BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

come orientarsi fra gli articoli del BLOZ

12 Dicembre 2009 Senza categoria navigazione

immagine di una bussola
Ogni tanto ci vuole anche una comunicazione di servizio. In realtà, quella dell’orientamento fra gli articoli del BLOZ,  è un’esigenza espressa da più di qualche lettore. Ecco allora due semplici considerazioni.

E’ chiaro a tutti che gli articoli, una volta creati, vengono catalogati in categorie che, qui sul BLOZ, ho chiamato semplicemente “Argomenti” (i vari argomenti sono comodamente accessibili qui a destra dalla barra laterale). Tutto ciò permette di avere già una buona selezione di articoli fra le tematiche affrontate.

Tuttavia, lo strumento in assoluto migliore per navigare fra gli articoli del BLOZ  è la pagina “Mappa del sito“. Qui troverete l’elenco dettagliato dei vari articoli, raccolti sempre per argomento.

Una pagina tipo “Mappa del sito”, che aiuta il lettore a orientarsi fra gli articoli, dovrebbe essere una buona abitudine proposta da tutti i siti che si rispettino. Sul BLOZ c’è. Il collegamento alla pagina “Mappa del sito” è il primo link del raggruppamento chiamato “Pagine“, posto sempre nella barra laterale qui a destra.

Un altro strumento per cercare all’interno del BLOZ, molto potente ma spesso trascurato, è il primo ad essere proposto nella barra laterale (composto da una casella di testo e dall’icona della lente di ingrandimento).  Se cercate qualcosa di specifico, per esempio la parola “fontana” piuttosto che “Tamarì” oppure “fieno“, questo è lo strumento più adatto. Vi restituirà tutti gli articoli in cui compare la parola cercata.

Foto: Flickr (psd)

Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO

11 Dicembre 2009 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni dolomiti, unesco

La Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO è quindi cosa fatta. Ha sei organi. C’è anche la testa? Forse. In ogni caso si dovrà svitare ogni tre anni.


Le Province autonome di Trento e di Bolzano, le Province di Belluno, Pordenone e Udine, la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e la Regione Veneto costituiranno la “Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO”. Contribuire ad uno sviluppo conservativo e durevole del patrimonio è lo scopo principale indicato nello Statuto. Per raggiungerlo determinante è la cooperazione dei soci fondatori per garantire l’armonizzazione delle politiche dei territori su cui insistono i nove gruppi dolomitici.

Fra gli scopi della Fondazione la promozione e la diffusione della conoscenza del patrimonio UNESCO, della cultura di tutela del territorio, la collaborazione con istituzioni internazionali, comunitarie, e locali nonché l’organizzazione di manifestazioni come ricerche, mostre, relazioni e conferenze.
Sono sei gli organi della Fondazione con un Consiglio Direttivo composto dal legale rappresentante di ciascun socio fondatore (in totale sette, le cinque province più le due Regioni) o da un suo delegato. Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri, uno per ciascuna provincia che ha condotto l’iter di candidatura. Ogni Provincia nomina come proprio rappresentante l’assessore provinciale competente.

La Presidenza del Cda è assegnata a rotazione – seguendo l’ordine alfabetico del nome delle Province – ad uno dei cinque rappresentanti ed avrà durata di tre anni. Lo Statuto della Fondazione prevede inoltre il Collegio dei Sostenitori che raccoglierà i rappresentanti di tutti i Soci, dai Comuni alle diverse Associazioni che aderiranno al progetto. Completano il quadro, l’Organo di Revisione e il Comitato scientifico.

Nella seduta odierna la Giunta ha approvato inoltre il conferimento di 10.000,00 euro per il fondo di dotazione della “Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO”. Gli altri sei soci conferiranno un uguale contributo, per un totale di 70,000 euro. Diverso l’importo che la Provincia autonoma conferirà a partire dall’anno prossimo per costituire il fondo di gestione, 150.000,00 euro che, nella previsione, diventeranno 100.000,00 negli anni successivi. (da Ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento)


articoli collegati:

  • Dolomiti-Unesco: la documentazione proposta per la candidatura a patrimonio mondiale
  • Dolomiti lagunari: la provincia di Belluno si inchina al Doge
  • Sarà provincia di Belluno Dolomiti?

