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premio stampellatori d’europa

8 Marzo 2016 Curiosando curiosando, europatia

Che il marietto abbia una qualche importanza in europa è banale essendo a capo della Bce. Ma il draghetto, ovviamente osservaten a visten dal board krukkenofilo, non è che abbia dato grandi dimostrazioni di agente “costruttore”. Al massimo è un agente “stampellatore”.

Sì, ok, c’ha provato col QE, ma ad un anno di distanza s’è visto che non è servito a una mazza. L’inflazione l’avrebbero spinta di più le gemelle Kessler, invitandoti a bere birra bavarese aromatizzata al glifosato. In realtà ha messo pian pianino il cappio al collo dell’italietta e al primo cenno di “euforia” (da chiunque provenga) è pronto a tirarlo (basta che evochi possibili difficoltà a comprare il debito italiano, qualora le ranking company dovessero downgradare ancora di uno scalino la valutazione dell’italico stivaletto).

Insomma, il premio “costruttori d’europa” andrebbe dato a Erdogan (che, per quanto pagato profumatamente, sta facendo il lavoro che la baldracca EU-UE non è in grado di fare da sé). Sarà per il prossimo anno.

mariettostampellatore

andamento stagione turistica Cortina-Auronzo Dolomiti: 2015 (Auronzo +0,7%; Cortina +7,2%)

7 Marzo 2016 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni andamento-tur-cadore, tur-2015

Presenze totali anno 2015 rispetto a 2014 (quadro completo che fa seguito a quello parziale pubblicato precedentemente): Auronzo +0,7%, Cortina +7,2%. Il Cadore (con Cortina) fa un +5,0% ma il Cadore Turistico (senza Cortina) non va oltre il +1,2%. Il settotre turistico locale STL Dolomiti rialza la testa a 3,9%, così come la Provincia di Belluno con 4,0% mentre il Comprensorio Montagna Veneta si ferma al 2,3%. Il Veneto chiude l’anno con un +2,2%, l’Alto Adige a +3,7% e l’Alta Pusteria a +6,3%. Per quanto riguarda gli arrivi, andamento quasi euforico per tutti tranne il non esaltante +3,6% di Auronzo e il deludente +1,6% di Sappada.

Qui i dati relativi al 2014. L’andamento 2015 comprensivo dei dati mese su mese è disponibile qui.

andamento stagione turistica Cortina Auronzo Dolomiti - PRESENZE Anno 2015 (dati cumulati da inizio anno)

andamento stagione turistica Cortina Auronzo Dolomiti - ARRIVI Anno 2015 (dati cumulati da inizio anno)

 

 

 

gli enduristi (del Centro Cadore) ce l’hanno rigido

6 Marzo 2016 Giornalando cadoriadi, giornalando

Arabescature di fine inverno. Se tanto mi dà tanto, con l’approssimarsi della primavera si preannunciano colpi di sole a sicuro effetto allucinogeno.

Intanto, si sappia che c’è un gruppo enduristi del Centro Cadore che ha inteso far sapere cosa ne pensa sull’uso improprio di moto, motoslitte, quad lungo sentieri e strade di montagna. Ohhhlà!

Riunitisi, hanno inteso “condannare gli spiacevoli episodi” ma, maaa, al tempo stesso (visto che c’erano), hanno voluto “rimarcare il proprio ruolo sul territorio, sia di sportivi, sia di “sentinelle della montagna”.”.

Non è meraviglioso tutto ciò! Nientepopodimeno che “sentinelle della montagna”. Ma, va detto, tra virgolette eh!

I novelli robocop non si fermano a sterili enunciazioni e vanno ben oltre: “Il tutto tendendo la mano ad enti e amministrazioni per una futura collaborazione nella lotta ai trasgressori…“. Una lotta intestina, parrebbe.

«Ci dispiace che, per colpa di pochi, si rischia di rovinare attività e reputazione di tanti». Anche perché l’attività di enduristi è una grossa voce del PIL centrocadorino. Inoltre è davvero disdicevole che la loro reputazione – di enduristi senza macchia – sia messa in discussione.

