BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Piccoli e la decrescita infelice del PIL

20 Febbraio 2014 Politica nostrana peones, politicanti, quelli-del-PDL, scripta-manent

Il senatore PDL-FI Piccoli, il peones azzurro, interviene sulla mobilitazione a Roma delle piccole imprese (neretto mio):

“Dire che il Pil è cresciuto dello 0,1% e che, dunque, l’Italia è in ripresa, vuol dire nascondere la realtà. Gli imprenditori non hanno paura della realtà, vogliono gli strumenti per combatterla. La politica risponda, non rassicuri”, conclude Piccoli.

Ha ragione, tale Piccoli, a dire quel che dice. La politica deve dare risposte, non rassicurazioni. Lui è un bell’esempio: infatti è qui a smaronare e non a” fare”, come invece dovrebbe. Ehi tu, politico: da domani “risposte devi dare”, non “rassicurazioni” !! Tè capì! Gente così acuta nasce col contagocce e certe uscite vanno incorniciate.

Ma a proposito di Pil.

Non ne facciamo una colpa diretta al senatore del PDL-FI, diversamente impegnato a fare il sindaco a Sedico e – come tale e insieme agli altri 66 sindaci del Bim-Gsp – a contribuire all’ormai famigerato buco nell’acqua per antonomasia, ma, domanda che rivolgiamo al parlamentare, sa mica di chi è la colpa se il PIL pro capite dell’Italia – espresso in PPA (parità di potere d’acquisto) – è calato (precipitato) costantemente rispetto a quello della media EU28 (vedi linea rossa nel grafico sottostante) dal 1995 ad oggi?

Un aiutino? E’ vero, non ha sempre governato il PDL, in parte è toccato anche al PDmenoelle (ma che dite? tra un buco e l’altro – il nostro – si sarà accorto di chi c’era al governo?)

Eh, caro peones, il PIL … il PIL, na bruta bestia al PIL.

PIL pro capite a parità di potere d'acquisto PPA dal 1995 al 2012 - confronto ITA GER EU28

(grafico tratto da un articolo di Ugo Arrigo su Leoniblog a cui si rimanda per eventuale approfondimento)

 

Pian dei Buoi 15 febbraio 2014 (winter tour by Eugenio Calligaro) – anteprima

20 Febbraio 2014 Ambiente, Cadore - Dolomiti, Curiosando, Pian dei Buoi curiosando, la-parola-ai-lozzesi

Dopo le foto del Cason de Valdazene e quelle della Casera dele Vace – Cason de Forzela Basa ecco qui proposti alcuni scatti presi a Pian dei Buoi presso Soracrepa e Rifugio Ciareido da Eugenio Calligaro il 15 febbraio scorso. Lo spessore di neve misurata con sonda si era “già ridotto” a 3 metri (rispetto alle misure effettuate nelle precedenti escursioni).

Per non appesantire il caricamento del BLOZ la galleria di 11 foto è visualizzabile a questo indirizzo o cliccando direttamente sulle foto sottostanti.

Pian dei Buoi - Soracrepa e Rifugio Ciareido - winter toru by Eugenio Calligaro - 15 febbraio 2014

Pian dei Buoi - Soracrepa e Rifugio Ciareido - winter toru by Eugenio Calligaro - 15 febbraio 2014

Bim-Gsp, Bellunopiù, Acqua Bene Comune, i sindaci e la lista di proscrizione

19 Febbraio 2014 Politica nostrana belluniadi, bim-gsp-buco-dell-acqua, cadoriadi, comunità-montana, della-confutazione, politicanti, politiche-cadorine, sindakos

Non ho letto l’articolo apparso sul Gazzettino, ma sembra che i sindaci abbiano “sbagliato il tiro”. Se la sarebbero presa con ABC, invece è tutta colpa di Bellunopiù (sempre uguali ‘sti defi…lati di sindaci). Scrivono, quelli di Bellunopiù-Bellunopiù-Bellunopiù (repetita iuvant, per evitare ulteriori fraitendimenti):

[…] Paragonare il contenuto del nostro articolo a una lista di proscrizione è una provocazione vergognosa, che ha il solo scopo di allontanare il dibattito pubblico dal vero focus della questione, ovvero il governo e il controllo del servizio idrico, da cui i cittadini/utenti sono esclusi, nonostante la mala gestione di questi anni, di cui si sa poco e niente…

Ah, se solo la Panini accettasse l’idea: L’album delle figurine dei Sindaci. Ho un Manfreda doppio, che mi dai in cambio? Be’ guarda, ti potrei dare un Franceschi, ma tu mi devi dare ancora almeno un De Carlo …