Provincia Autonoma di Belluno Dolomiti: autonomia e referendum

11 Dicembre 2009 Autonomia referendum-autonomia, trentino-alto-adige

Per tutte le persone che a vario titolo non sono iscritte al gruppo facebook “Provincia Autonoma di Belluno Dolomiti“, riporto il messaggio spedito mercoledì scorso (9 dicembre 2009) ai membri del gruppo dal coordinatore Moreno Broccon. Ho segnalato in grassetto e rosso quella parte del messaggio che dobbiamo iniziare ad “assimilare”. Attenzione che la richiesta “diretta” di autonomia da una parte, ed il passaggio alla regione Trentino-Alto Adige dall’altra, sono due aspetti del medesimo problema, sulla cui logica bisognerà scrivere in seguito due righe di chiarimento.

Amici Bellunesi,

come sapete ci siamo incontrati qualche giorno fa a Belluno per parlare della nostra provincia dal punto di vista storico e socio-economico. Nel seguire gli interventi abbiamo appreso soprattutto attraverso l’evoluzione demografica ed economica che la nostra provincia si trova di fronte ad una grave situazione di immobilità ed invecchiamento della popolazione che ne pregiudica fortemente il fururo (potete scaricare la presentazione del sociologo Diego Cason qui: http://www.filedropper.com/statodellamontagnabellunese2009).

Di fronte a questa situazione, il confronto con le risorse e la gestione del territorio di Trento e Bolzano non può che risultare ancora più profondo e stridente.

Durante la stessa assemblea abbiamo proposto le linee di azione per i prossimi mesi: riteniamo infatti fondamentale che la Provincia di Belluno ottenga forme di speciali di autonomia che le permettano di programmare e gestire il futuro di tutti noi Bellunesi.

A tal fine, crediamo, è necessario lanciare un segnale forte e decisivo sulla questione, attraverso un referendum provinciale per il passaggio di tutta la provincia di Belluno alla regione Trentino-Alto Adige.

Per far questo, poiché tale azione era già stata proposta al Consiglio Provinciale in primavera, abbiamo deciso di riprendere il processo referendario che, se sarà necessario, passerà anche attraverso la raccolta delle 8000 firme necessarie per l’indizione del referendum di tutta la Provincia.

Tale azione vuole essere condivisa a tutti i livelli, aperta a tutti e completamente apartitica. Insomma, di tutti i Bellunesi che ritengano l’autonomia provinciale non più derogabile, ma necessaria per continuare a vivere nella nostra provincia con possibilità di sviluppo uguali a quelle dei nostri vicini.

A presto


articoli collegati:

  • Autonomia della provincia di Belluno Dolomiti: la discussione si amplia
  • Autonomia: non si può raggiungere senza una identità forte …
  • Autonomia del territorio bellunese …
  • Provincia Autonoma di Belluno Dolomiti: un primo incontro
  • La democrazia diretta nella provincia autonoma di Bolzano
  • Provincia Autonoma di Belluno Dolomiti

Comunità Montana Centro Cadore: ancora nessun rinnovo delle cariche

10 Dicembre 2009 Attualità, Digo la mea comunità-montana

immagine di una poltrona
In uno Stato di m… qual è a mio avviso il nostro, capita spesso di assistere a situazioni di m… (è una conseguenza che ci tocca sopportare).

Elezioni amministrative del 6 giugno. Mi ero dato 6 mesi di tempo. Sono scaduti qualche giorno fa. I nostri politici, i nostri sindaci, non sono ancora riusciti a dare forma alla nuova Comunità Montana Centro Cadore (ad eleggerne il nuovo presidente). Non che le altre comunità montane siano state degli speedy gonzales, ma la nostra si distingue per bradiposa lentezza.

Deve essere per via dei delicatissimi equilibri politici che bisogna in qualche modo garantire (partiti, partitini, correnti, correntine, correntucce, vallate, valli, valline, vallette …).

Tutti i politici piangono da tempo le scarse risorse finanziarie a disposizione dei comuni, risorse che non raggiungono a malapena il livello di sopravvivenza per le comunità montane (intese come macchina amministrativa). Ma nonostante siano senza soldi, strangolate dallo Stato, fanno evidentemente ancora gola.

Ehhh, la poltrona … la poltrona!

