BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

a Calalzo calano: presenze turistiche 2014 giù del 20% (-60% dal 2000)

4 Agosto 2015 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni cadoriadi, dati-provincia-belluno, tur2000-2014, turismo-cadorino, turismo-cadorino-analisi

Ahhh, come sono lontani i tempi (2011) in cui il sindaco calaltino si autogratificava di quell’11% di aumento delle presenze turistiche:

[…] I numeri degli arrivi e delle presenze a Calalzo ci danno ragione e certificano il nostro impegno

dando seguito ad acutissima analisi dei perché:

[…] Secondo De Carlo, a questo aumento degli arrivi turistici ha contribuito l’impegno degli operatori dell’ospitalità, delle associazioni, dei privati e anche dell’amministrazione comunale. “Penso – dice il sindaco – al cartellone di eventi realizzato un anno fa, con picchi come Cicchettiamo estivo ed autunnale che ha raccolto in totale circa 2.000 persone. […] L’esperienza di ‘A spasso con il sindaco’, sperimentata un anno fa, sarà replicata per tutte le prossime domeniche di luglio ed agosto: abbiamo scelto comunque di darci da fare per chi sceglie di fermarsi a Calalzo e vuole scoprirne angoli suggestivi com’è Rizzios, convinti come siamo che l’asticella delle cose da fare vada alzata costantemente”.

Poi giunse l’inverno nucleare portando gelo e disperazione: -3,6% (2012); -12,3% (2013) e, da ultimo, il dato 2014: -20,6%. Fatto si è che, dal 2000 preso come anno base, il calo calaltino delle presenze alla fine del 2014 è pari al 60% (è come se Calalzo fosse un lebbrosario dal quale fuggire).

(speriamo che a Cortina, il novello presidente non porti seco la sfiga calaltina)

calalzo2000-2014

Cortina: camminare in montagna rende felici…

3 Agosto 2015 Cadore - Dolomiti, Curiosando cortinando, curiosando

Vaglielo a dire a quelli che da 15 anni preferiscono camminare da altre parti. Dal 2000, infatti, Cortina ha perso il 28,8% di presenze italiane. Negli ultimi quattro anni la perdita di presenze totali è stata, anno per anno, di -0,7%; -3,2%; -0,3%; -2,2% (l’ultimo dato si riferisce al 2014). 67.080 presenze in meno: tutta gente che ha perso la possibilità di essere montanamente felice.

Al comprensorio Montagna veneta le cose vanno peggio: le presenze di chi va in montagna scendono inesorabilmente (e con loro la felicità degli ignari che ignorano quanto bene farebbero le endorfine di montagna). La quota delle presenze turistiche spese in montagna riferite al totale delle presenze in Veneto è scesa dal 7,8% nel 2012 al 7,4% nel 2013 per finire a 6,8% nel 2014 (per gli arrivi non va meglio: 6,1%; 6,0%; 5,5%).

Chissà, magari le endorfine prodotte camminando per le Città d’arte o al Lago sono ancor più felicizzanti. Vallo a capire…

camminaremontagna

Camignada poi siè refuge (divagazioni ladine accentuanti)

2 Agosto 2015 Cadore - Dolomiti, Curiosando, Mondo Ladino, Turismo e dintorni auronzando, cai, curiosando, noi-ladini, promozione-turistica, sentieri, turismo-cadorino

(mentre intrepidi escursionisti si stanno sciroppando sotto la pioggia la 43a edizione della Camignada, io divago su questioni accentuanti ladine)

E niente! So’ dde coccio. Oltre ai consorziati d’Auronzo-Misurina, che già abbiamo visto zoppicare sugli accenti, anche l’accentuatore del Cai auronzano non ci capisce una mazza. A meno che, in onore dell’interventuta fusione “turistica” tra la valle gnocca e l’Oltrepiave, e con particolare riferimento a Laggio, non si sia usata – e per il solo numero “sei” – la versione ladina che a questo borgo farebbe riferimento.

Dunque: la versione ladina gnocca corretta sarebbe, ditemi se sbaglio, “sié refuge” (con l’accento acuto sulla “e”, nevvero?; in fondo la “e” di “sié” ha la stessa pronuncia di quella nell’italiano “perché”).

La versione “pro Laggio”, che è quella usata sul sito del Cai di Auronzo oltre che nel trailer della “Camignada”, sarebbe invece “siè refuge” (con accento grave, con la pronuncia della “e” come nell’italiano “è stato”).

Tanto vi dovevo.

