è in essere, a questo mondo, da molto prima dell’avvento del digitale e dei social-network. Ecco perché i commenti in cui si suppone, si insinua, si fanno illazioni sull’identità dei commentatori non possono essere pubblicati.

Caserma di Soracrepa: non sento, non vedo, non parlo

26 Febbraio 2010 Informa-Lozzo, Pian dei Buoi caserma soracrepa

La nostra amministrazione (sindaco, vice, ecc. ecc.) è silenziosa, molto silenziosa, troppo silenziosa. E’ proprio vero, la vicenda della Caserma di Soracrepa l’ha lasciata senza parole.

Chi è che può informare il volgo? La minoranza può forse cimentarsi in questo sforzo? Ho raccolto un incitamento da questo commento di zorro:

Ora io avrei da fare una proposta ai quattro consiglieri di minoranza. Perché, a conoscenza dell’esito poco felice della sentenza che è stata depositata lo scorso Dicembre, i nostri baldi giovani rappresentanti in Consiglio della lista “Lega Nord-Per la gente di Lozzo” non presentano una interpellanza scritta ed urgente (con richiesta di risposta pure scritta) per essere ragguagliati sullo stato dell’arte della controversia con il De Rossi, sulle vere intenzioni del Comune in merito all’intera vicenda? In particolare, bisognerebbe chiedere se il Sindaco ha magari intenzione di appellarsi (posto che la cosa sia possibile, essendo la sentenza emessa da un giudice monocratico). Personalmente ritengo che gli errori accumulati, dal 1993 ad oggi, non lascino sperare nulla di buono e sarebbe il caso di evitare ulteriori oneri pagati dai soliti ignari contribuenti! E non è detto che non si possa uscire con le ossa rotte anche da un eventuale secondo grado di giudizio….In definitiva: “cornuti e mazziati”!!!

a

Foto: Style.it (modificata)

non è detto che … la vecia no la brusone d’isteso

25 Febbraio 2010 Informa-Lozzo, Turismo e dintorni iniziative-turistiche

Tutto nasce da un lamento in mi minore lanciato da Attilio con questo commento all’articolo “a cosa sarà dovuto il calo dei turisti a Lozzo di Cadore“? Il problema, l’avete capito, ruota attorno al desiderio de “brusà la vecia“, antica tradizione che, al pari di tante altre, ci siamo dimenticati di alimentare. Ho cercato di ricreare la situazione di come potrebbe apparire l’abbruciamento della vecia, in una notte di luna, dalla Roggia dei Mulini. Che sia di buon auspicio!

la sezione del CAI di Lozzo è in cerca del nuovo presidente

24 Febbraio 2010 Digo la mea, Pian dei Buoi cai

La sezione del CAI di Lozzo fa fatica a trovare fra i propri soci (una novantina gli ordinari eleggibili, 125 comprendendo i giovani e i familiari) un presidente da eleggere. Si prospetta dunque, come già avvenuto nel 2007, la possibilità che la sezione venga commissariata e poi fagocitata da qualche altra sezione contermine.

Se domani Messner diventasse presidente del CAI della sezione di Lozzo, a parte i 5 soci che l’avrebbero votato in una stitica assemblea, nessun altro se ne accorgerebbe. I soci di Lozzo, e di gran parte delle sezioni montane, pagano l’annuale bollino principalmente per queste ragioni:

  • per “affetto”, per tradizione, lo hanno “sempre fatto”;
  • per avere una forma di copertura assicurativa quando vanno in giro;
  • per dormire a metà prezzo nei rifugi CAI;

Se questa è dunque (a mio parere) la tipologia di socio, che differenza fa, per un socio di Lozzo, se proprio vuole continuare a far parte del CAI, essere associato con la sezione di Auronzo,  piuttosto che con quella di Domegge o di Vigo?

Nessuna, ma proprio nessuna. Deve solo pagare il bollino a qualcun altro (quella che io definisco la “tassa del CAI”).

