BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

la Casta nella notte salva tutti i privilegi

22 Luglio 2011 Criticarium bastardos, blozzando, il-parlamiasma, itaglia

L’articolo di Bechis su Libero è del 15 luglio scorso ma chi si informa in rete lo ha letto subito anche perché è stato ripreso da vari commentatori ed altre testate fra cui il Fatto Quotidiano. Il racconto mette in luce, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di come la Casta si autoperpetui in spregio a qualsiasi considerazione relativa allo stato reale del Paese.

La Casta è composta da un destra-centro-sinistra ad amplissimo spettro (diciamo pure 360 gradi). La ricostruzione di Bechis da una parte, le prime considerazioni sul FQ dall’altra, insieme al tentativo tapino dei senatori del PD Adamo e Sanna chiamati in causa e sbugiardati dalla controreplica del FQ (in coda al medesimo articolo), ci danno un’idea limpida della classe politica che ci sta governando. Questa classe politica è irriformabile, va in qualche modo seppellita.

C’è chi, come Flores d’Arcais propone una cura radicale per la Casta, chi segnala la rivolta bipartisan in Rete contro la Casta, chi pensa di fare Piazza Pulita …, chi infine mette in luce l’Egoismo dei Politici riconoscendo, non v’è dubbio alcuno, che “lo stipendio dei parlamentari è solo l’ultimo dei nostri problemi”.

Ad ogni buon conto: fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.

scandalo pensioni e vitalizi della Casta parlamentare italiana

21 Luglio 2011 Criticarium bastardos, blozzando, il-parlamiasma, itaglia

La Casta ha un tentacolo che si chiama ex Casta e che gode di scandalosi privilegi in termini di vitalizi.

L’Espresso riporta l’elenco completo dei 1.377 ex deputati e 861 ex senatori che percepiscono il vitalizio parlamentare. In tale elenco non sono compresi gli oltre 1000 vitalizi di reversibilità pagati ai famigliari di parlamentari passati forse a miglior vita (il forse è relativo all’aggettivo migliore, giacché “di là” il vitalizio non dev’essere compreso nella dotazione). E’ da notare che nella Casta attuale, se rieletti, trovano posto le sanguisughe (ex Casta) che già hanno maturato il privilegio del vitalizio (per maggiori informazioni vedi la voce trattamento economico del sito della Camera).

L’elenco è ricercabile con varie modalità. Se cliccate su “Lista completa” avrete a disposizione tutti i nomi della ex Casta foraggiati con un vitalizio. Alcuni nomi (da La pensione di Veltroni): Rosa Russo Jervolino: 9.947, Nicola Mancino: 9.947, Pino Rauti: 9.387, Alfredo Reichlin: 9.947, Stefano Rodotà: 8.455, Vittorio Sgarbi: 8.455, Giuliano Urbani: 6.590, Walter Veltroni: 9.014 (si tratta di pensione lorda mensile).

La Casta attuale, Metastasi delle metastasi, godrà dei medesimi vitalizi. Un privilegio feudale nell’Italia del terzo millenio.

Fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.

la sottocasta dei doppi poltronisti parlamentari

21 Luglio 2011 Criticarium bastardos, blozzando, il-parlamiasma, itaglia

La Casta dei parlamentari italiani è organizzata in varie sottocaste, una di queste è quella dei doppi poltronisti (ma c’è anche quella degli avvocati). Quelli cioè che occupano due o più poltrone (sindaci, presidenti e vicepresidenti di province e giunte provinciali, assessori e consiglieri vari).

Il malaffare dei doppi e tripli incarichi non coinvolge solo i parlamentari, sia chiaro, essendo radicato nella vita politico amministrativa di tutta la penisola. A noi è toccato vedere per un bel po’ il sindaco di Sedico impoltronato su ben tre careghe: sindaco, vice presidente della Provincia  e presidente di BIM Consorzio. Ma lui prende le vitamine. Restano naturalmente tanti doppi incarichi fra i peones della politica amministrativa sui cui esiti, per ora, non è il caso di soffermarsi.

A noi interessa mettere in luce la sottocasta dei doppi poltronisti parlamentari.

