BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

andamento demografico in Alto Adige nel 2013 (la popolazione continua ad aumentare)

30 Maggio 2014 Cadore - Dolomiti dati-provincia-belluno, demografia, montagna-in-crisi, politiche-cadorine, politiche-sociali, sviluppo-montagna

In attesa che l’Istat popoli con i dati di dicembre, chiudendo l’anno, il bilancio demografico mensile del resto d’Italia – dal quale sono stati tratti i due aggiornamenti per Lozzo (agosto 2013) e per l’intero Cadore (settembre 2013) -, ecco il rapporto sull’andamento demografico in Alto Adige relativo al 2013.

Si riscontra un aumento di 11,9 persone per 1.000 abitanti (anche se la crescita è dovuta per l’80% al saldo migratorio); si tenga presente che a settembre il saldo totale relativo al Cadore era di -3,7 persone ogni 1.000 abitanti (saldo naturale di -5,0 e migratorio di +1,3).

 

attenti a quei due (due anni dopo)

29 Maggio 2014 Curiosando curiosando, M5S, renzie

Lo dicevo, allora (21 aprile 2012), che quello sguardo nascondeva qualcosa:

Lo sguardo di Corona tradisce l’inquietudine del montanaro:

«Ma che cavolo sta dicendo Grillo ??»

Poi i due si sono conosciuti meglio e Corona, nei suoi limiti, ha promesso a Grillo una mano (quella volta del camper, vedi video in basso: “guarda che ce la facciamo questa volta …“). Poi per il Vajont è giunto a Longarone il buffone fiorentino, il bimbominkia per antonomasia. Poi c’è stata la sua affermazione elettorale. E Corona, con affettuoso tempismo, ci ha tenuto a far sapere ai feisbukkari che lo seguono che “lui c’era”.

coronarenzi

 

Beppe Grillo e Mauro Corona

il senatore Piccoli commenta le elezioni: ‘è il momento di agire’, più fuffa per tutti!

29 Maggio 2014 Politica nostrana belluniadi, della-confutazione, peones, provincial-politik, quelli-del-PDL

A confronto le babe di antica memoria, quelle che si trovavano a cianciare alle fontane o ai lavatoi, erano compunte commentatrici. Il senatore Piccoli si picca di dare una lettura, illuminata vien da pensare, dei risultati delle ultime elezioni. Ma finché ti metti a ciabattare al bar perché hai incrociato l’amicone, transeat, ma quando lo fai apposta sui mezzi di comunicazione dovresti evitare di farti del male da te stesso (si chiama autolesionismo e non è un comportamento politicamente intelligente).

Dalla fuffa fotonica prodotta nel tentativo di giustificare la pochezza e povertà della propria azione politica – il parlamentare è anche coordinatore provinciale di FI – ho selezionato alcune perle che commento “a fianco” con colore diverso.

I numeri sono inequivocabili ed evidenziano, a mio parere, innanzitutto la nota capacità comunicativa di Matteo Renzi. (non è colpa dell’inettitudine del PDL e di Forza Italia, no, è colpa della nota capacità comunicativa di Renzi; quando si dice “la forza delle idee”)

Certo non si può tacere il fatto che la lotta sia stata impari: i vincoli posti alla campagna elettorale del Presidente Berlusconi non devono essere un alibi, ma di sicuro hanno rappresentato un ostacolo evidente all’attività pre-elettorale dell’intero partito. (no dico, ma ci rendiamo conto di cosa sta dicendo ‘sto qui? sta dicendo che la lotta si è fatta impari perché a Berlusconi sono stati posti dei vincoli: sì, è vero, i vincoli sono stati posti dalla magistratura in nome e per conto del popolo italiano, ma mica perché B. ha preso il sole, perché ha subìto una condanna penale; ripetiamolo: perché ha subìto una condanna penale)

Ripeto, però, che ciò non può essere un alibi. (ah ma allora non tutto è fuffa e brufoli: consolante!)

I risultati ci impongono di riprendere seriamente in mano quel progetto moderato … (che si fa, continuiamo con le seghe?)

… perché i problemi della gente e dei territori non si risolvono nella scheda elettorale, ma nelle azioni di chi governa. (dopo tutto il male che gli elettori ti hanno fatto bastonandoti alle urne ti spari anche su un piede da solo ricordando che i problemi della gente si risolvono nelle azioni di chi governa? Ma è esattamente quello che gli elettori hanno fatto, togliendo il consenso a Forza Italia – che forza di governo non è – e dandolo al PD!!)

… una reazione che parte proprio dai territori, dalle comunità locali, dalla gente che ci ha votato e da quella che non lo ha fatto. (e quelli che non hanno votato FI pensate di convincerli con fuffa simile a questa o ne farete di altra, apposita?)

Idee, principi e valori che dobbiamo continuare a tradurre in azioni concrete: a livello locale così come a Bruxelles, passando per Roma. (“dobbiamo continuare…” continuare? Che, mi volete fare – voi del PDL-FI- un altro buco del Bim-Gsp come non s’è mai visto nella storia bellunese? Suvvia, senatore, si contenga!)

Il dato che mi sembra rilevante è che, nonostante tutti i proclami di trionfo, l’antipolitica non è ciò che le persone vogliono davvero. (ma che cazvolo sta a dì? Ma l’antipolitica, che secondo il senatore non è ciò che le persone vogliono davvero, in quale altro miglior modo potrebbe manifestarsi se non nel 43% di assenteismo quando alle politiche del 2013 fu del 25%)

La gente vuole risposte non le urla, non la retorica del “tutti a casa”. Forza Italia lo sa. Il centro destra lo sa: è il momento di agire”. (le urla sono quelle di Grillo, il nemico che B ha individuato come bersaglio della propria campagna; senatore, il M5S è passato dal 25,55% al 21,15%, FI oggi è al 16,8% quando il PDL di due anni fa poteva contare sul 36%; se è colpa delle urla, chi è che “ha urlato di più”?)