Per Lozzo c’è una leggera complicazione. Si chiama rifugio Ciareido. Dal punto di vista tecnico è leggera, come complicazione, perché la proprietà è del demanio che lo ha concesso in gestione alla sezione del CAI di Lozzo. Se la sezione di Lozzo non trova un presidente, confluisce semplicemente in una sezione contermine, sempre del CAI, che farà quello che finora è stato fatto da quella di Lozzo. Se nessuna delle sezioni contermini accetta di prendersi in carico la gestione del rifugio Ciareido, la cosa passa di competenza del CAI Veneto che provvederà a gestire il rifugio direttamente o, più probabilmente, dandolo in gestione ad una sezione di pianura. E sapete meglio di me che la pianura non ha mai avuto difficoltà a colonizzare la montagna.

Lozzo può, credo, rimanere una sezione dotata di vita propria eleggendo un presidente esterno, un qualcuno che, pur essendo socio di Vattelapesca, voglia fare il presidente della sezione CAI di Lozzo, con tutto ciò che ne consegue.

La mia preoccupazione? Non riguarda la sezione. Penso al rifugio Ciareido. Allo sforzo enorme dei pionieri che lo hanno strappato all’abbandono, facendone la perla che sappiamo. Alla funzione determinante che riveste come struttura di accoglienza e promozione di tutto l’altopiano di Pian dei Buoi. Ai soci che ho avuto negli anni della mia presidenza: non aspettatevi che passi con il fazzoletto ad asciugare le poche lacrime che farete.


P.S. per completezza d’informazione: da due anni non sono più socio del CAI, lo ritengo un ente inutile. Il mio sogno utopico(1) : un CAB o una SAB (Club Alpino Bellunese – Società Alpina Bellunese …) con poche poltrone al servizio della Nostra(2) montagna.

(1): utopico non utopistico; mi lascio qualche speranza.

(2): le maiuscole sono al posto giusto; la Montagna è di tutti per quanto attiene alla sua fruizione. Il governo della montagna, invece, deve essere Nostro, di chi ci vive.

il dono della sintesi

24 Febbraio 2010 Informa-Lozzo, Politica nostrana local-politik

Da un commento di Attilio Bianchi:

la spiccata negazione del Vice-sindaco a relazionarsi agli altri senza ritenerli dei sub-alterni o la maleducazione di non ritenersi in dovere di dare una risposta scritta è una cosa a cui non si può porre rimedio …

Maestro, mi prostro ai tuoi piedi. E’ una sintesi di terrificante efficacia. Mai avrei saputo distillare una così intensa sentenza. E così fu per i successivi 19 anni …

un museo della montagna a Pian dei Buoi, altro che Monte Rite!

21 Febbraio 2010 Informa-Lozzo, Pian dei Buoi, Turismo e dintorni caserma soracrepa, sviluppo-pian-dei-buoi

Avevo in testa di scrivere due righe sui politici-sindaci che difendono il BIM. Ma poi il sole di quest’oggi mi ha fatto desistere. Ecco allora un argomento “più turistico”. Vi propongo tre “diapositive” della proiezione del 4 o 5 giugno 2009 (fine della campagna elettorale per le amministrative) nella quale immaginavo cosa si potesse fare della Caserma di Soracrepa. Credo che andando in ginocchio dalla Regione Veneto si potrebbero trovare i soldi per riconvertire la caserma a Museo della Montagna, con un accogliente bar e qualche posto letto (7-8).

L’articolo che avevo iniziato a scrivere un po’ di tempo fa era molto più articolato. Gli ultimi eventi riguardanti la caserma, in primis la certezza che De Rossi continuerà a comandare a Pian de Buoi ancora per un bel po’ (non sappiamo poi se lo farà davvero fino al 2017), mi hanno scoraggiato e, invece di rifinire quello, vi propongo questo. Ve lo propongo perché, siamo all’inizio di giugno 2009, risulta leggermente profetico.

Per un approfondimento della questione Caserma di Soracrepa:

  • De Rossi padrone della caserma di Soracrepa fino al 2017?
  • Caserma di Soracrepa: puntata n. 472

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