BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

ora che hai visto la situazione a fianco del ‘Tempio della Cultura’, ti farò vedere altre comodità …

2 Marzo 2011 Decoro urbano Decoro urbano, la-parola-ai-lozzesi, promesse-mancate, pulizia-paese

NO! Non dovete pensare che la situazione sia tanto peggiore rispetto al parcheggio del cianpanì. Ci sembra di aver ben documentato che la vicinanza del “Tempio della Cultura” non è stata un adeguato stimolo per mantenere, perlomeno, un decoro del tipo “arriva il papa, puliamo le strade“. L’estasi e l’ebbrezza della cultura profusa stordiscono a tal punto la gente che se ne esce dal tempio che, anche le ringhiere, chiamate per l’appunto “del Concertorium”, sembrano artistiche creazioni.

Sempre a scopo dimostrativo, tenendo conto che la situazione è così da almeno … 7 anni (un numero a caso). Tranne che per la “zoca”, tagliata nel tardo autunno appena passato. Certo che il taglio è stato strategico, fatto apposta per lasciarci lì se non la coppa dell’olio qualche pezzo di marmitta catalitica. Fortuna vuole che il parcheggio sia ora usato solo da locali che, presumo, se ne ricordano (perlomeno fino al primo sdeng-catacrak! che può sempre sopraggiungere se sei sovrappensiero). Ma anche questa credo sia una delle 40 fortunate aree (muretto compreso) che verrà sistemata (si accettano scommesse).

Facciamo sempre riferimento al commento di Gigi Nardei per accompagnare degnamente le immagini:

… segui la strada a fianco dell’ex postino e fermati di fronte alla fontana che trovi davanti alla casa di “CORRADINO” ammirala in tutto il suo splendore ! continua a scendere a fianco la casa “DE ARCADIO” quarda bene lo stato dell’asfaltatura e i metri cubi di ghiaia che se va tutto bene verra’ raccolta in “GIUGNO” potrai poi ammirare la “MITICA RINGHIERA” di fronte “CHI DE POCIESA”vero e proprio reperto storico !


Nives e l’offerta (mediatica) 2 x 1

2 Marzo 2011 Criticarium blozzando


Prima in onda e poi su carta. Non c’è che dire, un efficace esempio di applicazione del noto caso di marketing detto del 2 x 1 (prendi 2, paghi 1), oppure del detto popolare “prendere due piccioni con una fava”. Prima l’intervista in onda su Radio Cortina e poi un bell’articolo sul Gazzettino.

Devo quindi ritenere che l’articolo “Lozzo, troppa incuria” sia nato sulla spinta del medesimo meccanismo di promozione (devo ritenerlo in ragione del fatto che su quest’ultimo non compaiono le iniziali dell’autore, che invece appaiono su quello recente, “N.M.”, Nives Milani).

A questo punto devo concludere che anche in questo articolo troverò, a mio modo di vedere, delle cavolate (in onore al gentil sesso). Non è un’accusa diretta all’articolista, ma al contenuto dell’articolo che, quasi sempre, riporta cose dette da altri. E’ infatti noto che negli articoli di cronaca, in particolare a queste latitudini, chi scrive non si schiera mai apertamente. Se lo fa, lo fa in modo “subdolo” e, di solito, lo si nota quasi senza leggerlo.

Dicevo che al breve pezzo “Lozzo, troppa incuria”, ho opposto alcune considerazioni in merito a qualche cavolata ivi rinvenuta, argomentandole nei seguenti post:

  • in virtù delle sanzioni amministrative a Lozzo di Cadore vola la differenziata
  • Lozzo di Cadore: troppa incuria. Alcuni cittadini sottolineano lo stato di degrado del centro urbano
  • Lozzo di Cadore: anche sul fronte della raccolta differenziata qualcosa si muove …

In questa ultima circostanza parto, come dire, avvantaggiato dal fatto che una cavolata è già venuta a galla in onda (ci vuole un po’ di tempo perché ve ne dia conto: per scrivere queste due righe mi ci sono voluti 12 minuti e devo ancora trovare una immaginina …). Se non ve ne fossero (cavolate) nell’articolo su carta ho già di che appagarmi. Ma dubito, dubito che non ve ne siano.

Foto: Flickr (bafs)

Nives (inconsapevolmente) salva (a metà) il sindaco di Lozzo di Cadore da una gaffe clamorosa

1 Marzo 2011 Criticarium, Politica nostrana Decoro urbano, lavori-pubblici, local-politik, risposte-del-sindaco

Qualche giorno fa mi prudeva la voglia di scrivere un post che avrei intitolato “Nives e il professore”, ispiratomi dall’accoglienza festosa e festante che la conduttrice di Radio Cortina aveva riservato al sindaco di Lozzo in apertura di intervista (la replica all’intervento di Gigi Nardei sul degrado urbano che vive Lozzo di Cadore ed in particolare la borgata di Broilo).

