BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

luna piena ladina (nuovi orizzonti per la minoranza linguistica ladina bellunese)

10 Agosto 2014 Cadore - Dolomiti, Mondo Ladino, Politica nostrana belluniadi, belluno-autonoma, confronto-TN-BZ-BL, noi-ladini, provincial-politik, sviluppo-montagna, trentino-alto-adige

Adesso che l’area vasta di Belluno, in virtù delle funzioni amministrative recentemente conferite dalla Regione Veneto (ma anche per effetto della dolce euchessina costituzionale tanto gradita al peones piddino ed alla relativa confraternita), ha la possibilità di “regolamentare in ordine allo svolgimento delle funzioni conferite” (che ricordo essere, almeno sulla carta: politiche transfrontaliere, minoranze linguistiche, governo del territorio e tutela del paesaggio, risorse idriche ed energetiche, viabilità e trasporti, foreste, caccia e pesca, sostegno e promozione delle attività economiche, dell’agricoltura e del turismo, nonché in altri settori che potranno essere previsti dalla legislazione regionale), già mi immagino il salto di qualità e l’accelerazione bruciante delle quali la gente dolomitica potrà godere.

Ecco, mi immagino – per esempio – che in termini di minoranze linguistiche sarà tutta un’altra storia, che provo a prefigurare sbirciando fra ciò che i cugini ladini su Saturno stanno facendo da mo’. Essendo io lunatico e in ragione del fatto che questa notte la luna sarà piena…

Raes De Luna – dai 9 ai 15 de aost 2014

 

Programazion ladina TML

TML, Tele Mendranzes Linguistiches, l’é l canal digitèl dedicà a la mendranzes linguistiches de la Provinzia de Trent, olache ladins, mocheni e cimbri pel valorisèr e sparpagnèr fora sia identità, tras n meso fondamentèl desche la televijion.

L Comun general de Fascia, con chela de durèr miec che l’é meso chesta ressorsa, l se à pissà de portèr dant a na vida che abie fazion l lengaz ladin, no demò col jir a chierir tel passà de noscia cultura, ma col uzèr fora soraldut l’atualità e la vita da vigni dì de na val ativa desche Fascia.

La formula che caraterisea la gaissa de chesta neva programazion ladina l’é “Co la jent, de la jent, per la jent”, simbol che volessa dir fora la neva vida de veder l canal desche laboratorie medial, co la jent che no vèrda demò, ma che la é pèrt ativa de la creazion di programes.

Verdane sù…

Percheche TML l’é ence to…

 

‘il Cadore’, la curva dei sindaci e Cialtronia di Cadore (requiem)

9 Agosto 2014 Botanico Palazzo, Politica nostrana arredo-ambientale, cadoriadi, comunità-montana, magnifica-comunità, sindakos, turismo-cadorino

Composizione finale: requiem (a seguito dell’anteprima, del preludio e dell’allegretto). Con vasto omaggio iconografico di come sarebbe sto…

“buon esempio di gestione del territorio e un ottimo biglietto da visita per il turismo”

Per vedere tutte le 19 foto (sarebbe questo il vasto omaggio iconografico) guarda la galleria completa. Ma puoi accontentarti anche di questa selezione:

Certo, non ci sono accampamenti di Sioux extracomunitari, ma dire che sto cazzo di posto è un esempio bla bla bla mi sembra più il risultato di pratiche allucinatorie dove ci dai dentro di brutto. Comunque il container delle scoaze è in regalo e caratterizza fortemente il paesaggio campestre; ma anche il resto dona un tocco di calda ospitalità e soprattutto fa emergere, eccome fa emergere (sta a galla che è un piacere), l’attitudine alla retta gestione del territorio di cui i sindakos possono fregiarsi (quante caritatevoli legnate vi darei … se solo potessi).

Se le Pro loco riuscissero a mettere da qualche parte nei paraggi un chioschetto con i depliant delle bellezze divorabili costì, intendendo in senso allargato i nostri paesuccoli sede di cotanta speme, il quadro allucinatorio potrebbe dirsi completato. Come avviso ai naviganti preme chiarire che il loco è costituito anche di terreni privati: se li facciamo partecipi, se inneschiamo una sinergia pubblico-privato, potrebbe saltar fuori qualcosa di clamoroso.

