BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Giunta del Veneto. I bellunesi sorpresi: già fatto?

11 Aprile 2010 Digo la mea, Politica nostrana elezioni-reg.


«“Siamo i primi in Italia ad aver formato il nuovo esecutivo regionale, in tempi mai registrati prima da nessuno”. Lo ha detto il Presidente del Veneto Luca Zaia, presentando oggi a Padova la nuova Giunta regionale, pochi minuti dopo aver firmato i decreti di nomina degli assessori, e a sole 48 ore dalla sua proclamazione ufficiale.» (agenzia veneto notizie)

I bellunesi, ricompostisi dalla iniziale posizione a 90° hanno esclamato sorpresi: già fatto?

La popolazione tutta ringrazia. Chissà che sia la volta buona che bellunesi e cadorini si convincano che bisogna dare qualche segnale forte nella direzione dell’Autonomia. Magari fra 5 anni, alle prossime elezioni. Certo, nel frattempo può darsi che le panzanate dette da Tosi e Napolitano a Verona subiscano degli sviluppi inattesi. Fiduciosi aspettiamo ma, mi raccomando, seduti per terra, si corrono meno rischi.

Benvenuti a Zozzo di Cadore, il paese maglia nera in Veneto nella raccolta differenziata

10 Aprile 2010 Ambiente, Informa-Lozzo maglia-nera, raccolta-differenziata

“Eppur si muove” disse un tempo un illustre toscano. Anche a Zozzo di Cadore “parte la differenziata”. Lo si apprende da un foglio distribuito dal Comune alle famiglie dei lozzesi, pardon, zozzesi.

Alle comuni cazzate, in ambito generico, si affiancano, quando riferite al problema rifiuti, le zozzate. Nel foglio “Notizie dal Comune” ne ho individuato più d’una.

“Cominciamo dalla tassa per la raccolta ….. A Lozzo è rimasta inalterata dal 2004 … per non pesare sulle famiglie. Le varie lievitazioni … sono state affrontate e pagate con alcuni risparmi sulle spese correnti del bilancio comunale. E questo è un vanto“

E’ un vanto al pari di essere il primo cittadino del paese maglia nera in Veneto per la raccolta differenziata? 1600 cittadini che si distinguono su 6 milioni di abitanti, rappresentano un vanto di cui vantarsi? E allora si vanti, orgogliosamente, suppongo.

Inoltre, devo dedurre che i citati “alcuni risparmi sulle spese correnti” si potessero fare, altrimenti non si sarebbero fatti. E’ da prevedere anche una medaglia? Domanda: i risparmi sono quelli relativi all’acquisto del camion di Big-Gim (130.000 €), quello che quando passa con la lama per lo sgombero neve lascia una traccia poco più larga di una luoida? O facciamo riferimento ai risparmi conseguiti assegnando alcuni lavori in economia, come gli scalini di via Brodevin che si stanno sgretolando ad un anno di distanza? Oppure, per finire, sono quelli che non permettono di acquistare il sale per l’inverno o le scope-ramazze  per l’estate?

“Abbiamo pensato di iniziare fin da subito con la separazione della componente organica umida dagli altri rifiuti”

Una genialata. Qui ci scappa un Nobel.

“Secondo gli esperti e anche secondo le famiglie che stanno già operando questa differenziazione si dovrebbe ridurre la quantità dei rifiuti indifferenziati del 50 per cento”.

Raccontata così sembra quasi che questa banalità dell’esistenza umana sia invece un problema pionieristico, che ci sia perfino il bisogno di far riferimento a chi ha già vissuto questa “esperienza”. Bisognerà segnalare la cosa a “Voyager: il piacere della scoperta”, magari ci fanno anche una trasmissione tv.

“Per verificare il … è stata indetta un’assemplea … Interverranno amministratori, esperti e alcuni cittadini che da tempo separano l’umido dai rimanenti rifiuti e lo usano per produrre composter. Loro hanno già constatato i vantaggi economici che comporta questa operazione”.

Da segnalare alla Cipra, un esempio di best practice (buone pratiche) fra le Alpi. Capito! Loro hanno già constatato. E il nostro sindaco ha avuto il bisogno di andare da “loro” per capirlo? Però.

Io sono fra loro. Semplicemente perché l’umido lo differenzio da 20 anni, dal 1990. Non lo dico per una medaglia, ma per segnalare che in questi 20 anni, pur “trattando” l’umido, non mi sono accorto di nessun miglioramente sul versante tasse.

E’ vero, mi è stato detto che se segnalo in comune questa mia “best practice” posso ottenere uno sgravio del 30% sul costo della tassa rifiuti (vale per alcuni comuni, presumo che valga anche per Zozzo). Non l’ho fatto, cavoli miei. Mi consolo con la citazione: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”  (Henry Ford, 1863-1947).