Perché, mi chiedevo, non accogliere Gigi con la stessa enfasi … “Buongiorno Imprenditore ….” riservata al sindaco (“Buongiorno Professore …”)? E’ forse vero che un insegnante di scuola media (ora a servizio ridotto) ha più importanza di un “misero falegname”, come soleva apostrofarsi mio padre? Certo che NO! I tempi di sior curato, sior dotor e sior maestro sono finiti da MO’. Quindi è solo per consuetudine che la nostra Nives ha accolto così calorosamente il sindaco.

Dissento poi, profondamente, sulla colloquialità con cui la nostra Nives vuole impostare il rapporto con le istituzioni. “Ciao Mario”, sostiene la Milani, è più ben accolto dalla platea in ascolto di “Buongiorno sig. sindaco”. Noi crediamo nella genuinità del pensiero della conduttrice, ma un tale amichevole afflato non risulta conveniente alla credibilità di questo scampolo di trasmissione (almeno quella di facciata). Noi tutti poi possiamo immaginare che la Nives sia e voglia essere amica di tutti (per quanto possibile), è un diritto sacrosanto che nessuno le vuole togliere. In poche parole, fuori onda faccia un po’ quello che vuole, ma on-air ci dia almeno l’impressione di essere un tantino (mica tanto, na fré) sopra le parti.

Ma veniamo alla sostanza. Cara Nives, nella trasmissione in onda ieri tu hai (siamo amici, no?) salvato il sindaco di Lozzo di Cadore, con ogni probabilità inconsapevolmente, da una gaffe clamorosa. Lo hai salvato soltanto a metà, anzi neanche quella, ora che qui ne possiamo discutere. E’ che il nostro sindaco ha la tendenza a sentirsi “primo della classe” ed allora, illuminato da questa convinzione, finisce davvero per credere di essere un esempio di lungimiranza e, soprattutto, di essere un vero e proprio esempio da seguire. Anche nei lavori pubblici con finalità di decoro urbano.

Per ora non posso aggiungere altro e, credetemi, non perché voglia tenere il sindaco sulle spine, giacché sarebbe impossibile visto che è attorniato da una bolla che lo protegge da tutte le cattiverie del mondo. Non voglio tenere sulle spine neanche i miei affezionati lettori. E’ che ho altro da fare, per il momento, e devo posporre la descrizione delle argomentazioni a supporto di quanto da me sostenuto.

Per stemperare negli animi più accesi la tensione dell’attesa (quando rivelerò il semplice “perché” della gaffe …), devo anche chiarire che si tratta di una piccola gaffe, una gaffetta. Non siamo ancora arrivati al delirio di onnipotenza (anche se le premesse ci lasciano ben sperare).

BIM-Gsp: dal gregge dei sindaci si leva qualche primo belato …

28 Febbraio 2011 Politica nostrana acqua, analisi-politica, bim, bim-gsp-buco-dell-acqua, local-politik, sindakos

L’incipit dell’articolo è GRANDIOSO e basterebbe da solo a inquadrare la situazione TRAGI-COMICA che si è venuta a creare (il grassetto è mio e fra parentesi quadre alcune considerazioni extra-articolo):

“Di fronte all’ipotesi ormai concreta di un aumento del 5% della tariffa dell’acqua, i sindaci, membri tanto del Bim Gsp che dell’Ato, sono allibiti“ [i se le fa e i se le magna].

E non si spiegano la mancanza di dialogo tra le parti che ha portato a questa situazione. «Sono sconcertato – afferma Armando Vello, primo cittadino di Lentiai – e soprattutto scontento perché le pecche di altri ricadranno sui municipi e sui cittadini. Mi domando come sia possibile che in tutti questi anni non ci sia stato da una parte chi ha fatto valere le proprie istanze (Gsp chiedendo l’aumento) [ribadisco: dire GSP è come dire “tutti i sindaci bellunesi”, eccettuati quelli di Lamon e Arsié] e dall’altra chi doveva accorgersi che i conti prima o poi non sarebbero tornati (Ato) [ribadisco ancora: dire Ato è uguale a dire tutti i sindaci bellunesi]. Certo io, semplice sindaco come tanti altri, mi fido ciecamente dei tecnici a cui affidiamo la gestione dell’acqua [che cavolo centrano i tecnici dei rubinetti con le scelte politiche?]. Per poi ritrovarmi, mio malgrado, in questa situazione paradossale».