Rassicuro: tra un po’ (qualche giorno) i nostri sindaci intensificheranno lo sforzo per giungere ad un’intesa “che permetta finalmente di avere un nuovo presidente a guida dell’amministrazione comunitaria …”,  e state certi che questo sforzo produrrà un qualche risultato. Come dire, la situazione puzza.

Cari cadorini, queste situazioni mi rincuorano un poco, perché possiamo finalmente pensare ad un grande rilancio dell’agricoltura di montagna. Avremmo infatti la certezza di avere la concimazione dei prati garantita.

Foto: Flickr (floodkoff)

L’Italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile

9 Dicembre 2009 Attualità, Digo la mea itaglia


Anche nel nostro Cadore, milioni di anni fa, c’erano i dinosauri.

Recentemente, le loro orme sono ricomparse.



Link diretto al video su YouTube, per i lettori del BLOZ su facebook.

Dolomiti, Unesco, province e percentuali di appartenenza

7 Dicembre 2009 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni dolomiti, promozione-turistica, unesco

Ieri, nei ristretti confini familiari (miei), si è alzata una vibrata protesta contro il fatto che la nostra provincia, la provincia di Belluno (che non si è ancora data il nome di Belluno Dolomiti, come a mio avviso dovrebbe), non è divenuta sede fissa della fondazione che dovrà gestire questo patrimonio.

Quello che si sa è che:

  • la Fondazione dividerà la propria attività nelle cinque sedi provinciali, che saranno insediate nei rispettivi assessorati all’ambiente;
  • la sede legale sarà in provincia di Belluno;
  • la presidenza e sede operativa, quella dove vengono prese le decisioni, sarà a rotazione triennale fra le 5 province (in ordine alfabetico);
  • che tutto ciò si trasformerà in un altro carrozzone (mia aggiunta personale).

La vibrata protesta e seguente somma indignazione (sempre ristretta al mio ambito familiare) ha trovato alimento da vari fatti, fra i quali quello che “almeno il 60% delle Dolomiti sono in provincia di Belluno“.

Riguardo a questo particolare argomento i numeri sono piuttosto elastici. C’è chi recentemente (polemica per lo spot Tim) ha parlato di un 70%, chi invece è giunto orgogliosamente fino all’80%. Prima che il furore familiare si tramutasse in un articolo da pubblicare in chissà quale forma, ho richiamato l’attenzione sul fatto che le percentuali appena dichiarate (anche il 60%) non corrispondono alla realtà e che, conseguentemente, se si vuole fare informazione, si devono mettere in luce i dati veri.

Ho avuto quindi l’ordine (familiare) di determinare con precisione le percentuali di territorio dolomitico da assegnare ad ogni singola provincia. Non ho fatto altro che consultare i dati ufficiali presentati per la candidatura (vedi mio articolo Dolomiti-Unesco: la documentazione proposta per la candidatura). Con “Core zone” si intende l’anima di pietra delle Dolomiti, con “Buffer zone” le zone di contorno alle crode vere e proprie (è un po’ la logica delle zone “parco” e “pre-parco”). Ecco i risultati:

PROVINCE Core zone Buffer Zone Core+Buffer
Belluno 54.690 40,2% 53.354 54,2% 108.044 46,1%
Bolzano/Bozen 43.423 32,0% 14.195 14,4% 57.618 24,6%
Pordenone 15.235 11,2% 15.840 16,1% 31.075 13,3%
Trento 20.563 15,1% 7.930 8,0% 28.493 12,2%
Udine 1.997 1,5% 7.191 7,3% 9.188 3,9%
Total area (ha) 135.908 98.510 234.418

Se si prende in considerazione il cuore di pietra delle Dolomiti (2a e 3a colonna) la provincia di Belluno detiene il 40% dell’intero “territorio dolomitico”; se ci aggiungiamo anche le zone cuscinetto ecco che la percentuale arriva al 46% (ultime due colonne) . Questi sono i dati. Adesso chiediamo pure ciò che crediamo sia più giusto per il nostro territorio.


articoli collegati:

  • Dolomiti-Unesco: la documentazione proposta per la candidatura
  • Sarà Provincia di Belluno Dolomiti?
  • Dolomiti lagunari: la provincia di Belluno si inchina al Doge
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