BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Sarebbe una strage di parlamentari

3 Settembre 2011 Criticarium Itaglia basta-casta, bastardos, il-parlamiasma

Gilioli è piuttosto telegrafico. E’ un piacere quotarlo in toto. Anch’io sottoscrivo in pieno, con l’aggiunta perentoria di un massimo di due legislature, non tre, a disposizione dei generosi aspiranti alla gestione del bene pubblico (sulla scelta dei candidati e quindi del sistema elettorale trasvoliamo, per il momento).

Con gli amici di Openparlamento ci siamo divertiti a vedere che cosa succederebbe al prossimo giro se la proposta di Matteo Renzi – massimo tre legislature, senza deroga alcuna – diventasse realtà.

Bene, sarebbe una strage: 89 degli attuali parlamentari dovrebbero lasciare il Palazzo, tra cui D’Alema, Bersani, Veltroni, Fioroni, Franceschini, Follini, Parisi, Melandri, Letta, Bindi, Minniti, Latorre.

Insomma, è una proposta che non ha alcuna possibilità di passare.

Ovviamente, la sottoscrivo in pieno.

Oggi quando?

2 Settembre 2011 Criticarium blozzando, cronache-relativistiche, della-confutazione, tra-le-righe

Talvolta il Paleolitico ti appare più recente dell’ora-adesso-qui-in-questo-momento.

02-09-2011
VENETO/ECONOMIA: REGIONE, TOLLERANZA ZERO CONTRO CONTRAFFAZIONE

(ASCA) – Venezia, 2 set – Gli occhiali sono un vanto della cultura, dell’inventiva e della maestria del Veneto dove a Venezia, nel 1284 nacque l’Arte dei cristalleri, che si occupavano anche della realizzazione di ”roidi de botacelis et da ogli e lapides ad legendum”, tradotti mezzo secolo piu’ tardi in ”rodoli de vero per ogli per lezer”.

Oggi questa manifattura ha il suo fulcro in Cadore, dove nasce una produzione che e’ un vanto nel mondo capace di coniugare la perfezione come supporto di tipo sanitario e di protezione e la bellezza dello stile. […]

Vedi anche: Auto-fellatio: occhiali e dintorni, la ricchezza del Cadore e la lotta ai falsi.

 

Tremonti: leggermente costipato?

2 Settembre 2011 Criticarium Itaglia blozzando

Per il Mago Tremonti prima ci fu «Una cena tra amici, in un clima sincero e familiare, chiusa cantando canzoni di montagna e anni 60», racconta Antonini. Soprattutto sobria, visti i tempi: nella baita del ministro manca la luce elettrica, le lampade funzionano a gas». Poi il ministro venne avvvistato, sempre in quel di Lorenzago di Cadore, mentre si chiudeva da solo in baita per abbuffarsi con una generosa soppressa. Ora un comunicato stampa …

(via Wittgenstein)

l’evasione fiscale nel Lombardo-Veneto è la più bassa in Italia

2 Settembre 2011 Autonomia autonomia, belluno-autonoma, dati-provincia-belluno, della-confutazione, della-crisi, verso-il-default

Dicevo, anche nel mio precedente articolo, che se lo specchietto della caccia all’evasore viene gingillato anche dai liberisti della destra al governo, vuol dire in buona sostanza che siamo finiti, che stiamo andando verso il default, quello vero!

Vi è una convinzione strisciante, alimentata ad arte, che “l’evasione riguarderebbe tutto il paese, da Nord a Sud senza distinzione”. E’ questo un errore madornale. Prima di “stirare le cuoia”, come diceva qualche dotto politico, si può tuttavia tentare, a futura memoria, di spiegare che l’evasione (e l’elusione) si può indagare, come è stato fatto dall’Agenzia delle Entrate, e chi sennò? Da queste indagini Alberto Lusiani su noiseFromAmerica ha tratto la seguente tabella:

Regione evaso/dichiarato
Calabria 93.89%
Sicilia 65.89%
Puglia 60.65%
Campania 60.55%
Sardegna 54.71%
Molise 54.61%
Liguria 50.29%
Basilicata 49.75%
Umbria 44.51%
Marche 33.95%
Toscana 33.67%
Abruzzo 33.11%
Piemonte 30.53%
Trentino-Alto Adige 30.17%
Valle d’Aosta 28.97%
Friuli-Venezia Giulia 28.22%
Lazio 26.05%
Veneto 22.26%
Emilia Romagna 22.05%
Lombardia 13.04%