Ancora più critico il collega di La Valle, Tiziano De Col: «Avevo capito che qualcosa non tornava nella gestione Gsp-Ato – spiega – ancora anni fa. Tant’è che il mio Comune non si è presentato alle assemblee di entrambi gli organismi per ben tre anni. La Valle, tra l’altro, è stato il primo Comune (oggi sono 14 con Feltre capofila) a chiedere a Gsp il rimborso di alcune opere fatte, che poco dopo sono passate in gestione proprio a Gsp. Rivendichiamo quindi, per evitare un danno erariale, il “fondo sviluppo investimenti”. Attendiamo il parere del giudice. Certo è assurdo far parte di una società che poi mi ritrovo a chiamare in causa in tribunale».

«Di fronte a questa situazione – commenta Armando Scalet, sindaco di Sovramonte – resto completamente disorientato. E se io da sindaco mi sento così, non oso immaginare il cittadino medio. E ciò che è peggio è che ora tutti si chiamano fuori e scaricano sugli altri colpe e responsabilità. Auspico più sobrietà e più concretezza, al bando posizioni politiche radicalizzate. Si deve pensare solo al bene dei cittadini».

Sulla vicenda interviene con una nota l’Udc, con il suo responsabile Maurizio Isma: «Sull’acqua, che è la nostra più importante risorsa, come bellunesi, dobbiamo fare uno sforzo per tenere un atteggiamento costruttivo tutti insieme, senza caricare di responsabilità una o l’altra parte, se vogliamo mantenere il controllo del servizio idrico sul nostro territorio. Ciò che auspichiamo è che la Lega, nell’implementare l’Ato unico regionale entro il 31 marzo, non contraddica il principio federalista attuale e mantenga, oltre che la gestione, anche controllo e vigilanza del servizio idrico sul territorio [a questa nota pastorale dell’UDC manca solo la benedizione papale e poi potremmo dire “andate tutti in … pace”] (dal Gazzettino).


[…] La vicenda è nota, anche se necessita di qualche chiarimento: «Controllore e controllato sono la stessa cosa, Ato e Gsp, dov’ è la differenza? -si chiede Sala [Borca di Cadore]-. C’è qualcosa che non funziona già in partenza. Dobbiamo ripianare la questione. A questo punto intuisco tre possibili soluzioni: un rincaro delle bollette [c’è già stato …], la revisione del piano d’ambito [diranno che si farà ma non si farà] e poi vedere se si può fare una cura dimagrante negli uffici [questa è davvero buona, e risulta anche la più credibile fra le tre] […] (dal Gazzettino).

Foto: Flickr (Escube)

Lettera aperta ai Consiglieri di Minoranza di Lozzo di Cadore

28 Febbraio 2011 Informa-Lozzo, Politica nostrana analisi-politica, cagliostro, la-parola-ai-lozzesi, local-politik, minoranza, opposizione

di Cagliostro

Caro Danilo,

è da tempo che osservo, con non poco disappunto e rammarico, l’operato – meglio, la latitanza – della Minoranza in Consiglio Comunale. Ti chiedo pertanto di ospitare sul tuo Bloz alcune mie considerazioni su quanto ritengo doveroso esplicitare, come cittadino, evidenziando nel contempo la consapevolezza che si tratta di opinioni personali che spero, comunque, servano ad innescare un utile, pubblico dibattito. Quanto qui scritto vuole prescindere da ogni tuo coinvolgimento essendo io conscio della delicatezza dell’argomento e del fatto che il redattore del Bloz, in particolare in questo caso, debba (e voglia) essere considerato alla stregua di moderatore super-partes.

Un grazie di cuore

LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI DI MINORANZA

Premesso che, alla luce della normativa introdotta con TU 267/2000 sulla gestione ed amministrazione degli Enti Locali, in primis i Comuni, il vostro ruolo è stato di molto depotenziato rispetto all’epoca precedente (si pensi solo alla soppressione del CO.RE.CO., oppure ai poteri ampiamente più discrezionali riservati alla Giunta), mi sia consentito rivolgere a voi, in qualità di concittadino, alcuni rilievi che considero del tutto motivati e giustificati.

Vorrei sottolineare con forza che la mia vuole essere una critica costruttiva, uno stimolo ed un appello al vostro orgoglio ed alla vostra dignità di rappresentanti della comunità locale, insomma un contributo positivo e dialettico volto a beneficio della Istituzione Comune; infine il mio scopo è quello di attuare un modesto tentativo di ri-equilibrazione e ri-considerazione del vostro ruolo che dovrebbe essere, seppur depotenziato, quello di controllo, pungolo e proposta nei confronti dell’esecutivo comunale e della maggioranza che lo sostiene.

