BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

elogio (svizzero) alla democrazia diretta

2 Gennaio 2015 Democrazia DIretta, Scenari possibili democrazia-diretta, federalismo, svizzera

Lo so, lo so: così è vincere facile. Napopotamo è, giudizio di valore politico, una mummia decomposta (e quindi vi fu il momento in cui era in via di decomposizione e, pur tuttavia, una certa marcia italianità se l’è tenuto stretto). Comunque ha deciso di andarsene e non lascerò cadere neanche una lacrima, pur sapendo che potrebbe arrivare anche di peggio, il che inquadra il valore dell’attuale.

Detto questo, ho sempre lo sguardo verso la Svizzera, le sue istituzioni federaliste, il modo in cui interpreta la democrazia diretta. La presidente della Confederazione (che di  anno in anno sloggia) parla di democrazia diretta (e, per un momento, non sento più il fetore di cadaverina e putrescina della politica taliana):

(qui il link diretto ad articolo e video su RSI)

Elogio alla democrazia diretta

La presidente Simonetta Sommaruga paragona la Svizzera ad un mercato cittadino: un luogo in cui tutto il mondo si ritrova

Cosa rende particolare il nostro paese, cosa forma la nostra identità: le tradizioni, le radici o l’apertura, i legami col mondo e la solidarietà?”, s’è chiesta Simonetta Sommaruga nella tradizionale allocuzione di Capodanno.

“Non c’è una sola risposta, valgono entrambe: le nostre radici sono i legami con il mondo”, ha spiegato la neoeletta presidente della Confederazione, invitando i connazionali a curare sia un aspetto che l’altro.

Il discorso, che s’era aperto con un elogio della democrazia diretta la quale, come il mercato sotto casa, è caratterizzata da familiarità e vicinanza ma che è anche in grado di replicare adeguatamente alle grandi sfide poste dall’era della globalizzazione, s’è chiuso con gli auspici di rito. “L’anno che sta per iniziare non sarà facile, ma può essere un buon anno”, ha affermato la consigliera federale, augurando alla popolazione ogni bene per il 2015.

Cadore, il Regno delle ciaspe (graspe): Scimpa e gli itinerari invernali

1 Gennaio 2015 Politica nostrana cadore, cadoriadi, cai, marketing-turistico, mefitici, promozione-turistica, sviluppo-montagna, turismo-cadorino

Non so se è stato uno scimmione da solo o se sono più d’uno, ma una cosa è certa: va preso (vanno presi) e rimesso in gabbia! E basta banane per i prossimi due anni.

Lo chiameremo Scimpa (lo Scimpa, ma anche gli Scimpa, una volta scoperto l’arcano).

(Scimpa è la troncatura di Scimpanzè: ma non si creda che si svoglia con ciò sminuire la sua intelligenza, che in qualche forma ci deve pur essere; al contrario, si intende esaltare quelle doti di solerzia e zelo che uno s’immagina abbia l’essere che ha prodotto la cosa che a breve descriveremo)

Scimpa, dunque, prende l’opuscoletto affastellato in occasione della XVI Settimana nazionale dell’escursionismo (svoltasi dal 28 giugno al 6 luglio 2014) e, neanche fosse un capo d’abbigliamento double face, ne ripubblica i percorsi, con lieve rimaneggiamento, in veste invernale.

Mi spiego meglio: Scimpa ha preso i percorsi estivi e, così com’erano, li ha resi invernali. Così, c’est plus facile!

Ha cambiato le foto estive sostituendole con soggetti innevati, c’ha aggiunto un grado di difficoltà in ambiente invernale, è vero, ma, sempre Scimpa, ha tenuto a specificare che:

“Gli itinerari contraddistinti da questo simbolo (logo del Regno delle ciaspe), sono quelli più curati per quanto riguarda la battitura e la segnaletica e sono quelli maggiormente sotto controllo per quanto riguarda la sicurezza.

Ohibò.

Cosicché sull’opuscoletto dall’immaginifico titolo “Sulle Dolomiti di Tiziano“, sottotitolo “Estate e inverno tra le dolomiti Unesco“, sottosottotitolo “Cadore, il Regno delle Ciaspe“, ti sparano una serie di percorsi in grado, credetemi, di far rizzare i peli del culo ai più preparati ciaspolisti.

In termini di marketing una cosa così la definisci, prendendo a prestito la filosofia fantozziana,

una cagata pazzesca.

Perché, se proprio vuoi fare lo sborone, ai più (alla maggior parte delle persone) devi spiegare – a parole cubitali – che quello che stai proponendo non è il Regno delle ciaspe ma il Regno delle graspe, con orrido fine settimana incluso.

Ma la cosa migliore è, a quel punto, allestire una sezione apposita titolata “Se proprio vuoi andare a farti fottere…” nella quale incornici tutti i percorsi alla Toni Valeruz, distinguendoli dai percorsi “normali”, quelli tipo “Butti fuori l’anima ma ce la puoi fare“.

Il bello è che questa cosa, mi dicono, l’hanno anche pubblicizzata all’Expo Dolomiti senza che nessuno si accorgesse delle bestialità ivi contenute. Mi dicono poi che di questi opuscoli/libricini (sono 80 pagine formato 21×15 cm) ne hanno stampato 20.000 copie, depositate a Lozzo presso l’école élémentaire, pronte da spandere (è così che si fa con il letame no?) ai villici in vacanza.