Mentre stavo fotografando si è fermata un’auto dalla quale è uscito un tale che dandomi le spalle, con fare sospetto, si è piazzato a gambe larghe a fianco della strada, ha armeggiato col proprio gingillo fino a farlo allegramente zampillare. Poi, dopo essersi concesso una scrollatina, con visibile soddisfazione si è ricomposto ed ha ripreso la via di casa. E mi son detto che sì, effettivamente l’intervento alla Curva dei sindaci è – perlomeno – un buon esempio di orinatoio naturalistico.

Tornando per un momento al buon esempio di gestione del territorio e ottimo (ottimo, capite?) biglietto da visita per il turismo…

 

No dico, almeno

sega l’erba! No?

(che fra tante seghe mentali che vi fate, segare l’erba sarebbe quasi un vanto)

 

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De Menech e la dolce euchessina

9 Agosto 2014 Politica nostrana belluno-autonoma, perle-dialettiche, quelli-del-PD, scripta-manent, supercazzole

Dice il peones piddino che “La montagna entra in Costituzione “! No, caro peones:

è la Costituzione ad entrare nella Montagna!

E da quale parte lo faccia non è difficile da immaginare.

Quando ci si svuota dal peso superfluo del corpo, quest’ultimo viene raggiunto da un esteso stato di benessere, testimoniato vieppiù dalla mimica facciale improntata ad una serena vaporosità. Questo dev’essere successo all’onorevole, con superfluo peso di altra natura ma di medesimo effetto, arguendo ciò dalla celestiale vacuità dell’immagine nonché dal testo onanistico che la corona.

La montagna bellunese ha partorito un topolino: si chiama De Menech.

oger-de-menech

 

‘il Cadore’, la curva dei sindaci e Cialtronia di Cadore (allegretto)

8 Agosto 2014 Botanico Palazzo, Politica nostrana arredo-ambientale, cadoriadi, comunità-montana, magnifica-comunità, sindakos, turismo-cadorino

Se per caso vi siete persi l’anteprima e/o il preludio. Ora andiamo con l’allegretto (che è un pelino meno allegro dell’allegro; non mi sembrava il caso, vista la circostanza pur graziosa). Dunque, eravamo arrivati allo sforzo pravdiano (eh, la verità è una dura conquista) sollecitato da il Cadore nell’intento di far credere che l’intervento alla cosiddetta Curva dei sindaci si possa annoverare come

“un buon esempio di gestione del territorio e un ottimo biglietto da visita per il turismo”

Per agevolare l’espulsione della perla da porre all’attenzione del volgo (dopo lungo travaglio intestinale), il foglio adorna le maschie parole con la tenera immagine del loco, cui conferisce importanza e autorevolezza definendola (sic!) immagine simbolo (repetita iuvant):

[…] Come immagine-simbolo dell’Operazione “Per un Cadore Più” abbiamo scelto una foto della Curva dei Sindaci, tra Domegge e Lozzo perchè, grazie agli interventi degli ultimi anni, rappresenta un buon esempio di gestione del territorio e un ottimo biglietto da visita per il turismo.

Precisiamo ulteriormente.

Questo luogo, la Curva dei sindaci, dopo l’apertura del nuovo tratto stradale era diventato “terra di nessuno” (com’è ora, peraltro). Niente di scandaloso, solo e semplicemente un posto “dimenticato” come decine d’altri in tutto il Cadore. E così è rimasto per tanti e tanti anni (ma poi arrivò la fata turchina …). Essendo sede stradale dismessa, col tempo si è punteggiata dei rifiuti lasciati dai pochi, rarissimi, turisti da Nurburgring.

Con “da Nurburgring” non si fa riferimento a turisti provenienti da colà, ma alla tipologia – più o meno demenziale – di quei turisti (come ho detto rari) che si fermerebbero affiancando la trafficatissima (on holiday) statale per vivere un sereno momento di assordante rumore veicolare e tabaccarsi nanoparticelle cancerogene caricate a idrocarburi aromatici policiclici (na goduuuuuuuuria: ce ne sono tre all’anno che si fermano e li chiamo, caritatevolmente, “Gli Stronzi della Curva dei sindaci”).

Poi, come dicevo, arrivò la fata turchina montana centro cadorina e con il decespugliatore magico (‘no sforzo gigantesco) fece poco più del nulla, tuttavia abbastanza per rivedere quel luogo sotto una luce “normale”. In poche parole i tacchini (i sindakos) … si alzarono in volo. Detto altrimenti, la gallina fece l’ovo.

Ma ribadiamo con forza la nostra maiuscola e intima convinzione. Tutto ciò dunque, poco più di un protone per metro cubo, il nulla, il vuoto col buco attorno, rappresenterebbe (diciamolo di nuovo) secondo quanto riportato da il Cadore …

“un buon esempio di gestione del territorio e un ottimo biglietto da visita per il turismo”

 

MA DAVVERO?