(comunque no, non sto diventando “comunista”, sono ancora un bastardo liberista)

screenshot dal sito Bellunopiù ( http://bellunopiu.it/bim-gsp-facciamo-chiarezza-2/ )

 

intervallo renziano …

19 Febbraio 2014 Curiosando curiosando, prova-a-ridere

Dopo tutte quelle facce di tolla (facce di bronzo, facce toste …), un intervallo “renziano” (senza capponi).

lazzarone

priorita

(via ItaliaOggi)

Bim-Gsp: in Cadore solo tre sindaci favorevoli (su 20) al Comitato di Trasparenza e Controllo

19 Febbraio 2014 Botanico Palazzo, Politica nostrana belluniadi, bim-gsp-buco-dell-acqua, cadoriadi, comunità-montana, della-confutazione, politicanti, politiche-cadorine, sindakos

Non ci siamo scordati di Ospitale, Zoppè e Selva, cui sempre va il nostro pensiero quando si parla di Cadore. Ma qui sono raccolti i sindaci delle comunità montane di Centro Cadore, Comelico-Sappada e Val Boite. Senza i tre comuni menzionati all’inizio siamo di fronte al dispiegamento della Magnifica Comunità di Cadore. Dopo il focus sul Centro Cadore di ieri, ecco quindi allargato lo sguardo al resto dei Magnifici ed a come abbiano votato alla proposta di istituire un Comitato di Trasparenza e Controllo che avrebbe affiancato il Bim-Gsp per porre freno alle sue ribalde imprese.

Comitato che – ricordiamolo – sarebbe stato composto “da cittadini, lavoratori ed organizzazioni sociali ed economiche del territorio“. Ma i sindakos hanno detto no, come sappiamo. In Cadore 6 contrari, 3 astenuti, 7 assenti e, quindi, soltanto 3 favorevoli. Che dite? Cambiamo nome alla Magnifica? La chiamaremo Ribalda, Ribalda Comunità di Cadore.

(non col significato di prostituta; non col significato di “Chi vive alla giornata, di ruberie, imbrogli e altre attività disoneste” né con quello di “Briccone, birbone, scellerato“; ma piuttosto “talora per esprimere, in tono energicamente o ironicamente sprezzante, un giudizio di biasimo su opere e lavori mal fatti“. Ci siamo senz’altro capiti, no?)

(aggiornament0 19 feb h 10.49: m’ero perso per strada Sappada … Adesso le facce ci sono proprio tutte)

come hanno votato i sindaci alla proposta di istituire un Comitato di Trasparenza e Controllo in seno al Bim-Gsp

(immagine tratta dall’infografica di Belluno+)

mappatura dei voti dei sindaci cadorini alla proposta di istituire in seno al Bim-Gsp un COMITATO DI TRASPARENZA

A PROPOSITO DEI NOSTRI MAGNIFICI OTTO MOSCHETTIERI

18 Febbraio 2014 Attualità, Botanico Palazzo, Politica nostrana bim-gsp-buco-dell-acqua, cadoriadi, cagliostro, la-parola-ai-lozzesi

di Cagliostro

Faccio riferimento e seguito all’encomiabile lavoro odierno del redattore tendente a mettere nella ‘giusta’, riprovevole luce l’ennesimo deprecabile comportamento di una classe dirigente, per lo più, insipiente ed arrogante. Le responsabilità di quanto accaduto, in riferimento ai sindaci dal redattore così bene effigiati, lo scorso 19 Ottobre all’assemblea Bim-Gsp, sono chiaramente diversificate, non fosse altro che per la ‘datazione’ degli accessi nella composizione del Consiglio dell’Ente e nell’Esecutivo che lo ha gestito così …oculatamente.

Nello sviluppare le mie considerazioni, debbo giocoforza fare anche riferimento ai miei precedenti scritti sul tema ‘tariffe esorbitanti’, in particolare al mio intervento del 18 novembre 2013 dal titolo “Lettera agli ignari cittadini sulle vergogne di lor signori, ovvero sulla capacità inventiva del risanatore dei ‘buchi nell’acqua’”. Detto questo, corre l’obbligo di analizzare e graduare anche la valutazione dei singoli comportamenti dei magnifici otto rappresentanti centrocadorini.

L’esito complessivo del voto cui fa riferimento Danilo, ha portato a bocciare la proposta del sindaco di Feltre, Perenzin, sulla costituzione di un organismo (comitato) di controllo e trasparenza sull’operato di Bim-Gsp, composto da 4 elementi scelti tra ass.oni di categoria, sindacalisti e membri della società civile, nonché sulla apertura al pubblico delle assemblee dell’Ente.