Ma non bastava, una volta, fare i bravi e aiutare le vecchiette ad attraversare la strada per avere un’illibata reputazione?

E comunque, questa segnatevela, i nostri sottolineano “come i tesserati del team sono soggetti al rispetto di un regolamento tanto rigido quanto circostanziato“.

C’è anche il garante degli enduristi che ce l’hanno duro (o rigido, fate voi)? Si autocontrollano l’un l’altro? Ci sarebbe materiale a sufficienza per intavolare una fitta discussione sull’autoreferenzialità. E poi, circostanziato? Sarà mica circonciso?

«[…] Aggiungiamo, però, che tra i principali fruitori di determinati tracciati di montagna ci siamo proprio noi enduristi che, in maniera assolutamente conforme al codice stradale e alle regole del territorio, sfruttiamo le mulattiere per svolgere allenamenti in totale sicurezza»

Se sfruttare le mulattiere “è assolutamente conforme al codice stradale” e se ti alleni “in totale sicurezza“… fallo (duro anche questo?). Fallo e basta!

Del regolamento rigido, ovviamente rigido, redatto dal gruppo enduristi, va sottolineato che punta a “non recare danni al sottosuolo“. Antracite, bauxite o altro? Ah sì, in agraria il “sottosuolo” è lì dove non arrivano le radici delle piante!

E sia chiaro per tutti, «… Chi non si adegua va fuori dal nostro gruppo e questo è già successo diverse volte nel recente passato». Sei fuori, disse il briatore endurista. E’ vero, li ho visti piangere come vitelli dopo la cacciata. C’è sempre una pecora nera in famiglia. Ma poi, vuoi mettere: anelare alla purezza etnica.

«Ci proponiamo di collaborare con le istituzioni al fine di sorvegliare sentieri e strade di montagna in maniera assolutamente riconoscibile, onde evitare confusione ed interpretazioni…»

Che esseri colmi di misericordiosa benevolenza. Tutto gratis eh! Per garantire le riconoscibilità basterà guardarvi in faccia o sarà necessario che indossiate un pettorale, magari giallo e nero, con la scritta “noi ce l’abbiamo duro anche di domenica”?

E, dulcis in fundo…

«In primavera ci prodighiamo per aprire le strade dopo il lungo inverno. In molti casi abbiamo segnalato pericoli che a bordo di una moto si scovano più facilmente».

Che figli prodighi. Subito in lista per il cavalierato del lavoro. Dell’avvincente prosa avrete notato anche l’incedere romanzesco, quasi tolstoiano, di un frammento: “dopo il lungo inverno“. Non sono riuscito, lo dico apertamente, a trattenere alcune lacrime mentre la mia mente disegnava la scena. Qual prodigio. Macché cavalierato, santi subito. Almeno beati, dai.

Ma su tutto va segnalato il fatto, a dir poco miracolistico, per il quale “In molti casi abbiamo segnalato pericoli che a bordo di una moto si scovano più facilmente“. La processionaria che si distende al tiepido sole del mattino? La peronospora che aguzza l’ingegno? Vaste praterie di funghi ad effetto psicotropo e allucinogeno? Un disdicevole albero in mezzo alla strada?

Questo sì che può definirsi, senza mezzi termini, presidio del territorio.

Che poi, da uno che sgomma scelleratamente non ti aspetteresti mai che, tornando da una bravata, ti dica, magari, “arda Toni che l neve te à piegou al camin de la baita”. Un endurista buono e soprattutto “certificato”, invece, ti cerca in ogni dove per dirtelo.

Da questa collaborazione, “utile soprattutto al territorio“, gli enduristi chiedono, in cambio, «semplicemente il riconoscimento dell’attività che svolgiamo».

E così sia.