“E’ il momento di agire”, sostiene Piccoli.

Premete, premete forte, qualcosa uscirà!

 

il PD bellunese e il lavoro capillare sul territorio

28 Maggio 2014 Politica nostrana della-confutazione, perle-dialettiche, quelli-del-PD, scripta-manent

Sempre la segretaria provinciale del PD (neretto mio):

«Stavolta i numeri parlano da soli» spiega, «è un risultato molto ad di là delle aspettative, abbiamo fatto un lavoro capillare sul territorio dando importanza ai territori periferici. Vigileremo in prima persona per verificare che venga mantenuto quello che è stato promesso in campagna elettorale».

Devono essere stati bravi, ma veramente bravi, questi piddini, a “lavorare” in modo così sincrono su tutto il territorio italiano perché, va detto, non c’è praticamente angolo d’Italia dove non siano primo partito. Merito, dice la segretaria, del lavoro capillare sul territorio. Dalla Vetta d’Italia a Capo Passero?

Si definisce così ora – lavoro capillare sul territorio -, promettere 80 euri a 10 milioni d’italiani (stendiamo velo sulle coperture finanziarie)?

Ma il massimo del delirio euforico si ha quando la segretaria dice “Vigileremo in prima persona per verificare che venga mantenuto quello che è stato promesso in campagna elettorale“.

Che quando gliel’ho detto, al panda che qui mi tiene compagnia, si è rotolato sul pavimento ed è ancora lì piegato in due che ansima dal ridere.

(mi torna in mente l’inchiappettata che il PD provinciale ha preso a suo tempo quando “difendeva” la provincia di primo grado elettiva: poi sono passati i capi e, per ragioni legate alla “sicurezza nazziunale”, le velleità si sono ricomposte ed allineate come si conviene a obbedienti soldatini)

 

le percentuali ‘vittodoriane’… (riflessioni sulle erezioni lozzesi)

28 Maggio 2014 Botanico Palazzo elelozzo2014

Tenendo conto che anche Scalfari ha qualche difficoltà nel trattare le percentuali nel grande gioco delle attribuzioni elettorali, come non perdonare a Vittore Doro una certa qual propensione all’arrotondamento, peccato senz’altro più veniale di quello addebitato al Barbapapà nazionale.

Vittore Doro, infatti, attribuisce un 80% netto a tale Manfreda, sindaco trimandatario di Lozzo di Cadore (ho perso il link che lo documenta e non ho alcuna voglia di cercarlo, so che mi credete sulla parola). Approssimazione che viene peraltro ripetuta anche dall’Amico del Popolo (non si sa se l’avvio del rapporto simbiotico – tipo “69” – sia partito dal Corriere o dall’Amico …).

Comunque le percentuali corrette (o più vicine alla realtà), tratte sempre dal Corriere (che bello giocare in casa!), sono 77,07% (diciamo 77%) per la lista Lozzo per il bene comune e 22,92% (diciamo 23%) per la lista Nuova Lozzo (la lieve incongruenza sul centesimale non ci spaventa più di tanto).

Detto questo, mi sono poi chiesto: rispetto all’elettorato totale, cioè a tutti i lozzesi aventi diritto al voto, qual è la percentuale di voti effettivamente ottenuta da Lozzo Fifa prima e da Lozzo per il pene comune ora? Vediamo:

elezlozzo

Constato quindi che alle ultime elezioni Manfreda è stato eletto sindaco col 47,4% dei voti degli aventi diritto. Certo, come detto precedentemente, con il 77% dei votanti. Sono solo prospettive diverse, capite bene. Noto che già nel 2009 uno su due non se l’era cagato (scusate il registro linguistico utilizzato, ma si sa mai che qualche giovincello inizi a leggere il BLOZ… ).

(le erezioni del titolo non sono un refuso essendo intimamente legate al nome “parafrasato” della lista vincitrice “Lozzo per il pene comune” e, soprattutto, alle possibili conseguenze del suo agire)

 

le percentuali scalfariane…

28 Maggio 2014 Curiosando curiosando, della-confutazione, scripta-manent

Barbapapà su Repubblica:

[…] Gli ultimi sondaggi segnalano circa il 40 per cento di probabili astenuti. Sommati ai voti che presuntivamente prenderanno i Cinque Stelle si arriva al 60 per cento. E sommati al populismo di Berlusconi, che dopo vent’anni di malgoverno spera ancora in un 20 per cento di allocchi che lo votino, siamo all’80 per cento del popolo sovrano che, se abboccherà a queste manipolazioni, rinuncerà ad utilizzare la propria sovranità.

Riassumiamo quello che ha detto Scalfari Barbapapà: “40% di astenuti, più 20% di M5S, più 20% di FI … e siamo già all’80% del popolo sovrano“. OK. Ora ci mettiamo un 30% di PD, e siamo al 110% del popolo sovrano. Un po’ di Lega, Scelta europea, Fratelli bandiera, Tsipras e ali di pipistrello – per un totale di 15-20% – e siamo al 130%. E poi? E poi niente perché la fiaschetta è finita, svuotata.

Senza nulla togliere alla bontà del resto dell’articolo.

(tratto da xmau e liberamente interpretato)

 

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