Ci vengono in aiuto i seguenti articoli: Ecco chi sono gli onorevoli a tutti i costi nel quale sono elencati tutti i nomi della sottocasta, e L’alibi e le gaffe dei doppi poltronisti nel quale Gilioli si trastulla con Rutelli e Tabacci come farebbe un gatto col sorcio, anche se la lezione “vale per tutti” (Fassino, novello sindaco di Torino, si è alla fine con fatica dimesso).

Sempre Gilioli segnala nel suo Non proprio uguali uguali, con tanto di grafico, che l’attaccamento alle doppie poltrone è un fenomeno che interessa anche il PD (14 onorevoli), ma è nel PDL (47 onorevoli) e nella Lega (42) che il fenomeno assume dimensioni da fasto di corte.”Notevole l’attaccamento alla doppia poltrona dei leghisti, che una volta approdati tra gli arazzi del Palazzo non se ne vanno via da Roma ladrona neanche morti”.

Il Terzo Polo ne ha 9, l’Idv 3.

La Casta, che sappiamo bene non essere né di destra né di sinistra, perché semplicemente è, in ogni caso non si smentisce. Quindi …

Fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.

Napolitano: accà nisciuno è fesso!

20 Luglio 2011 Criticarium bastardos, blozzando, il-parlamiasma, itaglia

Lasciamo perdere che una Procura possa aprire un’indagine sul direttore di Libero, Maurizio Belpietro, per aver semplicemente pubblicato una vignetta sul Capo dello Stato. Concentriamoci sull’alta e smagliante caratura morale di quest’ultimo, presidente della Casta e monito vivente (infatti, oltre ad aver voluto, l’ex comunista, il bombardamento della Libia, non passa giorno senza che spari qualche monito a destra o a manca).

Traggo spunti dall’articolo Così il presidente della Casta si gode l’aumento della paga di Franco Bechis.

Il bel gesto non gli è venuto in mente né nel 2007 con Romano Prodi quando arrivò la prima sforbiciata allo stipendio dei deputati, né l’anno scorso quando Camera e Senato tagliarono di mille euro i benefit dei parlamentari. Giorgio Napolitano, il presidente silenzioso della casta, ha preferito starsene zitto zitto e salvare non solo il suo stipendio, ma perfino gli scatti automatici previsti dalla legge…

Così da quando è stato eletto si è visto aumentare di circa due mila euro al mese il discreto appannaggio ricevuto, che ora ha raggiunto i 239.182 euro all’anno …

I vari governi che si sono succeduti hanno atteso che il primo cittadino d’Italia facesse almeno la mossa, chiedendo pubblicamente se non proprio di tagliare a lui come a tutti i dipendenti pubblici lo stipendio, almeno di rinunciare agli scatti automatici che recuperano l’inflazione. Ma l’attesa è stata vana…

Eppure se si vuole iniziare a tagliare i costi della politica, bisognerebbe proprio iniziare dal palazzo sul colle più alto di Roma. Perché a tutt’oggi non esiste paragone possibile con altri palazzi presidenziali di Europa: il Quirinale costa più di tutti, palazzi reali compresi. Basta per tutti l’esempio più vicino all’Italia, quello francese. Napolitano e la sua squadra costano il doppio dello staff di Sarkozy e peraltro contano la metà. Non esiste nemmeno paragone fra i poteri che la Costituzione francese e quella italiana assegnano al presidente della Repubblica. Eppure il Quirinale costa 228 milioni di euro all’anno e l’Eliseo 112,5 milioni. Clamorosa la differenza dei costi per il personale dipendente: 129,4 milioni per il Quirinale, e 69,5 milioni per l’Eliseo. …

Il presidente della casta spende come un emiro arabo e nonostante l’evidente stridore con il resto del paese, è assai geloso della segretezza dei suoi conti. Non esiste un bilancio certificato del Quirinale, non esiste una nota integrativa reale messa disposizione degli italiani, non esiste reale trasparenza di fronte a tanto scialacquare. …