(propongo, a valere su tutto il territorio centrocadorino, di dedicare agli enduristi, ma solo a quelli che ce l’hanno rigido (il regolamento), una delle giornate dell’anno “6 marzo – Giornata dell’endurista centrocadorino, sentinella della montagna, apritore di strade dopo il lungo inverno e segnalatore di pericoli)

(le fila dei consumatori abusi di vuove de dugo s’ingrossano…)

 

 

banche del territorio: la banda dei sei ha tradito il territorio

5 Marzo 2016 Criticarium Itaglia, Ecco Nomia itaglia, regionalismi, verso-il-default

Non so perché, ma dalle banche del territorio me ne sono sempre ben guardato. Idea buone e bella, che a certe condizioni ha anche funzionato a dovere, come spiega benissimo Bolognini nel suo articolo su Linker. Poi è arrivata la banda dei cinque, ed è arrivata perché sono cambiati i tempi. Con questi figuri, cioè con la profonda alterazione dei loro ruoli, con la necessaria complicità di un gregge di cittadini finanziariamente (ma non solo) beoti, s’è compiuto il saccheggio del territorio prima e la sua uccisione poi, su una lunga scia di tradimenti.

Io, alla banda dei cinque, c’aggiungerei anche il maestro (cioè il sistema educativo a tendenza europoide), ché una volta ti facevano vedere le radici dell’albero. Adesso, di quell’albero, ti mostrano si e no l’ultimo petalo dell’ultimo fiore. Territorio un cazzo!

Su Linker: Vicenza e dintorni: la banda dei 5 ha tradito il territorio. Da leggere da capo a piedi:

[…] 50 anni dopo…

Fino al giorno in cui, 50 anni dopo, la banda si è sciolta, ognuno è andato per la propria strada e a causa loro il territorio è stato abusato, tradito e ucciso.  I 1000 sindaci operosi sono stati rimpiazzati da mediocri professionisti della corsa alle poltrone e ai privilegi, hanno alimentato la burocrazia come fonte di potere e talvolta di guadagno personale invece di abbatterla per poi finire a fare i conti con i tagli dello Stato centrale. I parroci hanno gradualmente perso il controllo e la fede della propria comunità senza più riuscire a frenare l’ingordigia di famiglie diventate ricche e votate più all’accumulo e ai valori dell’ostentazione a qualsiasi costo. I notai hanno imparato che nella tumultuosa crescita delle ricchezze immobiliari c’era un ruolo tutto loro per partecipare alla festa del mattone e arrotondare il già pingue bottino. E i Direttori di banca sono diventati inconsapevolmente (talvolta ingenuamente) strumenti di un ingordo supermarket finanziario che ha rimpiazzato la fiducia con la capacità di smerciare qualsiasi prodotto, più o meno come il povero-ricco farmacista si è trovato a fare vendendo medicinali e cosmetici con lo spauracchio di diventare preda di qualche multinazionale come all’estero.

[…]

Domani i soci infuriati della Popolare, svuotati del 90% del valore delle vecchie azioni voteranno senza scelta e senza capire i perché di una trasformazione obbligata. Quando voteranno il futuro della banca che hanno contribuito a crescere, drogare e rendere arrogante, riflettano un attimo sulle proprie colpe prima di scaricarle tutte sui manager che li hanno traditi.

 

(lo scenario è diverso, ma anche queste notizie non sono, diciamo, esaltanti: Antitrust, sanzione di 27 milioni al sistema cooperativo regionale: L’intervento è relativo a due intese anti concorrenziali nel mercato degli impieghi alle famiglie, a carico della Federazione Cooperative Raiffeisen e della Federazione Trentina della Cooperazione, quest’ultima destinataria di una multa di 599 mila euro)

 

Belluno non è autonoma a causa del vasto processo riformatore che ha impegnato il parlamento…

4 Marzo 2016 Autonomia bard, belluniadi, belluno-autonoma, quelli-del-PD

(e poi c’era una marmotta che confezionava la cioccolata …)

Si parla della provincia di Belluno elettiva e (un cinin) autonoma e di quella proposta di legge, ricordate?, un ricamino di carattere elettoralistico in vista delle elezioni regionali congegnato per attirare nella sacca del PD i bardisti. Sappiamo com’è andata a finire. Il PD s‘è liqueso.

Sappiamo che in quella sacca caddero molti avanbardisti (ahaa l’intellighentia!) ma tanti bardisti di retroguardia, i peones, fiutarono da par loro l’abbraccio cadaverico proposto, girarono i tacchi andandosene per altre vie. Tra qualche giorno, a Roma, nuova mirabolante offerta di morositas (buone, dolci e morbide).