Sono questi dati che fanno dire a Pizzati, in un articolo su Veneto Stato che:

La percentuale di evasione fiscale nel Lombardo-Veneto è la più bassa in Italia, la metà dell’evasione in Toscana, un terzo dell’evasione in Campania, un quinto dell’evasione in Calabria. L’evasione fiscale nel Lombardo-Veneto è la stessa che nei paesi scandinavi (vedi articolo riassuntivo di vari studi statistici). I veneti rispettano la legalità tanto quanto i danesi o i tedeschi: basta disinformazione dei media italo-padani che denigra l’onestà del lavoratore e dell’imprenditoria veneta.

Adesso dovrebbe essere chiaro perché con la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi non si raggiungeranno grandi risultati, se non quello di alimentare devastanti invidie fra la gente e seminare veleno anche lì dove l’evasione è, nonostante tutto, bassissima (dove è veramente alta, sarà l’oliata omertà a regolare “il mercato” della delazione, mantenendo tutto più congelato che al polo sud).

Ma perché mi arrischio a dire anch’io che le percentuali “Lombardo-Venete” sono bassissime? Perché le stime sull’economia nascosta (shadow economy) si sono fatte anche per i paesi in area OECD, con i risultati qui sotto tabellati, dai quali emerge che il “Lombardo-Veneto” (un po’ più il Lombardo (13%) ed un po’ meno il Veneto (22%)) sono allineati, in quanto ad evasione, con paesi come la Danimarca (17,5%), o la stessa Germania (16,8%).

Table 3.5: The Size of the Shadow Economy in OECD Countries
Size of the Shadow Economy (in % of GDP) using the Currency Demand and DYMIMIC Method
OECD-Countries 1989/90 1994/95 1997/98 1999/00 2001/02 2002/03 (1)
Australia 10.1 13.5 14.0 14.3 14.1 13.8
Belgium 19.3 21.5 22.5 22.2 22.0 21.5
Canada 12.8 14.8 16.2 16.0 15.8 15.4
Denmark 10.8 17.8 18.3 18.0 17.9 17.5
Germany 11.8 13.5 14.9 16.0 16.3 16.8
Finland 13.4 18.2 18.9 18.1 18.0 17.6
France 9.0 14.5 14.9 15.2 15.0 14.8
Greece 22.6 28.6 29.0 28.7 28.5 28.3
Great Britain 9.6 12.5 13.0 12.7 12.5 12.3
Ireland 11.0 15.4 16.2 15.9 15.7 15.5
Italy 22.8 26.0 27.3 27.1 27.0 26.2
Japan 8.8 10.6 11.1 11.2 11.1 11.0
Netherlands 11.9 13.7 13.5 13.1 13.0 12.8
New Zealand (2) 9.2 11.3 11.9 12.8 12.6 12.4
Norway 14.8 18.2 19.6 19.1 19.0 18.7
Austria 6.9 8.6 9.0 9.8 10.6 10.8
Portugal 15.9 22.1 23.1 22.7 22.5 22.3
Sweden 15.8 19.5 19.9 19.2 19.1 18.7
Switzerland 6.7 7.8 8.1 8.6 9.4 9.5
Spain (3) 16.1 22.4 23.1 22.7 22.5 22.3
USA 6.7 8.8 8.9 8.7 8.7 8.6
OECD average 13.2 15.7 16.7 16.8 16.7 16.4

Sono imbecilli, sono bastardi, ma sono furbi, Dio solo sa quanto. Ecco perché la Casta sta facendo di tutto per mettere gli italioti (nel migliore dei casi, “italiani inconsapevoli”) uno contro l’altro. E’ un classico. Il problema è che qui non stiamo vivendo una commedia all’italiana, ma, davvero, siamo di fronte al peggior film dell’orrore mai visto, e le vittime siamo tutti noi. Fuori dall’Italia, fuori dal debito, Belluno Autonoma subito!