(ma anche a prescindere dall’utilizzo del luogo off road con tavolinetto e sorseggiata al benzopirene tu, xy, prova a rispondere a questa domanda: dopo 140 km di strade se stai venendo qui, ma anche dopo 30 km se sei già qui in Cadore e stai girovagando, passando in questo cazzo di posto, che ti ci vorranno 7-8 secondi, puoi dire che cosa, tra ciò che dovresti immaginare sia stato fatto, si insinua così fittamente nella tua anima per suggerirti che tutto ciò sia un ottimo biglietto da visita per il turismo?

Avresti una sola risposta sensata: “ma va a cagare!”)  

tuttimobilitati

curvasindacitraffico

escursioni in Alto Adige (scopri l’Alto Adige /4)

8 Agosto 2014 I Turismi degli Altri marketing-turistico, scopri-alto-adige

Che cavolo ci vai a fare in montagna in vacanza se non a camminare? Si ok, anche la ricerca dei funghi allucinogeni (ne fan man bassa i sindaci, di solito), ma solitamente cerchi sollazzo nella tranquillità di una serena camminata (ai musei c’andiamo quando piove no, come fan tutti).

Lunga, media, corta, facile, difficile. E allora ti serve uno strumento per descrivere il tuo patrimonio sentieristico, no?, e proporlo ai turisti che ex corrono, agli escursionisti insomma.

 

Già!

 

Il patrimonio sentieristico!

 

Come sapete, ho un debole per i sentieri (anche a scala più ampia; anche in chiave antropologica).

 

Diciamo che anche in Alto Adige ci tengono alla cosa. Qui per esempio, sul sito www.trekking.suedtitol.info, c’è da smanettare fino alla noia.

Un ottimo strumento che valorizza il patrimonio sentieristico in chiave turistica. Qui la guida all’utilizzo.

sentieri-altoadige

(digressione agli irti colli: naturalmente anche nell’Italia ordinaria – da dieci anni a questa parte – non mancano le applicazioni webgis (pachidermiche agli albori), anche se più orientate agli aspetti tecnici che di immediata fruizione turistica. Esemplare lo sforzo condotto dalla Regione Emilia Romagna, a suo tempo apripista nelle gestione delle reti sentieristiche e nella rappresentazione territoriale del patrimonio culturale (senza dimenticarsi l’interfacciamento col cittadino attraverso geoportali).

Spesso questi webgis partono con buone intenzioni, come quello della Regione Piemonte, poi fanno fatica a “crescere” presentando coperture parziali del territorio. Altre volte ci si trova di fronte a singhiozzanti implementazioni come il Geocatalogo dei forti del Veneto. Se poi ci si vuole tuffare nel mondo dei geodati regionali questo è un buon link di partenza (ogni regione, provincia, comunità montana ha avuto “in regalo” il proprio webgis: oggi, se non hai un webgis che gira da qualche parte, non sei nessuno).

Lentamente queste applicazioni, usate sostanzialmente come cataloghi tematici georeferenziati, si stanno facendo largo un po’ dappertutto. Qui tra le Dolomiti “povere”, quelle bellunesi, si segnala Openalp-3D (si segnala anche la puttanata per la quale tale servizio sarebbe “finalizzato ad un turismo sostenibile”, perché è chiaro anche ai Bantù che un turismo insostenibile è cattivo e brutto brutto) con il relativo sito “catalogo” Openalpmaps.it (più adatto al mobile).

Della cosa ne avevamo già parlato nel lontano dicembre 2011 allorquando segnalavo la possibilità di scaricare un primo scenario a bassa risoluzione delle Dolomiti e lincavo il sito 3D RTE (dal quale scaricare un vasto ventaglio di scenari ad alta risoluzione ed altri gingilli). Resto dell’idea che per il turista normale queste rappresentazioni siano grandi rotture di coglioni dalle quali uno se ne va dopo il primo bagliore: per uno abituato a leggere il territorio in tutte le sue forme, invece, sono incantevoli “opere d’arte”).

Il treno per Lourdes partirà da Belluno. Sindaci, andateci!

7 Agosto 2014 Politica nostrana sindakos

 

 

Il treno per Lourdes partirà da Belluno.

 
Sindaci, andateci!

 

 

E’ la volta buona.

#lavoltabuona

(e se non vi prendono, pazienza)

 

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