BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

black out del Cadore: class action, class action, class action…

18 Giugno 2014 Cadore - Dolomiti, Criticarium, Politica nostrana blackout-cadore, cadoriadi, sindakos

Patetico – e dire patetico è eufemistico  – servizio di Antenna 3 sulla presentazione da parte dei sindaci dell’esposto in procura in seguito ai due black out ecc. ecc.. Patetico l’intero servizio, straordinariamente patetico l’incipit, che se lo fate sentire ad una colonia di macachi quelli vi gonfiano di botte come una mongolfiera:

Hanno aspettato [i sindaci, chi sennò? ndBLOZ]che le elezioni venissero archiviate, non volevano prestare il fianco alla campagna elettorale, hanno atteso volutamente che il tempo attenuasse almeno in parte la rabbia …

Cari sindaci, dell’esposto in procura ce ne facciamo una pippa. Lo sanno tutti, anche i polli Amadori, che è poco più di acqua fresca. Vogliamo la class action, quella che ci avete promesso a suo tempo.

Torno ad un commento di qualche mese fa al quale cambio solo il numero di giorni che nel frattempo è aumentato (ma va!):

rivolgo questo accorato promemoria a tutti i sindaci del Cadore:

ad oggi sono passati 180 giorni!

a che punto è la class action “black out di Natale” da voi promessa e sbandierata?

Pur credendo per quanto già anticipato che alla fine tutto si risolverebbe in un niente di fatto, possiamo in qualche modo contare sul fatto che, perlomeno, sia promossa?

Quella poi che le risposte legate al black out, che la Procura in qualche modo dovrà dare, siano anche attese dai turisti, è puro delirio schizofrenico. Ma noi non demordiamo e uniti nel corpo e nella mente osiamo dire: class action, class action, class action…

 

riforma della PA: verso una democrazia dei clan

17 Giugno 2014 Criticarium Itaglia della-confutazione, mestra-menistra, renzie, verso-il-default

Bisognerà aspettare che la “epocale riforma della PA italiana” sia chiarita nei dettagli per poter esprimere giudizi più precisi, ma dalle prime indicazioni v’è ragione di ritenere che il bimbominkia voglia portarci verso una democrazia territorale dei clan (vedere nel dettaglio l’articolo di Seminerio) ben inquadrata da un citato commento di Luigi Olivieri (si veda qui l’intero articolo):

«Tradotta, la disposizione significa che i sindaci potranno nominare nel proprio staff esattamente chi vogliono ed attribuirgli l’inquadramento professionale che vogliono; in ipotesi, potrebbero anche assegnare la qualifica di funzionario o – perché no? – di dirigente anche a persone prive del requisito di accesso dall’esterno per concorso, cioè la laurea»

A me pare che la chiusa di Seminerio sia un capolavoro di sintesi della fenomenologia bimbominkiona che caratterizza il serpeggiante cammino dell’attuale premier:

[…] Che poi, questa pare sinora essere la vera cifra del riformismo renziano: assumere iniziative “anti-rendite” dall’elevato valore simbolico per conquistare il consenso di un’opinione pubblica che non ha tempo né spesso la capacità di grattare sotto la superficie dei provvedimenti, per scoprirne le spesso non lievi disfunzionalità. Noi per il momento su questa riforma sospendiamo il giudizio, come è intellettualmente onesto fare quando non si ha il quadro completo di un provvedimento. L’unica cosa che ci sentiremmo di affermare, a livello certamente epidermico, è che pensare di poter fare radicalmente a meno di una tecnostruttura professionale, sostituendola con soggetti dotati solo del titolo fiduciario del politico pro tempore in carica, si rivelerà una forma particolarmente virulenta di populismo, e come tale sarà punita duramente dalla realtà.

popolazione italiana a Lozzo di Cadore: va che siam giù a 1.277 eh!

17 Giugno 2014 Cadore - Dolomiti dati-provincia-belluno, demografia, montagna-in-crisi

Eravamo già giù a 1.300 quando ad ottobre scrissi, per l’appunto, popolazione italiana a Lozzo di Cadore: va che siam giù a 1300 eh! (in realtà il consultivo 2013 ha portato il dato a 1.301). Aggiornando i dati per il 2014 scopriamo che siamo – popolazione italiana – in discesa a … 1.277. Come facciano ad esserci ancora 179 stranieri è un mistero, ma così è. Nell’ultimo anno gli italici si son ridotti di 24 unità. Gli stranieri sono sempre pari al 12% della popolazione totale. Del resto, le cose non potrebbero andare diversamente a fronte dell’ecatombe registrata da Lozzo (meno 19,5 persone ogni 1.000 abitanti) nel quadro generale del funereo bilancio demografico cadorino di cui ieri abbiamo dato conto. Amen.

popitastralozzo2014

il sindaco di Lozzo e i 100 mega sotto i mari (del digital divide de noantri) bis