Rilevo infine che le ventilate riunioni, in stile “volemose tuti ben“, che l’Amministrazione pensava di organizzare …

Per quanto riguarda specificatamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti pensiamo siano maturi i tempi per riflettere insieme sull’opportunità o meno di passare ad un sistema di raccolta differenziata spinta con il “porta a porta”. […] Quando conosceremo questa differenza decideremo insieme ai cittadini di Lozzo e a quelli di tutti i Comuni che compongono la Comunità Montana del Centro Cadore. […]

si sono concretamente ridotte ad una assemblea per “verificare il buon funzionamento della differenziazione dell’umido” (prima di scomodare una “assemblea” non sarebbe meglio parlare di “incontro con la popolazione”: l’assemblea, si sa, ha un ché di deliberativo che presuppone che i vari componenti siano preventivamente preparati ed edotti sul tema sul quale, l’assemblea, si dovrà poi pronunciare). Scusate le sottigliezze. Resto però dell’avviso che “eppur si muove …”.


Per un approfondimento (oltre agli articoli si vedano anche i commenti):

  • qui sul BLOZ: Lozzo di Cadore maglia nera in Veneto per la raccolta differenziata
  • qui sul BLOZ: Domegge prova con la differenziata spinta. Lozzo si differenzia con la maglia nera
  • sul blog di “Per la Gente di Lozzo”: Differenziamo o no?
  • sempre dal Gazzettino Domegge porta a porta è solo questione di tempo;
  • dal Corriere delle Alpi: L’ ecotassa più alta per Lozzo e Zoldo Alto

la democrazia ecumenica: a Lozzo di Cadore il bollettino parrocchiale di minoranza

9 Aprile 2010 Criticarium bolcom, bolpar, local-politik

Eh che diavolo! Una folta schiera di cattolici di Lozzo di Cadore, credenti e praticanti, si sono rivolti al parroco don Osvaldo protestando perché il bollettino parrocchiale non rispetterebbe i canoni della democrazia ecumenica. Se “ecumene” è la casa dove tutti viviamo, sembrerebbe auspicabile che alla voce del sindaco, apparsa sull’ultimo bollettino parrocchiale, si possa vedere affiancata anche quella della minoranza.

In fondo, il 33% dei “credenti” ha espresso una preferenza che ha qualificato una minoranza (mi rendo conto che il 33% riferito ai “credenti” è un azzardo, ma lo sarebbe anche, di converso, il 66% applicato alla maggioranza …). Qualcuno ha insinuato che la minoranza non avrebbe poi voglia di scrivere ciò che le potrebbe competere. Dalla folla dei “protestanti” si è levata una voce: “Non importa: basta sapere che, se vuole, può farlo”.

Per Pasqua, sottolinea sempre la “fronda protestante”, ci sarebbe piaciuto ricevere un sentito augurio da parte, anche, del capogruppo di minoranza. Presumiamo che anche quest’ultimo (chiunque voglia vestirne i panni) possa produrre dei sentiti ed accorati “appelli augurali”, o si deve ritenere che lo sappia fare solo la figura del sindaco (chiunque esso sia)?

Naturalmente, queste mie disincantate considerazioni altro non sono che un esempio, esse stesse, di utilizzo strumentale di un bene prezioso come la fede. E’ vero: la “sporca politica” banalizza l’Uomo. Non tutti se ne rendono conto.

il cartone animato al Museo della Latteria

8 Aprile 2010 Criticarium, Museo della Latteria museo-latteria, professionisti


Vi dicevo che venerdì scorso (2 aprile) era caduto un lembo del lenzuolo censorio.

Lo stesso giorno, forse addirittura il giorno prima, era caduto anche il cartone che celava un pannello informativo.

Nel corso di questa settimana qualcuno, in qualche modo, ha risistemato il lenzuolo.

Oggi, giovedì 8 aprile, la situazione del lenzuolo appare però nuovamente critica.

Il cartone è invece, da allora, ancora per terra. Il vento lo sposta: qualche volta in giù, qualche volta in su. Il risultato è che, come un fedele cagnolino, il cartone animato resta nei pressi della porta d’entrata del museo.

Appello: se quel qualcuno che ha sistemato la prima volta il lenzuolo dovesse farsi vivo per ri-sistemarlo anche questa volta (serve un chiodo? da 20?), non è che può anche raccogliere il cartone e dargli la sistemazione più consona?

Io, capirete, sono esentato per ovvi motivi.