… in organico oggi il Quirinale abbia solo 843 dipendenti: 74 appartenenti alla carriera direttiva, 97 alla carriera di concetto, 204 alla carriera esecutiva e 488 alla carriera ausiliaria. Oltre a questi se ne aggiungono altri 103 di fiducia portati al Quirinale come staff personale da Napolitano e con un contratto che scadrà al termine del settennato. Di questi 77 sono in posizione di comando, e 26 collaboratori a contratto. Siamo a 946 dipendenti. E non bastano. Perché chi pensa alla sicurezza del Capo dello Stato? Nessuno di quei 946 è specializzato. Il problema è vissuto anche da Sarkozy, che può disporre di 243 militari specializzati all’Eliseo. La vita di Napolitano deve essere assai più preziosa e complicata da proteggere. Perché il personale “militare e delle forze di polizia distaccato per esigenze di sicurezza” ammonta a 861 unità, compresi i 258 ammiratissimi corazzieri. In tutto fanno 1807 collaboratori, più del doppio del personale dell’Eliseo. …

Della presidenza della Repubblica francese si conosce ogni segreto, del Quirinale poco o nulla. Nessuno stipendio è pubblico, nessun benefit è raccontato nemmeno per sommi capi…

In Francia invece il bilancio dell’Eliseo finisce nelle mani della Corte dei Conti che gli fa le pulci. Si conosce ogni nota spesa di Sarkozy e dei suoi ospiti e perfino il costo di ogni volo blu e di ogni pasto offerto. Pizzicato sui 14 mila euro di spese personali, ha dovuto restituirli tutti sull’unghia. Ma è un altro modo di concepire la politica e la sua trasparenza.

Fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.

parlamentari italiani: che fossero dei ‘gran bastardi’ lo sapevamo, ma non fino a questo punto …

20 Luglio 2011 Criticarium bastardos, il-parlamiasma, itaglia

I parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa. Non solo, la loro presenza in aula (che sarebbe il loro lavorare) è la più scarsa. Lavoce.info riporta un grafico a supporto di un articolo di Matteo Pelegatti che vale molto di più delle classiche 1000 parole.

Si nota l’abominevole posizione dei parlamentari italiani rispetto a tutta la compagine europea (cerchietto rosso). Il grafico mette in relazione lo stipendio percepito in rapporto al PIL pro capite del paese di appartenenza. L’uomo comune capisce subito che gli stipendi percepiti in tutta Europa, fatta eccezione per l’Italia, sono molto correlati alla ricchezza del paese, al PIL pro capite prodotto.

L’articolo fa notare che un criterio equo (ed io aggiungo anche incentivante)  per determinare lo stipendio di un parlamentare potrebbe essere quello di commisurarlo al benessere economico goduto dai propri concittadini, ossia al valore del PIL pro capite. In questo caso il parlamentare italiano potrebbe aspirare ad uno stipendio nell’intorno di 50.000 euro corrispondente al PIL pro capite italiano che è di poco inferiore a 30.000 € (vedi rette tratteggiate). Il ché equivale a dire che dovrebbe percepire un terzo dello stipendio attuale.

Fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.

estate cadorina: la domenica, oltre al pane fresco, pulizia dei punti fuoco

19 Luglio 2011 Cadore - Dolomiti, Criticarium arredo-ambientale, comunità-montana, sviluppo-montagna, tra-le-righe

Non siamo ancora alle struggenti pagine di Cuore, ma vicini ad una sceneggiatura tipo Elisa di Rivombrosa sì.  Faccio riferimento a quanto riportato sul blog del sindaco di Calalzo e su un articolo del Gazzettino. Devonsi rilevare più punti “rivombrosi“. Uno invece è certo e limpido: “per la prima volta anche in una giornata festiva“. In seguito alcune riflessioni. In marroncino le citazioni dagli articoli lincati (i neretti sono miei).

Parte da domenica prossima la pulizia dei punti fuoco e delle piazzole ecologiche più utilizzati dai turisti. Per la prima volta anche in una giornata festiva, e per tutti i fine settimana di luglio e agosto …

Messa giù così sembra quasi una rivoluzione copernicana. Cade l’ultimo tabù: lavorare la domenica. Per di più, pulendo i punti fuoco e le piazzole ecologiche utilizzate dai turisti.