(dati e tabelle tratti dal segnalato articolo su noiseFromAmerika)

gli italici imbecilli non demordono

2 Settembre 2011 Criticarium Itaglia basta-casta, bastardos, della-crisi, verso-il-default

La banda di imbecilli che siede in parlamento, si badi bene, in parlamento, tanto al governo che all’opposizione, ché non vi è fra loro alcuna differenza (semmai la correità dell’opposizione è ancor più lacerante da osservare), sta mettendo in scena l’unica strategia di cui dispongono per evitare che la gente si accorga del baratro: “il dagli all’evasore …“.

Tale chimera, che deve costituire importante dibattito ed elemento serissimo del confronto, non può diventare “la soluzione“, perché è e resterà UNO DEGLI ELEMENTI, dei tanti elementi da tenere in considerazione.

Giunge quindi a fagiolo la seguente domanda tratta dal blog Phastidio:

Una domanda per voi lettori, che siete uomini di mondo anche se non avete fatto il militare a Cuneo: a che serve, esattamente, la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi, sapendo che vi sono redditi che da lì non transitano, come quelli di capitale, perché tassati a cedolare secca?

La domanda non pretende, ci mancherebbe, di far luce definitiva sull’argomento, ma chiarisce, se mai ce ne fosse stato il bisogno, che gli imbecilli non demordono. Il problema è che la gente ci casca. La soluzione per una lotta all’evasione efficace, comunque c’è, ed è lo stesso Seminerio che da tempo ne indica le modalità:

Ma non sarebbe stato molto più semplice ordinare ai contribuenti di compilare ogni anno una dichiarazione patrimoniale ed obbligare le banche a consegnare i tabulati dei movimenti di conto corrente, per trovare l’unica vera quadra?

 

Idv: ok alla provincia montana ma via le comunità montane …

2 Settembre 2011 Autonomia, Criticarium Itaglia autonomia, belluno-autonoma, bim, della-crisi, il-parlamiasma, sviluppo-montagna

l’Idv spiega quale futuro si immagina per la nostra provincia. Levis fa però notare che per governare 220.000 persone la presenza di 10 CM, 1 Bim, 3 Ato e 2 Usl risultano un tantino inadeguate. Ed ha ragione, anche se per le CM vedrei meglio un accorpamento da 10 a 3 con eliminazione di ogni gettone, piuttosto che la loro abolizione d’imperio.

La proposta ha un solo difetto: è più facile, come si suol dire, che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che questa proposta trovi i favori del Parlamiasma italiano (qualunque esso sia, tanto ora che nel prossimo futuro).

Vorrei spiegare come intendo immaginare il futuro di Belluno in qualità di rappresentante di Idv.

Durante il Consiglio Provinciale ho ribadito subito la critica a questo Governo che non ha una politica di rilancio dell’economia ma pensa semplicemente a far cassa sui più deboli.  Come Idv da sempre sosteniamo che l’ente Provincia specialmente nelle grandi aree urbane non ha più senso di esistere in virtù anche della costituende città metropolitane. Già da mesi avevamo messo al voto in Parlamento tale soppressione. Oggi in questa seconda manovra finanziaria di aggiustamento dei conti, ci ritroviamo l’idea di una proposta di legge costituzionale che va proprio in tale direzione. Indubbiamente era nel programma di molti partiti ma la strada intrapresa solo ora fa capire che per questa maggioranza di governo si tratta solo di una volontà di facciata.

Idv invece ha un progetto chiaro: per l’Italia e per Belluno, ossia l’abolizione delle Province e l’istituzione delle province montane che in Italia a conti fatti sono tre: Belluno, Sondrio e Verbania. Ho portato queste considerazioni in Consiglio facendo notare che volevamo impegnarci a presentare un documento in parlamento a firma Idv sulle province montane, ma il Comitato Belluno Autonoma Regione Dolomiti mi ha informato che stavano lavorando per una proposta analoga in via di stesura coi deputati bellunesi. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e sostenere tale documento.

In questa provincia montana però, e questo è il vero taglio che l’Idv propone, ci deve essere un ridimensionamento totale dell’architettura politica. Per governare 220.000 abitanti non si possono avere una provincia, sessantanove comuni, dieci comunità montane, il consorzio Bim, le partecipate, tre Ato e due Usl.. Quindi accorpamento dei piccoli comuni, abolizione delle comunità montane, i cui compiti vanno alla provincia montana.

Angelo Levis, Capogruppo Idv consiglio provinciale

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