Un attempato signore che passava mentre stavo guardando il cartone animato mi ha chiesto «che vardesto fiol?». Gli ho raccontato la storia del cartone animato …

«Po no te sa?», mi risponde. «Anche chi de comun i à visto la situazion. Tanto al sindaco che al vice à ciamou subito chi da Vicenza che i vegne su. Da là do, i à fato savé che portone n tin de pazienza, ma che i farà duto al posibile …».

la poltrona autonoma bellunese

8 Aprile 2010 Autonomia, Politica nostrana elezioni-reg.

La rappresentanza bellunese in giunta a Venezia. La situazione è complessa: è coinvolta quella parte della scienza della politica che tratta del ballo delle poltrone. Per tentare di capirla (??) bisogna leggere perlomeno questo articolo del Gazzettino, interessante quanto mai.

Per ciò che ci interessa (territorialmente), vediamo cosa può succedere in casa Lega:

Lega: Conte (Padova), Stival (Venezia), Caner o Manzato (Treviso), Finozzi (Vicenza ), i veronesi Coletto (esterno) e Tosato. Due trevigiani, compreso Zaia e due veronesi per garantire Tosi. Fuori Rovigo e Belluno. Ma c’è chi suggerisce che a Treviso potrebbe bastare il governatore.

Invece in casa Pdl:

Pdl: Zorzato, vice governatore (Padova), Chisso (Venezia), Bond (Belluno), Coppola (Rovigo), Sernagiotto (Treviso), Donazzan (Vicenza). Presidente del Consiglio regionale: Massimo Giorgetti (Verona). Al Pdl andrebbero Infrastrutture, Sanità e Agricoltura.

Attenzione però, ci sono i “nodi del Pdl”:

… Ecco perchè Giorgetti potrebbe risolvere il rebus restando in giunta a presidiare Verona. In questo caso dovrebbe fargli posto probabilmente Bond, mentre Bendinelli …

Da un secondo articolo dopo uno slalom specialissimo fra le poltrone …

… Con questo schema tutte le anime e tutte le province sarebbero rappresentate, tranne Belluno che piazzerebbe Dario Bond, in quota Galan, solo se si rimanesse come all’inizio: 7 Pdl e 5 Lega.

Potrebbe essere il primo caso di Belluno con tre consiglieri e neanche un assessore. Zaia ha però detto che, in cambio, ci dà l’autonomia. I tre consiglieri non hanno ancora trovato il coraggio di chiedere quanto, questa autonomia,  sarà … dura. E’ solo per prepararci: la posizione la conosciamo già.

Lozzo di Cadore: non è poi detto che il fotovoltaico convenga …

7 Aprile 2010 Informa-Lozzo fotovoltaico

Perché non vi siano dubbi chiarisco che questa è una richiesta ufficiale che faccio al gruppo di minoranza.

Siccome non ho potuto prendere atto della delibera relativa alla installazione dei pannelli fotovoltaici (scuole medie e palestra di Lozzo di Cadore), tenuto conto che mi piacerebbe capire qualcosa di più, anche in relazione al leasing di cui parlava Attilio tempo fa qui sul BLOZ, chiedo alla minoranza se, attraverso il blog “Per la Gente di Lozzo“, può rendere pubblica la delibera in parola, così da poterne eventualmente e pubblicamente discutere.

Bisogna cercare di capire se questo fotovoltaico conviene o meno, anche alla luce di varie opinioni che sono apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale. Sindaci e vicesindaci sono uomini, così come i segretari comunali, e in quanto tali non sono infallibili, prerogativa che attiene al solo Papa; ed è proprio in relazione a questa fallibilità umana, alla predisposizione che hanno cioè gli uomini a fare grandi cazzate, che è opportuno farsi un’idea della cosa. Pur sapendo che noi stessi, con-cittadini, siamo fallibili.

A margine di questa richiesta ufficiale, mi sto arrovellando su un quesito: se le delibere di giunta riportano la data del 10 marzo e ne viene data notizia su internet (il famoso titolo) il 22, quale sarà la data di pubblicazione all’albo? Perché, se restano esposte per 15 giorni, l’inizio del conteggio è in relazione al 10 marzo, al 22 o alla vera data di pubblicazione all’albo che nessuno, tranne chi lo fa materialmente, può conoscere?

Deve essere per questo che qualche volta non trovo le delibere ancora esposte. Mi ero ripromesso di passare di persona ogni 4-5 giorni ma, che volete, sono pigro.

Speriamo che Brunetta, ora che non ha più l’assillo di fare anche il sindaco, faccia in modo che al prossimo appuntamento di giugno, la normativa che obbliga i comuni a pubblicare i propri atti su internet non abbia a soffrire ancora, come già avvenuto, di un ulteriore slittamento. Anche perché questa amministrazione ha “le audete senpre pronte, no i vede l ora de feise na slisada“.

Ntanto io son sentou e spieto … (sulla riva del fiume). Son pigro, no me costa nuia.

Speriamo anche, va detto, che la nostra minoranza non abbia qualche problema.

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