(in questi lunghi anni potrebbero essere intervenute derive linguistiche, a me sfuggite, tali da giustificare un così radicale cambiamento di pronuncia; nel caso, fatemelo sapere che mi do una ritarata)

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De Menech, l’anello sodomitico e l’anno saturniano

2 Agosto 2015 Cadore - Dolomiti, Politica nostrana belluniadi, cadoriadi, peones, psico-dramma, quelli-del-PD

Si rifà vivo il peones piddino (dopo il recente schianto elettorale). Non so davvero cosa abbia in testa ‘sto qua, ma dice che:

Completando l’”anello delle Dolomiti” la ferrovia diventerebbe un formidabile strumento a supporto del turismo e dell’economia montana, soprattutto in vista dei Mondiali di Cortina del 2021. […]

Magari la frase è la somma di due pensieri espressi in momenti diversi (prima il peones piddino, poi la sua controfigura). Ma così com’è riportata non lascia dubbi riguardo alle capacità pindariche del soggetto.

Esprimendosi in “anni terrestri”, da qui al 2021 dovranno passare sei anni. A me si rizzano i peli del culo a pensare alla sola e banalissima “frana” di Acquabona: secondo me tra sei anni il macereto dolomitico sarà ancora lì, a fianco della strada, a farci “ciao”.

E vogliamo parlare, con lo stesso orizzonte temporale, di completamento dell’AneDolo?!?! 

(forse il peones aveva… la testa su Saturno mentre elaborava il pensiero evidenziato; in questo caso c’andrebbe di culo perché l’anno saturniano è pari a 24 anni terrestri! E allora sì, si aprirebbe uno spiraglio…)

Ma vaffangala va!

 

disoccupazione giovanile al 44,2%: il piddino resta un essere immondo

31 Luglio 2015 Criticarium Itaglia quelli-del-PD, renzie, strenzi, supercazzole

Le teste di cazzo non si evolvono in fretta (anzi). Era il 30 novembre del 2014 e ci toccava dar conto del fatto che il piddino, in quanto a onestà intellettuale, è un essere immondo. Otto mesi dopo abbiamo due conferme: che la disoccupazione giovanile – ossia tra i 15 e i 24 anni – ha raggiunto a giugno il valore di 44,2% (ultimi dati Istat), che il piddino-piddone resta un essere immondo.

Era il 2011 e quella simpatica testa di cazzo di Berlusconi stava governando con il 29% di disoccupazione giovanile. Oggi sta governando un’altra testa di cazzo, lo strenzi, e la disoccupazione giovanile è al 43,3%. Non si pretende che il piddume si dia una randellata sugli zebedei, ma almeno ditelo che allora siete stati un tantino cattivi.

29percento

CAI, street view ed evoluzione della specie (passando ai piedi del Popera)

31 Luglio 2015 Cadore - Dolomiti, Giornalando, Turismo e dintorni cai, dolomitando, giornalando, sentieri, unesco

Google aveva già mappato tonnellate di posti con Street View; è arrivata poi l’ora delle Dolomiti (una vetrinetta non si nega a nessuno). A questo riguardo il CAI, siccome nessuno se l’era cagato fino a quel  momento, s’era messo le mani nei capelli ed aveva iniziato a strepitare evocando usi sconsiderati del “nuovo mezzo” che avrebbero potuto, addirittura, compromettere la sicurezza degli escursionisti ipnotizzati dalla nuova meraviglia. In questo furono seguiti anche dagli alpetilisti che non mancarono di elevare alti lai sull’argomento: breve cenno in all’armi! All’armi! All’armi siam alpinisti terror degli escursionisti.

Poi la Fondazione Sodomiti-Unesco deve aver dato il biscottino allo strepitante CAI che, subito, si affannava a fornire nuova e rincuorante versione dei fatti:

«Inizialmente ci eravamo spaventati pensando a dei veri e propri video – spiega il portavoce del Cai Veneto Bruno Zannantonio, facendo un passo indietro rispetto alla polemica lanciata domenica -, che non rendendo l’idea delle difficoltà e dei tratti difficili dei sentieri, rischiavano di mettere a repentaglio la salute delle persone. Chiediamo solo una promozione corretta, e di venire coinvolti»

Poi, resisi conto che o saltavano sul treno o ciao ciccia (benvenuti nel club di “Quelli che lo devono fare anche se non conta un cazzo“), sono passati all’azione: si sono messi sulla schiena lo zaino ipertecnologico e hanno fatto un giretto ai piedi del Popera. Come detto in altre circostanze, anche questo è indizio del fatto che l’uomo si evolve (lentamente, ma si evolve).

Relativamente all’impresa appena portata a termine, quelli del CAI dicono:

[…] Ora con Google avremo una platea planetaria.

Affermazione ovviamente falsa. Espressione più consona sarebbe: “potremo avere una platea potenzialmente planetaria“. Certo: a condizione che ti trovino e, soprattutto, a condizione che ti cerchino.

 

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