Mi dicono anche che qualcuno se n’è accorto, della cagata pazzesca, e che forse le copie stampate non verranno distribuite; forse verranno distribuite con un foglio di errata corrige (tanto vale che ci mettiate anche la paletta e il secchiello).

Si diceva della bestialità contenuta nel libretto: come la definireste voi una proposta tipo Praciadelan-Forcella del Ghiacciaio (p. 27), +1.540 m di dislivello, tempo 8 ore (col cazzo)? E quella sul Sass di Mezzodì (p. 55), +1.500 m, 6-7 ore (col cazzo)? E l’Anello della Val Montanaia (p. 38): +1.250 m, 6-7 ore (col cazzo), superando Forcella Segnata e tornando per Forcella Montanaia?

Il bello è che questi itinerari sono proprio contraddistinti dal logo Regno delle ciaspe e, secondo quanto dichiarato, sono (mi ripeto, scusate) …

“Gli itinerari contraddistinti da questo simbolo (logo del Regno delle ciaspe), sono quelli più curati per quanto riguarda la battitura e la segnaletica e sono quelli maggiormente sotto controllo per quanto riguarda la sicurezza.

Qualcuno mi dice come cazzo si fa a segnare quello, per dire, che sale a Forcella del Ghiacciaio (se non battendolo e mantenendolo battuto)? Chi è che ci manda, Scimpa, a tenerli curati, batterli e segnarli? Ci manda iDolo, lo gnometto dolomitico che vende t-shirts. Meglio allora pensare a Graspolo lo gnomo del Cadore Regno delle Graspe (e con la fiaschetta ben colma, che ce n’è bisogno).

Qualcuno mi dice perché le indicazioni dei tempi estivi vengono mantenute tali e quali per il medesimo percorso invernale? O sei stato generoso d’estate o sei testa di legno in inverno. Capito?

Mi dicono che il C.A.I. non c’entra niente con questa menata. Ci credo. Si tratta ora di vedere quanto è costata ‘sta brodaglia e se verrà utilizzata (sono fondi FEARS, soldi che il fisco rapina agli italiani per poi etichettarli come “europei”). Leggo che l’organismo responsabile dell’informazione è il comune di Lozzo di Cadore. Spero questo significhi solo che è il capofila amministrativo deputato a pagare la brodaglia di cui sopra.

Infine, ci piacerebbe sapere nome e cognome di Scimpa (o degli Scimpa).

Per ora è tutto.

dolotiziano

 

 

i 12 articoli più letti nel 2014 sul BLOZ

1 Gennaio 2015 Curiosando blozzando, curiosando

Ecco i 12 articoli più letti nel 2014 qui sul BLOZ. La maggior parte è stata scritta nel 2014 ma qualcuno, magia dei link, ha visto la luce nel 2013 e uno anche nel 2012. Un grazie a tutti i lettori e commentatori (un grazie anche al sindaco di Lozzo, ma anche a tutti gli altri mefitici, che con ammirevole impegno rendono questo mondo, al pari degli yoga pants, un posto più bello nel quale vivere).

(come già detto in altre occasioni la home page, che riporta gli ultimi 10 articoli, intercetta il grosso del traffico: la classifica sottostante riguarda quindi le visualizzazioni “extra home page”)

  • Bim-Gsp: tutti i sindaci che hanno votato SÌ all’aumento del 30% della tariffa
  • classifica delle regioni italiane nell’Indice di Competitività Regionale 2013 dell’UE
  • sindaco di Lozzo: bandiera nera la trionferà … /1
  • Cortina d’Ampezzo: ‘Ma io ho le palle’! Ed io ti rifondo la conca
  • SI CHIUDE UN DECENNIO!!! SI VA VERSO IL VENTENNIO?
  • che ci faceva la Polizia locale a la portesion de l vendre santo?
  • europee a Lozzo di Cadore: i piddini aumentano del 100% (rispetto al 2013)
  • Mappatura dello stato dei referendum comunali in provincia di Belluno per il passaggio in Trentino Alto Adige o in Friuli Venezia Giulia
  • sindaco, c’è erba per te
  • giornata ecologica ai campetti (i sacchi neri saranno messi a disposizione dal comune…)
  • per aderire all’associazione La Sorgente Trasparente…
  • il sindaco di Lozzo non biasima il BLOZ ma taluni blozziani anonimi

 

mappa dei terremoti (24.312) localizzati dall’INGV in Italia nel 2014

1 Gennaio 2015 Curiosando curiosando

Twitta Alessandro Amato (già direttore del Centro Naz. Terremoti INGV):

24312 #terremoti localizzati nel 2014 dall’ #ingv in Italia e dintorni, quasi 3000 più del 2013. #terremoto

(cliccare per ingrandire) (in archivio c’è anche Lozzo di Cadore sulla mappa di pericolosità sismica)

terremoti-italia-2014

il napopotamo e il gufo

1 Gennaio 2015 Criticarium Itaglia il-parlamiasma, mestra-menistra, repubblica-bananiera, verso-il-default

(se era per me il napopotamo restava dov’era, nel fango. Trovi però che questa rappresentazione sia amaramente divertente, ideale per un inizio d’anno effervescente, sicché, eccola)

quando dicevo di quel tramonto infuocato, era a questo che mi riferivo

31 Dicembre 2014 Cadore - Dolomiti foto, meditazioni

Quando, parlando del solstizio e della prima sera dell’inverno, dicevo di quel tramonto infuocato, era a questo che mi riferivo.

Buon Capodanno e Felice 2015.

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