Dovrebbe essere una nostra speranza che, perlomeno per i primi 20 giorni di Agosto, tutte le giornate siano “festive“. Suggerisco quindi di avvisare gli operatori domenicali che la musica potrebbe per loro ripetersi quotidianamente …

“Abbiamo chiesto quali fossero i Comuni interessati e fatto un monitoraggio delle aree che si intendevano presidiare. Ne è emersa una lista di priorità, tra cui la Fontana del Sass a Tai, la zona di Loreto a Lozzo, Lagole e Praciadelan a Calalzo …

Quattro comuni insieme per il decoro e la riqualificazione dell’ambiente. Pieve, Calalzo, Lozzo e Perarolo, con la Comunità montana Centro Cadore, metteranno in campo un servizio per la cura e il presidio del territorio.

Ma non erano 9 i comuni della CM Centro Cadore? Gli altri, Auronzo, Valle, Domegge, Lorenzago e Vigo non hanno piazzole da offrire a sostegno del nuovo servizio o semplicemente ritengono di dover usare diversamente (e meglio?) il proprio monte ore?

I 4 moschettieri sarebbero ora uniti per il decoro e la riqualificazione dell’ambiente. Ma va? Un po’ come i portieri che vengono messi in porta per parare? Un nuovo ruolo dal prossimo campionato. Noi che credavamo che il decoro e ecc. ecc. fossero compiti dello spirito santo.

… la Comunità Montana avvalendosi degli operatori della Cooperativa sociale Cadore metterà in campo un servizio fondamentale per la cura e il presidio del territorio …

La pulizia dei punti fuoco (in particolare se di domenica) è quindi un servizio fondamentale per la cura ed il presidio del territorio: intuizioni keynesiane di questo tipo ci rassicurano e ci fanno ben sperare.

Non so se a Loreto Bottacin, oltre a piantare le palme e le sagome (di alcuni animali), riuscirà a piantare anche dei punti fuoco. La cosa non credo sarebbe ben vista dal papa al quale il parco solare di Loreto è stato dedicato. Ma anche la madonna, credetemi, che era quasi diventata nera a forza di avere tra i piedi i “servizi forestali”, non potrebbe certo sopportare iniziative di tal fatta. Tenuto conto, in particolare, che dovrà con ogni probabilità nuovamente sopportare la visita agostana del Bossi, del Calderoli e, soprattutto, dello snake Tremonti (per favore tenete lontano almeno il Trota).

Se, quindi, sperabilmente, gli operatori domenicali non dovranno, a Loreto, pulire punti fuoco, che altro potrebbero fare se non rompere gli zebedei? Probabilmente saranno impiegati nella “riqualificazione ambientale”, che noi semplici definiamo “taià l erba” o, nella versione tecnologicamente avanzata, “taià le bruse“. In questo caso chiediamo la possibilità che tale servizio, che ora sappiamo essere fondamentale per la cura del territorio, venga magari svolto infrasettimanalmente, per non rompere i già citati zebedei ai locali che lavorano durante la settimana.

Il turismo infatti è fortemente legato alla cura dell’ambiente …

Difficile essere in disaccordo con questa solare massima. Però conforta sapere che se ne sono finalmente accorti.

Dopo anni in cui si è concentrati sull’industria e il territorio ne ha decisamente risentito, oggi la nostra vocazione turistica non può prescindere dalla cura dell’ambiente e dall’offrire servizi ed attenzione agli ospiti …

Negli anni passati, cari amministratori, nessuno di voi si è mai concentrato sull’industria (ci mancava anche questa, sarebbe stata una disgrazia epocale). Gli imprenditori hanno fatto, bene o male, il loro mestiere: siete voi amministratori che non avete fatto il vostro trascurando la cura del territorio (complice uno Stato di m… che ha sempre relegato la Montagna fra “gli ultimi”).

Inoltre, non è per niente vero che il territorio ne ha decisamente risentito. Per fortuna esso è sostanzialmente integro, ha solo seguìto il suo “naturale” indirizzo di crescita, essendo venuto a mancare l’intervento artificiale connesso con le varie attività umane che, solitamente, tende a renderlo più attraente agli occhi del turista. Quindi oggi ci troviamo con un ambiente naturale sano che va, se lo si ritiene opportuno, rimodellato con interventi antropici per renderlo più confacente alla nostra idea di “sfruttamento” di questa risorsa. Punto.

Lo facciamo con atti concreti e non con demagogia o chiacchiere e le risorse messe in campo e i risultati raggiunti lo dimostrano ampiamente.

Infatti.

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