Ebbene, a circa metà del percorso legislativo, mi rincrescere constatare e dovervelo dire in tutta franchezza, il vostro bilancio appare non solo negativo ma del tutto inefficace, privo come è di quella necessaria incidenza sulle scelte operate dall’Ente.

Ed anche l’unica cosa positiva che vi riconosco, ossia il vostro ribellarvi alla mancata re-introduzione della pubblicazione delle delibere di Giunta e di Consiglio sul sito internet del Comune, appare positiva sul piano dei principi ma ben poca cosa sul piano concreto della realtà gestionale dell’Ente nel cui consiglio vi onorate di sedere. Sì, avete provveduto di vostra sponte a realizzare quella trasparenza che vi era stata denegata con scuse risibili ed avete pubblicato quanto richiesto sul vostro Blog.

Ma anche sul punto devo muovervi dei rilievi. Non siete stati capaci di ottenere il riconoscimento delle vostre ragioni con la pubblicazione delle delibere sul sito comunale, avete poi dimenticato di pretendere la consegna per la pubblicazione di tutti gli atti della Amministrazione, in particolare delle ‘determine’ di spesa, importante strumento di controllo di metodo e di merito sulle uscite dell’Ente.

Infine, constatiamolo pure, a partire dall’1/1/2011 vige la normativa Brunetta per cui anche i renitenti della controparte hanno dovuto adeguarsi e pertanto il problema è stato superato. A voi competerebbe adesso l’obbligo dell’accertamento sulla liceità della cancellazione della documentazione on-line, dopo i tempi canonici previsti per il vecchio albo pretorio. Fatto sul quale sembra esistere ampia opinabilità. Quindi, riassumendo, non avete vinto nel merito, la vostra ‘beata innocenza’ vi ha fatto trascurare il vero strumento di controllo della spesa e della relativa trasparenza, il vostro ‘cavallo di battaglia’ è ora superato dalla nuova legislazione.

Vi va dato atto, in ogni caso, di questo vostro sforzo a suo tempo profuso per dare maggiore trasparenza operativa ad una Giunta che aveva fatto retromarcia, rispetto al 2004/2005, quando, inopinatamente, ci fu l’oscuramento del sito sul tema di fattispecie (va ricordato, del provvedimento, anche lo scopo recondito: evitare la pubblicazione di cose poco gradite riferite alla vicenda Caserma ed all’ utilizzo di terreni di uso civico…).

Poi però la vostra incisività ha perso via via mordente, fino a sparire del tutto.

Cito un solo esempio che bene mette in luce la vostra carenza operativa: la questione delle interrogazioni ed interpellanze. Il rispetto dei termini di legge per il riscontro scritto richiesto ha incominciato ad essere largamente inosservato. Ed i 30 gg sono diventati anche 70 ed oltre. Questo è imputabile alla vostra mancata energica azione di protesta e richiamo alle leggi in materia. Sapete che se al sindaco concedete un dito, egli vi mangia l’intero braccio. E voi, sul punto, siete stati quanto meno inefficaci. E così egli vi ha messo alla prova ed ora sa che può permettersi di prendervi un pò sottogamba. Chi è causa del suo mal… con tutto ciò che ne consegue.

In più debbo constatare che le vostre interrogazioni e/o interpellanze sono considerate alla stregua di un rapporto personale fra presentatori e sindaco. Non deve essere così: le vostre istanze, oltre al richiesto riscontro scritto, presuppongono la successiva discussione in consiglio con illustrazione, replica del sindaco e contro replica. Altrimenti, dove sta la pubblicità se i temi trattati non appaiono nemmeno in un contesto deliberativo?

Ma veniamo all’aspetto inerziale su una miriade di temi da voi trascurati.

Va bene che ora vi siete anche ‘spaccati’ in due, ma ciò non giustifica mai l’inerzia; se rimanete silenti, date infatti ragione a qualche ‘volpe’ del consiglio, che in un conciliabolo di sodali, sembra aver asserito: “questi ce li mangiamo con il cucchiaino del gelato”, con ciò, implicitamente riconoscendo il valore dell’operato della precedente opposizione consigliare.