17 Giugno 2014 Botanico Palazzo, Curiosando curiosando, internet, perle-dialettiche, scripta-manent, supercazzole

Buone notizie per il sindaco di Lozzo in veste Bim-bum-bam. Colui che si era arrischiato a divinare i 100 mega come standard attuale dell’Europa in termini di velocità di banda “visto che l’Europa corre già a 100 mega di velocità…” ma, soprattutto, colui che, chiamando a sé ogni rivolo di patrio orgoglio, si era spinto a colmare il digital divide de noantri vaticinando un salto epocale nella nostra esperienza navigatoria (” …ma noi speriamo di andare oltre a breve“):

[…] Obiettivo 20 mega. «Il progetto regione punta ad arrivare a 20 mega nel futuro» spiega Mario Manfreda, vicepresidente del Consorzio Bim, «rispetto alla situazione delle infrastrutture non serve piangerci addosso ma essere operativi. Quelli posti insieme alla Regione sono obiettivi minimi visto che l’Europa corre già a 100 mega di velocità ma noi speriamo di andare oltre a breve. […]».

Be’, buone notizie dicevo. Nella classifica mondiale l’Italia è passata dal 94° posto con 8,8 Mbps all’87° con 9.09 Mbps. Anche la velocità media (graph period: Dec 15, 2011 – Jun 15, 2014) in EU si è alzata a 25.7 (da 24,5), nei G8 è giunta a 23,9 (da 23,5) e nei paesi OECD a 23,3 (da 22,9) e tutto ciò in meno di due mesi.

Da notare infine il “nuovo” servizio di Netindex col quale tenere sotto controllo le velocità della banda in giro per il mondo, al quale il sindaco di Lozzo in veste Bum-bum-bam potrà far riferimento per monitorarne – in tempo reale – lo sviluppo.

netvelocita

comprensorio Montagna: andamento arrivi e presenze (tot, stra, ita) rispetto al 2000 preso come anno base

17 Giugno 2014 Turismo e dintorni comprensori-tur, turismo-veneto

Post precedenti relativi ai comprensori Mare, Città d’Arte e Lago. A seguire Terme. Periodo di riferimento 2000-2013 con il 2000 preso come anno base di confronto. Dati del 2013: arrivi: IT -2,7%; ST +58,0%; TOT +9,7%; presenze: IT -35,4%; ST +43,1%; TOT -26,3%.

glo-montagna

Cadore, bilancio demografico 2013: saldo totale -0,41% (con Comelico a -0,58% e Centro Cadore a -0,61%)

16 Giugno 2014 Cadore - Dolomiti dati-provincia-belluno, demografia, montagna-in-crisi, politiche-cadorine, politiche-sociali, sviluppo-montagna

Dopo l’aggiornamento di settembre ecco i dati definitivi del bilancio demografico per il 2013. Nella tabella seguente è rappresentata la situazione relativa al Cadore con la suddivisione in Comelico, Centro Cadore e Val Boite e la comparazione con i dati di sintesi del bilancio demografico provinciale, regionale e nazionale.

La popolazione del Cadore nel suo insieme si è contratta nell’anno in esame dello 0,41% (corrispondente al 4,1 per mille), combinazione del saldo naturale di -0,69% (6,9 per 1000) e del saldo migratorio del +0,29%. Quest’anno è il Centro Cadore a mostrare il declino più vistoso con un -0,61% seguito dal Comelico con -0,58% ed infine dalla Val Boite che chiude con un saldo dello 0,00%.

Da segnalare l’ecatombe di Lozzo di Cadore che perde 19,5 persone per 1000 abitanti (1,95%); peggio fa Ospitale con -2,54% ma su una popolazione totale di sole 315 persone. Discorso speculare per Perarolo con +2,13% su 376 persone. Più corposo il salto di Sappada (+1,23%) e soprattutto quello di S. Vito di Cadore (+3,29%)

Anche il saldo totale della Provincia di Belluno è sostanzialmente a zero (0,03%) mentre il Veneto segna un 0,92% ed il Trentino Alto Adige un 1,16% (1,19% per la provincia Bolzano e 1,12% per quella di Trento); Friuli Venezia Giulia a 0,61% e Italia a 1,84%. Solo il TAA registra un saldo naturale positivo (che comunque è previsto nullo al sopraggiungere del 2020).

L’anno scorso era andata peggio con il Cadore a -0,62% (magari farò un post di confronto diretto), ma è confermato: ci stiamo consumando, stiamo morendo, siamo kaput (se poi togliamo il saldo migratorio … siamo zombi, morti che camminano). Passo e chiudo (dovrei ricordare che l’Autonomia della Provincia di Belluno è l’unica strada per provare ad uscire da questo coma programmato, ma queste cose le sapete già).

bildemocadore2013

 

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