Visti i trascorsi così poco commendevoli della gestione pregressa, la proposta era più che giustificata anche in considerazione che gli organismi decisionali della società avevano già in itinere la domanda di autorizzazione per far ripianare il ‘buco nell’acqua’ di ben 89 milioni di euro ai cittadini-utenti, incolpevoli del misfatto ed ignari di tutto. Con ciò, esulando dalle dirette responsabilità nella commistione dell’abnorme anomalia da parte degli stessi proponenti la discutibile sanatoria.

Evidentemente, la proposta del sindaco Perenzin per una così esplicita e vincolante forma di trasparenza non deve essere stata molto gradita alla maggioranza dei borgomastri i quali, per inciso, oltre al palleggio di responsabilità fra ex Ato e Consiglio dell’Ente Bim-Gsp (entrambi comunque espressione della medesima lobby…sindacale) hanno sempre motivato le cause della voragine nei conti in modo del tutto surrettizio (vedasi miei precedenti interventi sull’argomento).

Molti ora si chiedono: “Ma questa non è roba vecchia? In fondo si tratta di fatti ed episodi riferibili ad un’altra era geologica, episodi già assimilati e passati bellamente in cavalleria; e quello del diniego all’adozione della trasparenza nella gestione del richiamato Ente-colabrodo non è che l’ultimo tassello di una pagina da dimenticare, da riporre nell’archivio della storia”.

No, cari Signori! E’ proprio ora che siamo al giusto punto di cottura della vicenda: in questi giorni sono infatti finalmente in arrivo, dopo alcuni fallaci annunci, le super bollette che saneranno errori, negligenze, imperizie, gestioni lacunose (ci fermiamo qui?). Ed io ritengo che, mettendo impropriamente ed in modo del tutto scorretto, le mani nelle nostre tasche per ovviare a loro inettitudini, gli amministratori di Bim-Gsp debbano essere doverosamente censurati e debba essere oggetto di riprovazione la loro condotta non certo conforme al principio di responsabilità circa l’esito delle loro non meritorie azioni.

Ma torniamo all’esecrabile episodio clou dell’intera vicenda con la bocciatura della proposta del sindaco di Feltre sul prospettato rimedio alla trascorsa opacità nella gestione del su menzionato Ente. Interessa in particolare richiamare l’attenzione sui comportamenti degli esimi nostri otto primi cittadini… Due hanno votato contro, due si sono astenuti e ben quattro sono risultati assenti. I due effigiati, che hanno espresso pollice verso alla istanza istitutiva del Comitato di controllo e trasparenza pubblica, quali motivazioni avranno mai avuto per giustificare il loro pronunciamento?

Forse un certo grado di (ottusa) coerenza, nel senso di voler privilegiare la loro trascorsa, preminente posizione all’interno della società, magari espressa ritenendo giuste le argomentazioni di chi ascriveva all’ex Ato la colpa dei mancati adeguamenti tariffari sulla base di una ipotetica, errata valutazione dei consumi? O, forse, essi provavano fastidio per le ulteriori manifestazioni di interferenza da parte della collettività- nelle sue articolazioni associative più sensibili- sull’operato gestionale di loro competenza? E questo in virtù di una impropria esclusione da una specie di vincolo di mandato dal quale aborrivano?

Fatto si è che votare contro l’instaurazione di un principio di trasparenza non appare scelta molto…democratica! Per di più, salvo errore, spiegazioni plausibili non risultano fornite. Che dire poi dei due ignavi che si sono astenuti? Che senso ha non pronunciarsi su di un principio vero di pubblicizzazione degli atti amministrativi e gestionali nei confronti di una società che, per di più, ha dato così cattive prove di sé? Per il primo come per il secondo duetto siamo in presenza di una mera contraddizione in termini. Veniamo ora ai quattro assenti. Assenze giustificate? Oppure assenze ‘diplomatiche’ per non ‘scottarsi’ mani e carriera di fronte a qualche mandante politico orchestratore dell’operazione ‘diniego’?

“Ad essere maliziosi si fa peccato, ma spesso si indovina”, diceva il prode e pio Andreotti. Per una volta tanto, seguo l’assunto del divo Giulio ritenendo e propendendo per assenze ‘diplomatico-strumentali’…

Per concludere, guardiamoli bene i nostro otto moschettieri e, all’atto di mettere mano al portafoglio per sanare guai a noi certamente non imputabili, ricordiamoci quanto meno che i suddetti primi cittadini, chi più chi meno, hanno tutti dimostrato che il controllo pubblico sul loro operato non riesce loro molto gradito.

Evidentemente, o siamo a corto di adeguato personale politico, o non ci interessa molto la qualità della nostra rappresentanza …

 

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