Mi permetto ora di elencarvi soltanto alcuni dei numerosi temi che potrebbero essere oggetto della vostra attenzione ed indagine conoscitiva:

  1. Decoro urbano/ Perché non richiedere delucidazioni in merito allo stato di degrado del centro paese, così ora ben documentato dal Bloz? Perché non sottolineare che non si possono attendere soltanto lo sblocco dei futuribili finanziamenti ma che bisogna operare, magari con personale del Comune, per porre un seppur blando rimedio alla situazione che esiste da anni? E se poi i benedetti 360.000 Euro dovessero perdersi sulle balze del Fadalto? E perché tanto denaro è stato impegnato in lavori non proprio prioritari ed utili mentre queste immagini dimostrano lo squallore di una compagine di dilettanti?
  2. Caserma Montiglio/ Perché non esigere informazioni sulle prospettive del ricorso presentato dal De Rossi? Ora esiste un custode del materiale asportato e, se per caso il ricorso venisse accolto in tutto od in parte, quali conseguenze ci sarebbero per le casse comunali? Gli oneri legali fin qui sostenuti non sono mai stati esattamente quantificati!! E’ possibile conoscerli? E che intenzioni ha la Giunta in merito ai lavori di ri-ri-attamento del cespite? Perché non c’è stata trasparenza in Consiglio ma solo enfasi anacronistica sul BOL-COM?
  3. Ed a proposito di Bol-Com, perché non esigere uno spazio per la voce della Opposizione, nel qual caso verrebbe legittimata la pubblicazione ( in caso contrario essa è da considerarsi alla stregua di mera azione autoreferenziale)? E chi paga le spese di stampa e consegna a domicilio? Consegna fatta da personale del Comune?
  4. Situazione BIM-GSP/ Non vi sembra opportuno ottenere un ragguaglio sulle voci di stampa circa la situazione economico-finanziaria del soggetto gestore e manutentore della rete idrica? Ed avere informazioni circa i rincari del 5% (il massimo consentito) sulla bolletta degli utenti al fine di coprire il buco di bilancio generato dalle carenze gestionali e da silenzi prolungati degli amministratori? Sul punto il sindaco, amministratore della capo-gruppo, dovrebbe essere in grado di fornire notizie precise e puntuali….
  5. Centralina Veleza/ Non vi pare sia il caso di esigere trasparenza anche su questo argomento intimamente correlato al precedente? E sulla vicenda delle piante abbattute su terreni privati? E sul prezzo esorbitante sborsato per reperire due terreni?
  6. Tarsu/ Argomento di spicciola demagogia manfrediana. Anziché favole, deve essere data informativa sull’effettivo stato della raccolta differenziata. Non si può operare solo minacciando ammende salatissime! Perché non indire assemblee ‘pedagogiche’ pubbliche? Dovreste richiedere anche notizie su possibili rincari, visto il continuo ‘esibito’ richiamo alla invariabilità tariffaria a partire dal 2004.

Come ben vedete, di carne al fuoco ce ne sarebbe molta e poi…, altra ancora.

Pensate alle politiche sulla ricettività turistica (albergo diffuso, cura dell’abitato, della strada del Genio, del tempestivo sfalcio dei prati, più esteso dell’attuale), di maggior attenzione al sociale ed al Welfare ecc.

Volevo aggiungere che capisco le vostre difficoltà di approccio con amministratori imbelli, tronfi ed autoreferenziali; sappiate però che anche la vostra completa inazione può essere un fatto ‘colposo’. Nessuno, nonostante le indubbie difficoltà che potete trovare sulla vostra strada, vi esimerà dall’accusa di omissione di atti inerenti alla vostra funzione e ruolo. Qualcuno, magari sbagliando, potrebbe intravedere perfino una certa qual vostra assuefazione all’andazzo attuale, se non una vera e propria connivenza…

Spero che il mio parlarvi schiettamente, a cuore aperto, non sia da voi frainteso: sappiate che vi scrivo con le migliori intenzioni di rendermi utile al paese che vi è dato amministrare ed anche a voi medesimi. Un cordiale saluto.

a proposito del PDL e del fatto che verranno a galla: gli inglesi vedono la cosa così …

27 Febbraio 2011 Criticarium blozzando, itaglia

Seguo da tempo, a distanza di sicurezza, le grillate di Beppe Grillo (e del popolo viola). Ogni tanto capitano anche delle perle di comicità che aiutano a sopportare le tenebre di questo momento. Sono convinto che questo accanimento nei confronti di B. non fa altro che portargli nuovo consenso. Ecco, vorrei regalargli anch’io quei due-tre voti in più lincando questo video. I sottotitoli scorrono velocemente ma non posso farci niente: il pezzo è gustoso e, se serve, si può risentire (o bloccare via via mentre scorre).

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