Sappiate, però, che l’elettività e l’autonomia della Provinciazza sono nei cuori dei parlamentari, tutti, in particolare di quelli piddoni. E se per noi quassù non hanno ancora combinato un cazzo, è perché sono stati impegnati in quel “vasto processo riformatore” che quotidianamente rutila sotto ai nostri occhi. Processo che, evidentemente, sembra essersi fermato, al punto da permettere la calendarizzazione di quel tripudio di autonomia contenuto in quel disegno di legge.

Leggere per credere (se ce la fate: io mi sono arrotolato in posizione fetale sotto il tavolo e non vedo tuttora limpidamente stante la copiosa lacrimazione da riso; neretto mio):

[…] La proposta di legge è stata depositata la scorsa primavera e ha contribuito a facilitare la confluenza degli attivisti del Bard sulla candidatura di Alessandra Moretti in vista delle elezioni regionali.  A causa del vasto processo riformatore che ha impegnato il parlamento nell’ultimo anno, il disegno di legge non è ancora stato calendarizzato.

Neanche se sei appena tornato dalla Giamaica riesci a scrivere cose così “allegre”!

al te dalla giamaica da ridere

 

 

istat delle mie brame, qual è il più ‘zerovirgola’ del reame?

4 Marzo 2016 Criticarium Itaglia istat, strenzi, verso-il-default

(consegue a la verità, vi prego, sui numeri (gli ‘zerovirgola’ del reame)

Na botta de qua, na botta de là…

istatammette

Da ilfattoquotidiano.it:

Dopo quattro giorni di polemiche via Twitter con alcuni economisti “gufi”, l’Istat ammette: nel 2015 il Pil corretto per gli effetti di calendario, cioè tenendo conto che lo scorso anno i giorni lavorativi sono stati tre in più rispetto al 2014, è aumentato dello 0,6%. Il dato è nero su bianco nel comunicato sui conti economici trimestrali diffuso venerdì, che conferma il “progressivo indebolimento” della crescita congiunturale: nel primo trimestre dello scorso anno il prodotto è cresciuto dello 0,4%, nel secondo dello 0,3%, nel terzo dello 0,2%, nel quarto solo dello 0,1%. Lo 0,8% comunicato martedì, che è il numero rivendicato fin dallo scorso dicembre dal premier Matteo Renzi (il governo nell’aggiornamento del Def aveva invece previsto un +0,9%), è un dato grezzo, non depurato per i giorni lavorati.

“Per arrivare a quel +0,8%”, dice a ilfattoquotidiano.it l’analista Mario Seminerio, “è stato fatto un gioco delle tre carte, facendo leva sul fatto che lo scorso anno ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014. E bisogna tener conto che per poter comunicare un “+0,8″ basta arrivare a 0,751, visto che l’arrotondamento viene fatto alla terza cifra decimale”.

E visto che ci siamo, eccovi anche la rasoiata di Seminerio su Phastidio:

[…] Ma come, è il piùzerovirgolaotto con cui Renzi aveva tentato di matare i gufi e le chiacchiere che stanno a zero? Quella era la variazione annuale grezza, che serve ai nostri eroi quando è a loro favore, ça va sans dire. Per gli amanti del “non impicchiamoci agli zerovirgola”, è utile sapere che il dato grezzo per il 2015 era stato di +0,76%, arrotondato quindi allo 0,8%, mentre quello corretto per i giorni lavorati è stato di 0,64%, arrotondato a 0,6% Che sfiga, signora mia, se solo il secondo ed il terzo decimale ci avessero aiutato di più!

Auspica poi, Seminerio…

In attesa di avere un premier che inizi a parlare ed agire come un soggetto adulto (chi ha detto che siamo pessimisti?), è utile sapere che…

un auspicio che avrà, sì e no, la probabilità dello 0,8… per centomila di tramutarsi in realtà. Ma attendiamo (sulla sponda del fiume, naturalmente).

 

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